convivenza tra onnivoro e neo vegan ; pagina 2

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16 momma4, 25/01/11 17:41

Anche io avevo detto, non voglio imporre nulla, io che di colpo vegana dalla sera alla mattina per colpa della visione dei manifesti...PERO' NON CE LA FAI A CUCINARE CARNE PER GLI ALTRI TE LO DICO PER ESPERIENZA, farai tante piccole cose buone in cucina, tipo polpettine e piatti unici che li manderanno in visibilio e POI scopriranno che non c'era carne o uova in quel che han mangiato ma siccome ti avranno già abbondantemente detto quanto era buono quel piatto lì, non si potrà tornare indietro e se proprio i primi tempi vorranno farsi una fettina, avranno la creanza di farla in tua assenza

17 verdetartarugo, 25/01/11 21:23

momma4 ha scritto:
Anche io avevo detto, non voglio imporre nulla, io che di colpo vegana dalla sera alla mattina per colpa della visione dei manifesti...PERO' NON CE LA FAI A CUCINARE CARNE PER GLI ALTRI TE LO DICO PER ESPERIENZA,

verissimo!!:(

18 Giorgio, 17/02/11 11:37

flokim ha scritto:
Ciao Seitanterzo,
che bello sapere che sei delle mie parti... purtroppo Pavia per certi versi sembra una città di morti viventi... Ammiro il fatto che sei riuscito, in così breve tempo, a diventare vegan io ho bisogno di più tempo anche se mi sto rendendo conto che è meno difficile di quello che pensassi!

io sono di piacenza, per quanto mi riguarda pavia è una bellissima cittadina con parecchie università importanti....se tu fossi nata qui allora cosa avresti fatto??

19 Giorgio, 17/02/11 11:38

flokim ha scritto:
Ciao Vala,
grazie per l'incoraggiamento!!! In effetti tempo fa (avevo appena cominciato a documentarmi) avendo amici a cena avevo pensato di cucinare la polenta con il brasato...quando mi sono trovata tra le mani questo grosso pezzo di carne mi è venuta la nausea e alla fine non sono riuscita a mangiarne nemmeno un pezzo. Da allora ho capito che stavo già incominciando il mio nuovo percorso!

dovresti provare ad entrare in un ristorante dove cucinano cose tipo cinghiale bollito..... la nausea è dire poco... non so se ti è mai capitato

20 Giorgio, 17/02/11 11:41

Lia78 ha scritto:
flokim ha scritto:
[] Posso
chiederti se la tua convivenza con un onnivoro si è > trasformata in una convivenza tra vegan?

Onestamente non posso dirti di si :( Nel tempo abbiamo trovato, per ora, un nostro equilibro. Certamente sono molto soddisfatta di alcune cose, è molto cambiato rispetto ai primi tempi - ma non è vegan.

la mia lei da quando sono diventato vegan tende a comperare meno formaggio a casa, sostanzialmente solo quartirolo (lei è vegetariana da prima di me) ma quando si esce per il momento non si crea troppi problemi....

21 flokim, 17/02/11 16:25

Giorgio ha scritto:
io sono di piacenza, per quanto mi riguarda pavia è una bellissima cittadina con parecchie università importanti....se tu fossi nata qui allora cosa avresti fatto??

Dal punto di vista storico/culturale non ho nulla da ridire, mi riferivo agli abitanti che sono abbastanza chiusi e diffidenti, e al fatto che i divertimenti sono pari allo 0,01%

22 flokim, 17/02/11 16:55

Giorgio ha scritto:
la mia lei da quando sono diventato vegan tende a comperare meno formaggio a casa, sostanzialmente solo quartirolo (lei è vegetariana da prima di me) ma quando si esce per il momento non si crea troppi problemi....

Mio marito si è rassegnato a mangiare la carne e gli affettati a pranzo fuori casa e a cena mi fa i complimenti perchè comunque sia non fa la fame (come credeva inizialmente) e trova tutto di suo gradimento! Ma la soddisfazione più grande l'ho avuta domenica scorsa quando avevo a pranzo un gruppo di amici a cui ho preparato risotto con carciofi, lenticchie con pomodoro e funghi, insalata mista, finocchi gratinati e bistecche impanate (una tristezza infinita ma le ha volute fare a tutti i costi mio marito, sigh) Beh sai com'è finita? Che hanno spazzolato tutto e sono avanzate solo alcune bistecche!!!! Ero felicissima :)))))))))

23 april, 22/02/11 10:57

ciao! da un po' non scrivo e premetto... sono sempre solo vegetariana e non vegana. ma rispondo volentieri a questa domanda perchè la sento personalmente.
sono vegetariana da poco, solo da agosto, ed è una scelta che ho fatto dall'oggi al domani, non gradualmente, insieme al mio compagno. fin qui perfetto.
ho però un figlio di dodici anni al quale per varie ragioni non mi sento di imporre la mia scelta. ma in casa non cucino più carne o pesce nemmeno per lui.
fuori casa può mangiare quello che desidera, ma in casa segue la nostra alimentazione. devo dire che da quel lato è un ragazzino curioso e l'ho sempre abituato a mangiare tutto, quindi non ci sono problemi. spero che col tempo capisca e condivida, d'altra parte viviamo anche con cinque gatti e qualche cosa gli arriverà, in quella testolina. ma voglio che nel caso sia una scelta sua.
non ho nessun problema a sedermi a tavola con chi mangia carne o pesce, ma non potrei più né acquistarli né cucinarli.

24 flokim, 22/02/11 12:22

Ciao April, non sai quanto sei stata fortunata ad aver intrapreso il nuovo cammino insieme al tuo compagno! Per me è una lotta continua perchè se da un lato mio marito è molto pigro e quindi mangia quello che cucino io, (la carne solitamente la mangia fuori casa) dall'altro può capitare che mi faccia delle battutine sarcastiche e comunque non condividendo la mia scelta è come se avessimo intrapreso due strade diverse e non è piacevole, perchè senti che il rapporto è cambiato... faccio un esempio quando venni a conoscenza delle realtà degli allevamenti o delle crudeltà della vivisezione gliene parlai a lungo disperata ma poi capii che non voleva sapere e che anzi forse lo annoiavo perchè va bene affrontare il discorso ma senza esagerare e poi passare ad altro.... da allora non racconto più nulla! Il mio bambino è ancora molto piccolo e al nido segue un'alimentazione onnivora anche se a casa evito il più possibile di dargli schifezze, (marito permettendo!). C'è di buono che mangia di tutto e visto l'amore sconfinato che dimostra per il nostro cane e i nostri gatti, spero che con le dovute spiegazioni deciderà di seguire le orme di mamma :)

25 Marina, 22/02/11 17:16

april ha scritto:
ciao! da un po' non scrivo e premetto... sono sempre solo vegetariana e non vegana.

Guarda che a fare il passo finale si fa prestissimo.
Lo sai che gli animali vengono uccisi anche per la produzione di latte e uova, vero?
Hai letto la lettera aperta? https://www.veganhome.it/vegetariani/lettera-aperta/

sono vegetariana da poco, solo da agosto, ed è una scelta che ho fatto dall'oggi al domani, non gradualmente, insieme al mio compagno. fin qui perfetto.
ho però un figlio di dodici anni al quale per varie ragioni non mi sento di imporre la mia scelta. ma in casa non cucino più carne o pesce nemmeno per lui.

Veramente la scelta e' imposta lo stesso.
Ogni comportamento che si insegna ai figli, allora, possiamo chiamarlo "imposizione".
Invece non lo e', e' "educazione", ed e' giusto che ci sia, senno' vuol dire abbaondarlo a se stesso.
Perche' se la scelta e' veg si parla di "imposizione", se non lo e' invece e' solo la normale educazione? Non ha senso questo modo di porsi.

fuori casa può mangiare quello che desidera, ma in casa segue la nostra alimentazione. devo dire che da quel lato è un ragazzino curioso e l'ho sempre abituato a mangiare tutto, quindi non ci sono problemi. spero che col tempo capisca e condivida, d'altra parte viviamo anche con cinque gatti e qualche cosa gli arriverà, in quella testolina. ma voglio che nel caso sia una scelta sua.

Di nuovo: si tratta di educarlo, non di "imporre". Di fargli capire che il comporamento giusto e' quello di NON uccidere animali, non quello di ucciderli.

