Aiuto, una pitonessa sta cerccando casa; pagina 3
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Carlovegan,
8/05/13 02:41
Scusate la mia latitanza, il pitone non l'abbiamo noi, anzi personalmente non conosco direttamente i DETENTORI.
Concordo con ciò che hanno scritto tutti gli utenti di veganhome, eccetto azraphel, spero che lui possa capire ...
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Carlovegan,
8/05/13 02:50
Silvia grazie per l'impegno nel trovare una sistemazione alla pitonessa!
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flokim,
9/05/13 01:31
Povera pitonessa, tutta la vita in una teca! Ho visto video terribili sull'allevamento di serpenti in spazi ridottissimi nella speranza poi di venir comprati e finire la loro vita sempre rinchiusi .. che tristezza.
Carlo comprendo il tuo stato d'animo .. dai speriamo che la situazione si risolva al più presto :)
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Carlovegan,
10/05/13 18:11
Ciao Manu, grazie per la comprensione!
E' da una vita che non ti becco qui sul forum ;-)
Silvia, Six, si sta dividendo in mille per sistemare questa pitonessa.
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flokim,
3/06/13 18:14
Carlovegan ha scritto:
Ciao Manu, grazie per la comprensione!
E' da una vita che non ti becco qui sul forum ;-)
Silvia, Six, si sta dividendo in mille per sistemare questa pitonessa.
Ciao Carlo! Si in effetti sparisco spesso causa lavoro e pensare che avevo riattivato il mio pc e rimesso pure la connessione internet a casa, peccato che da qualche settimana il computer mi ha abbandonato per sempre (era vecchio e non mi conviene sistemarlo). Vabbè vedrò di trovarne un altro.
Torniamo in topic: la pitonessa ha trovato casa?
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aBetterWorld,
3/06/13 22:45
Leggo solo ora questa discussione (non frequento il forum da molto ed è stata tirata su solamente ora). Spero di non sembrare troppo diretto, ma sento di dover dire qualcosa su questa situazione, sicuramente molto difficile. Da vegano ho compassione di qualsiasi essere vivente, ma proprio in quanto vegano non posso chiudere gli occhi e girarmi dall'altra parte.
La pitonessa non ha scelto di nascere carnivora, ma di fatto lo è. Una volta che l'avessi io "sotto tutela" non potrei mai uccidere altri esseri viventi per far vivere lei. E' semplicemente assurdo. La pitonessa è in cattività, quasi certamente è stata scientemente messa al mondo per diletto umano. Volendo fare una "classifica" del dolore fisico che un animale può provare (non è una classifica che uno ha piacere di fare, ma ci sono situazioni in cui siamo costretti a farla con l'intento di scegliere il "male minore"), non credo assolutamente che un roditore, o un coniglio, sia posizionato più in basso di un serpente. Soffre moltissimo, riusciamo a capirlo anche senza bisogno di un'analisi scientifica del sistema nervoso e
quant'altro.
Come poter uccidere centinaia di esseri viventi (per di più mammiferi, che in linea di massima, e ripeto in linea di massima, sono gli esseri più senzienti su questo pianeta) per permettere la vita (inoltre in cattività, particolare comunque trascurabile) di un altro solo essere vivente (messo al mondo, tra l'altro, dalla volontà umana)? Ripeto, credo sarebbe pura follia.
Soluzioni?
1) Tentare, per quanto credo con poche possibilità di riuscita, ad alimentare in modo vegano la pitonessa. E' possibile farlo con cibi integrati artificialmente per alcuni felini, probabilmente sarebbe possibile anche per i serpenti se esistesse un mercato che lo richiede (evidentemente non esistono o sono troppo pochi i "proprietari" vegan di serpenti alla ricerca di questo tipo di prodotto, per cui non esiste nè ricerca nè tantomeno produzione).
2) Nessuno di noi ha piacere a farlo. Ma sì, la soluzione più plausibile (dopo il tentativo della prima ipotesi) è porre fine IN MANIERA MENO DOLOROSA POSSIBILE alla vita della pitonessa in cattività. Quindi non lasciarla morire di fame, ma praticarle una sorta di eutanasia.
Immagino che qualcuno non sarà d'accordo con il mio pensiero. Ma a quel qualcuno (poi magari non c'è, e ne sarei felice perchè dopo averci riflettuto a lungo temo che altre soluzioni non esistano) chiedo con umiltà (senza ironia) di spiegarmi e convincermi che un'alternativa più vegan (inteso come ricerca di minor danno fisico e psicologico a qualsiasi essere senziente, utilizzando magari anche una scala di "gradazione" degli esseri senzienti) esiste.
Ultima riflessione: penso anche che affidare la pitonessa ad un centro specializzato che non abbia come missione quella vegan (e che quindi, per esempio, metta la specie animale di cui si occupa sopra le altre) sia sostanzialmente equivalente ad uccidere noi quelle centinaia di topi o conigli (o altro) che saranno ammazzati per far cibare la pitonessa.
Vi prego di voler leggere le mie parole considerando che il mio unico scopo è quello di diminuire al minimo la sofferenza di qualsiasi essere vivente. E questo, purtroppo, a volte determina la scelta di un "male minore", come in questo caso.
Ultima annotazione: non so se sia possibile reintegrare la pitonessa in un habitat naturale, ma credo proprio di no. In quel caso lascerei una porta aperta a una possibilità del genere, ma non sarei convinto che sia la soluzione eticamente migliore. Pensateci: prendiamo una razza carnivora da un qualsiasi habitat, la facciamo riprodurre in cattività e poi la reimmettiamo nell'habitat, sostanzialmente accrescendo il numero degli animali carnivori e di conseguenza la possibilità (anzi, direi la certezza) che più esseri viventi prede di questa specie vengano catturati e uccisi. Vi sembrerebbe giusto? (Io propendo più per il no).
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flokim,
4/06/13 16:08
aBetterWorld ha scritto:
Soluzioni?
1) Tentare, per quanto credo con poche possibilità di riuscita, ad alimentare in modo vegano la pitonessa.
Purtroppo è impossibile.
2) Nessuno di noi ha piacere a farlo. Ma sì, la soluzione più plausibile (dopo il tentativo della prima ipotesi) è porre fine IN MANIERA MENO DOLOROSA POSSIBILE alla vita della pitonessa in cattività. Quindi non lasciarla morire di fame, ma praticarle una sorta di eutanasia.
Ma scherzi?? Che colpa ne ha il pitone? Secondo te questa è una soluzione? Allora di questo passo uccidiamo anche tutti i gatti, che per alcune intolleranze non possiamo cibare in modo vegan. Oppure per loro faresti un'eccezione?
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DaniellaVeg91,
4/06/13 16:27
È un bel pastrocchio tenere un serpente, anche perchè spesso vogliono le prede vive...:(
Provo sempre dei moti di rabbia assurdi quando vedo video di chi si diverte a mettere un dolcissimo cricetino o un winter white nella tana del serpente.
E so che la morte che fa è uguale alla morte dell'animale macellato per le crocchette non veg che a volte sono inevitabili per gatti e cani...
Immagino sia ancora la mentalità da onnivoro che ogni tanto torna, quella che ti dice "metti la testa sotto la sabbia, è meglio un animale ucciso lontano dai tuoi occhi che davanti a te", ma non riuscirei mai a fare una cosa simile.
Dall'altro lato mi sentirei in colpa anche a fare
eutanasia.
Penso che lascerei la patata bollente a qualche ente che si occupa di animali esotici, che sia disposto a prenderla.
Non invidio minimamente chi dovrà prendersi cura di questa povera pitonessa cresciuta in un ambiente non suo.
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Marina,
4/06/13 17:41
Io non credo esista una soluzione "giusta", anche perché il problema di fondo è che questi animali non dovrebbero proprio stare nelle nostre case, ma solo in natura.
In ogni caso, è diversa la situazione per gatti e cani, perché i loro mangimi alla fin fine sono scarti della macellazione per gli umani, roba che comunque andrebbe buttata, non vengono uccisi animali appositamente, mentre per i serpenti sì.
Questo non vuol dire che va bene dare da mangiare non vegan a cani e gatti, perché comunque si danno soldi ai macellai e si contribuisce al loro guadagno, però è ben diverso da uccidere gli animali apposta.
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DaniellaVeg91,
4/06/13 17:45
Marina ha scritto:
In ogni caso, è diversa la situazione per gatti e cani, perché i loro mangimi alla fin fine sono scarti della macellazione per gli umani, roba che comunque andrebbe buttata, non vengono uccisi animali appositamente, mentre per i serpenti sì.
Non lo sapevo!
Mi sento un po' meno in colpa per il fatto che dar da mangiare a un serpente mi schifa e dar da mangiare a un cane no.
Comunque concordo: è assurdo tenere in casa questi animali. E aggiungo che secondo me bisogna esser pure sadici.
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Andrea,
4/06/13 18:47
DaniellaVeg91 ha scritto:
Mi sento un po' meno in colpa per il fatto che dar da mangiare a un serpente mi schifa e dar da mangiare a un cane no.
Sono d'accordo per cani o gatti allergici ai cibi vegan per i quali non c'è scelta (a quel punto è come per il serpente). In generale invece per il serpente non ci sono alternative, mentre per cani e gatti sì.
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DaniellaVeg91,
4/06/13 19:12
Andrea ha scritto:
Sono d'accordo per cani o gatti allergici ai cibi vegan per i quali non c'è scelta (a quel punto è come per il serpente).
Quello che volevo dire era che, siccome le crocchette non vegan sono scarti di macellazione (il che è ovviamente comunque sbagliato, se non esistesse l'umana ingordigia questi scarti non esisterebbero), anche questo caso (gatto/cane intollerante) sarebbe per me "un po' meno peggio" del serpente.
Sul resto d'accordissimo, ho solo aggiunto questa personale sfumatura.
Grazie al cielo me la cavo perchè ho un veganissimo cricetino.
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fiordaliso09,
4/06/13 19:49
DaniellaVeg91 ha scritto:
Grazie al cielo me la cavo perchè ho un veganissimo cricetino.
Per inciso il criceto per sua natura non sarebbe vegan, ma puoi certamente sostituire le proteine animali con quelle vegetali senza grossi problemi perchè è onnivoro.
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aBetterWorld,
4/06/13 19:59
flokim ha scritto:
Ma scherzi?? Che colpa ne ha il pitone? Secondo te questa è una soluzione? Allora di questo passo uccidiamo anche tutti i gatti, che per alcune intolleranze non possiamo cibare in modo vegan. Oppure per loro faresti un'eccezione?
In base alle conoscenze che abbiamo credo proprio sia la "soluzione", in quanto male minore. Tu non proponi una soluzione differente da questa in caso di affidamento dell'animale. Anzi, forse non proponendo niente (quindi rimanendo fermo), la proponi: far morire di fame la pitonessa, il che credo sia un male peggiore che farla morire senza sofferenza. O no?
DaniellaVeg91 ha scritto:
Dall'altro lato mi sentirei in colpa anche a fare eutanasia.
Penso che lascerei la patata bollente a qualche ente che si occupa di animali esotici, che sia disposto a prenderla.
Comprendo la (prima di tutto mia) sofferenza nel dover prendere determinate decisioni, ma sento di dover ripetere ciò che ho già scritto. Affidare la pitonessa ad un ente che mette la sua specie sopra le altre, quindi comportando l'uccisione (tra l'altro in modo abbastanza doloroso sia fisicamente che psicologicamente) quantomeno di altre centinaia di esseri viventi (con un grado di sensibilità piscofisica, mi sento di dire, quantomeno pari a quello della pitonessa) non è una "soluzione" vegan (e quindi non è una soluzione saggia nè giusta).
Marina ha scritto:
Io non credo esista una soluzione "giusta", anche perché il problema di fondo è che questi animali non dovrebbero proprio stare nelle nostre case, ma solo in natura.
Se per giusta intendiamo priva di qualsiasi dolore, sono d'accordo con te. Se per giusta intendiamo la soluzione più adeguata, quella che rappresenti il "male minore" (date le nostre conoscenze storicamente determinate), ritengo invece che una soluzione "giusta" debba esistere. In questo caso l'immobilità in caso di affidamento della pitonessa porterebbe ad una sua morte per fame, una morte più lenta e dolorosa di quella che potrebbe indurre un veterinario, evitando all'animale inutili sofferenze.
In ogni caso, è diversa la situazione per gatti e cani, perché i loro mangimi alla fin fine sono scarti della macellazione per gli umani, roba che comunque andrebbe buttata, non vengono uccisi animali appositamente, mentre per i serpenti sì.
Questo non vuol dire che va bene dare da mangiare non vegan a cani e gatti, perché comunque si danno soldi ai macellai e si contribuisce al loro guadagno, però è ben diverso da uccidere gli animali apposta.
Personalmente non ho tutti gli elementi per esprimere un giudizio su questa situazione. Esistono cani che non possono in nessun modo rinunciare alla carne per sopravvivere in maniera "adeguata"? Possibile che neanche facendo dei test e scoprendo quali cibi gli provocano allergia sia possibile studiare una dieta adatta a lui (che richiederà ovviamente un impegno sostanzioso per il padrone, ma eviterà l'uccisione di altri esseri viventi: quindi si tratta di un impegno necessario)?
Non vorrei infine immettere altri elementi nella discussione (già abbastanza impegnativa), però sento di dover porre una domanda. Mettiamo vi trovaste in una situazione di natura largamente incontaminata e vi si ponesse di fronte una scena di caccia "naturale". Un leone che si avvicina ad un cucciolo di zebra nella savana, ad esempio. Avendo la possibilità di sottrarre il cucciolo di zebra alle grinfie del leone, lo fareste oppure riterreste che la "natura" debba fare "il suo corso"?
Io salverei il cucciolo di zebra.
Ritengo che l'uomo sia un animale tra gli animali (è questo negabile?) e che molti uomini (noi veg per primi) abbiano una propensione ad aiutare esseri viventi anche di altre specie. E che quindi la suddetta situazione (un uomo che salva un cucciolo di zebra dall'attacco di un leone) sia assolutamente naturale.
A qualcuno potrà sembrare uno stupido "gioco filosofico", me ne dispiaccio perchè credo profondamente che non lo sia e che, anzi, ci troviamo di fronte a situazioni di questo genere (ovviamente manifeste con modalità differenti) più volte nella corso della nostra vita.
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DaniellaVeg91,
4/06/13 20:16
fiordaliso09 ha scritto:
Per inciso il criceto per sua natura non sarebbe vegan, ma puoi certamente sostituire le proteine animali con quelle vegetali senza grossi problemi perchè è onnivoro.
Il mio non è proprio un cricetone stile Hamtaro...:) è un winter white, che in natura potrebbe procacciarsi molto difficilmente proteine animali...:)
quando ero onnivora potevo dargli qualsiasi cosa che in effetti ci si caccian sopra senza problemi...:) ma continuano a preferire semi, frutta e verdura..:) per fortuna!!