Solidarietà veg in una società onnivora

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1 Giuls, 18/12/13 15:09

Sono vegetariana da gennaio dell'anno scorso e vegana da agosto. Diciamo che prima di allora non mi ero mai posta il problema, non ci avevo mai riflettutto... mea culpa, lo so. Poi ho letto un libro, e poi un altro, e un altro ancora e sono arrivata a farmi una bella cultura di documentari, articoli etc.

Sono partita con la filosofia del "io rispetto la vostra scelta di mangiare carne, e voglio che voi rispettiate la mia", ma poi mi sa che sono diventata un po' integralista dopo averne discusso sempre più spesso con la gente.
"No, io non posso guardare quei documentari, altrimenti poi ci starei male e non riuscirei a mangiare più carne"
"Non riuscirei a rinunciare al formaggio"
"Io amo gli animali, ma la carne è troppo buona"
"Io so che gli animali soffrono nei mattatoi, è per questo che non voglio saperne niente. Poi ci starai male"
L'elenco sarebbe infinito.

Ma io dico, sono stupidi? Possibile che abbiano una così scarsa capacità di riflessione e di critica?
Mi sono resa conto che adesso non riuscirei nemmeno più a stare con un ragazzo onnivoro, ma anzi farei già fatica se fosse vegetariano e non vegano. Non so, ogni volta che vedo la gente comprare o mangiare prodotti animali penso subito alla violenza con cui sono prodotti e, oltre a soffrirci, mi sento davvero tanto infastidita... capita solo a me?
Ditemi che non sono l'unica, vi prego xD

2 Guest, 18/12/13 15:31

Giuls ha scritto:
..ogni volta che vedo
la gente comprare o mangiare prodotti animali penso subito alla violenza con cui sono prodotti e, oltre a soffrirci, mi sento davvero tanto infastidita...

E' normale. Chi diventa vegan lo fa per motivi etici. C'è poi chi cambia la sua alimentazione per motivi salutistici e diventa vegan (implicando un cambiamento in altri ambiti per esempio nel vestiario) perché prende coscienza delle implicazioni etiche di tale scelta.
Chi è infastidito, come te, da ciò che fa soffrire gli animali non è integralista è solo coerente. Un animale o lo si uccide o non lo si uccide, lo si usa o non lo si usa, non si uccide a metà. Chi non vuole partecipare ad un massacro cambia il suo atteggiamento nei confronti delle scelte altrui che danneggiano gli animali.

Se sei contro il maltrattamento dei bambini nessuno ti direbbe che se non li maltratti o rimani scioccata se vedi qualcuno farlo sei integralista; ciò è diverso quando si parla di animali perché la maggior parte delle persone non vedono gli animali come esseri da non uccidere o sfruttare. Ebbene si, cerchiamo di non fare del male in modo integralista. Siamo integralisti perché non accettiamo i compromessi. E cercare di nuocere è solo il primo piccolo importante passo.

3 Giuls, 18/12/13 15:43

Mi ha confortato la tua risposta.
Sai, non conosco nessuno che abbia abbracciato la scelta vegana (ho solamente un'amica vegetariana) e alcune volte mi capita di avere dei momenti di debolezza in cui mi dico che forse sono troppo intransigente verso gli altri, che sono persone "pensanti" anche loro e che hanno fatto una scelta che devo rispettare anche non condividendola etc. E' che io non riesco nemmeno a tollerarne l'idea. E' un massacro collettivo e la gente non batte ciglio.
Non poter discutere di ciò con qualcuno mi porta sempre a mettere in discussione il mio atteggiamento, soprattutto per il fatto che mi faccio coinvolgere emotivamente... per ogni panino con il salame che vedo mangiare, per ogni cioccolata calda che vedo bere etc mi sento impotente e in colpa. Vorrei poter fare qualcosa e invece mi scontro con l'ottusità degli altri.

Oltretutto è dura non avere supporto da nessuno nè poterne parlare. Al contrario le critiche e le affermazioni di scoraggiamento, nonchè le predizioni sulle fantomatiche malattie che avrò, non mancano mai...

