svolgo un lavoro anti-vegano

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1 Nicole_veg, 30/01/13 20:47

Ciao a tutti, mi chiamo Nicole e da poco ho conosciuto questo sito e questo forum.
Mi presento e irrompo già qui con un problema e questo mi dispiace, ma è una cosa che mi mette fortemente a disagio e non riesco a trattenere.

Cerco qualche parola, un consiglio, sapere cosa devo fare o come viverla...

Lavoro come grafica impaginatrice (inserisco i testi) per una piccola casa editrice che pubblica riviste e ora hanno in progetto una rivista di cucina che partirà nei prossimi mesi.
Ovviamente per rivista di cucina si intende un intero ricettario di cucina non vegana.
Non posso rifiutare il lavoro perché sono l'unica grafica della casa editrice e nessuno può farlo al posto mio.

Lavoro a contratto progetto rinnovato a mesi e la titolare è una persona piuttosto superficiale, arrogante e che guarda solo agli interessi. E' una persona che mette alla porta chiunque per un niente. Con questo intendo che se venisse a sapere che sono vegana, (so che già detesta i vegetariani), posso trovarmi in strada nel giro di pochi giorni com'è successo per varie questioni personali con altre persone.

Ho bisogno del mio lavoro e non riesco a trovare altrove perché la crisi economica, come si sa, è piuttosto
evidente.

Solo l'idea di dover lavorare a questa rivista di cucina mi sta facendo avere una crisi depressiva. Non so come vivere la cosa, inserire immagini (da elaborare per migliorarle) e ricette di arrosti quando faccio divulgazione online vegana è una situazione per me terribile.

Come viverla? Cosa devo fare?
Grazie a quanti mi potranno dare una qualche parola,
Nicole

2 Andrea, 30/01/13 21:12

Personalmente lascerei subito quel lavoro.

Al limite se proprio uno ha mutuo da pagare, scadenze varie, nemmeno un euro in banca ecc. ecc. può limitarsi a iniziare a cercare. Ma per cercare intendo cercare qualunque cosa, che si tratti di pulire le scale o consegnare volantini nelle buche delle lettere.

Questo lo farei prima di tutto per gli animali (per quanto possa essere pesante essere senza lavoro è niente in confronto all'essere fatti a pezzi per diventare carne..) ma anche perché egoisticamente la situazione sarebbe invivibile: per molto meno credo che vivrei l'andare al lavoro come un incubo.

3 Marina, 31/01/13 00:06

Anche io ti consiglio di lasciar perdere, anche perché oltretutto è solo un contratto a progetto, non è che sia il lavoro della tua vita.
E poi se la capa è una che manda via la gente per qualsiasi sua antipatia personale come hai detto che ha fatto con altre persone, tu magari fai questa cosa e poi lei ti licenzia lo stesso, perché un giorno le gira storto....

4 Nicole_veg, 31/01/13 09:27

Intanto un sincero grazie per le risposte, davvero.
Lavoro lì a contratto a progetto ripetutamente da cinque anni: sono l'unica riuscita a rimanere ma si tutela facendomi contratti brevi per essere libera di cacciarmi senza problemi.
Ho cercato moltissimo un altro lavoro in questi anni ma le cose non sono così semplici perché purtroppo non posso svolgere altri lavori perché sono invalida (non protetta) per cui non riesco a trovare lavoro per le forti limitazioni.
Non ho nessuno che mi possa aiutare economicamente per cui ho bisogno di lavorare. Prima di allora, finché c'erano, venivo aiutata dai miei genitori.
Sì insomma, non so proprio come fare, non so come cavarmela senza un lavoro. Ma è un incubo e mi sta facendo impazzire solo all'idea.

5 kiwana, 31/01/13 09:32

Oppure potresti tenere duro finchè non qavrete finito la rivista, mi ca faranno solo testi di cucina vero??? Spero che dopo passeranno ad altro!!

