Risolvere il randagismo in Italia - come?

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

Pagina 1 di 2

1 Ilaveg, 18/06/14 10:58

Ciao a tutti!

Sto aiutando un'associazione inglese che stanzia fondi ad alcuni rifugi italiani e sviluppare un piano, in pratica, di come secondo me andrebbe affrontata l'emergenza randagi.

Sto mettendo insieme alcune idee e sebbene ne abbia diverse sul piano della comunicazione e informazione, mi manca un pò la parte più concreta, quella di policy e di azione effettiva. So che alcuni utenti del forum fanno volontariato in canile e in rifugi e mi piacerebbe sentire la loro opinione in merito, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con le autorità locali (dov'è che si può migliorare? Qual'è il supporto che vi manca?), gestione delle colonie e anche per quanto riguarda incentivare le adozioni. Per esempio una grossa diffeerenza che esiste tra i canili italini e inglesi è che là, per ogni cane, viene richiesto un contributo OBBLIGATORIO, che può essere anche altino (£100) mentre qui già a farti dare 20 euro pare che gli stai chiedendo un rene. Secondo voi è infattibile la quota obbligatoria? E che fare con le 'teoricamente' sterilizzazioni obbligatorie? Insomma quali sono i pensieri di chi si occupa di animali abbandonati in merito a possibili miglioramenti?

Grazie! ^_^

2 Ilaveg, 18/06/14 11:00

Ovviamente sono super accetti anche i pensieri di chi non fa volontariato!

3 pamela, 18/06/14 23:40

Io non faccio volontariato, ma conosco diverse gattare nella mia cittadina, vedo che sono scoordinate fra loro e a volte fanno cose inutili, tipo dare cibo a gatti che hanno un padrone che li nutre. Alcune si limitano a dare cibo, ma non sanno trattare i gatti, non li curano perché non sanno catturarli.
Secondo me in ogni città ci vorrebbe un gattile, con uno spazio all'aperto ma da cui i gatti non possano uscire. Bisognerebbe toglierli dalla strada a tutti i costi, perché corrono troppi pericoli, ancora di più in questi tempi di crisi. Una volta al sicuro, per prima cosa sterilizzarli. Il gattile potrebbe farlo il comune, ma non ho idea di come si possa fare pressione per ottenerlo. Ho l'impressione che nella mia cittadina le gattare, unendo le forze, potrebbero creare un rifugio per gatti, ma, pur conoscendosi fra loro, operano in solitudine, spesso affrontando sacrifici di ogni genere.

4 Myeu, 19/06/14 14:20

Anche io ho questa impressione sulle gattare.
Mi occupo di una colonia felina (che dal 2013 è stata riconosciuta dal comune).
A un certo punto ho notato che nella zona dove sono stanziati venivano sparse altre crocchette; ho subito pensato che qualcuno volesse avvelenare i mici, ma a lungo andare ho scoperto che altre 3 gattare di zona passavano a portare il cibo ai gatti! Senza però prepccuparsi della loro salute.
Il problema si è aggravato quando i gatti, che prima stavano in uno spazio comunale, hanno iniziato a spostarsi nel giardino privato di una signora, che gli dà da mangiare ma non si sogna nemmeno di sterilizzarli e curarli. Ci ho anche litigato qualche volta per questa ragione, e non ho ancora concluso niente.
Inoltre molto spesso nelle colonie spariscono i gatti: magari qualcuno vuole un gattino, e quindi se lo prende senza pensarci 2 volte. Così quando faccio l'appello vedo che ne manca qualcuno e non so mai se è stato adottato oppure se è stato ferito lontano e non può tornare...ho messo un cartello che invita a non prendere nessun gatto senza avermi informata, ma evidentemente nessuno lo fa.
In sintesi, c'è una sorta di menefreghismo mascherato da altruismo: "gli do' la pappa perché mi costa poco sforzo e sto a posto con la mia coscienza, quando si tratta di prendere un minimo di impegno in più me ne sbatto. E poi gli faccio fare i cucciolini perché sono tanto carini, chi se ne frega se le mamme sono a rischio FIV/FELV e i cuccioli hanno vermi, congiuntivite e rinite virale".

Un altro problema ENORME è che i veterinari privati non si possono legalmente occupare dei randagi a meno che chi li soccorre non abbia intenzione di diventarne il proprietario ( o così mi hanno sempre detto). Molte volte mi è capitato di avere dei cuccioli con congiuntivite e rinite; la mia veterinaria mi ha fatto il favore di curarli (affidandoli a me) e di farli adottare attraverso l'associazione Le Muse. Altre volte, ad esempio quando ho salvato un gatto investito, mi ha detto di andare all'ASL poichè non essendo il mio gatto non poteva curarlo.
Così sono andata alla sede più vicina ( e per fortuna che il gatto non era grave, altrimenti sarebbe morto! Nessuno rispondeva al telefono inizialmente, poi il veterinario dei piccoli animali è arrivato sul posto dopo un'ora), ma mi hanno informata del fatto che una volta guarito sarebbe stato rimesso sul territorio, perché la legge dice che "gli animali randagi appartengono al territorio e devono rimanere sul territorio". Il che è pericolosissimo per loro, tant'è che mi sono pentita di avere agito così, e sono tornata più volte sul posto per cercare di ritrovare il gatto, senza successo purtroppo.

