Diventare vegana

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1 conglianimali, 7/12/14 17:03

Ciao a tutti,
sono nuova in questo forum e avrei bisogno di qualche dritta. Ho 17 anni e sono vegetariana da tempo, sono più che convinta della mia scelta e adesso vorrei diventare vegana. Non bevo latte ma purtroppo mi piacciono i suoi derivati e penso che ne sentirò la mancanza. In famiglia non è mai stata accettata del tutto la mia scelta e penso che quando sapranno che voglio smettere di mangiare anche i derivati animali non ne saranno per niente felici. Per voi è stato difficile? Avete qualche consiglio da darmi? Vi ringrazio in anticipo.

2 Marina, 7/12/14 19:04

conglianimali ha scritto:
Ciao a tutti,
sono nuova in questo forum e avrei bisogno di qualche dritta. Ho 17 anni e sono vegetariana da tempo, sono più che convinta della mia scelta e adesso vorrei diventare vegana. Non bevo latte ma purtroppo mi piacciono i suoi derivati e penso che ne sentirò la mancanza.

Poco male, ti abituerai!
Anche delle carne avrai sentito la mancanza all'inizio, e poi avendo capito che per mangiarla si uccidono animali, ti sarà passata... lo stesso vale per i formaggi. Anzi, per la produzione di latticini la sofferenza degli animali prima della morte è ancora più intensa, e quella durante l'uccisione è uguale, visto che vengono tutti uccisi barbaramente allo stesso modo negli stessi macelli.

In famiglia non è mai
stata accettata del tutto la mia scelta e penso che quando sapranno che voglio smettere di mangiare anche i derivati animali non ne saranno per niente felici.

No, non lo saranno, ma devono accettare la cosa, così come alla fine hanno accettato che tu sia vegetariana, anche se non gli va ;-)
Devi solo portare un po' di pazienza per i loro brontolamenti.
Essendo molto giovane, sarà più difficile rispetto a una persona adulta che vive per conto suo, però non è un dramma: i genitori brontolano per tante cose, questa è solo una in più!

Riguardo a consigli pratici, ti consiglio la lettura per intero del sito Vegfacile:
https://www.vegfacile.info

E poi per saper rispondere ai falsi miti sul tema salute, ti conviene leggere questo opuscolo: https://www.agireoraedizioni.org/opuscoli-volantini/vegan/salute-vegan/
Ciao!

3 KKKiara, 8/12/14 14:32

Anch'io come te ho 17 anni e per fortuna mia mamma (vivo solo con lei) non mi ha fatto storie quando ho deciso di diventare vegetariana e poi vegana, ma forse è perchè era già da tempo che io mi cucinavo i piatti per me e lei si cucinava i piatti per lei. Se ci sono brontolamenti da parte della tua famiglia ignorali, devi essere convinta della tua scelta e quando vedranno che non cederai e ti farai vedere sicura allora dopo un po' smetteranno. Se magari tua mamma (o chi solitamente cucina) brontola perchè pensa di dover cucinare robe solo per te allora mostrati disponibile a preparare i tuoi pasti per i fatti tuoi, in questo modo non avranno nulla di cui lamentarsi :)
Ah e anch'io (come un po' tutti credo) inizialmente ho sentito la mancanza di alcuni "cibi" ma 1) oltre al gusto ci sono cose più importanti, come evitare la sofferenza di altre creature, 2) in commercio sicuramente ci saranno tanti prodotti il cui gusto è, se non uguale, simile a quello dei derivati e 3) col tempo ci abitui e non ne senti più la mancanza :3

4 Marina, 8/12/14 14:41

Quello di iniziare a cucinare tu è un buon suggerimento, che diamo spesso, proprio perché fa vedere alla famiglia la tua buona volontà e oltre a questo puoi abituare anche loro a mangiare piatti vegan.

