50 minuti
Difficoltà: Media
Provenienza: Liguria (Genova)
450 g di acqua
160 g di farina di ceci
un cucchiaino di sale
un kg di patate
3 zucchine
una grossa melanzana
un peperone giallo
un peperone rosso
una cipolla rossa
4 pomodori
basilico
olio d'oliva
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Portare a ebollizione l'acqua, aggiungervi 3 cucchiai di olio e il cucchiaino di sale.
Appena riprende il bollore, versare a pioggia la farina di ceci, mescolando con una frusta per non formare grumi, e cuocere per circa 10 minuti.
Stendere il composto ottenuto sulla placca, coperta da carta da forno bagnata e strizzata, in uno strato di circa mezzo cm.
Cuocere per 15 minuti.
Nel frattempo tagliare le patate a dadini di un cm e lessarle abbastanza al dente. Tagliare le melanzane a dadini delle stesse dimensioni e cuocerle soffriggendole in un po' d'olio d'oliva per 5-10 minuti.
Tagliare le altre verdure a dadini, tutti delle stesse dimensioni, cospargerle con 2-3 cucchiai di olio e con abbondante basilico tritato e pepe nero. Aggiungervi le patate e le melanzane cotte.
Lasciare raffreddare la paniccia e tagliarla a quadrettoni di circa 15x15 cm (ottenendone circa 8, con queste dosi), mentre le verdure riposano qualche minuto.
Sistemare un cerchio di metallo di circa 5 cm di diametro al centro dei crostoni di paniccia, disporvi le verdure premendo bene e poi togliere delicatamente lo stampo.
Completare con pepe e qualche fogliolina di basilico
Nota della Redazione: questa ricetta può essere ripubblicata su altri siti e materiali informativi vegan/animalisti, solo citando la fonte e il link (VeganHome - nickname dell'autore - link a questa pagina).
-Per dei crostoni di paniccia più croccanti, tagliarli a pezzi prima della cottura in forno, di modo che si abbrustoliscano anche sui lati
-Per una tartare più esotica aggiungere al mix mezzo avocado a cubetti e delle fettine sottilissime di zenzero, condendo con pepe rosa e scorza di lime.
-La ricetta originale della paniccia prevede di cuocere a lungo la farina formando una specie di polenta, che verrà posizionata calda su un piatto e fatta raffreddare per una notte, per poi essere tagliata (di solito a striscioline) e fritta. Volendo, è possibile usare la ricetta originale creando dei salatini da accompagnare alla tartare
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