Rabbia; pagina 2

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16 Sibyl, 10/03/05 19:07

Grazie a tutti per le risposte.
La soluzione è unica. La rabbia non mi può passare, questo me lo posso scordare. Posso solo cercare di gestire questa rabbia e trasformarla in un impulso ad agire che mi permetta, da un lato di diminuire la frustrazione e dall'altro, soprattutto, fare qualcosa di utile.

Certo, sopportare la gente che mangia il formaggio e che letteralmente gode per quello che fa, sapendo che cosa succede e rispondendo che è "questione di sensibilità" se non gli fa nè caldo nè freddo, è terribile.

Ma per fortuna esistono anche persone più sensibili, e allora è meglio rivolgersi a queste altre.

17 Supa, 14/03/05 19:01

io ho un' altra idea..

che la rabbia sia certamente umana.

ma che questa nostra scelta debba anche camminare a manina con una nuova consapevolezza di vita, che comincia da noi...

es. se si detesta l'aggressività che certi onnivori hanno verso di noi, comportarci a nostra volta con aggressività è doppiamente controproducente:
1-perchè incoerente. usiamo violenza verso altri esseri, quando ci da fastidio per primi riceverla.
2-invece di avvicinare persone a riflettere sulla nostra scelta, si contribuisce a creare un odio, un muro, un ghetto che la storia insegna peggiora solo le cose!

il mondo è a 360gradi...siamo in 7 miliardi.
ciascuno vittima di ciò che ci è stato insegnato sin da piccolo, e per questo, non colpevole al 100%.
c'è una bella differenza da chi crede di esser nel giusto perchè non ha visto altro, anche se fa un danno.... e chi sceglie per cattiveria di fare lo stesso danno!(con questo non nego affatto hce il danno sia grave!!!! )
Capire questo, significa capire come intervenire per fare il nostro piccolo, per porvi rimedio.
Ma prima dobbiam tutti cominciare da noi stessi.

anche se quello che ho appena detto mi renderà impopolare...

ci son persone che scelgon di diventare vegan, e poi mi aggrediscono ( successo in un altro sito) se pongo una domanda elementare....
se la scelta è etica, etica deve rimanere a 360 gradi....e davanti agli umani sentimenti, coltivarli in odio sarebbe un grosso errore. contro la nostra stessa etica.

per cui dirò sempre....non ci accaniamo, spesso (io per prima) lo facciamo anche inutilmente, tipo i post incentrati solo sul dire quanto odiamo i carnivori ecc.... spieghiamo le cose sorridendo, non dimentichiamo di fare il nostro e cerchiamo invece la radice del problema.

molto piu profonda del "mangiare carne" in se...
si tratta di un problema sociale che per molte cose riguarda anche noi, magari in altri campi:

NON SAPPIAMO SCEGLIERE, E NON SAPPIAmo perchè facciamo le cose!.

non sappiamo perchè ci mettiamo certi vestiti, ce li facciamo imporre. ascoltiamo certa musica perchè è suonata a mo di tormentone... ci depiliamo ovunque, senza nemmeno riflettere sul perchè... anche nelle sciocchezze è
così....

SIAMO PASSIVI! la gente beve la coca cola qnado fa piu morti del petrolchimico a marghera, e ciò si trova nei processi messi a verbale, ma debitamente taciuti dalla tv...

crediamo a molto di ciò che ci dicono, e idem è per i tanto detestati sfruttatori di animali. credono a ciò che dicono loro.

La soluzione è ben piu difficile. bisognerebbe educare alla scelta consapevole. andare, come abbiam fatto noi per questo nostro piccolo grande ideale, a vedere, a toccar con mano, a informarci!

guardiamoci dentro! quanti di noi erano carnivori magari convinti in passato? non ho forse ragione, dicendo che noi eravamo le prime vittime di chi muove questi fili?

La gente ha in mano piu di ciò che crede.... se imparasse a applicare la coscienza alle proprie azioni, non cambierebbe solo questo, ma mille altri problemi per cui mi batto.
il turismo sessuale (presto partirò per l'india per
cercare di recuperare quei baMBINI).... lo sfruttamento della prostituzione (ancora si crede che quelle per strada lo fanno per scelta.....di certo non qui), il diritto alla dignità di tutti gli esseri, compresi quelli umani!