I formaggi vegan puoi anche mangiarli ogni tanto, ma io ti consiglio di farlo solo ogni tanto, appunto, perché comunque sono ancora un po' costosi e quindi non ti conviene chiedere alla tua famiglia di comprarteli. Le cose vegan costano meno rispetto a quelle non vegan, come ingredienti di base, ma invece alcuni prodotti pronti, come appunto i formaggi (e certi affettati, ma solo certi), costano di più, quindi tienili solo come sfizio da consumare ogni tanto :-)

5 conglianimali, 8/12/14 17:11

Innanzitutto vi ringrazio per le risposte:-)
Per quanto riguarda i genitori,il problema maggiore sembra essere la salute e purtroppo anche il medico (e non capisco perchè..) dà ragione a mia mamma aumentando le sue preoccupazioni e mi dispiace. Comunque sia, anche se non approvano, dovranno accettare la cosa.. prevedo già che non sarà facile, dovrò sopportare infiniti discorsetti che renderanno ancora più difficile tenere duro, sono sicura che inizialmente sentirò la mancanza di alcuni piatti.

6 Andrea, 8/12/14 17:34

conglianimali ha scritto:
Per quanto riguarda i genitori,il problema maggiore sembra essere la salute

Fai leggere loro l'opuscolo segnalato sopra, così capiranno che non solo non ci sono rischi ma al contrario enormi vantaggi per la salute: https://www.agireoraedizioni.org/opuscoli-volantini/vegan/salute-vegan/

7 conglianimali, 8/12/14 19:45

Ne approfitto per un'altra domanda, mi sto informando e ho letto che per motivi etici tante persone non mangiano nemmeno l'uovo delle proprie galline. Io, sin da piccola, ho sempre avuto due o tre gallinelle nell'orto. Le ultime due le tengo da 6 anni, sono "domestiche" e fanno ancora le uova. Perchè è considerato sbagliato mangiare le uova di galline che stanno benissimo e vivono tranquille?

8 Andrea, 8/12/14 19:57

conglianimali ha scritto:
Perchè è considerato sbagliato mangiare le uova di
galline che stanno benissimo e vivono tranquille?

Se sono state comprate l'allevatore ha ucciso i pulcini maschi alla nascita: per ogni pulcino maschio in media nasce una femmina, i maschi vengono uccisi e le femmine diventano galline ovaiole.

Inoltre se non si togliessero le uova alle galline ne farebbero mole di meno. Anche se non sono fecondate l'istinto le porta a deporne altre per compensare la mancanza di quelle prelevate e questo rovina la loro salute e le fa vivere molto di meno.

9 Marina, 8/12/14 21:28

conglianimali ha scritto:
Innanzitutto vi ringrazio per le risposte:-)
Per quanto riguarda i genitori,il problema maggiore sembra essere la salute e purtroppo anche il medico (e non capisco perchè..) dà ragione a mia mamma aumentando le sue preoccupazioni e mi dispiace.

Sì, mi spiace per tua mamma, ma tu comunque tieni duro, perché la realtà è l'esatto opporto.
Latticini e uova hanno gli stessi identici aspetti begativi della carne. Oltretutto, se ne mangi tanti, tutti i giorni, stai facebdo davvero del male alla tua salute, se ne mangi solo occasionalmente è chiaro che non possono essere quelli che ti danno le sostanza nutritive di cui hai bisogno, ma i cibi vegetali, quindi da ogni lato la guardi non è comunque un problema eliminarli, anzi.

Comunque sia, anche se non
approvano, dovranno accettare la cosa.. prevedo già che non sarà facile, dovrò sopportare infiniti discorsetti che renderanno ancora più difficile tenere duro, sono sicura che inizialmente sentirò la mancanza di alcuni piatti.

Sono due aspetti molto diversi, non si influenzano l'un con l'altro.
I discorsetti e le prediche sono una seccatura e a volte danno anche amarezza. Ma non è che ti possano far sentire la mancanza di certi piatti.

Viceversa, quando senti la mancanza di un dato piatto puoi fare 3 cose:
1. pensare all'uccisione degli animali necessaria per realizzarlo, e ti passa;
2. tenere conto che non c'è quasi nulla che non si possa realizzare anche in versione vegan, e quindi puoi cercare di farlo con ingredfienti diversi, magari chiedendo qui;
3. imparare nuove ricette, così vedrai che la tua cucina si arricchirà anziché diminuire in varietà: succede praticamente sempre così, tranquilla!

