Freegan; pagina 3

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

Pagina 3 di 3

31 Myeu, 10/06/13 15:42

Credo che esistano cose peggiori della cioccolata veg, parlando sempre in termini di spreco delle risorse.
Tipo i 15 litri di acqua buttati letteralmente nel cesso ogni volta che si tira lo sciacquone.

Da vegan, comunque, seguo un semplicissimo ragionamento: voglio mangiare questa cosa (affettato vegetale, cotoletta, panna, lenticchie, riso); gli animali ne avranno un danno? Se la risposta è no, la mangio.

Come ho forse già detto, non vedo perché il peso dell'impatto ambientale debba ricadere sempre sui vegan. Della serie, dato che già impattiamo molto meno, continuiamo a ridurre l'impatto così io, onnivoro superconsumista, possa continuare a sperperare le risorse mondiali a mio piacimento.

(Scusate lo sclero, non sono impazzita, ma una volta mi è stato fatto un discorso di questo tipo).

32 Marina, 10/06/13 16:57

jessie ha scritto:
da vegan, io personalmente credo che posso fare delle scelte ulteriori che vadano a pesare ancor meno sull'ambiente e sulla situazione sociale in cui ci troviamo (ovvio che non cambierò il mondo, ma se posso fare la mia piccola parte, perchè no?).
sono d'accordissimo che l'alimentazione vegan tradizionale, già di per sè influisce notevolemnte meno sull'ambiente ed è già una possibile soluzione per il problema della fame nel mondo, ma penso che con pochi accorgimenti, si può fare di più.

Attenzione a una cosa: si puo' fare POCO di piu'.
Non che questa sia una scusa per non farlo: ogni risparmio in piu' e' utile, ma qualsiasi cosa possiamo fare e' una briciola rispetto alla differenza che si fa tra mangiare vegan e onnivoro.
E' importante capire che in termini NUMERICI e' cosi'.
La scelta vegan non e' "una delle tante" cose che si possono fare per impattare di meno.
E' la cosa che in termini numerici fa MOLTO piu' di qualsiasi altra cosa possiamo fare come singoli.
E' molto importante ricordare questo.

Poi io sono la prima a farmi venire il mal di pancia se penso per esempio allo spreco di plastica delle bottiglie di acqua minerale (che non uso mai) e altro, quindi ogni cosa che possiamo fare in piu', facciamola, ma sempre tenendo presente che e' nulla in confronto allo smettere di mangiare prodotti animali.

Ciao,
Marina

33 Andrea, 10/06/13 20:33

jessie ha scritto:
molte volte anche a cene vegan ci sono pietanze che richiamano come forme quelle di origine animale. permettetemi, ma sono cose che a me fan strano.
non capisco bene il perchè ricercare certi sapori o certe apparenze estetiche.
ma credo che qui si vada a cadere sù altri discorsi ancora.

Sì, si va su altri discorsi perché non dipende neppure dallo spreco. Ad esempio la maionese vegan auto-prodotta è identica a quella tradizionale e costa/impatta praticamente niente.

C'era un thread sull'argomento "surrogati. Quasi sempre si tratta di piatti il cui sapore è dato dalle spezie o dal modo di cucinarli. Le lasagne con ragù di seitan e besciamella vegan sono identiche a quelle tradizionali non perché qualcuno si sia sforzato di riprodurre il sapore della carne ma perché sostituendo la carne con qualunque cosa che ha una consistenza adatta si ottiene praticamente lo stesso piatto.

Per quanto riguarda la forma, è semplicemente questione di comodità, non vedo problemi nel mangiare cibi sotto forma di affettati o di polpette, semplicemente nel corso dei secoli si sono selezionate le forme più comode.