4 Guest, 18/12/13 16:09

Giuls ha scritto:
Non poter discutere di ciò con qualcuno mi porta sempre a mettere in discussione il mio atteggiamento, soprattutto per il fatto che mi faccio coinvolgere emotivamente...

Non devi mettere in discussione il tuo pensiero, né il tuo atteggiamento. Bisogna solo sapersi regolare nell'aggressività quando si parla con le persone. Non è facile. A volte preferisco tacere per non mandare a quel paese le persone. Vorremmo che tutti cambiassero come siamo cambiati noi dopo aver preso coscienza della condizione animale, da lì la rabbia perché ci si sente impotenti.

In alcuni contesti invece di parlare (con colleghi, amici, familiari..) è molto più semplice passare alle persone un semplice volantino: https://www.agireoraedizioni.org/catalogo/opuscoli-materiali/

.. Al contrario le critiche

Quelle che chiami critiche molto probabilmente non lo sono anche se le percepisci come tali (anche perché per criticare e quindi insultare una persona che non vuole uccidere animali bisogna essere malati). Il fatto che le persone parlino a vanvera è un tentativo di autoaffermazione. Le persone sentono il diritto di esprimere la "propria" opinione in materia di alimentazione (perché pensano che ammazzare animali e mangiarseli rientri nella sfera delle opinioni) anche quando non la chiedi, oltretutto e nonostante l'argomento "alimentazione" sia il più ignorato da tutti (nel senso che tantissime persone che incontrerai non sapranno neppure come avviene la digestione o cosa sia una proteina ma si sentono il diritto di dare consigli).

5 Andrea, 18/12/13 16:16

Giuls ha scritto:
mi dico che
forse sono troppo intransigente verso gli altri, che sono persone "pensanti" anche loro e che hanno fatto una scelta che devo rispettare anche non condividendola etc. E' che io non riesco nemmeno a tollerarne l'idea.

Ma è giusto non tollerarla.. se delle perosne informate su tutto decidono consapevolmente di far massacrare animali solo per la pigrizia di non sostituire qualche ingrediente di certo non dobbiamo rispettare questa scelta. Come non rispettiamo assassini vari, stupratori e simili. Si rispettano tutte le scelte che non fanno male a nessuno come gusti musicali, idee religiose ecc.

per ogni
panino con il salame che vedo mangiare, per ogni cioccolata calda che vedo bere etc mi sento impotente e in colpa.

Credo che l'unico antidoto sia impegnarsi attivamente per gli animali, oltre a non mangiarli: https://www.veganhome.it/animalisti/

6 Letizia_Di_Neve, 20/12/13 15:30

Andrea ha ragione,da quando sono attivista ho conosciuto altri vegani e per me è tutto più rilassato,e anche qui,sentire i punti di vista di gente vegana mi aiuta a non sentirmi sola!Io ho contattato agireora per farmi segnalare gli attivisti qui intorno e domani sono a manifestare con loro,è meraviglioso avere questo strumento,senza agireora non credo che ora avrei trovato altri antispecisti così facilmente!

Giuls ha scritto:
Sono partita con la filosofia del "io rispetto la vostra scelta di mangiare carne, e voglio che voi rispettiate la mia", ma poi mi sa che sono diventata un po' integralista dopo averne discusso sempre più spesso con la gente.

E' normale!Anche io ero più tollerante appena sono diventata vegana, perchè fino alla settimana prima anche io mangiavo uova etc.Era sempre cibo all'inizio,cibo che non era più per me(che orrore a pensarci ora ^-^)
Ma io dico, sono stupidi? Possibile che abbiano una così scarsa capacità di riflessione e di critica?

Eh,io credo che ci educhino a essere sempre meno in contatto con noi stessi,a rimanere sempre più sordi all'empatia che ci ispirano gli animali.E poi hanno paura del cambiamento,le persone sono terrorizzate dal cambiamento!Pensano che essere vegani sia quasi impossibile,(una montagna da scalare in bikini)Che comporti solo rinunce.Bisogna mostrare loro che ci guadagniamo a essere vegani,che arricchiamo la nostra dieta e che siamo felici non causando sofferenza.