6 Nicole_veg, 31/01/13 09:59

Ciao Kiwana,
e grazie per l'intervento. Sì, fanno anche tutt'altro e la rivista di cucina sarebbe marginale. Marginale ma piuttosto sconvolgente per me, tuttavia mi sa che non ho altre alternative e dovrò sopportare come hai detto tu.
Se non avessi i limiti che ho, andrei a fare di certo le pulizie di casa da qualche parte.

Comunque ovviamente ho già ripreso a mandare via curriculum... ma non è facile trovare.
Grazie, ciao,
Nicole

7 kiwana, 31/01/13 11:35

Sono contenta, ecco questo mi sembra una buona soluzione, cercare un altro lavoro e vedere la rivista di cucina come marginale, le altre cose che farai saranno sicuramente più neutre! Se sei brava nel tuo lavoro e ti piace pure crca di guardare le cose belle in cui puoi cimentarti. Dopotutto ovunque ci giriamo ci imbattiamo in cose anti-veg purtroppo, secondo me l'importante è impegnarsi a fare divulgazione costantemente, sensibilizzare gli altri, cercare lavori più consoni magari certamente, se possibile, Quindi tanti auguri e buon lavoro!

8 Nicole_veg, 31/01/13 14:01

grazie ancora Kiwana per le belle parole.
Il mio lavoro era così bello fino a qualche giorno fa che mi sentivo fortunata. A parte l'ambiente inumano, il lavoro lo facevo con gran entusiasmo.

Per difendermi ho cominciato a pensare, come facevi capire anche tu, a tutti quei lavori che possono essere anti-veg, come commessa in un negozio di abbigliamento non vegano dove al capo di cotone si vende anche quello con lana. O alle scarpe dove in mezzo a tanta pelle sintetica, può esserci il paio che ha quella vera o il cuoio. O anche lo scaffalista al supermercato...

Ovvio che comunque ora non mi resta che cercare qualcosa più consono a me.
Un caro saluto, ciao!

9 AleVimukti, 31/01/13 14:52

Ciao NicoleVeg,
capisco il tuo pensiero e ti consiglio di continuare ad inviare Cv ovunque!

Anche io mi trovai in una situazione del genere, tempo fa, forse peggio. Rifiutai una posizione come Venditrice in un'Azienda che vendeva molti prodotti elettronici e che mi avrebbe fatto guadagnare molti soldi.
Durante il corso iniziale (al 3°giorno), mostrarono i vari prodotti (es: box per massaggio shiatsu, ecc), ma sfortunatamente scoprii che vendevano anche un pennellino a base di setole di cinghiale per la pulizia (un prodotto nuovo) ... O_o
Dopo aver mostrato disgusto e disprezzo ai collaboratori, lasciai subito l'Azienda.
Non potevo vendere un prodotto del genere, facendo finta di nulla e mostrarlo con gioia ai clienti.
Così, rifiutai la proposta di lavoro.
Mi inseguirono ovunque per propormi una posizione alternativa:
" Vuoi lavorare come segretaria all'interno del nostro ufficio amministrativo?" , ma neanche per sogno!
Non sarebbe cambiato nulla, perchè avrei fornito ai clienti le stesse informazioni.

All'inizio ero felice di poter guadagnare molti soldi, ma sono contenta di aver rifiutato l'offerta lavorativa.

Anche io ero in cerca di lavoro, ma non per questo ho smesso di cercare un lavoro serio e compatibile con i miei valori. In casa siamo in due (io e il mio compagno) e pago molte spese per la casa, ecc... Non siamo figli di papà e certamente viviamo grazie alle nostre capacità.

10 Andrea, 31/01/13 15:38

Anche alla luce di queste informazioni in più, personalmente credo che lascerei subito il lavoro. Il "credo" lo metto perché è una situazione che non mi è mai capitata (non il lasciare o rifiutare un lavoro, ma le difficoltà aggiuntive nel trovarne un altro).

Sì è vero, fare un lavoro che pesa mentre se ne cerca un altro rende tutto più facile. Questo però è solo un lato del problema, cioè il peso per te. Poi c'è l'altro lato, cioè il danno agli animali, e quello non è affatto mitigato dal cercare altro.

