Ingredienti nascosti / Vino vegan

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1 gio_c, 21/11/12 17:47

ciao, non sono molto partecipe nel forum ma quando ho un dubbio vengo qui!:)
mi capita spesso di leggere, in vari gruppi su fb vegani, persone che si pongono problemi x prodotti in cui potrebbero esserci scarti della lavorazione degli animali
ad esempio nelle scarpe a basso costo in plastica, per me se ci sono i rombi che attestano che non c'è pelle va bene, se poi nelle colle e in che so altro vengono usati ma non dichiarati..non posso farci molto, ma non trovo neanche così giusto dover x forza comprare scarpe con marchi vegan, vegetarian etc a costi a volte davvero alti..a volte da giovane vegana, giovane nel senso che lo sono da solo 1 anno e poco più, mi pare ci sia un po' di lucro sulla scelta vegan, se non spendi 150 euro per le scarpe non sei coerente?
idem il vino, anche oggi vedo una discussione dove ci si pone il problema della chiarificazione, nel prodotto finito non c'è l'albume, può esserci nella lavorazione..
non so a volte mi sembra che si confonda il perché si è vegani con l'essere vegani, non so se mi spiego..mi sembra di riscontrare spesso questo atteggiamento..
o forse diversamente sono io troppo poco attenta...
aggiungo nel discorso delle scarpe che tralascio in questo momento dove vengono prodotte se in cina o a ferrara, a che costi di manodopera etcetc xè vale x qualsiasi cosa compriamo, dalla maglietta allo spazzolino da denti..

2 Marina, 21/11/12 21:30

Guirgia, questa è gente che non ha niente di meglio da fare che farsi pippe mentali, a me fanno il nervoso... potrebbero usare quel tempo per fare attivismo, invece così fanno solo danno, perché fanno credere che per essere vegan bisogna diventare scemi dietro a ogni oggetto di uso comune chiedendosi cosa mai ci sarà di nascosto nel processo produttivo.

Ma questo invece non esiste.

Ciao,
Marina

3 ariel444, 21/11/12 22:31

gio_c ha scritto:

mi pare ci sia un po' di lucro sulla scelta
vegan, se non spendi 150 euro per le scarpe non sei coerente?

però ci sono scarpe vegan per tutti i prezzi, esattamente come per le scarpe normali, tra cui trovi quelle di qualità e quelle scadenti a prezzi più bassi
oppure c'è chi come me tende a scegliere quelle vegan, di qualità e di marca, ma si avventa come un avvoltoio su saldi e promozioni (e compro scarpe da 180 sterline a 28 euro, spese comprese), sempre per fare un esempio

piuttosto trovo spesso gente che si stupisce di certi prezzi magari per un paio di stivali vegan made in europe e non fa altrettanto per un paio di stivali con lo stesso prezzo - se non il doppio - in pelle venduti in normali negozi del centro città (spesso made in china o in vietnam, come quelli di certi marchi famosi)
non perchè un prodotto è vegan che debba essere regalato insomma,ha le stesse dinamiche di altre cose in vendita, a meno che non sia qualcosa a "prezzo politico" o per beneficenza o non so

ognuno può scegliere dove comprare e quanto spendere, esattamente come per l'abbigliamento "tradizionale"

quanto al resto, concordo, andare a farsi pippe mentali su residui infinitesimali e oltretutto dubbi toglie solo energie per fare altro

energie meglio spese tra l'altro nello studiarsi invece le liste - ad esempio - dei marchi cruelty free, visto che ognuno si inventa un marchio ogni giorno facendolo passare per uno che non testa...

4 gio_c, 22/11/12 13:56

ariel444 ha scritto:
però ci sono scarpe vegan per tutti i prezzi, esattamente come per le scarpe normali, tra cui trovi quelle di qualità e quelle scadenti a prezzi più bassi

pienamente d'accordo che la scelta tra scadente e di qualità superiore c'è..tra quelle scadenti ci sono le made in china in plastica,con i rombi che identificano plastica ciò che è plastica, pensare che nelle colle ci sia chissà cosa per me rientra nelle pippe mentali o nel voler x forza far credere che tutto quello che compriamo debba essere veganscarpa veganvino etc

5 gio_c, 22/11/12 13:58

Marina ha scritto:
Guirgia, questa è gente che non ha niente di meglio da fare che farsi pippe mentali, a me fanno il nervoso... potrebbero usare quel tempo per fare attivismo, invece così fanno solo danno, perché fanno credere che per essere vegan bisogna diventare scemi dietro a ogni oggetto di uso comune chiedendosi cosa mai ci sarà di nascosto nel processo produttivo.

Ma questo invece non esiste.

Ciao,
Marina

grazie concordo in toto, anche sul nervoso:)!

6 Andrea, 22/11/12 14:11

Il punto è che per come è strutturato Facebook se dici cose intelligenti scompaiono in mezzo al flusso iterminabile di post senza senso.

