Il mio compagno
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kettyna,
28/12/15 00:20
Il mio compagno non è vegano, stiamo assieme da 10 anni ma ero onnivora anche io fino a pochi mesi fa per cui non credo posso pretendere che cambi così all'improvviso...però ne parlo tanto con lui e lui mi segue, mangiamo le stesse identiche cose, non si mette a comprare carne e altro e mangiarsela di fronte a me.
Anche se so che a volte quando esce con altre persone fa quello che lui chiama lo sgarro... evidentemente perché non ha radicata dentro di sé la mia stessa mentalità. Lui dice che ho ragione, è d'accordo sul fatto che non è naturale mangiare animali e la crudeltà degli allevamenti etc però a quanto pare non resiste al gusto di certe cose che gli piacciono di sapore, ogni tanto. Oppure semplicemente ha paura del giudizio altrui.
Che dire, è innegabile che mi dia fastidio... perché è un'incoerenza... mette determinati video su facebook contro gli allevamenti, dice che non mangia carne e latticini e uova (vabbè è vero che al 90% non ne mangia) e poi però "cede" alle insistenze altrui quelle poche volte all'anno che gli offrono un dolce e non riesce a dire di no perché si ritrova a essere l'unico che non lo mangia.
Ma io dico proprio perché hai capito che se ne può fare tranquillamente a meno nella quotidianità, perché non riesci a dire di no per poche volte che capita?
che poi facendo così la gente si forma un'idea sbagliata... come se un vegano si privasse a forza di quegli alimenti, non per vera convinzione ma solo perché così si deve fare, e poi alla prima occasione utile si "sfoga" rimangiandoli.
Lui non è vegano ovviamente ma la gente pensa che lo sia! infatti lui ogni volta specifica che non lo è... ma la gente storce il naso perché dice allora perché ci rompi le scatole con i video? perché a casa tua mangi vegano?
E pensate che fu proprio lui a mostrarmi per primo i video degli allevamenti!! cioè il colmo un onnivoro che converte una persona al veganesimo :)
Secondo voi come posso fare a fargli capire che è sbagliato come fa lui?
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alien,
28/12/15 07:06
Secondo me devi soltanto lasciare che segua i suoi tempi. La cosa principale è che si è posto il problema (sono coloro che non se lo pongono proprio ad essere ripugnanti), per il resto "non ha scampo", è solo questione di tempo.
Se vuoi accelerare i tempi credo che la cosa migliore non sia parlare con lui dell'alimentazione in se, ma del nostro ruolo su questo pianeta, dei danni che facciamo nei confronti dell'ambiente e degli animali (dei quali gli allevamenti sono una parte importante e particolarmente crudele, ma non è l'unica). Il resto viene come naturale conseguenza.
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alien,
28/12/15 07:09
lapsus...intendevo: "...nei confronti degli ALTRI animali".
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fiordaliso09,
28/12/15 07:47
Mio marito non è mai cambiato, a parte un periodo in cui sembrava diventato vegetariano, è rimasto sempre onnivoro e recentemente direi pure purtroppo carnivoro, viste le quantità. Io e mio figlio gli abbiamo parlato ma non è servito. Anch'io l'ho conosciuto quando non ero vegan, lui pure dice che quel che facciamo io e mio figlio è giusto, ma lui non vuole rinunciare (rinunciare ad uccidere?). Ti auguro un percorso diverso, credo che un compagno amorevole possa capire quanto sia importante per te che lui non condivida solo l'idea, ma non darlo per scontato. Inutile aggiungere che se non lo fa alla lunga diventa difficile convivere, non è solo una questione di menu, è molto di più.
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Marina,
28/12/15 08:25
Essendo passato poco tempo, kettyina, c'è ancora speranza che lui possa capire davvero, quindi insisti a ragionare con lui sulla questione.
Una cosa secondo me utile può essere visitare un rifugio per animali da fattoria salvati dal macello: una volte che vede un animale in carne e ossa, che lo accarezza e che lo guarda negli occhi, doventa più difficile auto-giustificarsi nel provocare la morte di un suo simile.
E poi l'altra cosa che dovresti fargli entrare in testa è che un cibo a base di animali morti o loro secrezioni non è un cibo, è un pezzo di animale. Forse nella sua testa non ha ancora davvero fatto questo collegamento, non vede l'animale nel pezzo di carne.