10 inleaguewithseitan, 9/12/14 13:32

conglianimali ha scritto:
Ciao a tutti,
sono nuova in questo forum e avrei bisogno di qualche dritta. Ho 17 anni e sono vegetariana da tempo, sono più che convinta della mia scelta e adesso vorrei diventare vegana. Non bevo latte ma purtroppo mi piacciono i suoi derivati e penso che ne sentirò la mancanza. In famiglia non è mai stata accettata del tutto la mia scelta e penso che quando sapranno che voglio smettere di mangiare anche i derivati animali non ne saranno per niente felici. Per voi è stato difficile? Avete qualche consiglio da darmi? Vi ringrazio in anticipo.

Ciao! Innanzitutto complimenti per esserti orientata verso questa scelta a 17 anni, io ci sono arrivata a 20 anni.
Non ti preoccupare, piano piano ti abituerai a non mangiare più i latticini e saranno veramente una minima mancanza rispetto a tutte le cose buone che puoi mangiare!
Purtroppo le grandi scelte comportano qualche rinuncia, che in fin dei conti non è niente.
Inoltre, esiste il formaggio vegetale della valsoia che io saltuariamente compro per farmi i bucatini "cacio" & pepe! :D

11 RobEq, 9/12/14 19:49

conglianimali ha scritto:
Ne approfitto per un'altra domanda, mi sto informando e ho letto che per motivi etici tante persone non mangiano nemmeno l'uovo delle proprie galline. Io, sin da piccola, ho sempre avuto due o tre gallinelle nell'orto. Le ultime due le tengo da 6 anni, sono "domestiche" e fanno ancora le uova. Perchè è considerato sbagliato mangiare le uova di galline che stanno benissimo e vivono tranquille?

Il fatto è che mangiando le loro uova si trattano le galline come unità produttive, ergo degli oggetti adibiti al nostro piacere. La reificazione non è altro che una delle diverse forme di violenza, meno evidente ma violenza rimane.

12 Myeu, 10/12/14 10:58

Ti copio una risposta, a mio parere molto esaustiva e perfettamente esplicativa, del problema delle uova delle "galline felici". Infatti, oltre a ciò che dice RobEq, e con cui concordo pienamente, le galline a cui vengono tolte le uova subiscono pesanti danni fisici.

"Che c'è di male a mangiare uova di galline domestiche o di piccole fattorie "felici'?

1) Se la roba che vedi fuoriuscire da questa gallina (nella foto qui in un esame post-mortem) ti ricorda le uova strapazzate, non ti sbagli di molto.
Quello che stai vedendo è più di un chilo di materiale non espulso che proviene da uovo marcito all'interno di questa "gallina di cortile" morta a causa di una condizione nota come peritonite da tuorlo, un disordine riproduttivo estremamente comune e spesso letale, nelle galline utilizzate per le uova.
La peritonite risulta dalla rottura o dalla presenza di uova dal guscio sottile o malformate nell'ovidotto. Le uova dal guscio sottile sono comuni nelle galline ovaiole perché gli uccelli non hanno riserve di calcio sufficiente a produrre l'elevato tasso costante di gusci, dato che vengono allevate per produrre in quantità enormi. Quando le uova si rompono all'interno delle galline, questo porta ad un accumulo di materiale organico in decomposizione nell'ovidotto e nell'addome.

È un'errore comune quello di pensare che le galline semplicemente depongano continuamente uova per "natura”, dato che le galline ovaiole moderne sono state selezionate intensivamente per deporre tra le 250 e le 350 uova all'anno. Ma in natura, le galline, come tutti gli uccelli, depongono uova solo durante la stagione riproduttiva — principalmente in primavera — e solo quel numero di uova sufficiente ad assicurare la sopravvivenza dei loro geni: circa 10-15 uova all'anno.
Il tasso innaturalmente alto di produzione intensiva delle uova (che le impoverisce di energia e sostanze minerali) a cui vengono costrette comporta che, anche in piccole fattorie o nel caso di "galline da cortile", le galline siano a tutti gli effetti prigioniere all'interno del proprio corpo, una bomba ad orologeria per tutta una serie di disturbi legati all'allevamento per la sovrapproduzione di uova, comprese le malattie spesso mortali del tratto riproduttivo, osteoporosi e relative fratture ossee e, in alcuni casi, la paralisi scheletrica totale.

