E bravo Veronesi, ha riciclato una risposta che aveva gia' dato tempo fa...
A me fa rabbia questo suo modo di rispondere, e' piu' dannoso di un vivisettore, perche' almeno il vivisettore sai che sta dall'altra parte, lui invece sembra stare
dalla nostra, ma non e' vero. Cosi' quando dice qualcosa lui, che ama gli animali, la gente ci crede. Tipo che gli animali nei laboratori non soffrono (!) o che se ne usano sempre meno nelle ricerca medica. Arriva anche a dire che la vivisezione e' scientificamente attendibile, rimane
solo "un margine di imprevedibilità". E poi si dice contrario "in linea di principio"! Insomma, molto piu' dannose queste dichiarazioni che quelle di un Garattini...
Veronesi va benissimo usarlo come "testimonial" o come esempio per la scelta vegetariana, ma per la questione vivisezione, per carita', meglio lasciar perdere!
Magari fosse vero che gli animali nella ricerca si usano di meno: confrontando i dati del 2000 con quelli del 2003 si vede che sono aumentati moltissimo gli animali usati nella ricerca di base, cioè quei test che NON è obbligatorio per legge effettuare su animali! C'e' stato un aumento del
40% degli animali usati nella ricerca di base, distribuiti tra i vari campi di studio. L'aumento maggiore, il 60%, si è avuto nello studio del cancro, seguito da un 30% di aumento nel campo delle malattie cardiovascolari e... dei disturbi nervosi umani!!!!
L'articolo completo che parla di questi confrotni sui dati statistici lo trovate qui:
https://www.novivisezione.org/info/stats2005.htmCiao,
Marina