Quindi alla fine ha visibilità chi passa la giornata a dire idiozie tipo che i vegan non leggono libri perché la colla potrebbe avere scarti animali (!).

7 fasguvh, 22/11/12 18:10

Andrea ha scritto:
Quindi alla fine ha visibilità chi passa la giornata a dire idiozie tipo che i vegan non leggono libri perché la colla potrebbe avere scarti animali (!).

"...e che quindi tanto vale mangiare la carne"
cosa sentita con 'ste orecchie

facebook e' quanto di peggio si possa trovare per avere informazioni serie
in generale non solo su questo argomento

8 Guest, 22/11/12 21:04

gio_c ha scritto:
...dalla maglietta allo spazzolino da denti..

Per lo spazzolino da denti.. oltre a stare attenti alle setole (che ovviamente sono sempre di plastica.. se sono setole animali c'è assolutamente scritto e bisogno proprio andarli a cercare o essere veramente sfortunati) più che altro si sta attenti a non comprare marche che fanno anche dentifrici, saponi ecc testati.. per non finanziare la vivisezione. Cioè..se non compri un dentifricio di un'azienda perché fa finanzia in qualche modo la ricerca su animali, ma compri il loro spazzolino.. non hai fatto niente:
Per fare un esempio: http://www.lavocedeiconigli.it/lista_della_morte.htm

Per il resto.. credo sia importante premiare le case produttrici che si sa non usano nulla di animale per produrre ciò che fanno (dal vino alle scarpe). Poi in genere anche se le cose costano un po' di più sono sempre di qualità superiore alla media; se poi non si può "investire" qualche euro in più per premiare le aziende meritevoli si fa quel che si può comprando vegan ma con materiale più scadente e con cose fatte in Cina, Tailandia, India eccetera, tutto qui.

Per quanto riguarda la lavorazione del vino.. questo è un problema secondo me.. non sono pippe mentali... è un problema dal punto di vista etico.. Perché se si usa l'albume.. delle galline vengono sfruttate per questo e poi c'è un problema per gli allergici e poi dipende anche dal senso di schifo, per esempio: http://www.wehaveadream.info/index.php?option=com_content&view=article&id=60
Alcuni potrebbero allora dire che tanto il tartufo è vegetale.. ma come non mangiamo il tartufo perché dei cani vengono sfruttati, magari scegliamo chi fa il vino (e ce ne sono tanti) che non usano prodotti animali per
chiarificare.

Peroccuparsi di non bere certe marche di vino non comporta il fatto di non fare attivismo, non capisco come una cosa possa escludere l'altra.
Puoi preoccuparti di cercare le alternative o comunque semplicemente di premiare quelle aziende che lo meritano secondo le tue possibilità e fare attivismo nel contempo.

Più uno sa, più conosce le alternative, più si comporterà secondo quello che vuole.

Per la maglietta basta leggere l'etichetta, non ci vuole assai.

Ovviamente, come gli altri, ti consiglio di lasciar perdere quello che viene detto su facebook.

Ciao,
Didi.

9 fasguvh, 23/11/12 09:25

Guest ha scritto:
gio_c ha scritto:
...dalla maglietta allo spazzolino da denti..

Per lo spazzolino da denti.. oltre a stare attenti alle setole (che ovviamente sono sempre di plastica.. se sono setole animali c'è assolutamente scritto e bisogno proprio andarli a cercare o essere veramente sfortunati)

non sempre purtroppo didi
come si parlava anche altrove io ci son cascato con unbo spazzolino "naturale"
in nessuna parte stava scritto qualcosa
sonon andato dopo io a vedere in giro per capire cosa fosse ingenuo lo so ma mi e0 successo

10 gio_c, 23/11/12 16:05

Guest ha scritto:

più che
altro si sta attenti a non comprare marche che fanno anche dentifrici, saponi ecc testati.. per non finanziare la vivisezione.

d'accordo sempre giusto ricordarlo ma è un altro discorso..la vivisezione con i prodotti contenenti ingredienti di origine animale

Per il resto.. credo sia importante premiare le case produttrici che si sa non usano nulla di animale per produrre ciò che fanno (dal vino alle scarpe).

io su questo ho dei dubbi, mi sembra ci sia troppo business intorno al "marchio di fabbrica vegan"

Per quanto riguarda la lavorazione del vino.. questo è un problema secondo me.. non sono pippe mentali... è un problema dal punto di vista etico.. Perché se si usa l'albume.. delle galline vengono sfruttate per questo

penso siano prodotti di scarto dello sfruttamento animale, le galline non vengono sfruttate per avere il prodotto che chiarifica il vino, si usa quello xè è disponibile, non c'è un mercato dell'albume per chiarificare il vino, c'è il mercato delle uova x l'alimentazione
Peroccuparsi di non bere certe marche di vino non comporta il fatto di non fare attivismo, non capisco come una cosa possa escludere l'altra.

non penso che una escluda l'altra ma vedo tanta gente intrippatissima con il

discorso "cosa contiente da dove deriva" per essere vegan puri e duri ma a un presidio contro il circo o in piazza a parlare con la gente siam sempre i soliti..
in questo senso dicevo nel primo post che mi pare di vedere confusione tra la causa e l'effetto, poi ovviamente ogni persona è mondo a sé, si sta generalizzando..

11 Guest, 23/11/12 16:41

gio_c ha scritto:
io su questo ho dei dubbi, mi sembra ci sia troppo business intorno al "marchio di fabbrica vegan"

Ferma lì!!!!!!

Non parlo del marchio di quell'essere viscido che non deve essere nominato (il signor voldemort okkeizzatore!!!)..

parlo di case produttrici di cui si sa che non usano prodotti animali.. per farti un esempio banale assolutamente generico:
http://www.camminaleggero.com/

So che è difficile trovare aziende simili, ma secondo me è importante comprare queste scarpe piuttosto che le scarpe con rombo e tessuto (che per esempio ho comprato un mese fa per me per non spendere più di 30 euro; ma se potessi comprerei subito da chi produce prodotti cruelty free, tutti.).

penso siano prodotti di scarto dello sfruttamento animale, le galline non vengono sfruttate per avere il prodotto che chiarifica il vino,

No, se c'è albume questo non è un prodotto di scarto.

si usa quello xè è disponibile, non c'è
un mercato dell'albume per chiarificare il vino, c'è il mercato delle uova x l'alimentazione

Ma non è che i tuorli vengono divisi dall'albume da un'azienda e l'albume viene venduto a chi produce vino. Non è così.

Chiaro invece che le ossa per chiarificare il vino sono un "sottoprodotto" della macellazione.

Ma voglio dire.. se si conosce un'azienda (non ci vuole molto, basta parlare con chi produce il vino) che non usa e quindi non compra derivati animali... questa è da premiare secondo me.

Poi metti che c'è anche il senso di schifo personale.. c'è magari a chi dà fastidio bere qualcosa filtrato con ossa di animali, ma questo ovviamente non fa più vegan.. è solo una cosa personale.

non penso che una escluda l'altra ma vedo tanta gente intrippatissima con



il
discorso "cosa contiente da dove deriva" per essere vegan puri e duri ma a un presidio contro il circo o in piazza a parlare con la gente siam sempre i soliti..

Ok, ma perché ti preoccupi di loro?

Cioè, queste persone sono quelle che anche se non si preoccupassero di queste cose non farebbero comunque attivismo.

Il problema non è il loro cercare prodotti di aziende cruelty free, ma è il non fare attivismo.

Informarsi sulle alternative è un bene, perché secondo me, se si può, premiare aziende (purtroppo pochissime) che non richiedono neppure sottoprodotti mi macellazione industriale o quant'altro per fare ciò che fanno son da premiare.

in questo senso dicevo nel primo post che mi pare di vedere confusione tra la causa e l'effetto, poi ovviamente ogni persona è mondo a sé, si sta generalizzando..

Non mi pare di aver generalizzato.
Semplicemente vai per la tua strada, fai attivismo e se puoi scegliere una buona alternativa al rompo e al tessuto fatto in Indonesia perché non sceglierlo? Tutto qui.

12 Carlovegan, 23/11/12 16:45

gio_c ha scritto:
penso siano prodotti di scarto dello sfruttamento animale, le galline non vengono sfruttate per avere il prodotto che chiarifica il vino, si usa quello xè è disponibile, non c'è un mercato dell'albume per chiarificare il vino, c'è il mercato delle uova x l'alimentazione

in questo caso non sono prodotti di scarto! http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=on_caiiksqw
Naturalmente non tutti chiarificano con l'albume di uova, albumina ed altri derivati animali, c'è anche chi non chiarifica il vino. Chi beve abitualmente vino al pasto, in un anno beve più di 100 litri di vino. Per fare 100 litri di vino, chiarificato, occorrono 3 chiare d'uovo, quindi 3 uova. Anche se poi la chiara non finisce nel vino, in quanto processo di lavorazione, ci sono volute 3 uova per fare 100 litri.

13 Carlovegan, 23/11/12 16:52

Aggiungo che solitamente per la chiarificazione del vino, da quello che mi è stato detto, si usa la bentonite ed in questo caso il vino è vegan

14 Lia78, 23/11/12 16:59

Carlovegan ha scritto:
Aggiungo che solitamente per la chiarificazione del vino, da quello che mi è stato detto, si usa la bentonite ed in questo caso il vino è vegan

Il problema è che per essere sicuri bisognerebbe chiamare uno per uno i vari produttori, perché a priori non è dato saperlo, a meno di dichiarazioni esplicite e certificazioni varie da parte del produttore. E' questo che porta via un sacco di tempo.

15 Guest, 23/11/12 17:06

Ma nel momento che ti interessa un certo tipo di vino (di cui sai già il costo) chiami prima a uno e se quello non usa prodotti animali prendi quello e basta, mica devi chiamare tutti i produttori di vino italiani!

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!