1 Similmente riteniamo che tutti gli uomini, ma anche tutti gli animali, sono della stessa stirpe originaria, perché i princìpi dei loro corpi sono per natura gli stessi[...] Tutte le specie sono intelligenti, ma esse differiscono per l'educazione e per la composizione del miscuglio dei primi elementi. Sotto tutti rapporti, dunque, la razza degli altri animali ci è apparentata ed essa è la stessa della nostra; poiché i mezzi di sussistenza sono gli stessi per tutti, come l'aria che respirano, secondo Euripide, e un sangue rosso scorre in tutti gli animali e tutti mostrano d'avere in comune per padre il cielo e per madre la terra
Teofrasto (Della Pietà)
2 La presunzione è la nostra malattia naturale e originaria. La più calamitosa e fragile di tutte le creature è l'uomo, e al tempo stesso la più orgogliosa. […] È per la vanità di questa stessa immaginazione che egli si uguaglia a Dio, che si attribuisce le prerogative divine, che trasceglie e separa se stesso dalla folla delle altre creature, fa le parti agli animali suoi fratelli e compagni, e distribuisce loro quella porzione di facoltà e di forze che gli piace. Come può egli conoscere, con la
forza della sua intelligenza, i moti interni e segreti degli animali? Da quale confronto fra essi e noi deduce quella bestialità che attribuisce loro?
Michel de Montaigne
3 Anche in questo caso ci imbattiamo di nuovo in quello spettro della "scienza"; che nella nostra epoca despiritualizzata, dal tavolo del sezionatore fino alla fabbrica di fucili, ha assunto le fattezze del demone dell'unico culto accetto allo stato, il culto dell'utilitarismo. [...] Chiunque si sia rivoltato alla vista del martirio di un animale, vi è stato spinto dalla compassione, e chi si unisce ad altri per proteggere gli animali, lo fa solo per compassione, una compassione assolutamente
disinteressata e inaccessibile a tutti i calcoli di utilità e inutilità. Il fatto che non osiamo metterla in primo piano come unico motivo determinante in tutti gli appelli ed esortazioni al popolo, mostra che la nostra civilizzazione è maledetta.
Richard Wagner (Lettera aperta a Ernst von Weber)
4 Si sono convinti che l'uomo, il peggior trasgressore di tutte le specie, sia il vertice della creazione: tutti gli altri esseri viventi sono stati creati unicamente per procurargli cibo e pellame, per essere torturati e sterminati.
Nei loro confronti tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno.
Isaac Bashevis Singer
5 "Per il pensatore la cui gnoseologia si fonda sull'intuizione del fatto evolutivo, l'«evidenza del Tu» del proprio consimile come dell'animale superiore, è innegabile. Una convinzione che si è infine espressa anche nelle leggi per la protezione degli animali vigenti in tutto il mondo. Siamo costretti a riconoscere il «Tu» nell'animale superiore e a trarne le conseguenze morali"
Konrad Lorenz
6 Bue:
Un uomo? Che vale a dire un uomo?
Cavallo:
Una razza di animali. Non hai saputo mai quello che erano gli uomini?[...]
Non si trovano più, che la razza è perduta[...]
Ora se sapessero che il mondo resta tal quale senza loro, essi che credevano che tutto il mondo consistesse nella loro razza[...]
E ora che non ci sono più, il mondo non se n’accorge e non se ne ricorda più che di quegli altri animali di cui t’ho detto che non si trova altro che l’ossa
Giacomo Leopardi
"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.