Lavori fattibili?

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1 Jak, 21/01/12 10:39

Ciao a tutti vorrei sapere quali possono essere secondo voi dei lavori "fattibili" dal punto di vista vegan.
Ho realizzato che un'enorme fetta di professioni è da escludere in quanto collegata direttamente con lo sfruttamento animale. In più, mi sento di escludere per motivi morali anche cose come il campo pubblicitario.
...
Ora che ci penso, la maggior parte dei lavori mi sembrano inutili, parassitari o dannosi. Poi bisogna aggiungere che pagando le tasse andrei a finanziare direttamente gli allevatori, perchè così la gente può comprarsi la carne e il latte a basso prezzo mentre io pago il doppio per le cose semplici.
Insomma che si fa? Bisognerebbe mettere su una città vegan autonoma e non pagare le tasse.

2 INDELICATA, 21/01/12 10:52

Jak ha scritto:
Ciao a tutti vorrei sapere quali possono essere secondo voi dei lavori "fattibili" dal punto di vista vegan.
Ho realizzato che un'enorme fetta di professioni è da escludere in quanto collegata direttamente con lo sfruttamento animale. In più, mi sento di escludere per motivi morali anche cose come il campo pubblicitario.
...
Ora che ci penso, la maggior parte dei lavori mi sembrano inutili, parassitari o dannosi. Poi bisogna aggiungere che pagando le tasse andrei a finanziare direttamente gli allevatori, perchè così la gente può comprarsi la carne e il latte a basso prezzo mentre io pago il doppio per le cose semplici.
Insomma che si fa? Bisognerebbe mettere su una città vegan autonoma e non pagare le tasse.

Esistesse, ne richiederei subito la cittadinanza.....

3 Carlovegan, 21/01/12 11:11

INDELICATA ha scritto:
Esistesse, ne richiederei subito la cittadinanza.....

Anch'io

4 ghiekorg, 21/01/12 12:37

È tutto fatto per inc....arti. Se pure dicessi "me ne vado in campagna a piantare le patate e vivere in un rudere" non puoi. Perchè devi pagare le tasse sulla TUA casa e sul TUO terreno. Ormai quando lavori sei quasi obbligato a sfruttare qualcuno o sennò chiudi perchè c'è qualcuno che sfrutta legalmente e ha prezzi sempre migliori.

Comunque secondo me un lavoro potrebbe essere chessò il programmatore o roba dove crei qualcosa e puoi "scegliere" per chi lavorare. Solo che è quasi impossibile perchè ti stroncano di tasse. Quindi vai sotto qualcuno che decide per chi lavorerai.

È una situazione deprimente... io sto cercando da mesi.

5 Jak, 21/01/12 12:46

io infatti facevo il programmatore per web... alla fine dei conti ci pagavano per mettere in rete immondizia, ovvero pubblicità lavaggio mentale per vendere oggetti inutili e dannosi. anche per marche infami tipo findus mulino ecc. all'epoca ero vegetariano e mi avevano convinto che se le mucche non le mungi soffrono :D
mi sa che l'unica operazione pulita che ho fatto è stato un progetto di e-learning.

6 ghiekorg, 21/01/12 13:05

Jak ha scritto:
io infatti facevo il programmatore per web... alla fine dei conti ci pagavano per mettere in rete immondizia, ovvero pubblicità lavaggio mentale per vendere oggetti inutili e dannosi. anche per marche infami tipo findus mulino ecc. all'epoca ero vegetariano e mi avevano convinto che se le mucche non le mungi soffrono :D
mi sa che l'unica operazione pulita che ho fatto è stato un progetto di e-learning.

Io ho fatto il grafico per una grande azienda. Però finito il contratto non ne ho voluto sapere. Buttavamo via migliaia di euro di materiale solo perchè il capo voleva togliersi degli sfizi. Mi sentivo parte integrante della stessa cosa che vorrei distruggere.
Bisognerebbe mettersi insieme tra chi fa cose simili e creare qualcosa. Il casino è poi per chi si lavora. Fare il programmatore web è utilissimo (non saremmo qui altrimenti a parlarne) però quanti sono i lavori realmente utili che riesci a fare in un anno? Alla fine per arrivare a fine mese ti trovi a fare i siti per cose inutili (nella migliore delle ipotesi. Che già andrebbe bene) se non dannose. Come me per la grafica e la modellazione 3d (a tal proposito mi è stato chiesto ieri di fare un render (immagine fotorealistica a computer) di un macchinario medico. Che ne so che facendoglielo li aiuto a venderne di più e magari questi fanno anche macchinari per la vivisezione?)

7 Marina, 21/01/12 14:54

Fare un lavoro etico è un problema, ok, però secondo me non si deve esagerare volendo anche che il lavoro sia utile.
Se si vogliono fare cose utili, c'è un sacco da fare nel volontarato animalista. Come lavoro retribuito basta fare una cosa che non faccia danno agli animali e che permetta di guadagnarsi da vivere. Se si vuole che sia anche utile per gli animali o per la società in generale... beh, è davvero chiedere troppo.

