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1 Jei, 21/04/17 06:46

Salve a tutti.
Vorrei presentarmi...spero sia la sessione giusta. Ho già accennato di me in un'altra discussione ma vorrei spiegare la situazione con più calma.
Sono stata vegana per 5 anni. Lo sono diventata nel giro di un week end. Ho preso consapevolezza di una cosa che covavo da anni e ho scelto. Mio marito (allora mio compagno) mi ha appoggiata pur restando onnivoro. Tutto ok fino a 5 anni fa quando per vari problemi (obesità, scelta sbagliata di studi ecc) mi sono sentita davvero stanca, di dover leggere le etichette di tutto, di non comprare maglioni,di non aderire a cene e iniziative...tutte motivazioni superficiali, ma il mio essere vegana mi sembrava una fonte di ulteriore stress e ho smesso. dopo pochissimo sono rimasta incinta di mio figlio e la vita è stata molto intensa per cui ho accantonato certi pensieri di consapevolezza. Ora ho 32 anni, mio figlio 4, ho perso i chili che dovevo, ho riassettato l'alimentazione e, immancabilmente, una volta ritrovata un po di centratura, è tornata forte in me la voglia (necessità) di vivere in armonia con ciò che mi circonda, in modo etico e consapevole. Mio marito mi appoggia realmente... ma resta onnivoro.
Spero di trovare qui un aiuto e un confronto...perché non ho davvero conoscenti vegani, e ogni prodotto ogni marca richiede una ricerca online, spesso ho dubbi e vorrei invece riniziare con grinta e entusiasmo.
Grazie di aver letto.

2 Andrea, 21/04/17 08:59

Jei ha scritto:
mi sono sentita davvero stanca, di dover leggere le etichette di tutto, di non comprare maglioni,di non aderire a cene e iniziative...

Ma in realtà essere vegan non è niente di tutto ciò.. Se compri una maglia ne scegli una senza prodotti animali. Alle cene e alle iniziative ci vai, ci mancherebbe altro.. a te la scelta di avvisare prima o mangiare quello di vegan che trovi (molti preferiscono la prima io, per il mio carattere, la seconda). Le etichette le leggi quando compri un nuovo prodotto confezionato. Sono 10 secondi. Se vedi un animale che sta morendo non rinunci a salvarlo per non perdere 10 secondi, anzi magari ti butti in mezzo al traffico per salvarlo. Qui non rischi la vita, perdi 10 secondi, l'unica differenza è che l'animale la cui vita è in gioco non è di fronte a te.

ogni prodotto ogni marca richiede una ricerca online

Anche qui è molto più semplice per fortuna. Per i prodotti alimentari ovviamente è banale capire se sono vegan o no. Per i cosmetici e prodotti per la casa c'è una lista di marche che non incrementano la vivisezione, uno se la tiene con sé e usa quella.
http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

Le ricerche on-line 99 volte su 100 danno risultati sbagliati perché tutte le marche dicono di non fare test su animali e la gente diffonde l'informazione senza capire che il problema è un altro: test sugli ingredienti fatti da terze parti.


spesso ho dubbi e vorrei invece riniziare con grinta e entusiasmo.

Per come la vedo io è infinitamente più facile mettendo le cose nella giusta prospettiva.

- Quando compriamo una maglia ne escludiamo un sacco perché non ci piace il colore, il modello, costano troppo o sono di scarsa qualità ecc. ecc. Visto che sappiamo che alcuni materiali uccidono animali aggiungiamo un criterio in più ai tanti che già usiamo. Non rinunciamo a niente: scegliamo in base a un criterio in più.

- CI sono migliaia di cibi e per abitudini, gusti, tradizioni locali ecc. ne mangiamo solo una minima parte, qualche decina. Ad esempio la maggior parte delle persone non ha mai mangiato miglio, quinoa, cavolo nero, e decine di altri cereali, legumi e verdure. Visto che sapiamo che una manciata di ingredienti uccide animali aggiungiamo questi alla lista di quelli che non mangiamo. Se la nostra vita non è diversa perché non abbiamo mai mangiato cavolo nero e centinaia di altri ingredienti, non cambierà neppure s togliamo carne pesce, latte e miele.

3 Puzzola, 21/04/17 09:23

Ciao! Io compro e cucino quasi esclusivamente "ingredienti", non cose confezionate, quindi i dubbi e le etichette che leggo sono davvero poche... ad esempio: pasta, riso, farro, orzo, miglio, cous cous, fagioli, ceci, lenticchie, cicerchie, fave, noci, passata di pomodoro, tutte le verdure e la frutta... nulla di tutto questo ha un'etichetta da leggere. Per il resto (pasta sfoglia già fatta ogni tanto, raramente biscotti, cioccolato o crema di nocciola, ogni tanto focaccia) ormai so già quali sono le 2-3 marche su cui orientarmi nei vari supermercati, o ho le mie panetterie di riferimento in cui ho già chiesto tutto ciò che volevo, e comunque leggere un'etichetta richiede davvero poco tempo... tanto più che latte e uova sono allergeni, quindi ormai per legge sono scritti in grassetto, si vedono a colpo d'occhio e molti prodotti si scartano in 2 secondi netti :)

Comunque se hai dubbi su prodotti specifici o vuoi qualche consiglio o semplicemente un po' di sostegno, chiedici pure, non farti problemi!

