Emozioni Veg

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1 bethechange, 13/12/13 00:02

Ciao a tutti...
Questa sera mi è capitato di vedere delle immagini sugli allevamenti di maiali in Italia.Premetto di essere molto sensibile e, per questo, di non andare a cercare volontariamente foto/video che mi possano far star male. Comunque, è successo quello che succede ogni volta: mi sono venute la lacrime agli occhi e per tutta la sera sono rimasta in silenzio,non sapendo che fare e con chi
sfogarmi.
Forse è il punto è proprio questo,mi ritrovo a dover fare i conti da sola con queste sensazioni ed emozioni forti,perché le altre persone non capiscono. Pensano che io sia esagerata e che debba pensare ad altro... Vorrei, ma il pensiero di questa sofferenza, di queste povere anime indifese, mi intristisce al punto da piangete da sola.
Scusate lo sfogo, magari qualcuno più esperto di me ( sono vegan da qualche mese) può darmi qualche consiglio su come " viverla meglio".....
Ciao!

2 Marina, 13/12/13 00:16

Ciao,

non credo sia possibile viverla meglio e non credo nemmeno sarebbe giusto.
Stare male nel vedere immagini di animali torturati e uccisi è la giusta reazione. Qualsiasi altra sarebbe davvero fuori luogo.

Gli altri non capiscono, ma questo più che essere triste per noi lo è per gli animali, perché questo significa che continueranno a essere mangiati.

Ognuno sfoga il suo malessere come può: piangendo, o rimanendo triste dentro.

Non esiste soluzione, se non impegnarsi affinché le cose cambino.
Si starà male quanto prima, nel vedere queste brutture, ma almeno si saprà di fare qualcosa di utile.

3 bethechange, 13/12/13 00:23

Ciao Marina,
grazie per la risposta:)

Io mi sento a posto con me stessa, certo potrei fare di più in quanto ad attivismo ecc, ma purtroppo la mia situazione non me lo permette.
Vedere l' indifferenza degli altri mi sta demoralizzando, ogni giorno di più. Questo non vuol dire che io abbandoni le mie idee e i miei valori, anzi!
L' opposto.. Sento una lontananza profonda anche con chi ho sempre amato e rispettato. Non riesco più a vedere le altre persone come facevo prima..e queste stesse persone, quando faccio presente il mio disagio, è come se lo sminuissero.. Ma io sto male suo serio,e oltretutto per me sono tutte emozioni nuove!! Quindi non so a volte come gestirle.

4 MarcoGorelli, 13/12/13 00:56

Innanzitutto complimenti per aver scelto di diventare
vegan!

Anch'io all'inizio ho dovuto sopportare tutto da solo - non conoscevo altri vegani, e tutti i miei amici e familiari (tranne i miei nonni, stranamente) mi hanno dato contro. Poi, dopo diversi mesi, molti di questi hanno preso esempio e hanno ridotto drasticamente il consumo di prodotti animali. Nessuno di questi, però, è ancora diventato vegano.

Le solite battutine ("se ci tieni tanto agli animali perché mangi il loro cibo?") fanno arrabbiare, ma scherzarne con altri vegan (ad esempio, su questo forum) aiuta a stare meglio!

5 pamela, 13/12/13 01:59

Io evito di guardare filmati e foto. A volte non leggo neanche certi thread di questo forum, oppure ne rimando la lettura a momenti di maggiore forza. Credo che ognuno di noi sappia quello che riesce a sopportare senza stare troppo male. Certi video dovrebbero vederli soprattutto gli onnivori.

Ciao

pamela

6 Marina, 13/12/13 12:32

bethechange ha scritto:
Ciao Marina,
grazie per la risposta:)

Io mi sento a posto con me stessa, certo potrei fare di più in quanto ad attivismo ecc, ma purtroppo la mia situazione non me lo permette.

Perche'?
Di che situazione si tratta, se puoi/vuoi parlarne?
Tieni conto che la quantita' di tempo (e di soldi) da dedicare la decidi tu, non e' che devi dedicare per forza 20 ore la settimana.
Si puo' fare qualcosa anche con solo poche ore al mese, e anche come costi si puo' farlo a costo zero.

Vedere l' indifferenza degli altri mi sta demoralizzando, ogni giorno di più.

E'inevitabile che renda tristi, la cosa importante e' che non sia una tristezza paralizzante.

L' opposto.. Sento una lontananza profonda anche con chi ho sempre amato e rispettato. Non riesco più a vedere le altre persone come facevo prima..

Anche questo e' inevitabile.