Poi sulla questione tasse e tutto il resto, certo, sarebbe meglio non essere in alcun modo parte di una società in cui lo sfruttamento degli animali è normale e legale, ma in questo mondo ci dobbiamo stare per farlo cambiare. Lo scopo è salvare animali, non avere una vita che ci faccia sentire meglio. Si salvano più animali in una vita "normale", con un lavoro che non coinvolga direttamente nella loro uccisione e non pubblicizzi chi li uccide, ovviamente, e col resto del tempo dedicato all'attivismo, piuttosto che in un "luogo ideale" dove i problemi esistenti fuori non ci tocchino. Oltre al fatto che questo luogo ideale non esiste e non credo possa esistere...

Ciao,
Marina

8 ghiekorg, 21/01/12 22:53

Marina ha scritto:
Fare un lavoro etico è un problema, ok, però secondo me non si deve esagerare volendo anche che il lavoro sia utile.

infatti anche inutile andrebbe bene. Dannoso no. :)

Come lavoro retribuito basta fare
una cosa che non faccia danno agli animali e che permetta di guadagnarsi da vivere.

Si, intendevo anche non dannoso per gli uomini, come far parte di aziende che vendono cose prodotte da oparai sottopagati o che distruggono villaggi per creare impianti o monocolture... O come in questo caso aziende che aiutano a promuovere l'ignoranza.

Poi sulla questione tasse e tutto il resto, certo, sarebbe meglio non essere in alcun modo parte di una società in cui lo sfruttamento degli animali è normale e legale, ma in questo mondo ci dobbiamo stare per farlo cambiare.

Certo certo, io ho portato l'estremo. Nel senso "se anche volessi isolarti non puoi". Poi non è certo così che si cambiano le cose e spesso sembra la via più comoda.
Credo che oggettivamente oggi sia molto difficile iniziare qualcosa da soli. Le tasse ti portano a pensarci molto, prima di azzardare qualcosa. E chi non se la sente di provare finisce per lavorare per chi può permettersi tasse così alte.

9 Carmen, 22/01/12 00:00

Anch'io mi sono posta il problema. Sto per aprire un negozio di articoli di prima infanzia con mia cognata e tratteremo anche dietetica. Avremo perciò, fra le altre cose, latte artificiale e omogeneizzati. Mi sono chiesta se fosse coerente vendere questi articoli. La risposta è ovviamente negativa. Ma devo adeguarmi alla richiesta e anche alle scelte della mia socia. Non posso impuntarmi su una questione che non viene condivisa, rimarrei sola nel deserto in questo paese. E' triste ma delle volte bisogna rinunciare alla condivisione delle idee, tenersi strette le proprie e sorridere davanti a chi pensa che sei un matto. Io non sono un'attivista. Qui non è pensabile una cosa del genere. Sarei tagliata fuori subito e non me lo posso permettere. Quindi venderò mio malgrado anche il latte artificile e gli omogeneizzati.

10 Guest, 22/01/12 00:09

Carmen ha scritto:
Ma devo adeguarmi alla richiesta

Questo non esiste!!... altrimenti andrebbe bene vendere uova perché son richieste.. ma non esiste proprio questo discorso.. e non ti credere che non ci sia richiesta delle alternative vegetali vista la crescita dei problemi infantili dovuti all'inserimento di prodotti animali come il latte nella dieta:

https://www.infolatte.it/

http://www.youtube.com/watch?v=6FdHGApqFDU&feature=BFa&list=PL83E787DB416831EC&lf=plpp_video

e anche alle
scelte della mia socia.

Questo è un altro discorso..

MA non significa che non puoi portare una ventata di novità integrando gli scaffali con tutti gli alimenti vegan e bio per bambini
http://www.youtube.com/watch?v=0MifjqLrZgQ

Con questi libri: https://www.agireoraedizioni.org/catalogo/libri/libri/veganismo/cucina-etica-mamma-bambino/
e questi volantini nel futuro negozio: https://www.agireora.org/attivismo/negozi.html

11 Guest, 22/01/12 00:16

Carmen ha scritto:
Io non sono
un'attivista. Qui non è pensabile una cosa del genere. Sarei tagliata fuori subito e non me lo posso permettere...

Ma non credo che saresti tagliata fuori solo per il fatto che potresti mettere dei volantini sul bancone..o nelle buste dei clienti dopo l'acquisto di qualsiasi prodotto...

12 Marina, 22/01/12 00:19

Carmen ha scritto:
Anch'io mi sono posta il problema. Sto per aprire un negozio di articoli di prima infanzia con mia cognata e tratteremo anche dietetica. Avremo perciò, fra le altre cose, latte artificiale e omogeneizzati. Mi sono chiesta se fosse coerente vendere questi articoli. La risposta è ovviamente negativa. Ma devo adeguarmi alla richiesta e anche alle scelte della mia socia. Non posso impuntarmi su una questione che non viene condivisa, rimarrei sola nel deserto in questo paese. E' triste ma delle volte bisogna rinunciare alla condivisione delle idee, tenersi strette le proprie e sorridere davanti a chi pensa che sei un matto. Io non sono un'attivista. Qui non è pensabile una cosa del genere. Sarei tagliata fuori subito e non me lo posso permettere. Quindi venderò mio malgrado anche il latte artificile e gli omogeneizzati.

