Ecco il messaggio che ho scritto a:
webmaster@micimiao.itSe volete dire anche voi la vostra, potrebbe essere utile, ma vi invito caldamente a non insultare, altrimenti si sentiranno legittimati, ma invece a tenere un tono tra lo stupito e il sarcastico, che credo funzioni MOLTO di piu', almeno in questo caso.
Ciao,
Marina
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Cari amici di Micimiao,
vi scrivo a proposito dell'articolo "Il gatto
vegetariano" pubblicato nella vostra pagina:
http://www.micimiao.it/gattovegetariano.htmDevo dire che e' stato un vero e proprio "salto nel passato", in un tempo che consideravo ormai finito,
perche' mai piu', negli ultimi 6-7 anni, mi era capitato
di vedere qualcosa del genere. Un tempo in cui nelle mailing list "animaliste" c'era gente che insultava i vegetariani e diceva che davano erba da mangiare ai loro cani e li facevano morire!
I tempi si sono evoluti, tante persone hanno capito ormai che non si puo' dire di "amare gli animali" e poi considerare lecito mangiarsi esseri senzienti, intelligenti e affettuosi come vitelli, maiali, mucche, agnelli e quant'altro. Cosi', anche i non vegetarini, ben si
guardano dall'insultare quegli attivisti per gli animali che, oltre a dfendere gli animali d'affezione, difendono e non ammazzano anche tutti gli altri. E' il minimo rispetto dovuto.
Leggendo quindi quell'articolo sul vostro sito, che in teoria dovrebbe essere frequentato da persone che amano gli animali, ho fatto veramente un tuffo nel passato a leggere che i vegetariani ammazzano i bambini e i gatti...
Al di la' di queste considerazioni personali, vi sarei grata se voleste pubblicare una rettifica, spiegando ai vostri lettori che, come possiamo leggere sul sito di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana (una associazione formata da medici, dietisti ed esperti di nutrizione, che basa le sue affermazioni su un gran numero di studi scientifici pubblicati su riviste internazionali e non su superficiali articoli di cronaca):
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Lo studio della Allen citato nell'articolo non riguarda i bambini vegan o vegetariani, ma i bambini denutriti dell'Africa: è stato condotto in Kenya su circa 500
bambini malnutriti, che assumevano solamente cibi amidacei quali grano e fagioli, e che sono stati suddivisi in 4 gruppi; un gruppo di controllo, rimasto a grano e fagioli, e altri 3 gruppi ai quali sono stati rispettivamente somministrati carne, latte e olio vegetale. I risultati hanno dimostrato che i bambini del gruppo di controllo, malnutriti, avevano i peggiori risultati ai test di valutazione delle funzioni cognitive. Si noti che lo studio è stato sostenuto per 2 anni, mantenendo i bambini in stato di malnutrizione per tutto il tempo necessario alla conclusione dello studio stesso: un comportamento assolutamente non etico verso i bambini-cavia.
Appare chiaro anche ad un lettore inesperto come utilizzare questi risultati per concludere che le diete a base di cibi vegetali siano dannose per i bambini, per il cui corretto sviluppo sarebbero indispensabili i cibi animali, sia una frode scientifica. Un bambino africano malnutrito –purtroppo per lui- non ha nulla in comune, dal punto di vista dell’apporto nutrizionale, con un bambino dei paesi occidentali che assuma una dieta variata a base di cibi vegetali, la cosiddetta dieta vegana. Pertanto i bambini malnutriti che fungevano da gruppo di controllo non possono essere equiparati ai bambini vegani dei paesi occidentali, la cui crescita e sviluppo sono risultati normali in studi scientifici internazionali.
Questo studio e le relative dichiarazioni della dr.ssa Allen non rimettono in discussione quanto è patrimonio della letteratura medica internazionale, risultato di oltre 50 anni di ricerche e studi nel campo della nutrizione vegetariana e sancito dall’American Dietetic Association e dai Dietitians of Canada, e cioè che "le diete vegane ben bilanciate e altri tipi di diete vegetariane risultano appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza", e che "le diete vegetariane nell’infanzia
e nell’adolescenza possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali".
I risultati di questa ricerca non etica, sovvenzionata dagli allevatori di bestiame, non possono venire trasferiti alla situazione dei bambini vegani dei paesi occidentali, che assumono grandi varietà di cereali, legumi, frutta, verdura, semi oleaginosi e che utilizzano alimenti fortificati con vitamina B12. Bambini che avranno uno sviluppo psicofisico nomale e che saranno protetti, anche se non totalmente immuni, dalle gravi malattie che flagellano la nostra società, le malattie della ricchezza: infarto, ictus cerebrale, ipertensione, diabete, obesità, cancro e osteoporosi. A differenza dei bambini africani dello studio, che probabilmente contrarranno le malattie della povertà, legate alle infezioni e alla malnutrizione.
Fonte:
https://www.scienzavegetariana.it/agg/news/2005_02_26_studio_allen.htm --------------------
Per quanto riguarda la nutrizione dei gatti, nessun vegetariano nutre i suoi gatti con vegetali somminstrandogli una dieta casuale, ma vengono utilizzati mangimi appositi equilibrati, con tutti i nutrienti necessari, come le crocchette Ami'
(
http://www.aminews.net)
Ci terrei a sapere da dove l'autore del vostro articolo ha tratto l'informazione secondo cui i vegetariani condannano i propri gatti a un triste destino, come affermato nella frase:
"Conoscendo tutto questo, risulta davvero difficile capire come un vegetariano, la cui scelta di vita si basa sul non voler far soffrire gli animali, possa condannare a un triste destino il gatto di casa."
Se non ha le prove di un gran numero di vegetariani che hanno ammazzato il loro gatto in questo modo - e lo sfido a trovarle - farebbe meglio ad astenersi da simili affermazioni, che possono facilmente essere considerate diffamatorie nei confronti dei vegetariani e vegan.
Chiedo quindi una rettifica anche su questo punto.
Se i vostri lettori volessero poi informarsi sulla sofferenza e violenza inflitta agli animali negli allevamenti e macelli, possono trovare molte informazioni sul sito "Sai cosa mangi?",
https://www.saicosamangi.info mentre per l'aspetto medico-nutrizionale possono fare riferimento al sito di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana,
https://www.scienzavegetariana.itGrazie e cordiali saluti.
Marina Berati
inf@saicosamangi.info(questa lettera puo' essere liberamente ripubblicata sul sito)