So che non vorresti sentirti dire questo, ma purtroppo e' cosi'.

Questi sentimenti non si possono evitare. Quello su cui bisogna agire e' invece la reazione,che, per sopravvivere, deve essere non di scoramento paralizzante,ma di azione utile.

7 Letizia_Di_Neve, 13/12/13 18:31

Io ho la mia maniera di affrontarlo.
Credo di aver visto tutto,perchè per me è indispensabile vedere.So che potrà sembrarti assurdo,ma io le guardo apposta quelle cose.Spesso piango,ma non distolgo mai lo sguardo,la loro sofferenza è il mio interruttore.Anche perchè se poi cerco e ottengo di farlo vedere agli alrti se mi vedono piangere pensano che sono solo una un pò troppo sensibile,se mi riesce di rimanere impassibile(esteriormente)sono quelli che guardano che si ritrovano a dirmi"ma come fai a guardare certe cose cosi?é orribile" io rispondo sempre "certo che è orribile!" Poi cito una frase di Gary Yourofsky "tu piuttosto fatti una domanda,se non va bene per i miei occhi perché dovrebbe andar bene per il mio stomaco?".
Ma comunque credo che non ci sia vegano che non soffra come soffri tu.
Trovati una tua oasi,conoscere persone vegane dal vivo aiuta molto(certo anche qui!)Penso che se proprio ti senti male un vero amico ti ascolterà sempre

8 alicelunamina, 16/12/13 19:08

Immagino che le strategie politiche siano state ben
studiate
dalle organizzazioni animaliste in generale e da Agireora in particolare, ma avrei, se posso, un'osservazione da fare. Nelle piazze della mia città tra i banchetti natalizi c'è anche il classico banchetto con le foto e i cartelloni proposti da
Agireora. Passando, ho notato che la gente se ne discosta, sta proprio
alla larga. Passa e gira a metri e metri di distanza. Le foto sono
scioccanti, si sa. Ma la gente dovrebbe essere avvicinata se si vuol
favorire la campagna a favore degli animali non credete?
E se le foto fossero più piccole e inserite all'interno in visione?
E se al posto dei cartelloni vi fossero foto più accattivanti o
frasi strategiche, mirate ad attrarre e a rendere le persone più
consapevoli? Ritenete che una variante potrebbe essere utile oppure no? Io stessa le vedo da anni e anni, ma non sono state quelle
a convincermi al veganesimo!

9 Letizia_Di_Neve, 16/12/13 20:24

Si,forse per avvicinare la gente serve qualcosa di commovente,come il visone triste della campagna anti pellicce.Solo che la gente neanche sa cos'è un visone ho sentito un bambino che indicando il cartello diceva"guarda guarda papà" e il padre(che neanche ha pensato di fermare)"ma cos'è?Ah una nutria!"

10 Marina, 16/12/13 21:40

alicelunamina ha scritto:
Immagino che le strategie politiche siano state ben studiate
dalle organizzazioni animaliste in generale e da Agireora in particolare,

Sicuramente.
Sulla base di esperienza diretta maturata nel corso di
anni.

ma avrei, se posso, un'osservazione da fare.
Nelle piazze della mia città tra i banchetti natalizi c'è anche il classico banchetto con le foto e i cartelloni proposti da
Agireora. Passando, ho notato che la gente se ne discosta, sta proprio
alla larga. Passa e gira a metri e metri di distanza. Le foto sono
scioccanti, si sa. Ma la gente dovrebbe essere avvicinata se si vuol
favorire la campagna a favore degli animali non credete?

No, tutt'altro.
Anzi, ne approfitto per invitare tutti coloro che organizzano tavoli informativi su tematiche animaliste a mettere bene in vista delle mostre fotografiche con immagini forti, che evidenzino le atrocità commesse sugli animali.
E' l'unico modo per colpire le persone, farle fermare, farle riflettere.
Per una che si gira dall'altra parte dicendo "oddio non voglio vedere" ce ne sono 10 che invece non si sarebbero fermate per nulla senza immagini forti.
Senza contare che quella "oddio non voglio vedere" se davvero fosse interessata agli animali si fermerebbe al tavolo senza guardare le mostre. E se non lo fa si sarebbe fermata ancora meno davanti a immagini neutre, avrebbe tirato dritto senza nemmeno accorgersi di nulla.