5 Myeu, 19/06/14 14:26

Dimenticavo: per le colonie la legge impone la sterilizzazione, ma deve essere il "tutore" della colonia ad occuparsi di tutto, e il rimborso viene poi (poi non so se vale lo stesso per tutti i comuni); questa cosa per me è molto difficile perché oltre a non avere una grande disponibilità economica nell'immediato, devo anche scontrarmi con altre "opinioni" (vedi la signora di cui sopra). Se la richiesta partisse direttamente dal comune e la sterilizzazione venisse attuata concretamente da veterinari comunali che prelevano e riportano il gatto sarebbe forse piu efficace di me che rompo le balle alla vecchia per far sterilizzare i mici.
Senza contare che si creerebbero molti posti per veterinari disoccupati ( e, ahimè, ce ne sono tantissimi).

6 Marina, 19/06/14 20:52

Myeu ha scritto:
Un altro problema ENORME è che i veterinari privati non si possono legalmente occupare dei randagi a meno che chi li soccorre non abbia intenzione di diventarne il proprietario ( o così mi hanno sempre detto).

Questo non è assolutamente vero!
Come potrebbe?
Oltreutto veterinario non può sapere se il gatto è "tuo", per i gatti non è obbligatoria l'iscrizione all'anagrafe.
Se tu gli porti un animale da curare e lo paghi, il veterinario è tenuto a curarlo, ci mancherebbe altro.
Sennò i gatti di colonia non potrebbero essere portati dal veterinario, il che è assurdo, non sta né in cielo né in terra questa cosa.
Non so come si possano inventare certe idiozie...

Molte volte mi è capitato
di avere dei cuccioli con congiuntivite e rinite; la mia veterinaria mi ha fatto il favore di curarli (affidandoli a me) e di farli adottare attraverso l'associazione Le Muse. Altre volte, ad esempio quando ho salvato un gatto investito, mi ha detto di andare all'ASL poichè non essendo il mio gatto non poteva curarlo.

Ma non è vero per nulla.
Una cosa è se le chiedi di curarlo gratis, allora si può rifiutare, certo, ma se paghi...

Così sono andata alla sede più vicina ( e per fortuna che il gatto non era grave, altrimenti sarebbe morto! Nessuno rispondeva al telefono inizialmente, poi il veterinario dei piccoli animali è arrivato sul posto dopo un'ora), ma mi hanno informata del fatto che una volta guarito sarebbe stato rimesso sul territorio, perché la legge dice che "gli animali randagi appartengono al territorio e devono rimanere sul territorio".

I gatti liberi non possono essere spostati, certo, ma questo è per proteggerli, non certo per farli stare male.
Le prossime volte, i gatti portali da un veterinario normale, non all'ASL, piuttosto cambia veterinario se quella ti fa queste storie assurde.

7 Marina, 19/06/14 20:56

Myeu ha scritto:
Dimenticavo: per le colonie la legge impone la sterilizzazione, ma deve essere il "tutore" della colonia ad occuparsi di tutto, e il rimborso viene poi (poi non so se vale lo stesso per tutti i comuni);

La legge non "impone" nulla, purtroppo, magari imponesse la sterilizzazione.

E' giusto, ovviamente, che se ne occupi il responsabile delle colonia, per una questione di organizzazione e responsabilità.

In teoria il Comune dovrebbe far fare le sterilizzazioni all'asl gratuitamente, nelle pratica questo avviene molto di rado, per cui le colonie sono a carico di chi le gestisce, sterilizzazioni incluse.

la richiesta partisse direttamente dal comune e
la sterilizzazione venisse attuata concretamente da veterinari comunali che prelevano e riportano il gatto

Beh, anche nei casi più fortunati in cui il Comune paga la sterilizzazione, la cattura e il reinserimento è comunque a carico del responsabile della colonia.

8 Myeu, 20/06/14 00:54

Marina ha scritto:
Myeu ha scritto:
Un altro problema ENORME è che i veterinari privati non si > possono legalmente occupare dei randagi a meno che chi li > soccorre non abbia intenzione di diventarne il proprietario > ( o così mi hanno sempre detto).

