Ingredienti nascosti / Vino vegan; pagina 3
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gio_c,
23/11/12 19:00
Carlovegan ha scritto:
Se invece che dei pulcini, per quelle 3 uova all'anno morissero dei bambini per te non sarebbe un sotto problema? Invece essendo dei pulcini per te è un sotto problema?
carlo se vogliamo far finta di non capirci fai pure! non mi sognerei manco morta di sostenere quello che hai scritto
tu!
il concetto è semplice e chiaro
parlando del vino, nessuno si sognerebbe mai di allevare imprigionare e sfruttare delle galline per poter chiarificare il vino con le loro uova
come nessuno si sognerebbe mai di allevare imprigionare macellare degli animali per fare con una parte di essi i collanti per le scarpe..
basterebbe che tutti smettessero di mangiare gli animali e se tutti gli animalisti utilizzassero le energie x questo scopo saremmo anni luce più avanti.
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Carmen,
23/11/12 19:12
Carlovegan ha scritto:
Se invece che dei pulcini, per quelle 3 uova all'anno morissero dei bambini per te non sarebbe un sotto problema? Invece essendo dei pulcini per te è un sotto problema?
ma che c'entra? Le uova delle galline sono pulcini quando vengono fecondate e come tu ben sai, non tutte vengono fecondate, così come un ovulo umano diventa una mestruazione se non viene fecondato. Che c'entrano i pulcini? Un ovulo umano è un ovulo umano, se poi avviene la fecondazione, diventa un feto e cambia la sua connotazione. A quel punto subentrano tutte le regole e i principi dell'etica e della morale. Paragonare tre uova a tre bambini mi sembra una cosa assurda. Non ho detto che tre uova all'anno le puoi tranquillamente far fuori per farti la frittata, quello assolutamente no perchè vai ad incrementare l'industria alimentare, contribuendo ad uccisione e sfruttamento. Rileggi bene.
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Guest,
23/11/12 19:31
Quindi per te Carmen non va bene che uno mangi un piatto di pasta all'uovo all'anno (giustamente), però va bene che beva vino contenente albume... oppure ti va bene per l'una perché non devi fare una chiamata di telefono e lo leggi sulla confezione se c'è o non c'è l'uovo, mentre per l'altro non ti interessa perché non ti va di informarti.. oppure perché in generale <tanto è poco e ci sta, non fa nulla"?
Perché alla fine è lì la questione.
Tutti state ribadendo che non bisogna scostarsi dalla cose veramente importanti come l'attivismo. Sono pienamente d'accordo!!
va bene parlare male di chi non fa attivismo.
Ma non capisco perché le persone che si informano sulle cose (grazie alle cui info alla fine facciamo acquisti) debbano essere catalogate come snob che non vedono le cose importanti.
Mi chiedo cosa c'entra l'attivismo con il fatto che uno si possa informare su ciò che beve, mangia o con cui si veste, come se leggere una etichetta in più riduca praticamente la giornata per fare qualcos'altro. Voglio dire... se uno volesse.. potrebbe telefonare al produttore di vino mentre si va a riprendere il figlio a scuola e poi se va bene quella marca segnalare qui sul forum quel prodotto facilitando la ricerca per gli altri e quelli che verranno.. o mi sbaglio? Qual è il tempo che è stato perso per l'attivismo in questo caso? Mi pare che sia pari a 0 con il guadagno di un prodotto senza derivati animali.
Veramente non capisco come si possa dire che una telefonata o informarsi su internet (se uno sa cercare e se si cercano cose razionali.. certo.. se poi volete vedere se il meteorite vicino casa vostra contiene prodotti animali perché volete farne un soprammobile.. dubito che troverete qualche info utile in tempi brevi) faccia perdere ore di attivismo; si trova sempre la solita oretta che sulla faccia della terra ha chiunque (poi ognuno decide di dedicarla a quel cavolo che vuole); il tempo per l'attivismo (che tra l'altro in genere è sempre pianificato) si perde per ben altre stupidaggini, non per informarsi su un prodotto o per parlare di una cosa.
Il fatto che quelli che si preoccupano delle piccole cose non fanno attivismo (che è decisamente più importante), non è una scusa per non informarsi sulle piccole cose (anche premiare una ditta piuttosto che un'altra è una cosa positiva e per fare questo bisogna informarsi).
