Vegan & boicottaggio multinazionali; pagina 3

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31 mazinger_z, 25/06/05 10:06

Daniele ha scritto:
A parte il fatto che anche per le birre credo ci sia qualche problema (non per tutte eh... mi pare che qualcuno citava la peroni...), comunque si potrebbero prendere dei cocktail... per quanto riguarda l'acqua in bottiglia credo sia un pò tutta da boicottare e infine chi è che va al pub a prendersi una cocacola o un succo di frutta?:-)

IO!!! Un bel succo di frutta e via!!! ;-) Non bevo Coca sia per il boicottaggio delle multi che per il fatto che non utilizzo prodotti che contengano eccitanti (teina, caffeina, ecc.)... ed essendo straightedge, non si pone il problema di ordinare birre vegan o cocktail come alternativa!!! Il boicottaggio è giustissimo e doveroso, e anche se sappiamo benissimo che nella società odierna sarebbe tutto da boicottare, è ok fare degli acquisti col minore "impatto" possibile senza dover a tutti i costi cercare la perfezione!!! Il discorso ha senso se si fa sotto tutti i punti di vista, perchè non è che si boicotta Coca Cola e Unilever e poi si fumano sigarette (anche "artigianali")!!!

32 falco, 25/06/05 14:48

Uno stile di vita vegan rispecchia un vivere orientato al rispetto della vita altrui: umana, animale e naturale (non li ho scritti in ordine di importanza).

Già il non bere latte e uova è una forma di boicottaggio.

Il boicottaggio di altre multinazionali è implicito e, dove possibile, va praticato.

L'importante è conoscere le alternative corrette al
momento giusto (e vi assicuro, ci sono per ogni cosa).

Enrico
--
www.vitadamarionette.com: "Pensate da uomini saggi, ma parlate come la gente comune."

33 Daniele, 25/06/05 23:49

Enrico Foschi ha scritto:
L'importante è conoscere le alternative corrette al momento giusto (e vi assicuro, ci sono per ogni cosa).

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Enrico, non ti pare di essere un pò troppo ottimista?:-)

Tanto per fare un esempio, pensi che il computer che ti trovi davanti abbia alcunchè di eticamente accettabile? E' chiaro che in alcuni casi siamo costretti ad abdicare ai nostri ideali... in quei casi l'unica possibilità mi pare la rinuncia (che mi pare non siamo in molti a praticare).

Daniele

34 falco, 26/06/05 00:45

Daniele ha scritto:
Enrico, non ti pare di essere un pò troppo ottimista?:-)

Se fossi stato ottimista, avrei scritto che tutti avrebbero cominciato a seguirle.
Le alternative ci sono, ma le seguiranno solo una minoranza (ed in parte).
E ci sono per ogni cosa. Perchè se si pensa a quelle percone che per tenere fede ai propri principi e non pensare ai problemi della società, vanno a condurre una vita da eremiti nel completo rispetto della natura (in comunità rifacenti ad antiche filosofie buddhiste o nei boschi, per esempio) si trova dimostrazione del fatto che è possibile una vita totalmente svincolata dal danneggiamento di terzi (Natura, Animali o uomini).

Tanto per fare un esempio, pensi che il computer che ti trovi davanti abbia alcunchè di eticamente accettabile?

Non mi stai facendo cadere dalla nuvole con questa domanda :). Ci avevo pensato già tempo fa (ed avevo anche scritto post su questo).
Ma se l'usare il computer ed il diffondere telematicamente una cultura (che ogni utente italiano potrà leggere ed approfondire) mi porterà a far nascere anche solo una consapevolezza di alimentazione vegetariana in poche persone, il fine giustifica i mezzi. E penso che considerando bilanciando l'impatto a lungo termine di questa scelta e di quella di una vita di rinuncie (da eremita), questa sia la migliore.

chiaro che in alcuni casi siamo costretti ad abdicare ai nostri ideali...

in questo caso l'abdicare si presenta molto spesso. quando per esempio mi sono informato sull'installazione di pannelli solari nel domicilio (senza il contributo della regione e dello stato) o sulla conversione del motore da benzina a metano della macchina ho trovato un grosso ostacolo: il prezzo.

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Enrico Foschi
www.vitadamarionette.com (alias Lamb)

35 gramigna, 26/06/05 09:12

Ciao a tutti! sono nuova e prima di tutto volevo salutarvi... bè nuova in parte sono iscritta da un pò ma solo adesso ruscirò a partecipare un pò più attivamente...

per quanto riguarda l'argomento credo sia necessario mettere in atto un boicottaggio anche di altre marche che magari con i prodotti vegan sembra non c'entrino nulla ma che poi hanno traffici e comportamenti che di etico hanno ben poco... la Procter e Gamble è uno degli esempi più evidenti.. fa esperimenti su animali per dirne una..

Io penso che comunque essere vegan significa mettere l'etica come valore fondamentale, il rispetto prima di tutto per tutti.. gli animali non umani e umani, l'ambiente, l'ecosistema...
riuscire in qualche modo a far in modo che i nostri comportamenti siano il meno dannosi possibile per tutto ciò che ci circonda e se possibile in alcuni casi che riescano addirittura ad essere migliorativi...

Il boicottaggio è comunque difficile da mettere in pratica, le multinazionali hanno talmente tante ramificazioni che diventa impossibile riuscire a sapere tutte le possibili implicazioni... ma questo non vuol dire che non ci si possa provare... pensavo che un iniziativa come questa di veganhome, ma anche altre liste simili possano essere anche un buon modo per scambiarsi informazioni in merito e farle circolare il più possibile, che ne dite?

Io non tralascerei nemmeno il discorso banche... purtroppo dietro quasi sempre ci sono traffici poco etici... l'unica alternativa mi sembra al momento banca etica e forse i c/c delle Poste.

Anna

36 Daniele, 28/06/05 13:46

Enrico Foschi ha scritto:
Le alternative ci sono, ma le seguiranno solo una minoranza (ed in parte).
E ci sono per ogni cosa. Perchè se si pensa a quelle percone che per tenere fede ai propri principi e non pensare ai problemi della società, vanno a condurre una vita da eremiti nel completo rispetto della natura (in comunità rifacenti ad antiche filosofie buddhiste o nei boschi, per esempio) si trova dimostrazione del fatto che è possibile una vita totalmente svincolata dal danneggiamento di terzi (Natura, Animali o uomini).

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Certo, ma tutto questo non può succedere all'interno di questa società. Ed è di questo che si sta parlando!:-)

Non mi stai facendo cadere dalla nuvole con questa domanda :).

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Non ne dubito minimamente!:)

Ma se l'usare il computer ed il diffondere telematicamente una cultura (che ogni utente italiano potrà leggere ed approfondire) mi porterà a far nascere anche solo una consapevolezza di alimentazione vegetariana in poche persone, il fine giustifica i mezzi. E penso che considerando bilanciando l'impatto a lungo termine di questa scelta e di quella di una vita di rinuncie (da eremita), questa sia la migliore.

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Bisogna vedere quante persone riuscirai a rendere consapevoli!:p Comunque questo è un discorso che regge poco... sembra quasi una giustificazione ed io invece credo che, vivendo all'interno di questa società, bisogna pur usare i suoi mezzi e strumenti altrimenti si rimane tagliati fuori... che poi l'etica non arrivi ancora a coprire certe cose è veramente un gran peccato... ma speriamo sia solo una questione di tempo.

in questo caso l'abdicare si presenta molto spesso. quando per esempio mi sono informato sull'installazione di pannelli solari nel domicilio (senza il contributo della regione e dello stato) o sulla conversione del motore da benzina a metano della macchina ho trovato un grosso ostacolo: il prezzo.

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Quella è una cosa su cui noi comuni mortali sbattiamo abbastanza spesso... ahimè! Comunque sappiamo che, vivendo all'interno di questa società, raggiungere la coerenza totale è pressochè impossibile, in tutti i campi, ma l'alternativa (la vita da eremita) non è da considerarsi un'opzione migliore... sempre che l'unico desiderio non
sia quello di vivere in pace con se stessi.

Daniele

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