Tesi su alimentazione
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guiru,
6/12/12 10:55
Ciao a tutti, avrei bisogno di consigli...
Sto svolgendo la tesi sulla sostenibilita alimentare, e ovviamente in un capitolo vorrei affrontare il tema delle scelte veg. Ma il prof, letto l'indice, ha detto di avere dei dubbi proprio su quel capitolo perchè: più che di diete sostenibili, vorrebbe che parlassi di "territorializzazione" delle diete. Lui dice che una dieta sostenib. è quella che attinge alle specificità
produttive del territorio, adattandosi alle capacità produttive del
contesto locale e focalizzando l'attenzione sul miglioramento compatibile delle rese e sulla qualità della produzione, piuttosto che tendere a modificare gli ordinamenti colturali per adattarsi a diete di altri contesti territoriali.
Il che in parte è vero ok, ma non posso non parlare di vegetarismo! Come farglielo capire che l'argomento c'entra eccome? Grazie
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Andrea,
6/12/12 11:20
guiru ha scritto:
Lui dice che una dieta sostenib. è quella che
attinge alle specificità
produttive del territorio, adattandosi alle capacità produttive del
contesto locale e focalizzando l'attenzione sul miglioramento compatibile delle rese e sulla qualità della produzione, piuttosto che tendere a modificare gli ordinamenti colturali per adattarsi a diete di altri contesti territoriali.
Questa è una cavolata colossale. I nostri nonni mangiavano praticamente vegan: carne, formaggi, ecc erano roba da ricchi (e malati). Che 50 anni di pressione della lobby dell'allevamento abbiano fatto credere che mangiare prodotti animali sia normale non li rende certo i prodotti della nostra cultura.
E poi definire la scelta vegan come "adattarsi a diete di altri
contesti territoriali" ha senso solo se si parla di Esquimesi, perché in ogni altro angolo del mondo la scelta vegan non è altro che mangiare i prodotti vegetali della propria tradizione. Ad esempio per noi Italiani cereali, legumi, frutta e verdura.
Secondo me la prima cosa che devi far capire al tuo professore è proprio questa, che essere vegan non significa strafogarsi di cibi strani provenienti dall'oriente (anche se sarebbe infinitamente più sostenibile del mangiare carne prodotta localmente) ma al contrario riscoprire le tradizioni di qualche decennio fa.
Poi sarebbe il caso di notare che disboscare il Brasile per produrre carne non la rende propriamente un prodotto territoriale e che nutrire con vegetali gli animali di allevamento per produrre carne e altri prodotti è del tutto insostenibile e inefficiente (16 kg di vegetali per produrre 1 solo kg di carne).
Come fonti sull'assoluta insostenibilità della carne : Ecologica:
https://www.saicosamangi.info/ambiente/Scoaiale:
https://www.saicosamangi.info/sociale/Economica:
https://www.saicosamangi.info/economia/Più scientifico:
http://www.nutritionecology.org/it/
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fasguvh,
6/12/12 14:05
Andrea ha scritto:
Poi sarebbe il caso di notare che disboscare il Brasile per produrre carne non la rende propriamente un prodotto territoriale e che nutrire con vegetali gli animali di allevamento per produrre carne e altri prodotti è del tutto insostenibile e inefficiente (16 kg di vegetali per produrre 1 solo kg di carne).
oltre al fatto che i poveri animali sono obbligati - oltre a mangiare ogm - a nutrirsi di legumi e mais se non anche degli scarti dei propri simili
quella degli animali che vivono pascolando tra i prati e' una favoletta alla quale nemmeno un bambino di 3 anni dovrebbe essere fatto credere
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giuliaveggie,
6/12/12 14:23
ciao,
ecco quello che si può dire al tuo insegnante:
Gli uomini sono stati fatti per essere diverso, se non fosse così, allora mangiamo tutti le stesse cose nella stessa quantità e nello stesso modo.
come il consumo di carne anche quello di verdura ha i suoi seguaci.
non viviamo più nel Medioevo, ci siamo evoluti, abbiamo più consapevolezza e scelte responsabili.
nel 2012 le persone occidentali si nutrono con cibo dal tutto il mondo!
ora alcune aree non produccono nulla, solo servizi altre zone si sono concentrate su un unico prodotto, il resto viene da altri paesi.
la cucina vegan è più zonale rispetto alla cucina generica, ad esempio in Asia hanno diversi tipi di cibo ed altri ingredienti che usiamo, nella nostra parte d'Europa, ogni tanto;in Europa si utilizzano più cereali, semi e legumi, e tale in Italia, da quello che ho visto anche su questo sito, anche in questi giorni,radichio, pasta e riso sono generalmente presenti.