Il thread è qui: www.veganhome.it/forum/chat-incontri/perche-problema-imitiamo-carne/

34 veganwushu, 21/08/13 13:23

Go Vegan,Go Freegan!!!!Grande,Grandissima

35 jessie, 21/08/13 16:33

veganwushu ha scritto:
Go Vegan,Go Freegan!!!!Grande,Grandissima

addirittura! X°°D

---

comunque a distanza di più di due mesi da quando ho aperto questo topic, mi sento di fare un piccolo resoconto, e ben poco positivo, purtroppo.
Forse ho preteso troppo all'inizio, e solo ora comprendo molte difficoltà.
Continuo a pensare al concetto iniziale del mio discorso, e continuo a crederci, però mi sono ritrovata in più di una difficoltà.
Vivo in un appartamento in città, e autoprodurre in un balconcino delle piante in vaso non è semplice, in parte non ricevono tutta la luce come dovrebbero, e non hanno tutta la terra che necessitano.
C'ho meso un mucchio pure per trovare la nicchia giusta dove mettere le mie piante aromatiche (che sono quelle più semplici da mantenere), figuriamoci il resto... al momento non saprei proprio come gestirli.
Infatti mi sono sentita di rifiutare le piante che voleva portarmi una mia amica con l'orto, perchè mi sentirei una cacca se dovessero morire.
Assieme al mio coinquilino vorrei informarmi in comune per aver in affitto un piccolo pezzo di terra per fare un orticello per il nostro fabisogno, ma al momento abbiamo grossi problemi d'orario col lavoro, e non sappiamo come finiremmo per gestire l'orto, e stiamo rimandando a quando avremo una vera e propria routine quotidiana, perchè ora come ora è il caos.

Quindi al momento vado di mercato dei contadini, e con la frutta e la verdura che mi viene gentilmente regalata dagli amici dei miei genitori (che vivono in un paesino in campagna).
Per farine e cereali vado di negozio biologico.

Per quanto riguarda il freegan vero e proprio, ho notato che i bidoni dei supermercati della mia zona, sono dentro dei cortili (e o parcheggi) che alla sera poi vengono chiusi. Avevo letto pure degli scarti delle bancarelle di verdure dopo i mercati settimanali... sono rimasta stupita dal fatto che non lasciano nulla, se non qualcosa di inutilizzabile (esempio foglie marcie di insalata) da mangiare, ma in cambio lasciano un mucchio di sporcizia.
Dato gli orari che ho, al momento ho notato questa cosa nel mercato del paesino in cui stanno i miei, per quello in città, torno a casa troppo tardi, e sono già passati gli spazzini a pulire.

Ultimamente ho iniziato a cucinare tantissimo anche per mio fratello e i miei genitori, quindi anche se non ne mangio più, preparo tantisso seitan, tofu e simili!
In realtà spessissimo cucino pure per il mio coinquilino e i miei amici, quindi in realtà mi sono ritrovata a preparare più alimenti cotti e composti di quanti ne facessi prima. °_°
sembra un filo un paradosso, l'unica nota positiva è che in questo modo faccio mangiare vegan, persone che altrimenti non lo farebbero (a parte mio fratello, e in questo caso, faccio risparmiare un mucchio di soldi a mia mamma) e che sto prendendo la mano a cucinare: sto facendo progressi (e ne sta beneficiando pure la mia autostima).
In realtà faccio pure piatti raw, quindi dai, un minimo di cambiamento lo sto introducendo.

Alla fine sto capendo che è un passaggio molto più lungo di quello che credevo e con molte più tappe.
e col senno di poi, mi trovo a condividere una delle prime risposte che avevo ricevuto da Andrea:

Andrea ha scritto:
Tra i due estremi ci sono infinite vie di mezzo.. tipo un'alimentazione basata su normali cereali, legumi, frutta e verdura comprate nel piccolo negozio (ancora meglio ai banchi dei contadini direttamente). Il costo è veramente irrisorio.

Continuerò autoproducendo il più possibile (sto cercando di fare anche un piccolo essicatore con materiali di recupero) sia per me, ma anche per gli altri.
Cercherò di avere più accorgimenti anche al di fuori del discorso alimentare.
La vita in appartamento di città mi sta già iniziando a starmi molto stretta, però al momento è così, forse più avanti, avrò modo di cambiare qualcosa, al momento cerco di fare le cose al meglio che posso, sapendo che si può fare sempre di meglio.

