Ciao alessandra,
non ho seguito il post finora, posso raccontarti l'esperienza con la mia bimba, che ha 3 anni e 2 mesi.
Lei non ha ancora mangiato a mensa, dove ho richiesto il menù vegan che a breve dovrebbero "approvare". Non ho avuto per ora difficoltà di alcun tipo, anche la mia non è una grande realtà, non sapevano cosa volesse dire vegan e ho spiegato e scritto tutto in modo che fosse il più chiaro e semplice possibile.
Da sempre notiamo come tutti gli animali si vogliano bene, si facciano le coccole, siano contenti di stare tra loro, essere liberi (ad esempio salutiamo sempre passando davanti all'ippoasi la mucca Luna, che si chiama proprio come la mia bimba).
Oggi ho guardato in un momento di sua distrazione questo video
https://www.facebook.com/photo.php?v=521248321296516 di cui si parla in un altro post.
A volte leggiamo anche il libro "Indovina chi c'è nel piatto", guardando più che altro le figure e notando come in certe pagine gli animali siano felici, in altri tristi.
Per lei si mangia la pappa, ad esempio spianci, spaghetti e un elenco lunghissimo di cose (vegan) che le piacciono.
Non le avevo mai detto: questo si mangia, questo non si mangia. Mesi fa in pizzeria ha assaggiato un angolino di wurstel di un bimbo vicino a lei e l'ha sputato subito, senza che le dicessi niente (i wurstel vegetali invece le piacciono!)
Oggi ha "scorto" alcune scene del video detto sopra, che a priori naturalmente non le avrei proposto, e si è mostrata molto curiosa.
Mi chiedeva "cos'è quello" per tutto e le spiegavo: sono pulcini, li mettono nelle scatole, loro si fanno male, sono tristi...E lei chiedeva "perchè?"
Perchè ci sono delle persone che li vogliono mangiare.
Non sono certa che abbia associato il pezzo di carne con l'animale vivo per ora.
Discorso simile per il latte, che le ho ricordato che lo fa la mamma mucca quando nasce il suo vitellino. Però delle persone vogliono prenderlo per loro.
Lei mi ha detto che noi beviamo il latte di mandorle, non quello dei vitellini.
Ha rifatto poco dopo tutti questi discorsi con le sue bambole...a cui a volte lei dà il "suo" latte, imitando la stessa identica posizione che avevo io quando la allattavo :-)
Allora rileggendo il libro detto sopra oggi mi sono soffermata sul testo, semplificando molti punti, perchè anch'io l'avevo trovato diffcile finora e notavo soltanto chi era triste e chi no.
Ho ricollegato gli animali disegnati con quelli del video, ho evidenziato l'aspetto gabbia, e lei ha capito tutto. Non solo l'aspetto tristezza, ma anche il fatto che sono tristi perchè non vorrebbero stare lì nè essere mangiati.
Le ho spiegato che all'asilo certi bimbi mangiano la carne e i pesci, che sono animali, anche se non sembra, e lei mi ha detto che non vuole mangiare la carne.
Appena le ho parlato del formaggio si è ricordata che il babbo ogni tanto lo mangia (ahimè...) e mi ha detto che lei però non vuole mangiarlo. Conoscendo il tipetto che è mi aspetto che gli faccia la ramanzina la prossima volta che lo vede rubarsi un pezzo di parmigiano dalla casa del nonno...chissà che non lo convinca lei del tutto :-)
Sono nel complesso molto contenta dei discorsi fatti, ho cercato di lasciare esprimere tutto cosa voleva dire senza "inculcarle" alcunchè, le ho solo spiegato le immagini. Penso che intorno ai 3 anni per mia figlia fosse il momento giusto per parlare di questo tema, prima non aveva la capacità di attenzione per fare ragionamenti così lunghi. Tuttora ho visto che è presto per farle fare il collegamento "foresta bruciata - mucche al pascolo- carne"...
Non so se a scuola vorrà assaggiare le cose dal piatto altrui, la lascerò libera dicendo che se insisterà le facciano assaggiare un pezzetto non vegan. Dovrà fare il suo percorso di esperienze, acquisire consapevolezza da sola. Intanto però la scelta che ho fatto per lei è quella vegan, come altri hanno fatto quella onnivora.
Scusate la lunghezza, ma la domanda era proprio su come spiegare...:-)