Di questo discorso capisco molto poco.

Se stai scegliendo il lavoro da fare, scegline uno che non ti porti a contribuire all'uccisione di animali, punto e basta. Se sai già a priori che invece in questo lavoro dovrai vendere prodotti che contengono animali morti, perché lo inizi? Fanne un altro.

Poi cosa vuol dire " Qui non è pensabile una cosa del genere"?
Una cosa del genere cosa? Essere attivisti?
Attivista lo può essere chiunque, basta dedicare del tempo a fare qualcosa per gli animali. Di cose ce ne sono inifinite, anche da fare senza uscire di casa. Quindi il dove ti trovi non ha alcuna importanza.

Poi ovviamente uno fa quello che vuole, uno può anche andare a lavorare in un macello, ma di certo non può venire qui a dire che è ineluttabile e non ne può fare a meno.

Ciao,
Marina

13 seitanterzo, 22/01/12 00:27

Personalmente non lascerei mai un lavoro per aprirne un'altro non vegan. Anzi, ne ho lasciato uno proprio per poter fare il contrario.

Inoltre non lo aprirei con una persona non vegan.
L'anno scorso mi proposero di poter usare uno studio in condivisione con alcuni medici non vegani, gratuitamente! Dopo un'attenta valutazione rifiutai.

Qui non si tratta di essere attivisti, visto che stiamo parlando di lavoro, e non possiamo sperare di adeguarci a quello che c'è in giro per poi lamentarci che le cose non vadano. Siamo noi a dover creare l'offerta, non c'è bisogno che quancun altro ci imbocchi.
Infatti sono sempre più i vegani che lo stanno facendo, ad esempio loro. https://www.veganhome.it/annunci/amicizia-vacanze/vegan-country-house/

14 Guest, 22/01/12 00:39

Ecco Carmen..tu stessa hai scritto a Fala nell'altro thread queste parole:

Carmen ha scritto:
Credo che
l'aspetto economico di un lavoro sia del tutto secondario, la cosa fondamentale è fare quello che si desidera fare e la mattina al suono della sveglia non sentirsi male al pensiero di dover tornare a lavoro. Ora, se per te era così fino a qualche tempo fa, bene, ma adesso che le cose son cambiate, tenta in tutti, ma proprio tutti, i modi di cambiar lavoro, perchè a lungo andare questo compromesso diventerà sempre più oneroso...... Cerca di trovare il
modo per trovare un lavoro da svolgere serenamente col cuore leggero. Impegnati in tutti i modi. Vedrai che ce la farai!

quindi come hai potuto constatare hai scritto due cose che tra loro non sono coerenti... a Fala dici che può cambiare perché infatti è possibile..e tu dici che ti devi adeguare perché chi non è vegan tra i tuoi colleghi non approva la scelta... guarda che non sei tu nel torto e non sei tu che devi stare zitta e ferma..sono gli altri.. quindi prima esci da questa mentalità.. meglio è!!...

Come hanno detto Marina e Seitan se devi avviare un'attività..allora lo devi fare a modo tuo e con il cuore.. senza avere la coercizione di nessuno sulle decisioni importanti che riguardano la vita e la sofferenza di tnati animali..tu puoi dare l'alternativa.. come hai scritto a Fala...

15 Carmen, 22/01/12 01:21

l'idea di avviare questo negozio è nata in estate, io avevo solo cominciato a curiosare sul veganismo ma ero ancora ben lontana dal diventare vegan. Oggi il negozio è quasi pronto per essere avviato e nel frattempo io ho fatto una serie di cambiamenti. Sono daccordo con Seitanterzo che dice che non sceglierebbe di collaborare con persone non vegane. Anch'io se potessi adesso lo eviterei. Intanto apro questo negozio. Pian piano cercherò una soluzione, perchè quello che ho consigliato a falafel è esattamente quello che penso. Riguardo all'attivismo, mi sono espressa male forse. Intendevo dire che non sono una che fa prediche a destra e a manca perchè non fa parte della mia persona. Credo che tutti abbiamo i mezzi per informarci e per conoscere, nella stessa misura e nello stesso modo, siamo tutti sullo stesso livello. La maggior parte delle persone che continuano a cibarsi di cadaveri facendo male a se stesse, agli animali e al mondo intero, non sono disinformate, sono solo sorde, addormentate, ma il risveglio è un qualcosa che viene da dentro, è un fatto molto personale. Io adesso non mi sento di urlare al mondo intero. Magari cambierò idea e ribalterò ancora tutto fra qualche mese. Per adesso m,e ne stò buona e cerco di aprire stò benedetto negozio. Chiedo scusa se ho fatto inc....re qualcuno. Non era mia intenzione.

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi