RISPETTO RECIPROCO: ecco il mio concetto!; pagina 4
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Lifting_Shadows,
3/08/11 20:13
Aelice ha scritto:
Mi chiedo, voi come vivete ogni giorno questa angoscia, se le vostre prese di posizione (che sono anche le mie, ben chiaro) sono così drastiche?
Non toccando l'argomento con chi ormai so che non vuole capire + recrudescenze periodiche (es. feste, cene) dove poi devi solo apsettare che passi la tempesta...
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verdetartarugo,
6/08/11 16:19
Io farei una distinzione tra i vegani distinguendoli in juniores(da zero a 6 mesi) e seniores(oltre i 6 mesi)a seconda da quanto tempo abbiano abbandonato l' alimentazione crudele(come la chiamo io) . A uno juniores si può perdore un' uscita del tipo "ma come faccio a non rispettare più mio marito dopo 60 anni di matrimonio solo perchè lui non è diventato vegano come me!". A uno seniores invece bisogna consigliargli di andare su promiseland e non stare a fare perdere tempo ed energie a vegani realmente impegnati nella diffusione della cultura cruelty free ed attivismo di vario genere.
Inoltre penso che il rispetto che ci dimostrano molti(non tutti ma molti) onnivori sia solo di facciata. Nella mia esperienza personale ho trovato solo persone condiscendenti ed ammirate nei miei confronti, che condiviono ma non se la sentono di fare una scelta così drastica, ecc,ecc.
Invece in famiglia trovo solo teste di catso con cui litigare ai coltelli,perchè?
Secondo me anche amici e colleghi sono teste di catso ma semplicemente non si osano farteLo(il daikon) a fettine come invece i familiari si sentono autorizzati.
Poi dopo un po' si calmano le acque e anche in famiglia ti lasciano perdere e ti cucinano vegan, sempre pronti però ad ingozzarsi di lumache e rane appena giri l' angolo.
E io dovrei rispettare queste persone con cui condivido il mio patrimonio genetico? Anche no,grazie. Li si ama magari perchè ci sei cresciuto e fanno parte di te, ma il rispetto è un' altra cosa. Credo che in fondo anche a loro non freghi molto della mia considerazione nei loro confronti, pace, me ne sono fatto una ragione. Certo è che se possedessi la macchina del tempo e tornassi indietro con la mia attuale coscienza, moltissime mie scelte sarebbero diverse,mooolto diverse.
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freiheit,
6/08/11 16:33
Marina ha scritto:
Aelice ha scritto:
:) infatti sono d'accordo con te al 100%.
Bene, aggiungo solo che in una situazione come la tua (di difficoltà pratica a sopportare questo peso enorme) l'attivismo possa aiutare, perché sai che aiuta gli animali, e ti fa sentire utile.
Ciao,
Marina
sono d'accordo su questo.
pure io a volte ho la depressione acuta, animali, persone, natura... tuttto ammerda.
però fare qualcosa per aiutare mi fa senitre mooolto meglio :) e mi "diverto" anche.
è il meglio!
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Babai,
6/08/11 22:43
Amoreincondizionato ha scritto:
quello che penso è che
l'amore sia alla base di tutto...senza offendere e senza giudicare o catalogare le persone....se ho fatto questa scelta è perchè penso che sia orrendo fare certe cose, ma con questo non posso pretendere che le persone si illumino d'incanto,col mio amore cerco di aprire gli occhi di tanta gente che mi circonda senza sovrastare nessuno,questo è il mio modo di aiutare gli animali ma anche le persone.....
Mi sembra una posizione molto delicata la tua, nel senso che da una parte è come se dicessi di adottare una strategia "gandhiana" (termine sbagliato, che non hai usato tu, ma non mi viene in mente null'altro), cioè cerchi di convincere la gente con l'amore, o meglio con l'esempio; dall'altra parte dici che non puoi pretendere che gli altri cambiano.
Invece puoi pretenderlo, anzi devi! Anche la persuasione è azione, però bisogna dedicarci un minimo di determinazione, non è che guardando dolcemente un amico che mangia la bistecca possiamo comunicargli il dolore inutile della mucca.
Perchè se no più che aiutare gli animali per me è come se ti astenessi... Certo, sei vegan, e questo è sufficiente per non essere complice della strage degli animali, ma ci basta assistere al treno che va ad Auschwitz rincuorandoci di non essere stati noi a mandarceli?
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monicaAprilia,
7/08/11 13:15
Io sono vegan da circa un anno e anche se la mia compagna non lo è, almeno per il momento, cerco di mettere in atto tremila strategie del tipo: lasciare aperta una pagina di internet che riguardi questo argomento, oppure ho acquistato nel tempo 3/4 libri e li faccio girare in continuazione per casa. Devo dire che ora mangia molto molto meno la carne. Certo è un periodo per entrambi un pò d'accomodamento, ma sono straconvinta che prima o poi comprenderà anche lei. Starne sempre a parlare è deleterio.
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monicaAprilia,
7/08/11 19:33
verdetartarugo ha scritto:
Inoltre penso che il rispetto che ci dimostrano molti(non tutti ma molti) onnivori sia solo di facciata.
Mio fratello mi ha detto che è contento che io salvo gli animali, però lui guarda i cavoli suoi e io devo guardare i miei.
Io dico che contro la cattiveria si può fare qualcosa ma contro l'ignoranza è veramente faticoso.
Invece in famiglia trovo solo teste di catso con cui litigare ai coltelli,perchè?
Ecco appunto io c'ho mio fratello che è bella grossa (testa di c...).
Per non dire poi di mio padre, tra tutti e due non fanno altro che criticare e parlarmi alle spalle con amici e parenti. Questo ovviamente mi delude molto a volte li odio anche, ma alzo le spalle e guardo avanti. Mi stò allontanando sempre di più dalla mia famiglia e loro criticano anche questo, insomma come faccio faccio male, ma a me non me ne frega proprio niente.
Secondo me anche amici e colleghi sono teste di catso
Condivido.
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Lia78,
7/08/11 20:35
verdetartarugo ha scritto:
Inoltre penso che il rispetto che ci dimostrano molti(non tutti ma molti) onnivori sia solo di facciata. Nella mia esperienza personale ho trovato solo persone condiscendenti ed ammirate nei miei confronti, che condiviono ma non se la sentono di fare una scelta così drastica, ecc,ecc.
Invece in famiglia trovo solo teste di catso con cui litigare ai coltelli,perchè?
Secondo me anche amici e colleghi sono teste di catso ma semplicemente non si osano farteLo(il daikon) a fettine come invece i familiari si sentono autorizzati.
Concordo in pieno. Inoltre, è molto facile andare d'accordo con persone con cui si ha un rapporto molto meno stretto. Un amico o un conoscente può pensare quello che vuole del mio veganesimo, ma la cosa per la maggior parte del tempo non lo tocca direttamente. I tuoi familiari, quelli con cui vivi e che mangiano sempre con te, sono invece volenti o nolenti coinvolti direttamente, per cui è più facile che soprattutto all'inizio si creino conflitti.
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elenaele71,
7/08/11 23:19
monicaAprilia ha scritto:
Secondo me anche amici e colleghi sono teste di catso
Condivido.
Vabbè dai, non tutti gli amici e colleghi sono così, anzi, nel mio caso sono più sensibili loro che i miei famigliari...
Comunque è difficile la convivenza con gente carnivora e se all'inizio pensavo che era giusto rispettare le proprie scelte, adesso mi girano le scatole al pensiero che la tua libertà d'opinione la esprimi a discapito della vita di altri esseri.
E non sopporto il mio compagno che è stato tutto il giorno a combattere con i fagioli di soja per farmi il tofu e poi per cena si è preparato il pesce spada :(
Sono disgustata e amareggiata e ho la vaga impressione che sarà sempre peggio.
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ElisaCI,
8/08/11 11:28
monicaAprilia ha scritto:
Mi dicono: io rispetto la tua scelta di non mangiare carne tu devi rispettare me che la mangio; ma io dico è tanto difficile capire che loro sono tenuti a rispettare me che non uccido,e che io invece non "posso" rispettare loro che uccidono? è come dire:grazie tizio che mi rispetti perchè io non uccido un bambino quindi io rispetto te che lo vuoi uccidere! ma siamo matti?! come fanno a non capire questo concetto? è così semplice! Ancora nell'ignoranza comune gli animali sono esseri inferiori agli umani. Ma se leggiamo "Cambiare il mondo in una notte di Jane Goodall (io l'ho letto ed è un libro straordinario)basato su studi scentifici, forse capiremmo che non è così. Cosa rispondereste voi a chi vi fà un osservazione riguardo al rispetto? Perchè io non so più come spiegarmi!
Il problema è che dicono di rispettare la tua scelta di non mangiare carne ma in realtà non la rispettano per niente perchè poi ti giudicano, ti prendono in giro, ti chiamano talebano integralista, ti umiliano mangiando carne davanti a te...Insomma io non credo nel rispetto di chi mangia cadaveri...
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seitanterzo,
8/08/11 14:55
ElisaCI ha scritto:
Il problema è che dicono di rispettare la tua scelta di non mangiare carne ma in realtà non la rispettano per niente perchè poi ti giudicano, ti prendono in giro, ti chiamano talebano integralista, ti umiliano mangiando carne davanti a te...Insomma io non credo nel rispetto di chi mangia cadaveri...
Ma infatti contraddicono le loro stesse parole, confermando unicamente l'incapacità di essere incoerenenti con qualunque cosa, a vantaggio dei condizionamenti di cui sono vittime e che fanno di loro un prodotto da scaffale non migliore di quelli che trovano al supermercato.
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monicaAprilia,
8/08/11 15:26
ElisaCI ha scritto:
monicaAprilia ha scritto:
.....
Il problema è che dicono di rispettare la tua scelta di non mangiare carne ma in realtà non la rispettano per niente perchè poi ti giudicano, ti prendono in giro, ti chiamano talebano integralista, ti umiliano mangiando carne davanti a te...Insomma io non credo nel rispetto di chi mangia cadaveri...
MMMMMMMMMMMHHHHHHH c'ho una rabbia che mi logora! tanto ignoranti da criticarti anche alle spalle!!!!! Mi vergogno a dirlo, ma a volte mi vengono pensieri così brutti nei loro confronti, che quando dico:(non dovrei neanche pensarlo)mi viene voglia di tirargliela ancora di più! scusa sono un pò nervosa... è che questo posto è uno dei pochi in cui mi posso sfogare.
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AntonellaSagone,
8/08/11 19:11
non mi pronuncio su Amoreincondizionato che non conosco affatto e quindi non ho la più pallida idea di cosa pensare; però in un certo senso mi sentirei di dire la stessa cosa... con un'importante precisazione però.
Mi spiego: Come nonviolenta e come persona che crede fermamente nella vita, non posso che rispettare ogni persona, e vedo in chi fa della violenza diretta o indiretta soprattutto ignoranza e "malattia" (fisica, spirituale, mentale).
Non ho nessuna difficoltà a "rispettare" chiunque, proprio chiunque, ma questo non signifca affatto giustificare o rispettare i suoi comportamenti e le sue scelte!!
Certo che il rispetto fra vegan e carnivori non è una questione di par condicio: perché in realtà c'è un terzo soggetto, gli animali, che è invisibile ai più ma invece è ben presente.
Se rispetti la vita, allora non puoi che essere vegan. Punto.
Se non rispetti la vita, per ignoranza, paura, viltà, quello che ti pare, allora io proprio se come essere umano voglio continuare a rispettarti e amarti non ti posso dare tregua, cioè devo continuare a lavorare e tentare di aprire una breccia per farti uscire dalla trappola culturale in cui ti trovi.
Il come dipende da chi hai di fronte: ma di fronte a chi ti dice: io mangio animali uccisi, amore incondizionato non significa certo dire:
ok non sono d'accordo ma ti rispetto.
significa dire:
rispetto la vita che è in te, che attualmente è in ostaggio delle tue scelte di morte... mi dispiace per te ma soprattutto per gli animali che mangi, posso volerti bene lo stesso (penso ai figli non veg per esempio) ma la tua scelta mi fa orrore.
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seitanterzo,
8/08/11 19:17
AntonellaSagone ha scritto:
Il come dipende da chi hai di fronte: ma di fronte a chi ti dice: io mangio animali uccisi, amore incondizionato non significa certo dire:
ok non sono d'accordo ma ti rispetto.
significa dire:
rispetto la vita che è in te, che attualmente è in ostaggio delle tue scelte di morte... mi dispiace per te ma soprattutto per gli animali che mangi, posso volerti bene lo stesso (penso ai figli non veg per esempio) ma la tua scelta mi fa orrore.
questa è una versione ben più chiara e sintetica di quello che molti pensano di esprimere, ma che spesso non porta alle stesse conclusioni.
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Lia78,
9/08/11 11:29
AntonellaSagone ha scritto:
non mi pronuncio su Amoreincondizionato che non conosco affatto e quindi non ho la più pallida idea di cosa pensare; però in un certo senso mi sentirei di dire la stessa cosa... con un'importante precisazione però.
Mi spiego: Come nonviolenta e come persona che crede fermamente nella vita, non posso che rispettare ogni persona, e vedo in chi fa della violenza diretta o indiretta soprattutto ignoranza e "malattia" (fisica, spirituale, mentale).
Non ho nessuna difficoltà a "rispettare" chiunque, proprio chiunque, ma questo non signifca affatto giustificare o rispettare i suoi comportamenti e le sue scelte!!
Certo che il rispetto fra vegan e carnivori non è una questione di par condicio: perché in realtà c'è un terzo soggetto, gli animali, che è invisibile ai più ma invece è ben presente.
Se rispetti la vita, allora non puoi che essere vegan. Punto.
Se non rispetti la vita, per ignoranza, paura, viltà, quello che ti pare, allora io proprio se come essere umano voglio continuare a rispettarti e amarti non ti posso dare tregua, cioè devo continuare a lavorare e tentare di aprire una breccia per farti uscire dalla trappola culturale in cui ti trovi.
Il come dipende da chi hai di fronte: ma di fronte a chi ti dice: io mangio animali uccisi, amore incondizionato non significa certo dire:
ok non sono d'accordo ma ti rispetto.
significa dire:
rispetto la vita che è in te, che attualmente è in ostaggio delle tue scelte di morte... mi dispiace per te ma soprattutto per gli animali che mangi, posso volerti bene lo stesso (penso ai figli non veg per esempio) ma la tua scelta mi fa orrore.
Quoto in pieno le tue parole.
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morsodorso,
9/08/11 11:34
Non si puo' rispettare la scelta di mangiare animali, perche' non e' una scelta che riguarda le persone, ma altri esseri viventi,
mangiare carne non centra niente col rispetto per le scelte personali.
sarebbe come dire che dovremmo rispettare i pedofili allora, o gli stupratori...