Gandhi, lettura consiglliata a tutti...era anche vegetariano... ;)

vi bacio e abbraccio, anche se da oggi vi sarò un pelo piu antipatica!

18 Sibyl, 14/03/05 20:43

Forse mi sono espressa male.

Io non ho detto di essere aggressiva con gli altri o cose simili.

Mi sono sentita libera, in un forum frequentato da vegetariani e vegani, di esprimere un sentimento che mi fa cadere nello sconforto, in questa fase, più che rendermi energica per fare qualcosa di utile.

Non ho detto che sono aggressiva con gli altri.

Ho detto solo che quando vedo la gente che stragode a mangiarsi le piadine con lo strutto e il prosciutto, pur essendo magari anche più coscienti di me di quello che accade ai maiali, è totalmente impermeabile a qualasiasi tipo di empatia verso di loro. E questo mi addolora.

Non c'entra nulla l'odio acerrrimo e violento verso i vegani che te hai conosciuto.

19 Sibyl, 14/03/05 20:44

volevo dire... verso gli onnivori.

20 Supa, 16/03/05 23:29

basta vedere anchje in questo forum..... la gente si scanna....
si impone... si crede che perchè nella vita ha capito 1 delle tante cose forse da capire è illuminata e non sbaglia più...

io stessa, son stata aggredita da gente che dovrebbe esser piu simile a me di altri...

le iniziative animaliste! adoro i manifesti e le azioni per informare su come vengon trattati in realtà gli animali, perchè è un grosso errore credere che lo sappiano tutti! invece quasi nessuno di loro ne ha consapevolezza, e va benissimo informare...quindi anche qui, non è vero che sanno meglio di noi. non sanno affatto. molti credono che addiirittura gli animali non soffrano come noi. perchè la scienza glielo fa credere.

ma ad esempio, sul manifesto che mostra come son trattati gli animali da pelliccia e l'orrenda crudeltà che li uccide, si aggiungono frasi come "donne bastarde"...

il che.... le immagini parlano da sole, meglio che con le parole. aggiungere gli insulti fa l'effetto opposto. uno, invvece di pensare, dimentica l'immagine e si focalizza sull'insulto. perchè becca il suo orgoglio, e la mente umana funziona così!

e questo non lo si capisce. così si crea un muro, una guerra, dove si cercadi sferrare colpi al "nemico".

si considera "nemico" quella gente, così noi per primi mettiamo i paraocchi.sono vittime, vcosì come noi, di una passività insegnata a fini economici sin dalle elementari, ragioniamoci su!

perchè in molti attivismi è questo il guaio. il gruppo rafforza, e il tutto diventa una cosa finalizzata solo alla soddisfazione dei nostri impulsi aggressivi. non capendo che il vero fine è cercare di stimolare la gente a uscire dalla passività, a compiere delle scelte... che non fa.

gira per il forum...alcuni post son simpatici, altri fan ridere. ma poi ci si insulta, si prendon posizioni cariche di odio.

è l'odio e il senso di superiorità che alimenta uccisione di uomini e animali innocenti.
ed è di questi due sentimenti atroci che bisogna liberarci. cominciando da noi...

questo è uno dei motivi per cui nemmeno tra veg*ani mi sento bene.

L'ESTREMISMO. LA CECITà VERSO SE STESSI. il credersi superiori e perfetti. di aver capito ogni cosa del mondo.

ma il mondo ha mille aspetti, l'etica ha ancora grandi passi da compiere. e tutto è collegato a 360gradi.
è fisicamente impossibile per un essere umano capire tutto, altrimenti saremmo dio (per chi c crede).

ma molti pare non capiscano nemmeno una cosa elementare come questa.

non eran dirette a te le mie parole, ma a tutta la discussione in generale!
un bacio stellina.