^^

---
p.s.
ah, i miei genitori vivono pure loro in un appartamento, quindi non avrei modo di coltivare un piffero pure da loro :(

36 veganwushu, 21/08/13 21:22

per autoproduzione intendo anche la pratica di ricerca erbe selvatiche sia per uso alimentare che curativo,poi come dici tu in citta' e' difficile praticare l'autoproduzione da 9 anni inseguo l'idea di tornare in campagna e costruire una Valle Vegana nella mia citta'per ottenere un minimo di reddito e sopravvivenza dignitosa in maniera eticamente corretta spero tu abbia trovato notizie su Food not Bombs e voce correlata Community Garden progetti Libertari tipicamente Americani ma che si stanno difondendo in UK e Nord Europa.Esistono libri che temo siano esauriti

37 pamela, 23/08/13 00:12

jessie ha scritto:
La vita in appartamento di città mi sta già iniziando a starmi molto stretta, però al momento è così, forse più avanti, avrò modo di cambiare qualcosa, al momento cerco di fare le cose al meglio che posso, sapendo che si può fare sempre di meglio.

Proprio oggi parlavo con un mio amico di certe difficoltà organizzative e lui diceva che ci vorrebbe un laboratorio, un capannone, per fare tutto quello che ho in mente. Un capannone lo vorrebbe anche lui, ma per fare cose artistiche. Pensare che la mia casa non è piccola, ma solo i materiali giardinicoli e orticoli mi invadono mezza casa e molte cose sul terrazzo non le posso tenere perché il vento se le porta via. In effetti lo spazio è importante, più ne hai e più cose puoi fare, se ti piace autoprodurre. Lo spazio dovrebbe essere anche attrezzato, altrimenti non trovi più niente.
Però secondo me l'autoproduzione non va fatta solo per motivi "ideologici", ma deve piacerti veramente pasticciare e giocare con la materia, altrimenti diventa un lavoro gravoso. Poi ci sono le specializzazioni. Ricordo che a casa dei miei nonni, dove vivevamo in tanti, mia madre e le mie zie non autoproducevano tutto, ma erano specializzate in qualche prodotto, una sola faceva la pasta o il pane e le altre cucivano o dipingevano gli infissi. Si autoproduceva quasi tutto, vino e olio, frutta, qualche ortaggio, vestiti e maglie. Forse è dall'osservazione di questo fermento che io ho avuto l'imprinting dell'autoproduzione, ma capisco anche le persone che non hanno voglia e pazienza di iniziare dal filato e dal chicco di grano.

Per le piante in vaso, ci sono delle qualità che sono adatte a crescere in vaso, non hanno bisogno di molta terra e anche per gli ortaggi ci sono delle qualità nane: piselli, pomodori, fagioli e altro. Per la luce, potresti scegliere ortaggi che vengono bene anche senza molta luce. Poi potresti andare in verticale, sfruttando i muri del balcone. Comunque è già impagabile la soddisfazione di avere le tue aromatiche o di mangiare anche un unico pomodoro ancora caldo di sole.
Nei siti e blog americani di autoproduzione, viene sempre messo in evidenza il risparmio: ogni volta la blogger di turno fa il conto di quanto ha risparmiato autoproducendo candele o detersivi o vestiti o prodotti alimentari. Io tendo a sorvolare su questo argomento, ma giorni fa mi sono fatta il conto di quanto si risparmia autoproducendo tutto il possibile, esclusi cereali, olio e legumi (un po' di legumi riuscirei a produrli anche sul terrazzo, ma penso che il raccolto sarebbe puramente simbolico), bene la cifra non ve la dico, anche perché può variare per ognuno a seconda delle abitudini, e ovviamente una famiglia risparmia di più di un singolo, ma vi assicuro che è veramente notevole. Avevo avuto un'avvisaglia, quando ho cominciato a farmi le tinture madri, stanca di lasciare troppi soldi in erboristeria. Sono diventata una pessima cliente, di quelle che comprano solo erbe secche a pochi euro.
Naturalmente una persona che lavora non ce la fa ad autoprodurre tutto, ma qui potrebbe subentrare qualche forma di baratto con altri autoproduttori.
I motivi per autoprodurre, per chi se la sente, sono molteplici e il risparmio è per molti l'ultimo, però secondo me chi spende meno soldi per vivere è più libero e ha anche la possibilità di donare tutto il risparmio o solo una parte per le buone cause.