Ciao,
Marina

26 april, 23/02/11 15:38

Marina ha scritto:
april ha scritto:
ciao! da un po' non scrivo e premetto... sono sempre solo > vegetariana e non vegana.

Guarda che a fare il passo finale si fa prestissimo.
Lo sai che gli animali vengono uccisi anche per la produzione di latte e uova, vero?
Hai letto la lettera aperta? https://www.veganhome.it/vegetariani/lettera-aperta/

sì, ti ringrazio, ho letto la lettera a suo tempo e non solo. sono informata.

sono vegetariana da poco, solo da agosto, ed è una scelta > che ho fatto dall'oggi al domani, non gradualmente, insieme > al mio compagno. fin qui perfetto.
ho però un figlio di dodici anni al quale per varie ragioni > non mi sento di imporre la mia scelta. ma in casa non cucino > più carne o pesce nemmeno per lui.

Veramente la scelta e' imposta lo stesso.
Ogni comportamento che si insegna ai figli, allora, possiamo chiamarlo "imposizione".
Invece non lo e', e' "educazione", ed e' giusto che ci sia, senno' vuol dire abbaondarlo a se stesso.
Perche' se la scelta e' veg si parla di "imposizione", se non lo e' invece e' solo la normale educazione? Non ha senso questo modo di porsi.

se fossi stata già vegetariana quando è nato mio figlio quasi certamente lo sarebbe anche lui. ma essendo una scelta che ho fatto a quarantadue anni con un figlio che ne ha già dodici ed è in grado di intendere e di volere è diverso. perchè se è una scelta per me lo deve essere anche per lui. non si può imporre nulla, si può solo provare ad insegnare quello che per noi è il modo corretto e sperare che venga recepito.

fuori casa può mangiare quello che desidera, ma in casa > segue la nostra alimentazione. devo dire che da quel lato è > un ragazzino curioso e l'ho sempre abituato a mangiare > tutto, quindi non ci sono problemi. spero che col tempo > capisca e condivida, d'altra parte viviamo anche con cinque > gatti e qualche cosa gli arriverà, in quella testolina. ma > voglio che nel caso sia una scelta sua.

Di nuovo: si tratta di educarlo, non di "imporre". Di fargli capire che il comporamento giusto e' quello di NON uccidere animali, non quello di ucciderli.

e infatti siccome non lo danneggio (anzi) 'imponendogli' un'alimentazione esclusivamente vegetariana a casa, è quello che faccio. e naturalmente gli ho spiegato le motivazioni. altrettanto chiaramente sa molto bene che fare del male agli animali non è assolutamente corretto, non solo uccidere, e non parlo solo di animali che possono essere mangiati, ma di tutti. a casa lui stesso accompagna le cimici alla finestra da sempre.
questo è quello che provo ad insegnarli. ma ha un'età in cui non avrebbe nessun senso dirgli che non può mangiare carne o altro quando non è in casa. sono certa che sarebbe sbagliato farlo come sono sicura che un atteggiamento simile da parte mia non produrrebbe risultati. come ho detto spero che possa avere un esempio dal mio comportamento, e questo in generale, non solo per l'alimentazione: non è quello che speriamo per i figli? purtroppo non sempre ci seguono. o per fortuna? non tutti i figli di assassini lo diventano loro stessi.
come non è certo che un figlio di vegetariani continui a esserlo nell'età adulta. sono scelte personali. e sono quele in cui credo.
certo non gli permetterei di fare del male a nessun animale e questo non verrebbe tollerato neanche al di fuori del mio controllo. ma impedirgli di consumare cibi non vegetariani alla mensa scolastica è qualcosa di molto diverso.

ciao!



27 Andrea, 23/02/11 15:43

april ha scritto:
come non è certo che un figlio di vegetariani continui a esserlo nell'età adulta. sono scelte personali. e sono quele in cui credo.

Su questo non sono d'accordo. Le scelte personali sono quelle che riguardano solo la singola persona, mangiare carne o meno, come picchiare un compagno di classe o meno non sono scelte personali, perché coinvolgono altri esseri viventi.

certo non gli permetterei di fare del male a nessun animale e questo non verrebbe tollerato neanche al di fuori del mio controllo. ma impedirgli di consumare cibi non vegetariani alla mensa scolastica è qualcosa di molto diverso.

Diciamo che essendo giovane lui lo percepisce in modo diverso, però noi sappiamo che non lo è. Mangiare carne, latte, ova, significa causare una sofferenza inaudita e poi la morte di animali.

28 Marina, 23/02/11 15:47

april ha scritto:

Ciao April,

sul fatto di avere un atteggiamento di "non-imposizione" per un mero discorso di efficacia sono d'accordo, nel senso che se si va in una posizione di scontro e lui lo fa apposta a fare il contrario di quello che tu gli dici, e' peggio (visto che tu non puoi comunque controllare quello che fa). Questo pero' e' solo un discorso di efficacia, non di giustizia.

Se si parlasse per esempio di picchiare i suoi compagni, certo che gli "imporresti" di non farlo, anche se poi non potresti di fatto controllarlo.

come non è certo che un figlio di vegetariani continui a esserlo nell'età adulta. sono scelte personali. e sono quele in cui credo.

Sono personali solo nel senso che per fortuna ognuno di noi puo' scegliere di non nuocere, non ha bisogno di niente altro se non della propria volonta'. Ma non sono personali nel senso che uno puo' fare quello che vuole ed e' lo stesso, perche' di mezzo ci va la vita degli animali, quindi non e' una scelta personale in questo senso, perche' coinvolge la vita e la morte di altri, e nessuno di noi ha il diritto di farlo, anche se ne abbiamo il potere e il "diritto legale".

certo non gli permetterei di fare del male a nessun animale e questo non verrebbe tollerato neanche al di fuori del mio controllo. ma impedirgli di consumare cibi non vegetariani alla mensa scolastica è qualcosa di molto diverso.

Consumare cibi non vegan significa fare del male agli animali, non sono due cose diverse.

In sostanza: capisco l'aspetto pratico e la necessita' di far capire a lui la scelta perche' altrimenti non la rispetterebbe. Ma non capisco e non giustifico il fatto che si ritenga *giusto* che lui possa mangiare animali, che sia suo diritto. Non e' diritto di nessuno, anche se quasi tutti lo fanno.

Ciao,
Marina

29 april, 23/02/11 16:45

il punto è che una scelta, anche se coinvolge (nel bene e nel male) terzi, continua a essere una scelta personale.
non sto parlando della correttezza o meno, ma del fatto che ognuno decide scientemente di commettere determinate azioni o assumete precisi comportamentei anche sbagliando e anche facendo male ad altri.

poi un ragazzino è sicuramente plasmabile, ed è sicuramente compito del genitore educarlo. (tornando all'assassino è pur vero che non tutti i figli di omicidi lo sono a loro volta ma ci sarà ben una percentuale più alta di delinquenti nei figli di disadattati. l'ambiente di crescita ha un suo valore e su questo confido.)
ma al di là dell'essere d'accordo con l'imporre a un figlio le proprie scelte alimentari o meno a livello meramente pratico sarebbe comunque del tutto inattuabile al di fuori dell'ambiente domestico. e trovo in ogni caso diverso il fare del male a un animale decidendo di nutrirsene, piuttosto che ucciderlo.
probabilmente tra cento (speriamo) anni si guarderà al passato con orrore e tutti sapranno che quello che stiamo facendo agli animali è sbagliato. ma adesso non è così e non è possibile comportarsi come se lo fosse in assoluto.

30 alexblues, 23/02/11 17:16

april ha scritto:
e trovo in ogni caso diverso il
fare del male a un animale decidendo di nutrirsene, piuttosto che ucciderlo.

Io non lo trovo diverso. Poi concordo che l'approccio "vegan-amichevole" sia il + fruttuoso e quindi evitare di colpevolizzare gente che non è consapevole delle atrocità che commette (come mandante).

probabilmente tra cento (speriamo) anni si guarderà al passato con orrore e tutti sapranno che quello che stiamo facendo agli animali è sbagliato. ma adesso non è così e non è possibile comportarsi come se lo fosse in assoluto.

Io mi comporto invece come lo fosse in assoluto. Non riesco a capire come si possano relativizzare tali atrocità. Se viene l'argomento o me lo chiedono dico la mia che consiste nell'affermare che è un male assoluto, se non lo credessi non sarei vegan.

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