Qual è il vostro atteggiamento verso onnivori "in remissione"?

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1 luisellafiore, 27/05/16 11:09

Buon giorno, frequento questo forum da pochi giorni e sto ancora cercando di capire se è il posto giusto per me. Credo di potermi definire una "onnivora in remissione", nel senso che ho un'alimentazione prevalentemente vegetariana con ancora alcuni strascichi di carne e pesce. Faccio acquisti cruelty free per indumenti e cosmetici. Sto investendo molto tempo ed impegno nel modificare quotidianamente le mie abitudini e nell'approfondire la cultura vegana, ma mi rendo conto che non ho la passione per il proselitismo vegan sebbene rispetti molto chi lo fa con educazione e rispetto reciproco. Nel "quiz" di questo sito ho avuto un ounteggio definito "amichevole".
Ho ancora molte incertezze ed in realtà cercando "forum veg" in rete mi aspettano di trovare un forum frequentato da vegetariani, step forse più alla mia portata nel breve termine...
Che dite? Sono nel posto sbagliato?
Grazie a chi vorrà spendere un po' del proprio tempo per un confronto costruttivo.

2 Marina, 27/05/16 11:16

Ciao Luisella,

se vuoi diventare vegan sei nel posto giusto, altrimenti sei nel posto sbagliato!

Non serve davvero fare le cose in modo graduale o metterci tanto impegno e tempo, perché la scelta vegan è davvero facile e si fa in un minuto, dato che basta smettere di acquistare certe cose.
Il mio consiglio è di leggere per intero il sito VegFacile: qualche ora ben spesa per farti capire come cambiare abitudini in modo facile:
https://www.vegfacile.info

Riguardo al proselitismo, a parte che non lo chiamerei proprio così, ma semplicemente "diffusione di informazioni agli altri", non puoi comunque farlo finché non sei vegan tu stessa e non c'entra col diventare vegan. E' un'attività di volontariato che si fa in aggiunta. La maggior parte dei vegan (purtroppo) non la fanno. Ma comunque viene dopo.

Quindi, la cosa migliore è andare a leggere il sito, magari anche guardando qualcuno dei filmati proposti, così più che la "tentazione" di mangiare carne ti prenderà l'orrore di metterti in bocca pezzi di cadaveri di animali ammazzati (perché questo è la "carne").

Dopo la lettura, torna pure qui per eventuali domande.

Ciao,
Marina

3 Andrea, 27/05/16 12:40

Tieni presente che eliminare i derivati è molto più semplice di quanto sembri: se proprio all'inizio non vuoi rinunciare a niente trovi le versioni vegan di latte, panna da cucina, panna da montare, formaggio, yogurt che sono identiche alle versioni "crudeli".

E fare due passaggi, prima da onnivori a vegetariani e poi da vegetariani a vegan raddoppia il lavoro perché devi cambiare due volte le tue abitudini. Niente di difficile, ma farlo una volta sola è molto più comodo.

Infine, ma più importante dei due punti precedenti, i derivati celano molta più sofferenza di carne e pesce. La mucca "da carne" ad esempio viene fatta nascere, crescere in un minuscolo box e poi macellata in modo atroce.
La mucca "da latte" fa esattamente la stessa fine, però nel box minuscolo ci passa degli anni, riempita di ormoni per aumentare la produzione di latte, attaccata tutto il giorno ad una mungitrice meccanica. Affinché produca latte viene fatta partorire più volte, e le viene strappato il cucciolo appena nato, con conseguente trauma.
Alla fine, non potendo neppure camminare perché le mammelle hanno dimensioni enormi a causa di questa "vita", viene sollevata con un gancio per una zampa e caricata su un camion per il macello.

Su un piatto della bilancia c'è tutta questa sofferenza e morte, sull'altro c'è il cambiamento di un paio di ingredienti, la scelta è tutta qui.

4 luisellafiore, 27/05/16 13:38

Marina ha scritto:
Ciao Luisella,

se vuoi diventare vegan sei nel posto giusto, altrimenti sei nel posto sbagliato!

Non serve davvero fare le cose in modo graduale o metterci tanto impegno e tempo, perché la scelta vegan è davvero facile e si fa in un minuto, dato che basta smettere di acquistare certe cose.
Il mio consiglio è di leggere per intero il sito VegFacile: qualche ora ben spesa per farti capire come cambiare abitudini in modo facile:
https://www.vegfacile.info

Grazie Marina. Ho seguito i tuoi suggerimenti. Ho guardato i 25 minuti del video ed ascoltato l'intervista all'ingegnere vegano, ma a quel punto ero già piuttosto turbata.

Non avevo mai preso in considerazione di "saltare" il passaggio vegetariano ma adesso mi sembra molto incoerente transitarci.

5 luisellafiore, 27/05/16 13:42

Andrea ha scritto:
Tieni presente che eliminare i derivati è molto più semplice di quanto sembri: se proprio all'inizio non vuoi rinunciare a niente trovi le versioni vegan di latte, panna da cucina, panna da montare, formaggio, yogurt che sono identiche alle versioni "crudeli".

In questo momento sono molto spiazzata. Ma mi sembra che non abbia molta scelta se voglio riuscire a dormire la notte.

Mi chiedo se questo tipo di alimentazione, surrogati compresi, abbia un costo (in termini si spesa nei negozi) più elevato.
Ma già eliminando il costo di carne pesce e formaggi i costi forse si riequilibrano... Sbaglio?
Grazie ancora.

6 Marina, 27/05/16 13:44

luisellafiore ha scritto:
Grazie Marina. Ho seguito i tuoi suggerimenti. Ho guardato i 25 minuti del video ed ascoltato l'intervista all'ingegnere vegano,

Che sono io :-D

luisellafiore ha scritto:
ma a quel punto ero già piuttosto turbata.

Non avevo mai preso in considerazione di "saltare" il passaggio vegetariano ma adesso mi sembra molto incoerente transitarci.

Infatti non ha senso da alcun punto di vista: né etico, né pratico, né della salute.

In ogni caso, vai avanti con la lettura, vedrai che troverai tante informazioni pratiche utili, ciao!

7 Marina, 27/05/16 13:45

luisellafiore ha scritto:
In questo momento sono molto spiazzata. Ma mi sembra che non abbia molta scelta se voglio riuscire a dormire la notte.

Mi chiedo se questo tipo di alimentazione, surrogati compresi, abbia un costo (in termini si spesa nei negozi) più elevato.
Ma già eliminando il costo di carne pesce e formaggi i costi forse si riequilibrano... Sbaglio?

Anzi, risparmi circa un 25% in totale, leggi qui:
https://www.veganhome.it/articoli/costo-alimentazione-vegan/

Adesso poi rispetto a quella data i cibi vegan come latte di soia, tofu, ecc. costano ancora meno, quindi mi sa che si arriva anche a un 30% di risparmio.

8 Andrea, 29/05/16 00:11

luisellafiore ha scritto:
In questo momento sono molto spiazzata. Ma mi sembra che non abbia molta scelta se voglio riuscire a dormire la notte.

Guarda ti do' il colpo di grazia.. questa è la storia di una mucca salvata da un allevamento quando era già in cinta. Quando ha partorito nel rifugio non sapeva che ora non aveva più niente da temere quindi appena ha partorito ha portato via il cucciolo e lo ha nascosto nell'erba per salvarlo.

Questo per dire quanto soffrano e capiscano.

La storia a lieto fine:
http://www.nonsoloanimali.com/mucca-partorisce-di-nascosto-e-nasconde-il-suo-vitellino-dagli-umani/

9 maryonn, 30/05/16 21:47

Anch'io sono stata una onnivora "in remissione" come tu ti definisci. Ma è essere onnivori e basta. 4 anni fa ho capito che limitare carne e pesce, mangiare qualche uova non serviva a nulla se non fossi diventata vegana. I latticini erano anni che non li mangiavo e non bevevo latte perché sono intollerante al lattosio da sempre e ormai erano anni che non li consumavo. Purtroppo per interessi economici viene fatto passare il messaggio che essere vegani è difficile e costoso, cosa veramente falsa e assurda. E' costosa una pasta e fagioli, oppure una semplice pasta al pomodoro?
Anch'io fino a 4 anni fa vedevo tutto difficile, poi ho avuto quello che in psicologia si chiama insight, o lampadina o eureka. Ho capito che mi facevo problemi inesistenti. Essere vegani non è essere estremisti ed è la cosa più semplice del mondo.

10 luisellafiore, 6/06/16 12:56

Sono passati un po' di giorni. Ho preso molti spunti interessanti. Il video della mucca salvata non ho avuto il "coraggio di guardarlo" però.

Condivido con voi la poca coerenza di scegliere di essere vegetariani e non vegani. Al momento non so se riesco a diventarlo: ho provato a cucinare per me e la mia famiglia vegano senza mettere i sottotitoli "vediamo se sopravvivete a mangiare vegano". Hanno apprezzato i piatti "nuovi", ovvero seitan tofu ed i sostitutivi dei latticini. E questo mi ha rincuorato. Dopo cinque giorni mio marito è andato a comprare il grana. Dopo una settimana del pesce.
Ho "confessato" i miei dubbi ed il mio sperimento, ho trovato comprensione ma non condivisione, della serie "fai come vuoi, apprezzo la tua scelta etica e salutista ma io intendo mangiare ancora latticini e pesce, e non voglio riunciare in assoluto alla carne anche se ne mangio poca".

Si può vivere nella stessa casa con una doppia alimentazione e vestizione (dover rinunciare a lana, seta e cuoio significa per me rinunciare a molti capi)? Probabilmente sì, ma mi sembra molto difficile.

Ieri sera ho convinto mio marito a guardare la seconda parte del Maurizio Costanzo Show, si intitolava "onnivori contro vegani" o qualcosa di simile. C'era Marco Bianchi, un divulgatore scientifico (del gruppo di Umberto Veronesi) che a me piace molto e ho pensato di provare a condividere un dibattito interessante. Invece è stato piuttosto trash.

Insomma, per me è una strada in salita. Ma vi ringrazio per l'aiuto e la collaborazione.

11 luisellafiore, 6/06/16 13:24

maryonn ha scritto:
Anch'io fino a 4 anni fa vedevo tutto difficile, poi ho avuto quello che in psicologia si chiama insight, o lampadina o eureka. Ho capito che mi facevo problemi inesistenti. Essere vegani non è essere estremisti ed è la cosa più semplice del mondo.

Io di mestiere faccio la psicologa, e devo dirti che anche tra i colleghi ho trovato poca comprensione. Sicuramente non mi definisco un'estremista, in nessun ambito. Che sia la cosa più semplice al mondo non direi. Viaviamo in un contesto socio culturale quanto meno ostico e dobbiamo condividere le nostre scelte di vita con altre persone, non vegane.

Questa scelta per me richiede un grande cambiamento. Ma proprio perchè il cambiamento è il mio pane quotidiano, credo di avere discrete risorse. Dire che è facile però, no. Non per me.

12 Liulai, 6/06/16 14:38

Ciao Luisella, condivido molti aspetti del tuo pensiero. Ad esempio anche il mio compagno rispetta la mia scelta ma non la condivide, quindi di tanto in tanto compra, cucina e mangia carne o pesce o uova. Di solito accade quando non mangiamo insieme, ad esempio a pranzo io non sono mai a casa e lui di tanto in tanto sí. Ma a volte accade anche la sera e in questi casi io spesso ripiego sui "surrogati della carne" in modo da mettere a tavola cose simili: entrambi ad esempio hamburger, lui di carne e io vegetale, e i contorni sono gli stessi per entrambi: insalata, patate e simili.

13 Marina, 6/06/16 14:40

luisellafiore ha scritto:
Io di mestiere faccio la psicologa, e devo dirti che anche tra i colleghi ho trovato poca comprensione. Sicuramente non mi definisco un'estremista, in nessun ambito. Che sia la cosa più semplice al mondo non direi. Viaviamo in un contesto socio culturale quanto meno ostico e dobbiamo condividere le nostre scelte di vita con altre persone, non vegane.

Non è necessario condividerle. Ognuno fa le sue scelte e non può farsi influenzare dagli altri sulle cose importanti. Se una cosa la si trova moralmente sbagliata, non la si fa. La scelta è nostra, non dobbiamo certo fare "come fanno tutti" per forza.

luisellafiore ha scritto:
Questa scelta per me richiede un grande cambiamento.

Un cambiamento di abitudini, certo. Ma solo quello, non è davvero una rivoluzione... è solo un cambio di ingredienti nei piatti che si mangiano.

luisellafiore ha scritto:
Ma proprio perchè il cambiamento è il mio pane quotidiano, credo di avere discrete risorse. Dire che è facile però, no. Non per me.

Lo è se non si ingigantisce un "problema" che è davvero minimo, se visto in prospettiva, cioè un cambio di abitudini.
Se poi invece il vero "problema" è quello di avere un'etica diversa dagli altri, essere molto più rispettosi della media verso la vita altrui... certo, questa è una grossa diversità, ma è in positivo.
La parte negativa è quella di rendersi conto che agli altri non importa di uccidere gli animali, lo fanno senza remore e cercano pure di giustificarsi con argomentazioni che non stanno in piedi. Questa è la parte davvero difficile: convivere con il menefreghismo altrui. Ma d'altra parte non è che possiamo far finta di non vedere la sofferenza degli animali e diventare menefreghisti anche noi solo per non soffrire del menefreghismo altrui... sarebbe assurdo.

Ciao,
Marina

14 luisellafiore, 6/06/16 16:39

Liulai ha scritto:
... in questi casi io spesso ripiego sui "surrogati della carne" in modo da mettere a tavola cose simili: entrambi ad esempio hamburger, lui di carne e io vegetale, e i contorni sono gli stessi per entrambi: insalata, patate e simili.

Grazie Liulai, è quello che ho provato a fare io ;)

Marina ha scritto:
La parte negativa è quella di rendersi conto che agli altri non importa di uccidere gli animali, lo fanno senza remore e cercano pure di giustificarsi con argomentazioni che non stanno in piedi. Questa è la parte davvero difficile: convivere con il menefreghismo altrui.

Per il momento mi sembra di vedere un atteggiamento evitante attraverso il quale le persone (e mi ci metto anche io) non entrano in contatto con certi temi, nè leggono o guardano ciò che li obbligherebbe ad un (almeno momentaneo) scontro con quella parte di realtà che anima le persone che fanno una scelta vegan. Non li considero "cattivi" ma per lo più (e mi ci rimetto anche io) ignoranti.

Comunque grazie mille, siete preziosi ;)

15 granburrone, 13/06/16 18:29

io per parecchio tempo ho rimandato la scelta vegana proprio perché sapevo che mio marito non l'avrebbe condivisa... finché non ce l'ho fatta più. Ho annunciato che avrei smesso di mangiare prodotti animali, abbiamo litigato in modo abbastanza concitato per una settimana...poi lui si è abituato. Mangia tutto quello che cucino, ogni tanto compra e cucina carne o pesce, ogni tanto aggiunge del formaggio. Sicuramente anche lui mangia meno animali di prima; a volte cuciniamo cose diverse e si rende conto che i piatti vegani sono migliori; mi dice che sta riflettendo sulla mia scelta, che sul piano ideologico comunque condivide.
Per quanto riguarda gli abiti, avevo deciso che avrei usato i capi che avevo già, di lana, seta e cuoio, fino a fine vita; ma dopo un po' mi sono accorta che rimanevano nell'armadio, e li ho regalati alla Caritas. Oggi il mio guardaroba è interamente vegano, e non rinuncio proprio a niente. Mi è rimasto solo, a dire la verità, una giacchetta impermeabile di seta, che non sono ancora riuscita a sostituire e che mi è molto comoda.... ma ormai è proprio vecchiotta, e tra poco andrà in pensione anche lei.
Quello che mi sembrava difficile si è rivelato non esserlo poi tanto!!

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