Ultimamente non si può certo dire che i progetti scolastici educhino a una sana alimentazione e alla sensibilità verso gli animali e l'ambiente... -----------------------------------
Protagonista del progetto didattico l'istituto tecnico femminile
"La scuola va in fattoria"
"La scuola va in fattoria": è questo il nome del progetto didattico che vede impegnati sinergicamente l'Agenzia regionale per lo Sviluppo e i servizi in agricoltura (Arssa), la Confederazione italiana agricoltori (Cia), il Circolo di cultura grecanica "Apodiafazzi" ed alcune aziende agricole di Lazzaro nel Comune di Motta San Giovanni.
Nel dettaglio, sono stati un rinomato salumificio ed una macelleria del luogo ad ospitare per un'intera mattinata una classe dell'Istituto tecnico femminile di Reggio Calabria, guidata dall'insegnante Agata Conti.
Nella splendida quiete della verdeggiante collina di Lazzaro, il programma si è aperto con una originale visita agli allevamenti dell'azienda per poi proseguire con un piccolo ma interessante stage in macelleria.
Qui, dopo una rapida descrizione delle varie fasi di lavorazione, si è passati a "vie di fatto", nel senso che sono state le stesse studentesse a cimentarsi nelle realizzazione, rigorosamente artigianale, di alcuni salumi dell'azienda che, come è ben noto, si contraddistinguono per la peculiarità grecanica rappresentata dalla assoluta assenza di conservanti.
E qualche ora dopo salsicce e capicolli, sapientemente affettati, hanno costituito il prelibato menu di un'improvvisata degustazione, preceduta da una gradevole dissertazione enologica di Fabio Provenzano, bravo sommelier dell'Ais.
Il giovane e valente esperto di vini ha dato luogo ad una brillante dimostrazione sul migliore abbinamento del nettare di bacco con i salumi della casa.
In chiusura un brindisi finale alla presenza del veterinario dell'azienda Tommaso Pangallo, di Antonio Vilella dell'Arssa, di Giuseppe Serra della Cia, di
Carmelo Nucera del circolo culturale Apodiafazzi, del giornalista esperto di storia della gastronomia Pino Iannolo.
Fonte:
http://www.ilquotidianocalabria.it/articolo.asp?nomefile=20-qr4-1604-art_4.txt