Noi vegetariani...

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1 Lucik, 5/04/05 12:22

Dedicato a tutti i vegetariani in questo sito (e a tutti gli altri interessati).

Dunque...sono vegetariano (da qualche anno), e pensavo che chi non mangiasse uova, latte e derivati, lo facesse perchè rifiutasse per qualche motivo "di principio" tutto ciò
che fosse di origine animale. Pensavo che magari ritenessero non "naturale" mangiarli (o perchè le mucche magari non erano tenute libere come in natura, o per l'uso degli antibiotici). Non conoscevo gli altri aspetti della realtà. Tre o quattro giorni fa vado a leggere quella "lettera ai vegetariani" che c'è sul sito e vengo a conoscere cose che ignoravo....Ho visto che per avere uova servono galline, per avere galline servono pulcini, e dei pulcini nati metà li uccidono alla nascita perchè i maschi non servono. Va beh, avrete letto anche voi (magari non tutti, anche io l'ho letta da poco).

Ragazzi....che facciamo adesso....? (Interroghiamoci..Interroghiamoci...)

Penso che chi è vegetariano, come me, come noi, non abbia bisogno di essere convinto dagli altri.....quando si prende atto di una realtà, alle conseguenze ci arriva da solo (dato che l'intelletto è già ben allenato in questo).

Quindi ora ci tocca fare i conti anche con questo.....?!?!

Non mi è servito molto per capire in un momento, che dentro me sapevo già che non avrei mai più mangiato uova (a meno che kupe non me ne faccia avere qualcuna delle sue galline :-) scherzo - il riferimento è a quel messaggio che trovate nel forum con titolo "domanda", un caso a parte)...sì, magari posso anche dirmi che "barba"!!!(prendetelo in
modo astratto, non è legato al mio "dovere" nei confronti degli animali - che vengono uccisi). Ma poi la mia parte la faccio. E al di là di questa considerazione/esclamazione che ogni tanto mi faccio da solo, alla fine, anche "rinunciare" non mi spaventa.

Ho un ricordo del periodo in cui stavo diventando vegetariano....le mie considerazioni sono andate prima allo smettere di mangiare carne, poi al prosciutto, poi al pesce....Non ho smesso di mangiare "tutto" nello stesso tempo (!!!) - è passato qualche mese -, e questo, quando ci penso, mi porta sempre a guardare con disappunto il modo in cui io l'ho fatto (è riferito solo a me stesso). Era
chiaro che era la stessa cosa per tutti gli animali, era EVIDENTE, potevo capirlo in una giornata, in un momento...ma ho lasciato che la mia mente realizzasse con più lentezza. Avendo letto che è un processo abbastanza tipico per chi diventa vegetariano, mi "irrito" (filosoficamente) nei miei confronti, pensando che non son stato padrone della mia mente ma ne ho seguito un processo inerziale! Con poco piacere quindi, avendo sempre avuto una certa considerazione delle mie capacità intellettuali...almeno per riconoscere un semplice PRINCIPIO. Dagli isegnamenti tratti da questo, ho voluto per me che tra REALTA' e CONSAPEVOLEZZA, e CONSAPEVOLEZZA
e CONSEGUENZE che metto in atto non ci siano ritardi.

E se mangiando uova, latte e derivati, contribuisco ad uccidere animali... se devo rinunciare lo faccio ora, nel momento in cui ne vengo a conoscenza.

Per quel che riguarda le uova non penso di avere scuse per continuare a mangiarle...(non mi pesa neanche troppo, perchè un tempo pensavo che da ogni uovo dovesse nascere un pulcino, quindi per il periodo in cui lo credevo, non le mangiavo. Poi una volta ho visto un documentario in cui un serpente mangiava le uova di un animale...non era uno spettacolo molto bello, mi era venuto di fare - così, liberamente - un certa associazione con gli esseri umani, e pensavo se fosse poi così naturale mangiarle - solo un'idea).

