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1 franc-rom, 4/06/20 00:31
2 franc-rom, 4/06/20 00:34
3 Vale_2O17, 4/06/20 06:57
4 Andrea, 4/06/20 09:09
5 Marina, 4/06/20 10:00
6 franc-rom, 4/06/20 10:46
7 franc-rom, 4/06/20 10:48
8 franc-rom, 4/06/20 10:53
Marina ha scritto:
Purtroppo questo degli "allevamenti etici" è un vero cancro.
Gli allevatori diffondono questa favola per interesse, ovviamente, mentre ai consumatori fa comodo crederci per mettersi la coscienza a posto.
Dal punto di vista etico è ovvio che non cambia nulla: gli animali sono uccisi in entrambi i casi allo stesso modo e negli stessi macelli, da qualsiasi allevamento arrivino.
-------su questo condivido in pieno----------
Però bisogna considerare anche altri aspetti meno ovvi, perché quando si cade in questa trappola degli "allevamenti non intensivi migliori degli altri" si tende a credere delle cose impossibili. Ed è facile dimostrare che sono impossibili, basta fare qualche conto (come ha già fatto notare Andrea).
1. Numero di animali
Si dice "coi piccoli allevamenti sono allevati e uccisi meno animali". Ma perché mai? Il numero di animali allevati e uccisi dipende dai consumi, non dagli allevamenti. Se i consumi rimangono gli stessi, gli animali uccisi sono pure gli stessi. Bisogna fare il totale: pochi grandi allevamenti (pochi si fa per dire...) o tantissimi piccoli allevamenti danno lo stesso totale di animali uccisi. Quindi se si vogliono salvare animali si devono diminuire i consumi, e basta.
------ infatti se i consumi sono molto minori, anche gli animali allevati sono molto minori, come ho detto io. Siamo sulla stessa onda ---------
2. Impatto ambientale
Si crede che i piccoli allevamenti abbiano un impatto ambientale minore. Invece ce l'hanno maggiore, perché consumano più territorio e più acqua. La quantità di mangime che deve essere coltivata per nutrire gli animali è sempre la stessa e l'impatto ambientale deriva da quello. Anche le deiezioni da smaltire sono sempre le stesse. E l'allevamento a pascolo è ancora più impattante.
----------se diminuiscono i consumi, non verrebbero più utilizzati altri territori, ma solo una parte di quelli già presenti. Il numero di deiezioni sarebbe molto ma molto minore ----------
3. Possibilità reale di mantenere gli attuali consumi di carne, pesce, latticini e uova
Già oggi siamo al collasso, la maggior parte del territorio e delle risorse usate in agricolture non sono usate per produrre vegetali per il consumo umano, ma per produrre carne, pesce, latte e uova. Non c'è più terreno e viene disboscata la foresta amazzonica per gli allevamenti, così come altri territori ancora naturali.
E meno dell'1% degli allevamenti è non intensivo. Pensare di allevare lo stesso numero di animali in allevamenti estensivi vuol dire distruggere ancora di più il nostro pianeta, ma anche distruggendolo tutto non basterebbe.
Allora, chi vuole cambiare le cose, inizi a consumare 100 volte meno carne, e tutto il resto di ingredienti animali. Iniziate a farlo, poi ne riparliamo.
Invito a leggere sul tema questo articolo sugli allevamenti intensivi vs piccoli allevamenti:
https://www.agireora.org/vegan/coronavirus-allevamenti-3262.html
Questi concetti sono spiegati più in dettaglio.
9 Andrea, 4/06/20 11:28
franc-rom ha scritto:
Prima di tutto io non ho fatto nessuna pubblicità, quindi non capisco perchè mi abbiate cancellato il messaggio.
auspico ad un mondo il cui il consumo di carne sia molto minore, pertanto il numero di animali allevati NON sarebbe lo stesso di ora: il numero di animali allevati si ridurrebbe drasticamente e verrebbero occupati i territori già deforestati (e non tutti, solo alcuni), senza deforestarne altri.
xio penso che di allevatori, essendo esseri umani, ce ne siano di onesti e ce ne siano di disonesti. Perchè generalizzare così tanto dicendo che mentono tutti, poi non capisco.... è come dire tutti gli abitanti di tot città rubano... è una cosa illogica a mio avviso...
10 Andrea, 4/06/20 11:29
franc-rom ha scritto:
e poi vi assicuro che ci sono vacche in certi allevamenti che vivono pure 15 anni, basta vederne la dentatura per capirlo. Se gli animali vengono tenuti in salute rimangono produttivi per molti anni.
11 CRICRicri, 12/06/20 21:29
12 Marina, 12/06/20 22:04
CRICRicri ha scritto:
Menomale che siete tutti allevatori...... Ora non per dire ma l'allevamento etico senza uccidere l'animale potrebbe esistere ovviamente non prima che tutti abbandonino il fatto di mangiare carne.
CRICRicri ha scritto:
Questa é la mia umile opinione nel frattempo so che essere vegani ora é la migliore scelta possibile ma rimane il fatto che un vegetariano di passaggio é meglio di un carnivoro che ne dite?
CRICRicri ha scritto:
Io sono stata vegetariana tanti anni e purtroppo io come ho già scritto ho problemi a non considerare buono e gustoso un formaggio o una frittata che ne pensate sono malata?
13 Andrea, 13/06/20 12:45
14 Vale_2O17, 13/06/20 15:46
Andrea ha scritto:
Quindi continuare a dire che esistono derivati etici significa dire che da secoli tutti le persone vegan si sbagliano, non hanno capito niente, Che tutti i libri sulla scelta vegan sono sbagliati. Che milioni di persone per secoli si sono sbagliate. E questo perché? Perché lo dicono un allevatore e un macellaio.
15 Andrea, 13/06/20 23:12
Vale_2O17 ha scritto:
Spesso dite che i vegan "per secoli" non hanno sbagliato, ma il veganismo non è nato in Inghilterra negli anni 40 del '900? Scusate l'ignoranza,,,
"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.