4 Jei, 21/04/17 09:28

Sono d'accordo e il cibo non è mai stato un problema.
Ho sempre avuto problemi col discorso TRUCCHI .(sarà frivolo ma pur sempre donna sono)...e per un po ho abbandonato per poter aver una vita più comoda. Non do la colpa a niente e a nessuno sia chiaro...è stata una specie di forma di pigrizia scegliere la via più facile e più battuta.
Comunque non riesco a viverla light come te...continuo a vedere alcune scelte un po macchinose. Sarà solo questione di riprendere il via, sicuramente.
Per quanto riguarda i vestiti sono d'accordo se hai una taglia normale. Che adesso ho.Ma prima Io ero parecchio obesa (fidati....) e già trovare la mia taglia era un'impresa apocalittica, trovarla in più senza lana è stato spesso stancante e senza frutto....soprattutto i cappotti. Questo per dire che ognuno ha la sua storia e le sue esperienze...non si può asserire che la scelta vegan sia sempre facile e immediata. Come un po tutte le scelte importanti di vita.
Comunque se sono qui è perché evidentemente preferisco, ora, essere a posto con la coscienza che essere "comoda"passami il termine.

5 Puzzola, 21/04/17 09:47

mi dispiace ma per i trucchi non ti posso proprio aiutare :)
ma vedrai che qualche vegana (o vegano!) amante del make up accorrerà.

6 Andrea, 21/04/17 10:01

Comunque se sono qui è perché evidentemente preferisco, ora, essere a posto con la coscienza che essere "comoda"passami il termine.

Sì, certo, ma visto che ogni discussione viene letta da decine di migliaia di persone nei mesi successivi, era importante precisare per gli aspiranti vegan che non si deve rinunciare a niente (cene eventi sociali ecc. ecc.) come poteva sembrare dal primo messaggio.

Il problema, come dici tu stessa è solo di "pigrizia": comprare i trucchi più diffusi invece di cercare una marca cruelty-free.

7 Jei, 21/04/17 10:04

Alla lista linkata mancano alcune ditte che sapevo essere vegan e non testassero, come la purobio e la neve (.magari non tutto veg ma cruelty free si)
Mi sbaglio?
È una lista completa???

8 Andrea, 21/04/17 10:20

E la più completa, possono mancare ditte che hanno appena aderito.

Neve mi pare che dichiari solo di non fare test sul prodotot finito ma questo è illegale quindi non vuol dire niente. Per non incrementare la vivisezione devono aderire a uno standard ben preciso sulla scelta degli ingredienti e non mi risulta l'abbiano mai fatto.

Attenzione che la lista elenca le marche che non incrementano la vivisezione, poi all'interno di ciascuna marca occorre scegliere i prodotti vegan di tali marche. In molti casi vengono date delle indicazioni.

9 Puzzola, 21/04/17 10:34

Lush fa anche mascara?

10 Jei, 21/04/17 10:36

si

11 Jei, 21/04/17 10:40

certo bisogna guardare prodotto per prodotto anche all'interno lista.

Esempio la purobio (ho telefonato) mi ha detto che sono cruelty free (ho precisato la questione ingredienti)...anche se in elenco non risultano. mi hanno detto che per aderire a certe liste c'è un costo da sostenere che non hannp ritenuto necessario.
Come mi devo comportare?

12 Andrea, 21/04/17 11:36

Jei ha scritto:
Esempio la purobio (ho telefonato) mi ha detto che sono cruelty free (ho precisato la questione ingredienti)...anche se in elenco non risultano.

Il termine "cruelty-free" ciascuna azienda lo usa a modo proprio. Per non contribuire alla vivisezione devono aver aderito ad uno standard ben preciso e scegliere tutti gli ingredienti di conseguenza, pochissime ditte lo fanno.

Tutte le ditte dicono di essere cruelty-free perchè non testano il prodotto, non testano gli ingredienti, non commissionano ad altri i test sugli ingredienti ecc. ecc. Ma questo non vuol dire, devono scegliere gli ingredienti in modo tale da non causare altri test.


mi hanno detto che per aderire a certe liste c'è un costo da sostenere che non hannp ritenuto necessario.

La lista di Consumo Consapevole è lo standard in Italia ed è del tutto gratuita grazie al lavoro di volontari, quindi non ci sono scuse..

Come mi devo comportare?

Indica loro il sito Consumo Consapevole e digli che se mandano la documentazione richiesta verranno inseriti nell'elenco, sena alcun costo per loro.

13 Jei, 21/04/17 13:10

Grazie.
Un'altra info perché ho un po di confusione. La certificazione tedesca bdih garantisce il cruelty free? March tipo benecos per capirci...

14 Jei, 21/04/17 13:31

Jei ha scritto:
Grazie.
Un'altra info perché ho un po di confusione. La certificazione tedesca bdih garantisce il cruelty free? March tipo benecos per capirci...

Ho trovato una risposta in una precedente discussione.
Scusate ma non sono tanto tecnologica.

Invece la certificazione icea garantisce il cruelty free?

15 Andrea, 21/04/17 13:44

Invece la certificazione icea garantisce il cruelty free?

Hanno una certificazione anche per il cruelty-free. Nota che le marche che hanno tale certificazione sono presenti nella lista di Consumo Consapevole (per ciascuna marca viene indicato se hanno la certificazione ICEA/LAV o l'autocertificazione gratuita) quindi ti basta una lista per avere tutte le ditte.

Attenzione perché che Icea ha anche altre certificazioni che non c'entrano con il cruelty-free (legate al biologico, ecc. ecc.). Alcune ditte giocano su questo e ti dicono "Noi non facciamo test su animali e abbiamo la certificazione Icea", ma in realtà hanno altre certificazioni di Icea che non c'entrano niente.

Per questo consiglio la lista di Consumo Consapevole per evitare di perdere tempo e incavolarsi con questa gente.

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!