Per quel che riguarda il latte mi chiedo una cosa. Ma se i vitelli vengono uccisi per il consumo di carne da parte degli onnivori, io in che modo contribuisco ad evitatgli la morte non comprando latte? Non verrebbero fatti nascere nello stesso numero per chi compra carne? O c'è già un'eccedenza dell "offerta"? (La domanda è
"pratica"... so che si potrebbe non comprarlo solo per il fatto di non avere nulla a che fare con questo tipo di "attività"). Potevo lasciarmi il dubbio non scrivendo
nulla ed avere la scusa della non conoscenza per continuare a mangiare il latte e il formaggio che mi piacciono tanto (tantissimo, per non parlare del capuccino e brioche, ma non sono una persona che vuole usare il criterio di quanto qualcosa gli piace per giudicare le cose e prendere le proprie scelte). E preferisco la verità all "ignoranza", con tutte le conseguenze.

Quindi la risposta che mi manca è: non comprando latte, formaggio ecc. contribuisco ad uccidere meno animali? Magari se ci fossero meno vitelli, il prezzo aumenterebbe e il consumo si sposterebbe su altri animali che verrebbero uccisi in numero maggiore...
Quindi su questo punto non saprei dire una cosa certa.

Comunque ho visto che tra le ricette ci possono essere diversi sostituti (che dicono molto buoni - e penso che siano pareri credibili). Oggi ho preso delle merendine biologiche senza uova nè latte (1 euro e 22, però biologiche ed alla fine la brioche mi costa 80 cents con 3 volte le calorie non del tutto "salutari")....poi si possono fare anche in casa, magari mi sposo con una ragazza vegana che ami anche far da mangiare... :-) Tra l'altro penso che tra non troppi anni si diffonderanno sempre più nei bar e nelle pasticcerie diversi dolci che non usano latte o uova, quindi sarà anche più "facile" far
colazione fuori. Lo fanno il capuccino col latte di soia? Si potrebbe aprire qualche esercizio del genere...ci sto facendo un pensiero...briocheria che non usa uova (o latte).

Comunque alla fine, il succo è questo...la questione di essere vegetariani totali (vegani) pone delle domande sul fatto di essere vegetariani non totali...(e gli argomenti sono supportati dai fatti). Del resto, se lo sono, avranno pur avuto dei motivi...(ora li conosco).

Li facciamo "diventare anche i nostri"?

Ma sia chiaro, io dire "sono un VEGANO" lo posso dire a
un mio amico coetaneo che sa cosa vuol dire e mi conosce prima per la persona che per "titolo", perchè agli altri direi sono un vegetariano e non mangio nè uova nè latte (tra l'altro è una cosa che le persone con cui parlo mi chiedono già di loro: "ma le uova e il latte lo mangi?"...). Ma se dico VEGANO, mi prendono per uno che gira coi lumini... ;-) (scusate, sto sorridendo con
"voi", non di "voi").

Ci tocca prendere una decisione ...Commenti?

2 michelangelo, 5/04/05 12:28

è tutto molto complesso..
io mi muovo per coscenza e per stare lontano da quel che non mi piace

3 michelangelo, 5/04/05 12:31

Coscienza

4 Marina, 5/04/05 12:46

Lucik ha scritto:
Per quel che riguarda il latte mi chiedo una cosa. Ma se i

vitelli vengono uccisi per il consumo di carne da parte degli onnivori, io in che modo contribuisco ad evitatgli la morte non comprando latte? Non verrebbero fatti nascere nello stesso numero per chi compra carne?

No, e' il contrario: i vitelli sono un sottoprodotto del latte.
NOn e' che vengono "prodotti" i vitelli e poi di gia'
che c'e' il latte viene usato.
E' il contrario.
Tant'e' che per esempio per i bufali, come hai letto
nella lettera, non c'e' ci sono nemmeno gli allevamenti
di bufalini, vengono lasciati morire d'inedia come scarto della produzione di latte.

Ma anche se cosi' non fosse... non cambia molto, perche' comunque per produrre latte i vitelli vanno ammazzati.
colazione fuori. Lo fanno il capuccino col latte di soia?

No, quasi enssuno, pero' si puo' iniziare a chiederlo.

Comunque alla fine, il succo è questo...la questione di

essere vegetariani totali (vegani) pone delle domande sul fatto di essere vegetariani non totali...(e gli argomenti sono supportati dai fatti). Del resto, se lo sono, avranno pur avuto dei motivi...(ora li conosco).
Li facciamo "diventare anche i nostri"?

Io voto per il si' ;-)

Ma se dico VEGANO, mi prendono per uno che

gira coi lumini... ;-) (scusate, sto sorridendo con
"voi", non di "voi").


Guarda che la parola inizia a essere sempre piu' nota. Iniziamo a usarla senza paura.
Le prime volte spieghiamo cosa significa, poi diventa normale.
D'altra parte anche "vegetariano" la gente non sa cosa significhi, crede di sapelro ma non lo sa, basta che vedi cosa ti rispondono "il pesce allora lo mangi" e cose del genere :-/

Ciao,
Marina

5 Sara, 5/04/05 13:35

Lucik ha scritto:
Ma sia chiaro, io dire "sono un VEGANO" lo posso dire a un mio amico coetaneo che sa cosa vuol dire e mi conosce prima per la persona che per "titolo", perchè agli altri direi sono un vegetariano e non mangio nè uova nè latte (tra l'altro è una cosa che le persone con cui parlo mi chiedono già di loro: "ma le uova e il latte lo mangi?"...). Ma se dico VEGANO, mi prendono per uno che gira coi lumini... ;-) (scusate, sto sorridendo con "voi", non di "voi").

come ha fatto notare Marina ormai la parola vegan è piuttosto diffusa, comunque io quando voglio evitare domande dico solo"sono vegetariana", tanto a chi ti
ascolta non cambia proprio niente :)

Siamo stati tutti(o quasi tutti)vegetariani prima di vegan, all'inizio quasi tutti ci siamo chiesti"e adesso cosa mangio?" convinti che rinunciare a quelle 4 schifezze
fosse la cosa più dura del mondo, questo perchè solitamente l'alimentazione di un vegetariano è incentrata sui latticini e le uova.Poi si scoprono ricette e alimenti nuovi, buoni e gustosi, che arrivi a chiederti"Ma come facevo prima a mangiare solo quello schifo?" :)

6 Lucik, 5/04/05 14:39

Per Marina: "No, e' il contrario: i vitelli sono un sottoprodotto del
latte". Quindi in questo caso uno fa più male (nel tempo) comprando formaggio che comprando carne di vitello?!? Un punto di vista che fa riflettere.

"Se no mi prendono per uno che gira coi lumini" non l'ho detto perchè ho qualche ipotetico timore nel spiegare le cose...no di certo! Son daccordo nel "promuoverlo" e
farlo entrare nel lessico comune (con tutti i vantaggi relativi), ma prima fai vedere quello che "sei" e quello che "fai", solo dopo dacci un nome: per me è molto meglio (soprtattutto, oh a me fa questo effetto, per il suono o "l'assonanza cognitiva" in generale che ha il termine VEGANO).

Comunque, va beh che l'ho scritto da non molto, ma i diretti interessati un commento lo fanno? Hanno risposto
"i vegani". Buzz, Kupe, Mog, Supa e gli altri...il vostro sincero e costruttivo pensiero?....

7 Sibyl, 5/04/05 15:00

Una cosa che secondo me rende il consumo di latte ancora più assurdo è il fatto che l'uomo è l'unico animale che
si nutre di latte per tutta la durata della vita, quando in realtà stiamo parlando di un alimento che naturalmente serve a nutrire i cuccioli di mammifero appena nati.

L'uomo invece lo beve anche da adulto, da anziano, mi sembra stupido!

Come se non bastasse, beve il latte appartenente ad un' altra specie... che ha delle caratteristiche per cui lo rendono adatto solo ed escluivamente al cucciolo di quella specie, sia vitello, sia bambino, sia capretto.

Tanto è vero che per bere il latte vaccino, ad esempio, l'uomo deve prima sottoporlo a un lungo processo di lavorazione che lo rende in questo modo un po' più commestibile. Ma di fatto è sempre lavorato e reso sempre più leggero e digeribile... proprio perchè NON è un alimento fatto per noi.

L'uomo ruba il latte degli altri... bah!

8 Lucik, 5/04/05 15:22

Osservazione OTTIMA, ci stavo pensando 5 minuti fa...
La mucca fa latte per un anno o due proprio per far crescere i vitelli. Per la produzione ai fini "umani" la mucca DEVE fare un vitello ogni uno o due anni per produrre latte in continuo, per l'uomo (e i vitelli considerati "effetti secondari" della produzione). Mi sa che di
fronte allo stato attuale delle cose, la parola "rubare"
(o appropriarsi indebitamente) ha dei fondamenti piuttosto reali a cui difficile ribattere. E dal punto di vista "naturale", anche qui si nota un legame artificiale (non naturale) tra uomo e animale.