Questo non è assolutamente vero!
Come potrebbe?
Oltreutto veterinario non può sapere se il gatto è "tuo", per i gatti non è obbligatoria l'iscrizione all'anagrafe. Se tu gli porti un animale da curare e lo paghi, il veterinario è tenuto a curarlo, ci mancherebbe altro. Sennò i gatti di colonia non potrebbero essere portati dal veterinario, il che è assurdo, non sta né in cielo né in terra questa cosa.
Non so come si possano inventare certe idiozie...

Molte volte mi è capitato
di avere dei cuccioli con congiuntivite e rinite; la mia > veterinaria mi ha fatto il favore di curarli (affidandoli a > me) e di farli adottare attraverso l'associazione Le Muse. > Altre volte, ad esempio quando ho salvato un gatto > investito, mi ha detto di andare all'ASL poichè non essendo > il mio gatto non poteva curarlo.

Ma non è vero per nulla.
Una cosa è se le chiedi di curarlo gratis, allora si può rifiutare, certo, ma se paghi...

Così sono andata alla sede più vicina ( e per fortuna che il > gatto non era grave, altrimenti sarebbe morto! Nessuno > rispondeva al telefono inizialmente, poi il veterinario dei > piccoli animali è arrivato sul posto dopo un'ora), ma mi > hanno informata del fatto che una volta guarito sarebbe > stato rimesso sul territorio, perché la legge dice che "gli > animali randagi appartengono al territorio e devono rimanere > sul territorio".

I gatti liberi non possono essere spostati, certo, ma questo è per proteggerli, non certo per farli stare male.
Le prossime volte, i gatti portali da un veterinario normale, non all'ASL, piuttosto cambia veterinario se quella ti fa queste storie assurde.

Buono a sapersi...sono sempre andata lì perché è l'unica clinica aperta 24 h e con numero di emergenza, ma mi hanno sempre rimbalzata all'ASL, anche quando specificavo che mi sarei fatta carico economicamente delle cure.
Non saprei però dove andare se mi capitasse di trovare di nuovo un gatto investito alle due del mattino...

Per le colonie: sull'ordinanza emessa dal mio comune c'è scritto che si sarebbe provveduto alla sterilizzazione dei gatti, rimborsandola al responsabile della colonia.
Il punto è che io non ho la possibilità economica di far sterilizzare tutti i gatti; quindi pensavo: perché, anzichè rimborsare i costi ai privati, l'ASL non si occupa direttamente delle sterilizzazioni?
Poi certo, se fra gattare ci fosse più collaborazione non ci sarebbero problemi di cattura, gestione dei gatti e anche di pagamento delle spese veterinarie.

9 Marina, 20/06/14 10:29

Myeu ha scritto:
Buono a sapersi...sono sempre andata lì perché è l'unica clinica aperta 24 h e con numero di emergenza, ma mi hanno sempre rimbalzata all'ASL, anche quando specificavo che mi sarei fatta carico economicamente delle cure.

Dovresti chiedere chiarimenti e farti spiegare in base a cosa si comportano cosi'.
Potrebbe anche essere illegale quello che fanno, cioe' rifiutare di curare un animale, specie se in caso di emergenza.
Fatti spiegare in modo non aggressivo (lo specifico perche' a me personalmente verrebbe da chiedergli spiegazioni incazzata nera...) il perche' di questo comportamento, poi valuta se passare alle maniere forti (minacciarli di azione legale).

Per le colonie: sull'ordinanza emessa dal mio comune c'è scritto che si sarebbe provveduto alla sterilizzazione dei gatti, rimborsandola al responsabile della colonia.

Ti assicuro che va gia' di lusso cosi'.
Puoi provare per un singolo gatto e vedere come funziona, se danno davvero il rimborso e dopo quanto.

10 Myeu, 20/06/14 10:42

Marina ha scritto:
Myeu ha scritto:
Buono a sapersi...sono sempre andata lì perché è l'unica > clinica aperta 24 h e con numero di emergenza, ma mi hanno > sempre rimbalzata all'ASL, anche quando specificavo che mi > sarei fatta carico economicamente delle cure.

Dovresti chiedere chiarimenti e farti spiegare in base a cosa si comportano cosi'.
Potrebbe anche essere illegale quello che fanno, cioe' rifiutare di curare un animale, specie se in caso di emergenza.
Fatti spiegare in modo non aggressivo (lo specifico perche' a me personalmente verrebbe da chiedergli spiegazioni incazzata nera...) il perche' di questo comportamento, poi valuta se passare alle maniere forti (minacciarli di azione legale).

Anche io pensavo che fosse illegale, soprattutto adesso che finalmente c'è l'obbligo di soccorso per gli animali investiti, ma se poi non c'è nessuno che li cura siamo al punto di prima.
Stavolta se devo essere sincera, più che incazzarmi ci sono rimasta malissimo: mi trovavo bene con questa veterinaria, ha anche salvato la vita alla mia micia, per la quale sembrava non ci fossero più speranze.