Mi sono resa conto che adesso non riuscirei nemmeno più a stare con un ragazzo onnivoro, ma anzi farei già fatica se fosse vegetariano e non vegano. Non so, ogni volta che vedo la gente comprare o mangiare prodotti animali penso subito alla violenza con cui sono prodotti e, oltre a soffrirci, mi sento davvero tanto infastidita... capita solo a me?

Sapessi io convivo ed ero solo vegetariana quando siamo andati a vivere insieme!E quindi lui non demorde.Da casa ho bandito carne e latte fino ad ora,ma p**** P****** le scatolette di tonno e le uova sono ancora nel mio frigo!!!E ieri se ne torna a casa dalla cena aziendale comunicandomi allegramente che come antipasto c'erano degli affettati buonissimi!State rabbrividendo eh?lo sento.
E non è che non ci soffro e non mi senta infastidita.Ho pensato di tornare da mia madre come minaccia ma li sarebbe ancora peggio.
Vuoi un consiglio?Cercati un vegano. Perché è molto diverso dallo stare con uno di destra mentre tu sei di sinistra. E' un tormento.
Non capita solo a te,magari non mi desse così fastidio.E' proprio disgustoso vedere gente che mangia carne o beve latte ecc pensando a quello che c'è dietro.

7 Giuls, 23/12/13 23:03

Eh,io credo che ci educhino a essere sempre meno in contatto con noi stessi,a rimanere sempre più sordi all'empatia che ci ispirano gli animali.E poi hanno paura del cambiamento,le persone sono terrorizzate dal cambiamento!Pensano che essere vegani sia quasi impossibile,(una montagna da scalare in bikini)Che comporti solo rinunce.Bisogna mostrare loro che ci guadagniamo a essere vegani,che arricchiamo la nostra dieta e che siamo felici non causando sofferenza.

E' vero, è impressionante quanto le persone temano il cambiamento. Preferiscono vivere nella loro campana di cristallo, che è confortevole, sempre uguale... non chiede di mettersi in discussione. Perchè alla fine è questo quello che noi abbiamo fatto: abbiamo messo in discussione quello che ci è stato insegnato dalla tradizione ("bevi latte che ti vengono le ossa forti!", "se non mangi carne non ti reggi in piedi e poi stai male"), non prendendo ogni insegnamento come oro colato. E' una chiusura di mente bella e buona. Posso capire quando ne sei all'oscuro e da solo non ti viene il pallino di chiederti come venga prodotto il cibo che mangi, ma quando ci sono ricerche su ricerche, articoli su articoli, testimonianze da chi conduce questa vita etc come fa a non scattare qualcosa? Sia dal punto salutistico che etico ci sono tantissime informazioni, come si fa a VOLER rimanere cieci? Ora come ora, è una scelta a tutti gli effetti. Tempo fa avevo letto una frase che diceva "Oggi, l'ignoranza è una scelta".

Sapessi io convivo ed ero solo vegetariana quando siamo andati a vivere insieme!E quindi lui non demorde.Da casa ho bandito carne e latte fino ad ora,ma p**** P****** le scatolette di tonno e le uova sono ancora nel mio frigo!!!E ieri se ne torna a casa dalla cena aziendale comunicandomi allegramente che come antipasto c'erano degli affettati buonissimi!State rabbrividendo eh?lo sento.
E non è che non ci soffro e non mi senta infastidita.Ho pensato di tornare da mia madre come minaccia ma li sarebbe ancora peggio.
Vuoi un consiglio?Cercati un vegano. Perché è molto diverso dallo stare con uno di destra mentre tu sei di sinistra. E' un tormento.

Oh mamma mia, deve essere davvero dura! Vivere con una persona che vive secondo principi completamente diverse non riesco nemmeno a immaginarmelo. Ho letto di coppie vegano-onnivoro e mi chiedo come facciano. Cioè, come puoi tollerare che la persona che ami non abbia un briciolo di sensibilità verso la sofferenza di cui si sta cibando? Io mi infastidisco a vedere gli amici o la mia famiglia a mangiare "immorale"...

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!