9 Marina, 5/04/05 15:37

Lucik ha scritto:
Per Marina: "No, e' il contrario: i vitelli sono un

sottoprodotto del
latte". Quindi in questo caso uno fa più male (nel tempo)

comprando formaggio che comprando carne di vitello?!? Un punto di vista che fa riflettere.


Mah, non e' che fa piu' male, diciamo che e' la stessa cosa.
Capisco che tu dici che "fa piu' male" perche' uno e'
la causa e l'altro l'effetto, pero' l'industria e'
sempre la stessa, quindi il male c'e' da entrambe le
parti.

In effetti, pero', se anche non ci fosse la domanda della carne di vitello (come accade per quella di bufalo) i cuccioli verrebbero uccisi lo stesso perche' inutili (come i bufalini), a causa della richiesta di formaggio.

Ciao,
Marina

10 Daniele, 5/04/05 15:59

A volte mi chiedo...

... come funzionava la produzione del latte (e dei formaggi) in una società preindustriale.

Daniele

11 Lucik, 5/04/05 16:05

E qui cadrebbe bene la frese di michelangelo (messaggio n.2) che dice che quando una cosa non piace (o è comunque brutta) la si evita, o ci si sta lontani...

Per vedere i rapporti di causa-effetto, dal punto di vista "TECNICO", cioè chi è che tira l'altro (la produzione
dei derivati del latte verso la vendita di carne o viceversa), dovrei vedere un'pò di dati statistici. Generalisticamente potremmo pensare che l'uno supporta l'altro, anche dal punto di vista culturale.

Ma l'ultima considerazione di Sibyl che focalizza in modo chiaro l"innaturalità" del consumo del latte incide
molto. Del resto da bambini siamo stati dei "poppanti"
fino a un certo punto, il che vuol dire che per Natura, dovevamo/potevamo finirla lì.

12 Lucik, 5/04/05 16:07

E qui cadrebbe bene la frase era per il messaggio di Marina, ho letto qullo di Daniele solo dopo..starò piàù attento.

13 mazinger_z, 5/04/05 20:38

Ho sempre considerato l'essere vegetariano come una sorta di "fase di stallo" per poi essere vegan, anche perchè
non credo che abbia alcun senso (almeno per il mio punto di vista) dire di essere un promotore della liberazione animale se nel frattempo si utilizzano prodotti derivati dal loro sfruttamento. E' comunque normale diventare vegan per gradi, l'importante è raggiungere la consapevolezza
che bisogna diventarlo (e soprattutto continuare ad esserlo!).

14 Marina, 5/04/05 22:30

Daniele ha scritto:
A volte mi chiedo...

... come funzionava la produzione del latte (e dei

formaggi) in una società preindustriale.
Daniele

Credo che semplicemente la produzione fosse molto inferiore, ma non credo si potesse presciendere dall'uccisione degli animali generati.
Certo, gli animali venivano usati anche per lavorare,
pero' se il latte lo si vuole produrre non c'e' nulla da fare, la mucca deve partorire una volta l'anno (o ogni due), e non credo che tutti quei vitelli fossero usati poi come "forza lavoro" e basta. Che poi, anche quelli, alla fine venivano macellati, una volta diventati
"inservibili".
Insomma, sempre lo stesso sfruttamento, ma in quantita' molto minore come numero di animali, e in uno stato di minore prigionia.

Vado solo a logica, pero', non ho fatto ricerche storiche :-)
Anche perche' mi interessa combattere la situazione di adesso.

Ciao,
Marina

15 Angelica, 6/04/05 09:16

Io mi definisco vegetariana ma forse sono vegana? Vi spiego: non bevo latte vaccino, compro quello si soia. Non compro panna, besciamella ecc se non quelle di soia (le trovo da NaturaSì). Non mangio uova. Non mangio piu' formaggi, dei quali ammetto di essere stata sempre golosa, ma poi lo sfruttamento che c'è alle spalle mi ha fatto desistere.

Ma non mi considero vegana perchè indosso maglie di lana (non di alta qualità ma sempre lana è). Non compro seta, ma lana ne ho.
Insomma, che cosa sarei?

E' una domanda "stupida" lo so, ma sono curiosa... :-P

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

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