Le galline fanno un uovo al giorno anche per 300 giorni consecutivi solamente perché l’uovo viene giornalmente sottratto. Se una gallina viene lasciata a se stessa fa circa 10 uova poi smette e inizia covarle. Se invece le sottrai induci l’organismo a produrre nuove uova. Questo è un meccanismo presente in molti uccelli per salvaguardare la riproduzione. Infatti se un uccello perde le uova per un predatore o per intemperie, ne fà di nuove senza aspettare la successiva stagione riproduttiva.
Quindi sottrarre le uova alle “amiche ” galline” salvate o non salvate, le induce a produrne altre in sovrannumero rispetto alla naturale fisiologia riproduttiva. Questo comporta oltre allo sfruttamento, anche lo stimolo a una sovrapproduzione con conseguente indebolimento dell’organismo e in sostanza l’accorciamento della vita media.
Altro fattore importante è che gli uccelli hanno cura delle loro uova e rubargliele gli induce uno stress emotivo. Il fatto che la gallina, come altri uccelli che producono molte uova, sembra che abbandoni l’uovo deposto è dovuto al fatto che la cova inizia solo dopo che sono state deposte tutte le uova del ciclo riproduttivo così da sincronizzare le nascite.
In sostanza l’unico comportamento accettabile lasciare che la gallina covi le sue uova che poi abbandonerà dopo un certo tempo a causa della mancata schiusa.

2) Qualsiasi consumo di uova (come il consumo di latte e derivati) perpetra l’idea che sia moralmente accettabile servirsi degli animali, e sfruttare i sistemi riproduttivi femminili. Consumare uova di qualsiasi gallina invia un potente e dannoso messaggio: normalizza la pratica di appropriarsi e speculare sui corpi femminili ed i loro processi riproduttivi, e legittimizza la pratica di allevare animali senzienti come fossero una proprietà, allo scopo di trasformarle in carne e secrezioni del cui consumo non abbiamo nessun bisogno a livello biologico.

Le galline sono state addomesticate per un unico motivo: sfruttarle. Tutte le galline usate per carne e uova sono il risultato di secoli di violento dominio e decenni di invasiva manipolazione genetica che condanna persino quelle che hanno avuto la fortuna di essere state salvate e adottate ad una vita di innaturale debolezza e malattie. Questo significa che tutte le uova, anche quelle di galline salvate dagli allevamenti, sono il prodotto di un’ingiustizia.

Dal momento che non abbiamo alcun bisogno di consumare uova dal punto di vista biologico, possiamo smettere di dare il nostro appoggio ad un’industria di sfruttamento scegliendo cibi di origine vegetale alternativi alle uova, sia per le ricette da forno che per cucinare."

Qui il link originale in inglese dove puoi vedere anche la fotografia: http://freefromharm.org/animal-products-and-ethics/pasture-raised-eggs/

13 Marina, 10/12/14 12:41

Bello questo articolo, l'hai tradotto tu, Myeu?

14 Myeu, 10/12/14 16:21

No, e questa non è una traduzione integrale. I crediti vanno ad un conoscente che gestisce una pagina Facebook!
Se vuoi posso tradurlo tutto, se pensi che possa essere inserito su qualche sito di informazione e diffusione. Dice anche delle cose interessanti sull'habitat naturale dei polli, ovvero le foreste dell'Amazzonia, in cui vivono sugli alberi. Anche razzolando liberi in un prato, i poveri animali sono sottoposti ad uno stress elevatissimo, poiché si sentono sempre in pericolo. Naturalmente, i polli europei non volano perché il loro ritmo di crescita è stato modificato per farli ingrassare tanto in pochissimo tempo.

15 Marina, 10/12/14 16:26

Myeu ha scritto:
No, e questa non è una traduzione integrale. I crediti vanno ad un conoscente che gestisce una pagina Facebook!
Se vuoi posso tradurlo tutto, se pensi che possa essere inserito su qualche sito di informazione e diffusione.

Si', possiamo pubblicarlo su AgireOra e poi magari anche su un opuscolo sull'argomento uova, unendo le info che abbiamo gia' nella FAQ.
Ma prima aspetta che chiedo il permesso all'editor del
sito.

Dice
anche delle cose interessanti sull'habitat naturale dei polli, ovvero le foreste dell'Amazzonia, in cui vivono sugli alberi.

Si', com'e' spiegato anche nel film Fowl Play: http://www.tvanimalista.info/video/allevamenti-macelli/produzione-uova-galline-ovaiole/

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!