Per le colonie: sull'ordinanza emessa dal mio comune c'è > scritto che si sarebbe provveduto alla sterilizzazione dei > gatti, rimborsandola al responsabile della colonia.

Ti assicuro che va gia' di lusso cosi'.
Puoi provare per un singolo gatto e vedere come funziona, se danno davvero il rimborso e dopo quanto.

Posso iniziare dai maschi, le sterilizzazioni costano la metà, vero? Comunque a me si aggiunge anche il problema che circa la metà dei gatti della colonia si è stanziata quasi stabilmente nel giardino della signora che non vuole curarli.
Per ora prendo quelli che si fanno avvicinare e che sono all'esterno, poi le parlerò un'altra volta e cercherò di convincerla a collaborare.

11 Andrea, 20/06/14 11:06

A me nessun veterinario ha mai fatto storie per gatti o piccioni, l'unica differenza è tra quelli onesti che non si sono fatti pagare per la visita (solo 3 in tanti anni) e quelli che invece hanno voluto il pagamento normale. Capisco far pagare medicine o analisi, ma una semplice visita per un animale vagante che una persona ha soccorso io la farei gratis.

12 Foxy, 20/06/14 11:27

In realtà a quanto pare è vero che per legge i veterinari privati non potrebbero curare i randagi :( http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/02/asl-ai-veterinari-privati-vietato-curare.html
Però, come si vede anche nell'articolo, molti se ne fregano e li curano lo stesso, tuttavia non si può dire che chi decide di attenersi a quella disposizione stia agendo illegalmente, purtroppo

13 Andrea, 20/06/14 12:16

Foxy ha scritto:
In realtà a quanto pare è vero che per legge i veterinari privati non potrebbero curare i randagi :(

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/02/asl-ai-veterinari-privati-vietato-curare.html (((((
Però, come si vede anche nell'articolo, molti se ne fregano e li curano lo stesso, tuttavia non si può dire che chi decide di attenersi a quella disposizione stia agendo illegalmente, purtroppo

Mi pare che non sia una legge ma una disposizione di una particolare ASL di Napoli che interpreta in modo discutibile una legge regionale che dice: "Le modalità di intervento in pronta reperibilità per le operazioni di pronto soccorso per i randagi feriti vengono effettuate dai medici veterinari su chiamata delle autorità a cui compete la verifica della reale necessità di intervento e l' assistenza al professionista veterinario, per finalità di ordine pubblico durante l' intervento"

Questo però non dice, secondo me, che i veterinari privati non possono curarli ma che il compito spetterebbe alle autorità (che però se chiamo non intervengono).

Infatti nello stesso articolo riportano le opinioni di alcuni veterinari di Napoli che dicono che non solo questa circolare dell'ASL di Napoli no ha nessun valore legale, ma he al contrario violerebbe il codice deonotlogico dei veterinari:

"Ma questa circolare è nulla, da un punto di vista legale, per il veterinario Enzo Minuto. Entra in conflitto con il codice deontologico, che all' articolo 11 stabilisce per il veterinario l' obbligo, nei casi di urgenza e anche se non invitato, di prestare le prime cure agli animali. "

"Non scherziamo, il pronto soccorso non si nega mai a nessuno, uomo o animale. Un medico, qualsiasi tipo di medico, deve poter esercitare questo diritto-dovere sempre e in qualunque caso. Disobbedirò all' ordinanza, che va contro lo spirito e la vocazione di chi sceglie questo mestiere: nostra unica finalità è il benessere dell' animale"

In sostanza non dicono che disobbediranno alla legge, ma dicono che la legge è dalla loro parte, che il codice deontologico non solo permette loro di soccorrere animali feriti ma li obbliga a farlo, e
e che disobbediranno all'ordinanza dell'ASL di Napoli che interpreta male la legge.

14 Marina, 20/06/14 12:47

Gli unici animali che i veterinari non potrebbero curare sono i selvatici, perche' se ne possono occupare solo i centri appositi designati dalle province. Ma anche in quel caso, se ci sono emergenze, tanti veterinari li visitano lo stesso (anche se pochissimi sono esperti in selvatici, per cui non conviene comunque portarli da un veterinario normale, a meno che proprio non si possa fare altrimenti).

Tutti gli altri animali li devono curare, non c'e' storia. Per i gatti, poi, in cui non c'e' davvero modo di controllare se sono o meno "di proprieta'", la cosa vale ancora di piu'.

15 Marina, 20/06/14 12:58

E poi, al di la' delle emergenze: allora uno che segue una colonia non potrebbe far curare i suoi gatti dove vuole? Questa cosa non esiste.

Chi segue una colonia non e' "proprietario" dei gatti, ma se ne cura, e puo' farli visitare e curare dal veterinario che preferisce.

Pagina 1 di 2

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi