Consiglio Medicina Veterinaria

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1 catedau, 15/12/12 15:51

Ciao a tutti, ho bisogno di un vostro consiglio!
Sin da bambina volevo fare la veterinaria da grande, e ora che sto per finire il liceo è sempre più grande la motivazione, nonostante molti (veterinari in primis) mi hanno sconsigliato di prendere questa strada che come tante altre non è semplice di questi tempi.
So che dovrò visitare i macelli, e che in Veterinaria il benessere è solo per gli animali "da compagnia" o per Quell'uomo che mangia gli animali "da reddito". =(
E' una contraddizione per un vegan lo studio di un animale finalizzato, in parte, al benessere dell'uomo se ne ciba, ma dopo averci pensato un po' sono arrivata alla conclusione che...io voglio essere un medico, e voglio curare animali perchè per me hanno lo stesso diritto di ricevere cure come le persone (magari omeopatiche!). Voglio essere una figura diversa da quella del veterinario medio, più etica, che provi anche a influenzare proprietari. Se in questo momento gli unici animali riconosciuti senzienti sono cani, gatti e piccoli altri, perché non interessarmi ameno di loro se è questa a professione che mi gratificherebbe di più? Non trovate?
Poi c'è un altro problema. Negli ultimi 2 anni ho scoperto di essere allergica al pelo, più o meno di tutti gatti e cani!!! E' un ostacolo che forse sto ignorando troppo...Alcuni mi hanno detto di fare un vaccino per questa allergia, ma immagino quanti animali abbiano sofferto e vivisezionato per fare un vaccino del genere e non lo vorrei fare, sarebbe troppo. Sapete se esiste un modo per contrastare le allergie che non sia il vaccino? Pensate che dovrei rinunciare a questo corso di studi?

2 Marina, 15/12/12 18:42

Non c'è nessuna contraddizione tra essere veterinari ed essere vegan, naturalmente, anzi, un veterainario vegan è molto utile.
Chi è in contraddizione sono tutti gli altri veterinari, quelli non vegan, che vedono gli animali come cose.
Non certo il contrario.
Quindi non vedo problemi.

Per l'allergia al pelo non ti so dire, ma può essere una di quelle cose che un po' alla volta diminuisce, non so.

3 Myeu, 16/12/12 12:18

Catedau, leggendo le tue parole mi sembra di vedere un mio ritratto :-)
Io sto frequentando medicina veterinaria da due anni, e questo è l'anno peggiore perché iniziano le visite in azienda e lo studio di materie volte a migliorare la resa produttiva degli animali.
É molto dura assistere quotidianamente a lezioni di questo tipo, e in soli 2 anni sono arrivata quasi al punto di cedere e mollare tutto, ma ho resistito e sto resistendo tuttora, poiché so che diventando medico potrei fare del bene agli animali, anche quelli che finora non meritano considerazione piú elevata che essere cibo.
Devi anche sapere che in generale nelle facoltá di veterinaria lo studio dei piccoli animali e accantonato a favore di quelle materie di cui ti parlavo prima; la formazione di un medico veterinario è ancora molto improntata sulla figura del "veterinario d'azienda", ovvero quello che deve essere in grado di visitare una mucca e dare il suo ok per la macellazione. Anche per materie come anatomia, poco viene detto sugli "animali d'affezione". Questo é un dato che devi mettere in conto, se ti interessano queste specie probabilmente dovrai affrontare da sola lo studio di cane e gatto, sia durante il percorso universitario che dopo, con corsi di specializzazione (sono praticamente obbligatori dopo la laurea, a causa appunto dell'unidirezionalitá della formazione professionale che fornisce l'universitá italiana)e affiancando altri medici veterinari nel loro lavoro.
Se fossi in te, però, non mi fisserei solo sui piccoli animali (cane e gatto) ma userei le mie competenze per cercare di fare il possibile anche per quegli animali che normalmente sono considerati cibo. Ricorda che il veterinario d'azienda ha un grande potere: dare il suo pollice verso per la macellazione o la salvezza dell'animale..................
Anche per quanto riguarda l'allergia sono molto simile a te: cane e gatto mi creano pochi problemi, dopo un paio di giorni mi passa tutto. Il cavallo, invece, mi causa una forte reazione allergica: forse io sono un po' sconsiderata, ma mi limito ad ignorare i sintomi e ad aspettare che passino, munita di fazzoletti per la rinite e di acqua per attenuare l'asma da inalazione. Se fossero previste attivitá piú specifiche molto a contatto col cavallo, ho parlato con un docente che mi ha concesso l'esonero da queste attivitá potenzialmente pericolose per la mia salute.
Spero di averti aiutata a chiarirti le idee, se ti servissero altre informazioni, confronti, o semplicemente per chiacchierare, scrivimi pure un mp!

4 Myeu, 16/12/12 12:22

Marina ha scritto:
Non c'è nessuna contraddizione tra essere veterinari ed essere vegan, naturalmente, anzi, un veterainario vegan è molto utile.
Chi è in contraddizione sono tutti gli altri veterinari, quelli non vegan, che vedono gli animali come cose.
Non certo il contrario.
Quindi non vedo problemi.

Quoto al 100%!!!!!!!!!!
Se tutti lo capissero una buona volta, invece di continuare a perseverare nei loro comportamenti, continuando ad inquinare le idee di nuovi studenti con questa concezione malata!

5 catedau, 17/12/12 17:27

Grazie Myeu!!! Non mi poteva capitare persona più adatta di una studentessa vegan allergica ad alcuni animali per avere chiarimenti!! Ahaha, è quasi buffo!! Ti scriverò prossimamente! =)

6 Marina, 17/12/12 20:55

Myeu ha scritto:
Se fossi in te, però, non mi fisserei solo sui piccoli animali (cane e gatto) ma userei le mie competenze per cercare di fare il possibile anche per quegli animali che normalmente sono considerati cibo. Ricorda che il veterinario d'azienda ha un grande potere: dare il suo pollice verso per la macellazione o la salvezza dell'animale..................

Ma quando mai in un allevamento esiste la "salvezza" per un animale?
Non capisco cosa intendi.
Prima o dopo, il macello è la fine per tutti.
Stai parlando di qualche caso particolare?

7 Myeu, 18/12/12 12:24

*Marina ha scritto:

Ma quando mai in un allevamento esiste la "salvezza" per

un
animale?
Non capisco cosa intendi.
Prima o dopo, il macello è la fine per tutti.
Stai parlando di qualche caso particolare?

Nel senso che si potrebbe "etichettare" un animale come non macellabile, a seguito della visita pre-macellazione operata dal medico veterinario.
Questa visita serve appunto per vedere se l'animale potrebbe essere adatto al consumo umano in quanto sano, non sottoposto a trattamenti antibiotici e così via...
In realtà questa procedura può essere fatta molto più facilmente per il cavallo, che sta entrando nella categoria di "animale d'affezione", piuttosto che per bovini e suini. Anzi, purtroppo, per i bovini è prevista l' "eutanasia" (anche se di buono non ha proprio niente)in caso di qualunque malattia infettiva.

Insomma, un cavallo può essere etichettato già in vita come non macellabile se ha assunto farmaci come antidolorifici o antibiotici.
Un bovino invece, anche se la sua carne non può essere destinata al consumo umano, va ucciso comunque, ma semplicemente perché non è più in grado di fornire un reddito all'azienda.

Quindi, se il veterinario incaricato della soppressione potesse incaricarsi invece della cura e del mantenimento dell'animale, ci sarebbe la possibilità di salvare molti individui dal loro triste destino.

8 Krisztina, 19/12/12 13:28

A mio avviso avrebbe vita breve un veterinario che si offre di curare E MANTENERE un animale anziche dare il consenso ad ucciderlo!! Qualsiasi specie da reddito si tratti.
Ma questo è solo il mio pensiero.
In ogni caso auguro ad entrambe di finire presto i studi (resistete mi raccomando, abbiamo TANTO bisogno di voi!!!)
!
Magari cercate altri che hanno gia finito (so che sono rarissimi, ma ci devo pure essere da qualche parte), chiedete consigli e DIFFONDETE!
Auguroni

Krisztina

9 Myeu, 19/12/12 13:34

Krisztina ha scritto:
A mio avviso avrebbe vita breve un veterinario che si offre di curare E MANTENERE un animale anziche dare il consenso ad ucciderlo!!

Potrebbe semplicemente curarlo fino al suo recupero e poi affidarlo ad associazioni che si occuperanno di farlo adottare. Sarà difficile, ma non impossibile!

10 Marina, 19/12/12 14:09

Myeu ha scritto:
*Marina ha scritto:

Ma quando mai in un allevamento esiste la "salvezza" per un
animale?
Non capisco cosa intendi.
Prima o dopo, il macello è la fine per tutti.
Stai parlando di qualche caso particolare?

Nel senso che si potrebbe "etichettare" un animale come non macellabile, a seguito della visita pre-macellazione operata dal medico veterinario.

Questo porterebbe semplicemente ad ammazzarlo subito senza poi venderne la carne.
Perche' dovrebbero tenere un animale improduttivo?

In realtà questa procedura può essere fatta molto più facilmente per il cavallo, che sta entrando nella categoria di "animale d'affezione", piuttosto che per bovini e suini. Anzi, purtroppo, per i bovini è prevista l' "eutanasia" (anche se di buono non ha proprio niente)in caso di qualunque malattia infettiva.

Appunto, la differenza si puo' fare solo per i cavalli, ma anche li', non e' che se non ' macellabile vuol dire che se ne prendono cura, tutt'altro.
Puo' servire solo in casi rarissimi in cui un dato cavallo possa essere dato in adozione a un'associazione, ma e' davvero una cosa piu' unica che rara.

Insomma, un cavallo può essere etichettato già in vita come non macellabile se ha assunto farmaci come antidolorifici o antibiotici.
Un bovino invece, anche se la sua carne non può essere destinata al consumo umano, va ucciso comunque, ma semplicemente perché non è più in grado di fornire un reddito all'azienda.

Quindi, se il veterinario incaricato della soppressione potesse incaricarsi invece della cura e del mantenimento dell'animale, ci sarebbe la possibilità di salvare molti individui dal loro triste destino.

Ma questo non succede.

L'unico modo per salvare gli animali e' fare in modo che non vengano fatti nascere, cioe' far diminuire i consumi.
Una volta che un animale d'allevamento e' nato, nulla lo salva dalla morte.
Se non per quei pochissimi (parliamo di poche decine l'anno) che per qualche motivo riescono ad essere adottati.

Non illuderti che facendo la veterinaria ASL potrai far del bene agli animali: non succedera', farai solo parte del sistema e guadagnerai dallo sfruttamento e morte degli animali...

11 Myeu, 19/12/12 14:39

Marina ha scritto:
Myeu ha scritto:
*Marina ha scritto:

Ma quando mai in un allevamento esiste la "salvezza" per > > un
animale?
Non capisco cosa intendi.
Prima o dopo, il macello è la fine per tutti.
Stai parlando di qualche caso particolare?

Nel senso che si potrebbe "etichettare" un animale come non > macellabile, a seguito della visita pre-macellazione operata > dal medico veterinario.

Questo porterebbe semplicemente ad ammazzarlo subito senza poi venderne la carne.
Perche' dovrebbero tenere un animale improduttivo?

Infatti non parlo dell'allevatore, ma di eventuali volontari.
Stavo solo alludendo al fatto che, anziché essere abbattuto, l'animale "non macellabile" potrebbe essere adottato.
In realtà questa procedura può essere fatta molto più > facilmente per il cavallo, che sta entrando nella categoria > di "animale d'affezione", piuttosto che per bovini e suini. > Anzi, purtroppo, per i bovini è prevista l' "eutanasia" > (anche se di buono non ha proprio niente)in caso di > qualunque malattia infettiva.

Appunto, la differenza si puo' fare solo per i cavalli, ma anche li', non e' che se non ' macellabile vuol dire che se ne prendono cura, tutt'altro.
Puo' servire solo in casi rarissimi in cui un dato cavallo possa essere dato in adozione a un'associazione, ma e' davvero una cosa piu' unica che rara.

Qui non si parla solo di allevatori o possessori di cavalli da corsa. Il rendere un equino non macellabile è una procedura che può essere fatta da qualunque proprietario, vedi per esempio Elisa (VorreiMeglio).
Insomma, un cavallo può essere etichettato già in vita come > non macellabile se ha assunto farmaci come antidolorifici o > antibiotici.
Un bovino invece, anche se la sua carne non può essere > destinata al consumo umano, va ucciso comunque, ma > semplicemente perché non è più in grado di fornire un > reddito all'azienda.

Quindi, se il veterinario incaricato della soppressione > potesse incaricarsi invece della cura e del mantenimento > dell'animale, ci sarebbe la possibilità di salvare molti > individui dal loro triste destino.

