commemorare i defunti

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1 lucio, 11/01/16 23:06

Poco tempo fa una parente mi chiedeva come mai non vado mai a visitare le tombe dei parenti scomparsi. Il suo in realtà era un affettuoso rimprovero. La risposta che non le ho dato era per me ovvia: perché non credo nell'aldilà e con i cari che sono scomparsi, parenti e amici, ci convivo continuamente.

Vi racconto questo perché qualche giorno dopo mi è venuta in mente una domanda nuova: ho mai commemorato gli animali di cui ho causato la morte, e perché non lo faccio adesso?

E così ho deciso di farlo! Naturalmente a modo mio, senza preghiere, tombe, fiori, celebrazioni, ma nella mia mente, e con le mie azioni. Ricordando e ripensando a quelli che conobbi di persona, e a quelli dei quali conobbi solo i brandelli dei corpi (ovvero quelli che ammazzai e quelli che divorai).
Ho deciso che dedicherò loro ogni piccolo contributo che potrò dare alla diffusione del rispetto degli animali. E loro mi sproneranno a fare di piú, imparare di più, rispettare di più.

2 Marina, 12/01/16 13:33

lucio ha scritto:
Ho deciso che dedicherò loro ogni piccolo contributo che potrò dare alla diffusione del rispetto degli animali. E loro mi sproneranno a fare di piú, imparare di più, rispettare di più.

Ciao Lucio,

è un bel pensiero!
Non ci avevo mai riflettuto in questi termini.
In realtà cerco proprio di non pensare alle morti che ho causato semplicemente per "fare come tutti", senza pormi domande. Fa male pensarci.

Ma anche questa può essere una spinta a fare di più, come lo è anche il pensiero degli animali "futuri", per evitare loro tutto questo. Animali futuri che non dovranno proprio nascere: salvarli significa questo, fare in modo che non esistano nemmeno (per quanto riguarda ovviamente gli animali "da macello" e quelli "da compagnia" fatti nascere apposta, e quelli "da laboratorio", ecc.).

3 paola74, 12/01/16 14:35

...un tasto dolente...una commemorazione personale questa...
...Il 2 dicembre uno dei miei cani, il più anziano, ci ha lasciati. Un dolore grande che non serve che descriva. E quando ho realizzato che tutto era finito, che non sarebbe più stato vicino a me, che non avrei più potuto stare con lui, tutto l' agnosticismo nel quale avevo trovato un equilibrio esistenziale ha iniziato a vacillare. Ho deciso che non l'avrei seppellito in giardino per paura che un giorno quella casa sarebbe potuta cadere in mani estranee. Ho scelto per lui la cremazione, singola, perché non potevo pensare al mio Ron assieme ad altri corpi, mi sembrava che il suo "essere stato" potesse perdere quella "sacralità" che ogni singola vita possiede. Non so come spiegare...quello che farò un giorno sarà disperdere le sue ceneri in montagna (luogo a me caro e incontaminato), perché mi sembrerà di renderlo, simbolicamente, finalmente libero! Un giorno però perché ora è qui con me, non riesco a staccarmi da lui, non riesco a lasciarlo libero... io che desidero che tutti possono godere della libertà la sto "negando" al mio cane che non c'è più. Io che trovavo un po' macrabo tenere le ceneri del proprio cane in casa, finché era lì con me pieno di vita...Ci si aggrappa a tutto pur di non star male, pur di non dire "addio" e con questo non sto dicendo che credo in una vita ultraterrena, ma non hai idea, Lucio, di quanto desidererei rivederlo un giorno...
Il tuo è un bel pensiero davvero Lucio, lo farò mio per rafforzare il mio impegno nella liberazione animale e umana. Grazie!

Thread diviso

Da questo punto la discussione è stata divisa in due parti, perché l'argomento è cambiato. L'argomento originale prosegue di seguito, mentre la nuova discussione originata è: Sepoltura

5 Andrea, 17/01/16 21:56

Abbiamo spezzato in due la discussione perché era deviata un po' dall'argomento originale.

6 lucio, 27/01/16 21:31

Marina ha scritto:
Ma anche questa può essere una spinta a fare di più, come lo è anche il pensiero degli animali "futuri", per evitare loro tutto questo. 

Sì certo, ridurre quanto più possibile i "predestinati" futuri è LA motivazione (che io ho scoperto due estati fa grazie al tuo libro, grazie!). E mi sembra la motivazione più impersonale.

Ricordare quelli che si è fatto sparire ha, invece, molto di personale. È un modo per fare i conti con se stessi. Per prendere atto della realtà: aver creduto per anni di non aver fatto del male vero a nessuno, mentre invece si faceva del male vero a tanti!. Quindi è una motivazione spuria.

Per quegli animali venire ricordati non cambia nulla, ovviamente. Per me invece cambia molto. Mi aiuta ad evitare la rimozione. Mi aiuta a rispettarli finalmente. E dedicando loro le mie azioni, mi sembra di aggiungere un senso nuovo alla loro morte.

Allora penso: agire per i predestinati del futuro, in memoria dei massacrati del passato.

7 lucio, 27/01/16 22:19

Grazie a te Paola!

Paola74 ha scritto:
Un giorno però perché ora è qui con me, non riesco a staccarmi da lui, non riesco a lasciarlo libero..

Non ho esperienza di un sentimento d'amore per un animale, ma capisco il tuo lutto.
E penso che non ci sia niente di male se ti prendi il tempo che ti serve. Forse ciò che conta davvero dal suo punto di vista è il modo in cui avete convissuto.

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!