Continua a insistere... in primo luogo per gli animali, ma poi anche egoisticamente per te stessa, perché stare assieme a una persona che nonostante sappia tutto decida scientemente di uccidere non è un bel vivere e alla lunga può diventare impossibile.
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lucio,
28/12/15 23:04
kettyna ha scritto:
E pensate che fu proprio lui a mostrarmi per primo i video degli allevamenti!! cioè il colmo un onnivoro che converte una persona al veganesimo :)
No, non mi sembra il colmo.
Ci sono tanti onnivori che guardano, leggono, capiscono l'ecatombe degli animali, fanno circolare informazioni anche corrette... eppoi restano onnivori, purtroppo!
Quindi si può ricevere il primo stimolo anche da un onnivoro. E per fortuna!
Riguardo la tua situazione, la mia opinione è che nella vita di coppia "io ti salverò" suona molto romantico, ma purtroppo non funziona.
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mirai,
20/01/16 19:12
ciao, io da sempre ho avuto una "tendenza vegetariana", da 5 giorni mangio vegano...è pochissimo,chiaro, ma mio marito non vuole pensarci.Ride citando Gordon Ramsey che dice "salva una pianta,mangia un vegano!".Prima me la prendevo, ora lascio che faccia le sue scelte e intanto propongo cibi veg.A volte li mangia,altri no...ha una mentalità fatta di arrosti, salsicce, hamburger...Non so se cambierà mai, ma provare ad "educarlo" è importante...Dai tempo a tuo marito, se vorrà cambierà da solo!
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Marina,
20/01/16 20:25
mirai ha scritto:
ciao, io da sempre ho avuto una "tendenza vegetariana", da 5 giorni mangio vegano...è pochissimo,chiaro, ma mio marito non vuole pensarci.Ride citando Gordon Ramsey che dice "salva una pianta,mangia un vegano!".Prima me la prendevo, ora lascio che faccia le sue scelte e intanto propongo cibi veg
Veramente lui non sta facendo una scelta, sta solo facendo quello che fanno tutti, è molto diverso ;-(
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Francis2013,
21/01/16 08:07
non sono onnivori sono cannibali..
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hezter,
22/01/16 15:06
non è una scelta semplice, ma soprattutto la parte più difficile è trovare una soluzione quando si sta in compagnia di altre persone non vegane. dagli tempo, senza cercare di forzarlo
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Marina,
22/01/16 18:44
hezter ha scritto:
non è una scelta semplice, ma soprattutto la parte più difficile è trovare una soluzione quando si sta in compagnia di altre persone non vegane. dagli tempo, senza cercare di forzarlo
La scelta è semplicissima. Quel che è difficile è che alle persone importi qualcosa degli animali.
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kettyna,
30/01/16 11:54
mirai ha scritto:
ciao, io da sempre ho avuto una "tendenza vegetariana", da 5 giorni mangio vegano...è pochissimo,chiaro, ma mio marito non vuole pensarci.Ride citando Gordon Ramsey che dice "salva una pianta,mangia un vegano!".Prima me la prendevo, ora lascio che faccia le sue scelte e intanto propongo cibi veg.A volte li mangia,altri no...ha una mentalità fatta di arrosti, salsicce, hamburger...Non so se cambierà mai, ma provare ad "educarlo" è importante...Dai tempo a tuo marito, se vorrà cambierà da solo!
Ciao, lui per fortuna invece almeno davanti a me quelle cose non le mangia e mi fa anche molto piacere il fatto che abbia convinto la mamma a non comprare più carne e derivati (ha fatto leva sulla questione di salute nel suo caso e ci è riuscito) e quando deve scegliere lui un locale con amici propone sempre quelli vegan.
Il fatto però è che mi sono resa conto che lui non le mangia prevalentemente per motivi di salute, e dunque quando si fa un ragionamento solo in termini di salute più che etici è difficile che si arrivi a eliminarli del tutto... però sta messo sicuramente meglio rispetto a quei carnivori sfegatati che si rifiutano di trovare alternative.
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buonuomo,
30/01/16 13:03
Credo ci sia anche un discorso di logica dietro. O almeno, io mi comporto così: mangio sempre vegano e anche se vado a ristorante ordino cose fatte senza prodotti animali, quindi vegano sempre. Ma se mi capita di essere al compleanno di un amico, per esempio, come infatti ci sarò stasera, la pizza (o quel che è) la prendo vegana, ma di fronte al dolce che ha portato lui non mi ritengo colpevole. Non mi ritengo colpevole perché il mio gesto di accettare quella fetta di dolce non provoca dolore a nessun animale della Terra, in quanto non incentiva in nessun modo l'allevamento e la produzione. Cioè, quel dolce è stato già fatto ed è stato già comprato e comunque sia verrebbe consumato (se non da me, dagli altri). Non vado certo a comprare un dolce al supermercato, in quanto lì attiverei il meccanismo economico di fornitura-acquisto, per il quale se compro un dolce, il supermercato lo riordina e forse ne ordina anche più d'uno. Ma a casa di un amico, quando il danno è stato già fatto, ed essendo spesso l'unico vegano, ha poco senso fare l'asociale ed "offendere" il festeggiato con un rifiuto del dolce, simbolo culturale della festa. Probabilmente (non conosco il tuo ragazzo, quindi non so) c'è anche un discorso di questo genere. Poi è chiaro che se vanno in trattoria e si ordinano tutti una fiorentina da mezzo chilo, allora beh, lì c'è anche un aspetto psicologico-sociale al quale magari il tuo ragazzo non sa rinunciare. Oppure non vuole.
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flokim,
30/01/16 15:10
No buonuomo sbagli perché un vegano lo è sempre e comunque e la preoccupazione di offendere l'amico della torta dovrebbe essere l'ultimo dei tuoi pensieri anche se il dolce è già stato comprato indipendentemente da te. Diventi in ogni caso ipocrita agli occhi di chi assiste alla scena e poi scusa non ti senti male pensando alla sofferenza che c'è dietro alla fetta di torta?? Io non ci riuscirei.
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kettyna,
30/01/16 15:34
buonuomo ha scritto:
Credo ci sia anche un discorso di logica dietro. O almeno, io mi comporto così: mangio sempre vegano e anche se vado a ristorante ordino cose fatte senza prodotti animali, quindi vegano sempre. Ma se mi capita di essere al compleanno di un amico, per esempio, come infatti ci sarò stasera, la pizza (o quel che è) la prendo vegana, ma di fronte al dolce che ha portato lui non mi ritengo colpevole. Non mi ritengo colpevole perché il mio gesto di accettare quella fetta di dolce non provoca dolore a nessun animale della Terra, in quanto non incentiva in nessun modo l'allevamento e la produzione. Cioè, quel dolce è stato già fatto ed è stato già comprato e comunque sia verrebbe consumato (se non da me, dagli altri). Non vado certo a comprare un dolce al supermercato, in quanto lì attiverei il meccanismo economico di fornitura-acquisto, per il quale se compro un dolce, il supermercato lo riordina e forse ne ordina anche più d'uno. Ma a casa di un amico, quando il danno è stato già fatto, ed essendo spesso l'unico vegano, ha poco senso fare l'asociale ed "offendere" il festeggiato con un rifiuto del dolce, simbolo culturale della festa. Probabilmente (non conosco il tuo ragazzo, quindi non so) c'è anche un discorso di questo genere. Poi è chiaro che se vanno in trattoria e si ordinano tutti una fiorentina da mezzo chilo, allora beh, lì c'è anche un aspetto psicologico-sociale al quale magari il tuo ragazzo non sa rinunciare. Oppure non vuole.
Esatto, il ragionamento è proprio quello. che poi è successo anche a me, appunto per non offendere l'invitato (non posso chiedergli di acquistare una torta vegana appositamente per me...) però dopo non mi sono sentita tanto bene con me stessa...
Il problema è che certa gente si offende davvero. Una volta, con una persona anziana che proprio non capiva, presa dall'esasperazione mi sono inventata l'intolleranza al lattosio per evitare di mangiare certe cose e la persona in questione continuava comunque a insistere "dai, almeno un pezzettino, non ti fa nulla, dai, dai dai!" tutta offesa. Uff.
No comunque se vanno in trattoria lui ordina solo vegan, ancora meglio propone lui stesso locali vegan. Quando ha le alternative sceglie sempre vegan e se ospita qualcuno a casa cucina solo cose vegane.