Ma questo non succede.

Non succede ora, ma un eventuale veterinario vegan potrebbe fare in modo che quest'utopia diventi realtà.
L'unico modo per salvare gli animali e' fare in modo che non vengano fatti nascere, cioe' far diminuire i consumi.

Questo è ovvio, ma non preclude il fatto che si possa cercare di salvare anche animali già nati!

Non illuderti che facendo la veterinaria ASL potrai far del bene agli animali: non succedera', farai solo parte del sistema e guadagnerai dallo sfruttamento e morte degli animali...

Infatti non voglio fare la veterinaria ASL.

12 VorreiMeglio, 19/12/12 14:47

Beh, il mio bimbo era ASSOLUTAMENTE animale da affezione e quando è morto ho firmato più fogli io che un monaco benedettino..
Ho speso 400 euro per lo smaltimento della "carcassa" (brutte m.rde, quello era il mio Amico, carcassa lo dirai a tua sorella) e ho aspettato il camion tutto il giorno a luglio, sotto il sole, con il mio pulcino che raddoppiava di volume.. e vi risparmio il fatto che il camion non passava dal vicolo (avevo detto CHIARO al trasportatore che mezzo poteva passare perchè già provato e loro mi hanno assicurato che avevano capito..), e che hanno dovuto trasbordarlo con 2 mezzi..

Mi han pure detto qundo l'ho registrato alla ASL che se lo dichiaravo come macellabile, avrebbero fatto tutto loro al momento della morte, esami etc.. MA STIAMO SCHERZANDO?! Ma sa: "è tutto più rapido e la cremazione non le costerebbe nulla..." CHE ANGOSCIA...

13 Andrea, 19/12/12 14:47

Myeu ha scritto:
Potrebbe semplicemente curarlo fino al suo recupero e poi affidarlo ad associazioni che si occuperanno di farlo adottare. Sarà difficile, ma non impossibile!

Non credo lo permettano, è un casino farsi affidare animali "di scarto". Poi parliamo di catene di montaggio, se anche ne salvi 1 su 100.000, riesci a trovargli una sistemazione (cosa difficilissima per questi animali) ha comunque contribuito alla morte degli altri 99.999.

Anzi, non hai neppure salvato quell'animale, perché un altro prende il suo posto.

Diverso è se viene scartato per altri motivi, sostituito nella catena di montaggio, e viene deciso di ucciderlo. Allora OK, trovandogli un posto lo salvi. Ma impedendo la sua macellazione lo fai sostituire con un altro e basta.

Secondo me un veterinario per fare una scelta etica dovrebbe occuparsi di curare animali (in ambulatorio, o nei centri di recupero ecc.) e per gli animali "da reddito" aiutare sia con consigli a distanza che con visite gratuite sul luogo chi li ha salvati. Perché uno dei problemi di chi salva ad esempio una mucca è che per qualsiasi problema deve chiamare un veterinario che per lavoro le fa macellare.. capirai quanto impegno possa mettere nell'aiutare quell'animale.

E poi spiegare bene alla gente cosa vien dato agli animali da mangiare, come finisce nella loro carne, ecc. ecc.

Io lavorerei così se fossi un veterinario, assolutamente al di fuori degli allevamenti.

14 Andrea, 19/12/12 14:47

Myeu ha scritto:
Infatti non voglio fare la veterinaria ASL.

Non capisco allora.. è solo quello il modo per poter dire se un animale è macellabile o meno.

15 Six, 19/12/12 17:19

Andrea ha scritto:
Secondo me un veterinario per fare una scelta etica dovrebbe occuparsi di curare animali (in ambulatorio, o nei centri di recupero ecc.) e per gli animali "da reddito" aiutare sia con consigli a distanza che con visite gratuite sul luogo chi li ha salvati. Perché uno dei problemi di chi salva ad esempio una mucca è che per qualsiasi problema deve chiamare un veterinario che per lavoro le fa macellare.. capirai quanto impegno possa mettere nell'aiutare quell'animale.

E poi spiegare bene alla gente cosa vien dato agli animali da mangiare, come finisce nella loro carne, ecc. ecc.

Io lavorerei così se fossi un veterinario, assolutamente al di fuori degli allevamenti.

Concordo al 100% :-)
Ed è quello che farò io!

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!