Questo dico, tutto qui.
Anzi, voglio ringraziare chi molto prima di me si è informato sulle cose, ha cercato nuovi prodotti e ha messo le informazione a servizio di tutti (che sia lo spazzolino da denti o qualsiasi altra "stupida" cosa).
Invece di parlare di questi conoscenti gio_c, puoi invitarli (più volte) a fare attivismo con te.
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Guest,
23/11/12 19:33
gio_c ha scritto:
basterebbe che tutti smettessero di mangiare gli animali e se tutti gli animalisti utilizzassero le energie x questo scopo saremmo anni luce più avanti.
infatti hai ragione, quindi invece di dire quanto gli altri siano inutili, falli diventare utili e invitali più volte a fare attivismo con te! Prima o poi verranno e se non lo faranno almeno tu sai che stai facendo la cosa giusta.
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Guest,
23/11/12 19:38
Con la morte dei pulcini penso che Carlo intendesse dire che chi fa le uova sono le galline e per ogni gallina sfruttata un pulcino maschio viene ucciso; ma lo sapete già.
Nessuno di voi pensa che sia importante sostenere quindi chi già produce qualcosa senza l'uso di prodotti animali?
Per bere vino buono dobbiamo aspettare il blocco della produzione di uova da parte dell'industria avicola?.. o magari basta fare una telefonata?
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allgreen,
23/11/12 21:48
Carmen ha scritto:
(@ Allgreen: bello il tuo sito di E-commerce...complimenti!)
Grazie mille Carmen, ho aperto da poco cercando di creare un'attività che non vada in contrasto con i mie principi di vita.
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Andrea,
23/11/12 23:35
Non quoto le singole cose perché avete scritto un sacco..
Secondo me:
1) Quando si fa divulgazione non bisogna parlare di questi aspetti, altrimenti uno che è alle prime armi mette sullo stesso piano la bistecca e la birra che potrebbe essere filtrata con ossa animali.
2) Occorre sempre cercare di capire quando si tratta di ingredienti che causano la morte di animali e quando no.
Se la birra viene filtrata con ossa di animali invece di carbone o altre sostanze sono certo che non si influenzi il numero di animali uccisi. Però è abbastanza facile sapere se una data birra viene filtrata in questo modo per cui uno può comunque informarsi sulle marche che vanno bene. Non credo che si salvino animali facendolo comunque.
Se la birra contiene prodotti animali come la Guinnes (ma è un caso rarissimo) per me non è vegan.
Però non è il fatto che rimangano nel prodotto o che siano usati nel corso della lavorazione la discriminante, ma il fatto che si uccidano animali o meno.
Un libro è vegan. Certo, nella colla usata per la rilegatura possono esseri prodotti animali di scarto, ma sono certo che non incrementino in alcun modo il numero di animali uccisi. L'ingrediente animale rimane, ma è di scarto.
Con il vino per me non si tratta di prodotti di scarto: le uova non lo sono. Certo, se ne usano poche, ma allora anche le cotolette con lo 0.5% di uova dovrebbero andarci bene. Perchè se le l'uovo rimane nel prodotto non è vegan e se invece viene usato nel processo ma poi eliminato va bene? Semra un po' un cavillo.
Però è semplice la soluzione: ad esempio se uno compra il vino sfuso (ecologico ed economico, a parità di qualità costa molto meno e si riutilizza smepre la stessa bottiglia) basta chiedere nell'enoteca questa informazione.
Quindi per come la vedo io nella colla il prodotto animale (se c'è) rimane, ma è scarto. Nel vino l'uovo (se viene usato) non rimane nel prodotto finito ma non è scarto.
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Andrea,
23/11/12 23:37
gio_c ha scritto:
parlando del vino, nessuno si sognerebbe mai di allevare imprigionare e sfruttare delle galline per poter chiarificare il vino con le loro uova
Ma nemmeno per mettere un po' di uovo nelle cotolette vegetali. Allora perché quelle no e il vino sì?
come nessuno si sognerebbe mai di allevare imprigionare macellare degli animali per fare con una parte di essi i collanti per le scarpe..
Qui è diverso, si tratta di scarti di macellazione, le uova del vino non sono scarti, è tutta qui la differenza.
Gli animali vengono uccisi per carne, latte, uova, pelle, ecc. Questi danno un profitto. Gli scarti vengono raccolti e buttati. Qualcosa viene recuperato e può finire nella colla, credo a volte nell'asfalto ecc. Se in quel periodo ci sono sostanze non animali con le stesse caratteristiche più facili da reperire vengono usate quelle. La definizione di materiale di scarto è questa. "Poche uova" non è scarto.
Quindi sono d'accordo sul fato che stare a preoccuparsi di certi ingredienti come quelli della colla sia inutile, ma dobbiamo stare attenti a non includere ingredienti che invece uccidono animali solo perché sono presenti in piccole quantità o se vengono usati e poi non rimangono nel prodotto finito.
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Guest,
24/11/12 00:05
Quoto tutto quello che ha scritto Andrea.
Andrea ha scritto:
2) Occorre sempre cercare di capire quando si tratta di ingredienti che causano la morte di animali e quando no.
Appunto e per farlo bisogna informarsi.. ma a quanto pare per alcune persone informarsi (fare due telefonate o chiedere informazioni o cercarle su internet) significa togliere (non so come) tempo all'attivismo; questo mi ha lasciato perplessa, perché facendo l'esempio del vino, se le persone si informassero, in due secondi, facendo una telefonata, magari comprerebbero quello fatto senza albume (per il vino così come per altri prodotti) e lo segnalerebbero agli altri così che anche gli altri, avendo già l'info pronta, possano decidere di non comprare vino fatto con prodotti animali.
Ciao,
Didi.
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Carlovegan,
24/11/12 00:10
gio_c ha scritto:
carlo se vogliamo far finta di non capirci fai pure! non mi sognerei manco morta di sostenere quello che hai scritto tu!
Carmen ha scritto:
ma che c'entra? Le uova delle galline sono pulcini quando vengono fecondate e come tu ben sai, non tutte vengono fecondate, così come un ovulo umano diventa una mestruazione se non viene fecondato. Che c'entrano i pulcini?
Pensavo sapeste che per ogni gallina sfruttata vengono uccisi dei pulcini maschi, con triturazione o con la gassazione, per questo ho fatto il paragone fra pulcini e bambini.
Consumando uova si mette in motto la riproduzione di pulcini:
- i pulcini maschi di gallina ovaiola vengono sterminati
- i pulcini femmine di gallina ovaiola diventano galline, vengono sfruttate e poi uccise
Per questo non vanno acquistati prodotti che implicano la produzione di uova
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Andrea,
24/11/12 00:11
Andrea ha scritto:
Quindi sono d'accordo sul fato
Ops.. "sul faTTo", non "sul fato".. non credo al fato (Homo faber fortunae suae).
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Carlovegan,
24/11/12 00:17
Quoto ciò che hanno detto Didi e Andrea!
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Andrea,
24/11/12 00:19
Mi pare comunque che siamo tutti d'accordo sul principio di fondo. L'unico disaccordo è sul catalogare il vino
a) tra i cibi tipo cotolette con una piccola percentuale di uova
oppure
b) tra cose tipo la colla che può avere ingredienti di scarto e di cui è assurdo preoccuparsi
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Guest,
24/11/12 00:28
Andrea ha scritto:
b) tra cose tipo la colla che può avere ingredienti di scarto e di cui è assurdo preoccuparsi
Si, qui in questo caso secondo me, se uno può scegliere tra una scarpa vegan ma fatta con colla di scarto e una scarpa vegan e sintetica sarebbe positivo scegliere la seconda, non per il prodotto di scarto quanto piuttosto per premiare un'azienda che non paga, non compra da chi guadagna anche sugli scarti della macellazione. Tutto qui.
Questo almeno era il concetto che stavo esprimendo e ovviamente, comunque, non mi sognerei mai di dire ad una persona che non è vegan e a cui sto dando delle informazioni che è meglio premiare certe ditte e bla bla.. era solo un discorso "inter nos".. e non mi pare strano che un vegan si informi su questo fronte; è solo una cosa che vedo come positiva e che non c'entra nulla col fare o non fare attivismo.
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Carmen,
24/11/12 09:38
Grazie Andrea, sei sempre illuminante.