Non so, l'idea di migliorare la foto di un pezzo di animale morto per farla apparire più appetitosa e far dire al lettore: "Oh, bene, stasera cucino un arrosto" (= stasera uccido un animale innocente) mi sarebbe veramente impossibile da accettare.

11 Nicole_veg, 31/01/13 21:22

Sì è una cosa che mi sta logorando.
Purtroppo non trovo lavoro non perché non sia capace, ma perché ho delle difficoltà fisiche di movimento che mi limitano. Per dire non posso neppure guidare l'auto. Ho cercato lavoro come telelavoro e l'anno scorso ho mandato via ben 300 curriculum e le risposte sono solo tanti complimenti ma se hanno bisogno è solo in sede. Per cui niente.
Ho pessime condizione economiche con il fatto che guadagno poco, 600 euro per 7 ore al giorno dal lunedì al venerdì e senza diritto alla mutua.
Volevo già andarmene per il problema economico perché con quei soldi non è che vivi molto bene, ora desidero andarmene anche per la questione etica.
Non è che sto cercando il mio mestiere, cerco qualsiasi lavoro purché serio ma già una persona normale ha difficoltà a trovare, io ancora di più.
A volte mi chiedo che ci sto a fare in questo mondo, scusate lo sfogo, ma ora che mi si aggiunge anche questa crudeltà sto scoppiando.
Ma in qualche modo farò.

12 cristy, 31/01/13 21:31

Tutti i migliori auguri!!
magari dico una cavolata, ma perchè non provi a contattare ditte che lavorano già nel cruelty free? cibo prodotti eroboristici abbigliamento ecc.. magari non hanno bisogno di una grafica, ma anche di altro non si sa mai.. La motivazione etica può anche essere una spinta in più per scegliere te!!
Non so dove abiti, ma ora i negozi cruelty free sono sempre più frequenti anche nelle piccole città, puoi provare a proporti come commessa, alla fine lo stipendio non sarà meno di quello che prendi adesso (che sfruttatori però)

13 Nicole_veg, 31/01/13 22:20

Grazie cara Cristy,
a dire il vero ho già provato nel settore editoriale cruelty free, e sarebbe il mio sogno! Comunque là non avevano bisogno.
Come commessa purtroppo è incompatibile con le mie possibilità fisiche: ho seri problemi.
L'unica soluzione per me è il telelavoro. E trovare qualcuno che mi dia lavoro a casa non è per niente facile.

Se dovessi trovare, vi farò certamente sapere, siete stati così disponibili e gentili che mi da un gran sollievo sapere che esistono persone che sanno ascoltare e capire.

14 Andrea, 31/01/13 23:36

Nicole_veg ha scritto:
Ho cercato lavoro come telelavoro e l'anno scorso ho mandato via ben 300 curriculum e le risposte sono solo tanti complimenti ma se hanno bisogno è solo in sede.

Tralasciando per un attimo i problemi burocratici, hai pensato a lavorare come free-lance? Proprio perché non è un periodo roseo credo che molta gente per volantini, brochure ecc. sarebbe lieta di pagare meno evitando di passare per un'azienda e lavorando direttamente con il grafico.

15 Nicole_veg, 1/02/13 09:42

Purtroppo fatto anche quello, sembrava la soluzione più adatta ma non è stato così perché non riuscivo andare in cerca di clienti perché non posso uscire e propormi. A quanto pare solo se ti vedono dal vivo hai più chance. Non è semplice via online, ne ho fatto esperienza.

Ho cercato di tenere aperta l'attività anche mentre lavoravo a contratto a progetto ma a un certo punto non potevo tenerla aperta per i costi di commercialista, con quello che guadagno con il mio lavoro non metto via nulla a fine mese, e perciò non potevo più reggere i costi, era diventato un lusso.
Inoltre, dopo un tot, quindi per me a breve, mi scattava la contabilità semplificata che richiede costi obbligati all'INPS anche se non guadagni...

Bell'Italia...

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