Ciao

pamela

38 jessie, 25/08/13 18:29

Ciao Pamela,
il tuo messaggio/post mi è piaciuto tantissimo, grazie!

Hai ragione, l'autoproduzione deve proprio piacerti, altrimenti diventa un'incombenza in più nella vita quotidiana, o rischia di diventare un qualcosa di abbandonato in un angolo a marcire, e in entrambi i casi è un peccato e non ne vale la pena.

Come ben dici, bisogna aver spazio e pure tempo.
Io ho capito che non posso fare il mondo in casa mia, ma che prendendo le opportune misure, studiando bene le cose, posso combinare qualcosa.
Sono orgogliosa delle mie piantine aromatiche, hanno pure un nome!
Per quanto possa sembrare una piccolezza, mi rendono
felice.
Mi rende felice avere delle piante in casa, perchè sono belle, ma vedere pure come crescono, curarmi di loro.
Una delle mie piantine, me la portò una mia amica appena mi sono trasferita, quando me la portò era completamente afflosciata... ero pure preoccupata che mi morisse da lì in pochi giorni, perchè era molto secca e appassita... ma ce l'ho fatta, l'ho salvata, e ora è la più bella di tutte :)
è stata una piccola grande soddisfazione!
E mi sto informando per vedere quali altre piccole piante posso mantenere in vaso, senza che soffrino, perchè non mi va di tenere una pianta in condizioni orrende, solo per tentare di comprare due verdure in meno al banco verdura. Nonostante non abbia soldi da sperperare, non sono neanche una persona che pensa prima al tornaconto, anzi le questioni di certe scelte per me sono etiche e morali, poi il resto come risparmiarsi due soldini, ben venga, ma NON è mai stato e mai sarà prioritario nella mia vita.
Ho rispetto delle piante, non sono machinette che ci producono il cibo, ma esseri viventi.

Per quanto riguarda il risparmio, non saprei calcolarlo di preciso, perchè non mi sono mai messa col la calcolatrice a fare dei calcoli, e ora come ora, non ne ho alcuna intenzione.
Ho solo fatto dei calcoli approssimativi con mia mamma una volta, e onestamente ci siamo guardate tra di noi, pensando che eravamo state sciocche a non aver provato prima ad autoprodurre certi cibi, perchè oltrechè essere semplici da fare, comportano un grosso risparmio di soldi, ma se dovessi dirvi una cifra precisa, beh non la sò! XD

Diciamo che mi piace produrre/cucinare perchè in questo modo sò esattamente cosa metto nel piatto, ma anche perchè sò che spreco infinitamente meno. Oltrechè, come già scritto in precedenza, mi sta dando soddisfazioni a livello personale. Esempio banalissimo: farsi gli yogurt di soya, la cifra economica è si inferiore al comprarli già pronti, ma più che altro a farseli da soli, vuol dire risparmiare tantissimi contenitorini di plastica e carta d'imballo! E a livello personale, vuol dire aromatizzare lo yogurt a seconda di quello che mi frulla in testa in quel determinato momento. Quindi, non sto qui a sindacare chi compra gli yogurt già pronti per mancanza di tempo o altro (io l'ho fatto per anni), semplicemente scegliere di farli in casa ha un suo risvolto e un suo piccolo benificio. (:

Il concetto del baratto è molto bello, e sarebbe carino riuscire a creare una rete di scambio, caso mai locale. Al momento forse esiste già e io sono troppo ignorante per saperlo :)
per ora ho sempre solo scambio vestiti, libri, cd, ma sarebbe bello scambiare pure gli alimenti.

pamela ha scritto:
I motivi per autoprodurre, per chi se la sente, sono molteplici e il risparmio è per molti l'ultimo, però secondo me chi spende meno soldi per vivere è più libero e ha anche la possibilità di donare tutto il risparmio o solo una parte per le buone cause.

questo mi sento di quotartelo appieno.
poter dare i soldi in più a certe realtà è giusto e pure bello, non risparmio autoproducendo per comprarmi un paio di scarpette, non mi interessa nulla, risparmio per poter aver più soldi per le questioni utili.

39 pamela, 29/08/13 19:08

jessie ha scritto:
Ciao Pamela,
il tuo messaggio/post mi è piaciuto tantissimo, grazie!

Mi fa piacere chiacchierare di autoproduzione e se riesco ad essere utile mi fa ancora più piacere.
Come ben dici, bisogna aver spazio e pure tempo.
Io ho capito che non posso fare il mondo in casa mia, ma che prendendo le opportune misure, studiando bene le cose, posso combinare qualcosa.

Per gli ortaggi è meglio cominciare gradualmente, te lo dico perché io ho fatto il contrario, il primo anno ho comprato semi di molti ortaggi e poi è arrivato il panico, perché non avevo tempo di accudire tutte le piante.

E mi sto informando per vedere quali altre piccole piante posso mantenere in vaso, senza che soffrino, perchè non mi va di tenere una pianta in condizioni orrende, solo per tentare di comprare due verdure in meno al banco verdura. Nonostante non abbia soldi da sperperare, non sono neanche una persona che pensa prima al tornaconto, anzi le questioni di certe scelte per me sono etiche e morali, poi il resto come risparmiarsi due soldini, ben venga, ma NON è mai stato e mai sarà prioritario nella mia vita.
Ho rispetto delle piante, non sono machinette che ci producono il cibo, ma esseri viventi.

Io non ho mai visto la cosa in questi termini. A parte che ci sono piante che vivono bene all'ombra o in poca terra, se mi capita di affollarle per mancanza di spazio o per errore di semina, sapendo che non verranno frutti o radici grandi, non ho mai pensato alla loro sofferenza, visto che in natura si potrebbe creare la stessa situazione, con semi che cadono molto vicini. Adesso ho due piante di pomodoro che crescono avvinghiate, perché non ho tolto in tempo una delle due per trapiantarla (la pratica corrente sarebbe di eliminarla, ma io non riesco a farlo, quello si mi sembrerebbe un omicidio), ma sono comunque rigogliose anche se non hanno spazio.
Diciamo che mi piace produrre/cucinare perchè in questo modo sò esattamente cosa metto nel piatto, ma anche perchè sò che spreco infinitamente meno. Oltrechè, come già scritto in precedenza, mi sta dando soddisfazioni a livello personale. Esempio banalissimo: farsi gli yogurt di soya, la cifra economica è si inferiore al comprarli già pronti, ma più che altro a farseli da soli, vuol dire risparmiare tantissimi contenitorini di plastica e carta d'imballo! E a livello personale, vuol dire aromatizzare lo yogurt a seconda di quello che mi frulla in testa in quel determinato momento. Quindi, non sto qui a sindacare chi compra gli yogurt già pronti per mancanza di tempo o altro (io l'ho fatto per anni), semplicemente scegliere di farli in casa ha un suo risvolto e un suo piccolo benificio. (:

Il concetto del baratto è molto bello, e sarebbe carino riuscire a creare una rete di scambio, caso mai locale. Al momento forse esiste già e io sono troppo ignorante per saperlo :)
per ora ho sempre solo scambio vestiti, libri, cd, ma sarebbe bello scambiare pure gli alimenti.

Sui siti di baratto lo fanno. Ovviamente cercano di farlo ognuno nella propria zona.

Ciao

pamela

40 jessie, 3/09/13 19:40

Come ben dici, farò le cose con calma e gradualmente, non me la sento di provare a piantare più semi, e poi non essere in grado di starci dietro.
Ho appena preso insalata e radicchio, che dovrebbero essere tranquillamente alla portata di una principiante, al momento tutto ok.
:)

Per i siti di baratto, ora, cercherò di informarmi a dovere! grazie mille. ^^

Pagina 3 di 3

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!