Questa cosa la si nota in particolare con i video.
Quando si porta la TV in piazza, i documentari con immagini in positivo non se li fila nessuno, e lo stesso se ce n'è uno con metà immagini cruente e l'altra metà positive o neutre.
Nelle parti positive o neutre nessuno si ferma.
Nelle parte cruente c'è moltissima gente che si ferma a bocca aperta, inorridita. Chi si mette a piangere, chi rimane serio a riflettere... e a tutti questi si dà un pieghevole, che poi leggeranno quando vorranno e che sarà più efficace.

Certo, ci sono anche persone che girano la testa dall'altra parte, ma quelle non si sarebbero fermate comunque nemmeno con le immagini positive.

Lo stesso capita quando mettiamo in vetrina nella nostra sede le mostre fotografiche: moltissimi passanti si fermano a guardare a leggere.

Quindi: assolutamente sì a mostrare le immagini cruente, perché quella è la realtà di quello che succede agli animali ed è il modo più efficace per colpire la maggior parte delle persone.
Non è che poi tutte queste cambieranno comportamento, magari fosse così facile... ma intanto un messaggio viene dato.

Ci sono poi situazioni in cui queste immagini non si possono usare: nei manifesti, perché poi non li affiggerebbero; nei documentari per le scuole; e pochi altri casi.

Ma dove si può, e specialmente per strada, serve mettere in mostra la cruda realtà.

Anche quando si fanno banchetti in positivo, come quelli di assaggi, si possono mettere le mostre cruente, ma un po' distanziate.
All'inizio pensavo di no, infatti le prima volet li facevamo solo con le mostre in positivo: quelle sulla cucina, sui personaggi famosi, ecc.
Poi però ho visto che anche portando quella sui macelli funzionava bene pure in questi casi.

Tra parentesi, le mostre si trovano qui: https://www.saicosamangi.info/iniziative

Io stessa le vedo da anni e anni, ma non sono
state quelle a convincermi al veganesimo!

Ma tu sei diventata vegan a partire da motivi salutistici, non fa testo.

Quando si parla di etica, senza dubbio mostrare le situazioni cruente è la cosa che funzione di più.

Su altri settori naturalmente sono altri i tipi di iniziative. Specie in quello salutistico, direi che i banchetti per strada non sono una cosa che funziona, non ho mai visto banchetti dedicati alla salute, tranne quelli che magari vogliono venderti una dieta o prodotti specifici ;-) Oppure all'interno di una manifestazione dedicata al tema o alla scelta vegan.
Ma non per strada.

Per la parta salutista funzionano meglio corsi, conferenze, cose del genere.

11 Marina, 16/12/13 21:41

Letizia_Di_Neve ha scritto:
Si,forse per avvicinare la gente serve qualcosa di commovente,

Direi di no, vedi il mio messaggio di poco fa.

Quello che funziona è piuttosto l'accostamento: animale che ispira tenerezza, e accanto lo stesso animale squartato. Così la gente può fare il collegamento.

12 inleaguewithseitan, 16/12/13 23:54

bethechange ha scritto:
Ciao a tutti...
Questa sera mi è capitato di vedere delle immagini sugli allevamenti di maiali in Italia.Premetto di essere molto sensibile e, per questo, di non andare a cercare volontariamente foto/video che mi possano far star male. Comunque, è successo quello che succede ogni volta: mi sono venute la lacrime agli occhi e per tutta la sera sono rimasta in silenzio,non sapendo che fare e con chi sfogarmi.
Forse è il punto è proprio questo,mi ritrovo a dover fare i conti da sola con queste sensazioni ed emozioni forti,perché le altre persone non capiscono. Pensano che io sia esagerata e che debba pensare ad altro... Vorrei, ma il pensiero di questa sofferenza, di queste povere anime indifese, mi intristisce al punto da piangete da sola.
Scusate lo sfogo, magari qualcuno più esperto di me ( sono vegan da qualche mese) può darmi qualche consiglio su come " viverla meglio".....
Ciao!

Sapessi come ti capisco... anche per me è stato terribile l'anno scorso soprattutto, quando iniziò il cambiamento... tutto quell'orrore che avevo scoperto, quella sofferenza atroce che non potevo condividere con nessuno, solo piangere da sola, perché tutti se ne fregavano del tipo "eh sì è vero, hai ragione, eh però che dobbiamo fare... ah tra poco devo uscire!" sono cose che uccidono, ti fanno stare ancora più male perché non sai con chi sfogarti, con chi iniziare a pensare un futuro diverso!
Io non so sinceramente dirti come viverla meglio, posso dirti che io i primi mesi del mio cambiamento sono stata malissimo, male, male, male, ora invece è quasi un anno e sto meglio perché in un certo senso ho "metabolizzato" la cosa, ovvero so dell'orrore, agisco di conseguenza e diffondo le mie idee (sempre amichevolmente, che sennò la gente ti taccia di estremismo e si allontana!) e penso un po' di più a vivere la vita, magari aiuta anche partecipare ad eventi vegan e conoscere persone che la pensano come te.

Però secondo me se ti sei avvicinata al rispetto per gli animali da pochi mesi è normalissimo che tu stia così, perché non si può essere freddi di fronte a un'atrocità del genere.
A me fanno più paura loro che hanno il coraggio di giustificare tutto ciò e se ne fregano!

13 alicelunamina, 17/12/13 18:52

Marina ha scritto:
No, tutt'altro.
Anzi, ne approfitto per invitare tutti coloro che organizzano tavoli informativi su tematiche animaliste a mettere bene in vista delle mostre fotografiche con immagini forti, che evidenzino le atrocità commesse sugli animali.

Per me c'è anche un effetto assuefazione, quelle che ho visto io
in questi giorni sono delle gigantografie, sembrano più che altro le
foto di una macelleria, nessuno si scandalizza passando davanti ad una macelleria se è sempre la stessa.
Il segreto sta nel sorprendere, nell'accendere le lampadine del
cervello, più che nella necessità del cruento.
Sono invece molto più pregnanti le immagini del sito che mi hai indicato
https://www.saicosamangi.info/iniziative

ma tu sei diventata vegan per motivi di salute!

Chi te l'ha detto questo? Io sono diventata vegetariana molti anni fa per motivi etici e, diciamo, estetici. Estetici perchè la carne proprio non mi piaceva, era anche una
questione di palato, di gusto.
Invece per motivi di salute talvolta mi sono cibata, contro il mio istinto, di carne
e derivati animali a causa di queste errate informazioni da parte
dei medici sulla necessità delle proteine, di cui ero cmq anch'io convinta. Quindi il contrario: ero vegetariana ma facevo l'onnivora
per motivi di salute.
Solo un anno fa ho scoperto per caso che questo non era
vero
e mi sono sentita imbrogliata, quindi ho mollato tutti
i prodotti di origine animale.
Ma la scelta è stata soprattutto etica, oltre che intellettuale.
Mi ha molto incuriosito il libro della Melanie Joy "Perchè amiamo i cani, mangiamo i maiali, indossiamo le mucche" che spiega molto
bene i meccanismi alla base dei nostri comportamenti.

14 Andrea, 17/12/13 19:14

alicelunamina ha scritto:
Per me c'è anche un effetto assuefazione, quelle che ho visto io in questi giorni sono delle gigantografie, sembrano più che altro le
foto di una macelleria, nessuno si scandalizza passando davanti ad una macelleria se è sempre la stessa.
Il segreto sta nel sorprendere, nell'accendere le lampadine del
cervello, più che nella necessità del cruento.
Sono invece molto più pregnanti le immagini del sito che mi hai indicato

Come ti è stato scritto sopra lo credevamo anche noi, però anni e anni di eventi del genere hanno dimostrato il contrario. Non è facile capire cosa fa cambiare le persone, l'unica è analizzare centinaia di feedback in eventi diversi, persone diverse ecc. ecc.

15 Marina, 17/12/13 21:29

alicelunamina ha scritto:
Marina ha scritto:
No, tutt'altro.
Anzi, ne approfitto per invitare tutti coloro che > organizzano tavoli informativi su tematiche animaliste a > mettere bene in vista delle mostre fotografiche con immagini > forti, che evidenzino le atrocità commesse sugli animali. Per me c'è anche un effetto assuefazione, quelle che ho visto io

in questi giorni sono delle gigantografie, sembrano più che altro le
foto di una macelleria, nessuno si scandalizza passando davanti ad una macelleria se è sempre la stessa.

Io non so cos'hai visto, comunque le nostre mostre fotografiche non sono foto di macelleria, c'è molto altro. L'effetto assuefazione di certo non lo danno.
Le cose di cui parli non sono nostre, qualunque cosa siano.

ma tu sei diventata vegan per motivi di salute!

Chi te l'ha detto questo?

Mi pareva l'avessi detto tu qualche tempo fa.
Se lo sei diventata per motivi etici, tranquilla che vedere delle immagini di animali negli allevamenti e poi nei macelli, ti avrebbe colpito, eccome, e magari ti avrebbe fatta diventare veg prima.

Faccio fatica a immaginare che una persona che rispetta gli animali, se viene a contatto con la realtà della loro sofferenza, non ne rimaga colpita e inizi a riflettere sul tema.

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!