21 Amuk, 22/03/05 10:33

Ciao Supa (sei ShamanGhianda di VeganItalia?:-) ), sono d'accordo con te. La violenza e la rabbia non ha mai portato a nulla se non ad allontanare le persone e quindi non poterle più "convertire" all'essere veg*, sarebbe meglio spiegare con calma e con volontà ciò che accade agli animali e i motivi delle nostre scelte e se poi l'altra persona ha un po' di sensibilità comincerà a fare domande, anche stupide a volte ma non sempre sono per provocare.. Supa, quell'utente ha provocato molto anche in passato perchè considera "estremisti" i vegan..non pensarci :)

22 Lucik, 28/03/05 14:26

E' vero, l'etica è un estremismo: vuole dire rispettare
dei principi in modo fermo, senza eccezioni (almeno senza contraddizioni)... la verità, il coraggio, la giustizia, la lealtà, la dignità... sono tutti un estremo, quello buono. Per quel che riguarda la mia esperienza, ho capito in modo chiaro che il miglior modo per far capire delle cose a qualcuno, sta nel parlarne esponendo le idee, non iniziando a dire "tu sbagli". Perchè anche se gli argomenti lo dimostrano, le persone non accettano di sentirsi dire che sbagliano. Se glielo dici, si risolve tutto in un muro contro muro (di qualunque cosa si tratti). La cosa migliore, sta nell'argomentare con tranquillità, non nel dare il senso di voler condannare chi ti sta di fronte. Così lascerai l'interlocutore libero di riflettere, e non impegnato a difendersi (in questo caso senza avere spazio per prendere spunti da quello che dici).

Per quel che riguarda la rabbia....nella vita, il modo in cui vedi e senti le cose, può trasformarsi con il tempo. Mi ricordo che ogni volta che vedevo una notizia triste al telegiornale mi "fermavo" perchè volevo sentirne la
realtà, condividerne per un istante il dolore. Volevo dedicare un momento per provare (o CAPIRE) quello che provavano quelli a cui era capitato. Un momento di consapevolezza su come possono esserci certe cose, mentre il mondo va avanti. Questo si è trasformato nel tempo. Sono sempre consapevole del dolore e della sofferenza che c'è. Ma dopo aver visto notizie su notizie, dall'Iraq
all'Africa ai delitti quotidiani, dopo aver visto morte, dolore, sofferenza, fame, crudeltà, ingiustizia...dopo aver visto l'indifferenza, l'insensibilità, l'assenza di emozioni...dopo aver visto tante cose brutte...ho preso atto che nella natura esistono ambiti di violenza e barbaria che devo consapevolizzare e con cui convivo. La morte fa parte della natura, possiamo fare la nostra parte non dandola, facendo in modo da difendere gli innocenti, e facendo riflettere gli altri su tutto questo, ma rimane a far parte della natura. Quindi la rabbia serve per fare il possibile affinchè gli innocenti non debbano più pagare per l'ignoranza delle persone, e va bene anche la rabbia che può farti male, che può far capire di più. Ma se la rabbia finisce col tagliarti in continuazione, (di fronte alle tante realtà, dei ristoranti, delle persone ecc.), impedendo di poter stare calmi, allora è una rabbia che rischia anche di farti perdere la serentià che dovresti avere, a maggior ragione più degli altri che non hanno mai pensato alle conseguenze dei propri comportamenti. La consapevolezza fa male, perchè dà maggiori responsabilità. Ma una volta che prendi le scelte che ritieni giuste, e manifesti con chiarezza (ma non con prepotenza) le tue idee, la "sofferenza" che deriva dalla rabbia dovrebbe essere attenuata. Nella natura gli animali muoiono perchè mangiati da altri animali. Per gli esseri umani, che hanno un'alternativa, la considerazione è diversa. Ma bisogna anche accettare che esiste la fine della vita. Impedire le ingiustizie, ma essere ben consapevoli che possono accadere. Si può essere responsabili di molto, ma forse non di tutto. Si può far sempre di più, ma forse non impedire tutte le ingiustizie (anche se uno ci prova lo stesso, fino in fondo). Leggere quello che ho scritto probabilemte è diverso dal viverlo in prima persona, ma una cosa probabilmente vale per tutti: col passare dei momenti, del tempo, il modo in cui pensi le cose si amplia con altri spunti. Probabilmente, giorno dopo giorno, col semplice scorrere del tempo, una persona troverà anche da sè molte risposte e nuovi riferimenti, per rispondere a una domanda che si pone oggi. Spero che questo contributo possa essere utile in questo.
Un'ultima cosa: non abbiate timidezza nell'esprimere le idee quando ritenete che sono giuste; ieri su rai3 c'era l'attimo fuggente, evidenzia molto bene quello che può essere il "pensiero dominante" della società. E se dimostrate di essere sicuri in quello che credete, e lo argomentate con chiarezza, è più probabile che veniate stimati piuttosto che "derisi". Un saluto

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