e se il tuo insegnante ti dà tutto questo compito che non è giusto,
e ti costringe a fare un tema contro i tuoi valori, allora non ti rispetta e manca poco per discriminarti.In questo caso e neccesario attenzionarlo..
giulia
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Carmen,
6/12/12 15:17
Ciao guiru, simpatico il tuo professore :-D confonde la sostenibilità con le tradizioni, una visione a dir poco superficiale e anacronistica. Secondo lui basta che hai cibo a portata di mano, sei a posto. Questo discorso va bene per i vegetali ma per i cibi di origine animale, lui crede che ancora la gente alleva gli animali nel proprio cortile e la mattina va nella stalla a mungere il latte, come succedeva un secolo fa? Non si è accorto che le cose sono leggermente cambiate? Tutto quello che c'è dietro gli allevamenti non lo considera per niente. Mi fa ridere soprattutto quando dice che sarebbe meglio non "modificare gli ordinamenti colturali per adattarsi a diete di altri contesti territoriali"...ma quali sarebbero gli altri contesti territoriali? Forse c'è un luogo al mondo dove tutti quanti sono vegani? Ditemelo, perchè ci vado!
Comunque con la prima risposta che ti ha dato Andrea, secondo me hai già abbastanza materiale, non c'è neanche bisogno di aggiungere nient'altro.
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guiru,
6/12/12 15:56
Grazie a quelli che hanno risposto sino ad ora.
Forse ho dato per scontato certe cose, ma gliele ribadirò... Il fatto è che la gran parte già gliele avevo dette e sembrava mi avesse dato l'ok, ma poi di nuovo questa risposta quando gli ho presentato la bozza dell'indice... Boh, vedrò come si evolverà la storia.
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Carmen,
6/12/12 16:02
Facci sapere!
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Lia78,
6/12/12 16:22
guiru ha scritto:
Grazie a quelli che hanno risposto sino ad ora.
Forse ho dato per scontato certe cose, ma gliele ribadirò... Il fatto è che la gran parte già gliele avevo dette e sembrava mi avesse dato l'ok, ma poi di nuovo questa risposta quando gli ho presentato la bozza dell'indice... Boh, vedrò come si evolverà la storia.
Magari nel frattempo si è dimenticato, succede quando vedi tanti studenti... Tu ribadisci i tuoi argomenti e vedrai che alla fine sarà costretto a darti ragione!
E' anche stato fatto uno studio per confrontare l'impatto ecologico di un alimentazione veg con una non-veg a km 0, e i risultati erano molto a favore dell'alimentazione veg (sebbene anche acquistare cibi a km 0 ha la sua importanza chiaramente).
Buon lavoro!
Lia
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MissV,
11/12/12 15:48
Hai provato a teorizzare una dieta vegan a kilometro 0, informandoti su tutti i prodotti di stagione e magari sui metodi di conservazione di quelli non di stagione?
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Jak,
11/12/12 19:17
guiru ha scritto:
Ciao a tutti, avrei bisogno di consigli...
Sto svolgendo la tesi sulla sostenibilita alimentare, e ovviamente in un capitolo vorrei affrontare il tema delle scelte veg. Ma il prof, letto l'indice, ha detto di avere dei dubbi proprio su quel capitolo perchè: più che di diete sostenibili, vorrebbe che parlassi di "territorializzazione" delle diete. Lui dice che una dieta sostenib. è quella che attinge alle specificità
produttive del territorio, adattandosi alle capacità produttive del
contesto locale e focalizzando l'attenzione sul miglioramento compatibile delle rese e sulla qualità della produzione, piuttosto che tendere a modificare gli ordinamenti colturali per adattarsi a diete di altri contesti territoriali.
Il che in parte è vero ok, ma non posso non parlare di vegetarismo! Come farglielo capire che l'argomento c'entra eccome? Grazie
Ma tra parentesi il prof non dovrebbe farsi gli affari suoi?
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guiru,
12/12/12 12:47
Jak ha scritto:
Ma tra parentesi il prof non dovrebbe farsi gli affari suoi?
Si, sarebbe una gran cosa :) comunque nell'ultima mail che ci siamo scambiati mi ha detto che voleva solo ricordarmi dell'obiettivo della tesi... Mah, secondo me non è ancora finita qui...
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guiru,
12/12/12 12:56
MissV ha scritto:
Hai provato a teorizzare una dieta vegan a kilometro 0, informandoti su tutti i prodotti di stagione e magari sui metodi di conservazione di quelli non di stagione?
Mmhh no, ma non credo sia possibile aggiungere anche questa cosa... Anche se l'argomento del km zero e dei prodotti locali lo tratterò di sicuro (non parlerò certo di prodotti di origine animale, anche perchè per fortuna qui in puglia la stragrande maggioranza dei prodotti tipici è
vegetale...)
grazie comunque!