La mia mamma....; pagina 2

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16 ste, 28/07/05 12:05

siccome le api sono molto importanti per l'impollinazione delle colture vegetali orticole e frutticole ,secondo voi si potrebbero comunque allevare nel miglior modo possibile solo con quel fine ?
E se cresce del miele, si può prendere ?
è giusto secondo voi moltiplicarle?
conoscete qualcuno che tiene le api per l'impollinazione e ne prende il miele solo se in esubero?
( probabilmente me lo immagino come hobbY !! )
se qualcuno facesse in questo modo come lo considerate?
lo mangereste il miele in esubero?

17 samuele, 1/08/05 16:06

mi è stato spedito oggi per e-mail per conto di uno dei siti da me menzionati:

Buongiorno,

mi scuso dell'intromissione, ma visto che ci ha citato in un forum pubblico (al quale però non possiamo aver accesso del dare una risposta pubblica) ed essendo uno dei fondatori del sito mi pare necessario far chiarezza su alcuni aspetti che mi sembra vi siano poco conosciuti.

Vi sono apicoltori per diletto e professionisti. La distinzione é data dal numero di alveari allevati (qualche decina - centinaia). Il ns. sito si é sempre distinto per mettere in evidenza che con pochi alveari si può rispettare le api, con molti alveari ciò é molto più difficile (é una filosofia differente).

Lo scopo non é quello di privare totalmente gli alveari di miele, dunque farli morire, ma di prelevare quel surplus che le api non userebbero durante l'inverno (poiché costerebbe molto di più riacquistare uno sciame per sostituire quello morto per fame che il miele che se ne trarrebbe in più levandolo completamente). E' vero che in certe regioni fredde (Canada - Russia) e certi apicoltori , per evitare l'invernamento (con costi di nutrizione artificiale e locali riscaldati per le api) vengono lasciate morire di inedia .

Il miele é uno dei dolcificanti più antichi che vi siano e già l'uomo preistorico se ne cibava, che l'homo sapiens
non ne abbia più bisogno è un'opinione personalissima di ogn'uno di noi.

Che questo sia il "vomito" delle api liberi di crederlo, dato che l'ape non ingurgita il nettare nello stomaco, ma nell'esofago (come i cormorani che vengono usati per pescare in estremo oriente). E' ,come ogni cosa della terra, frutto di una elaborazione o rielaborazione, come la gallina che depone l'uovo dall'ano, i frutti della pianta che sono nutrite con lo sterco degli animali, il succo d'acero che ha le sue radici nella terra piena di vermi e anche l'uomo che viene al mondo tra dolori della puerpera
e minzioni varie dovute allo sforzo. Tutto ciò é della natura del mondo.

Per quanto riguarda la fecondazione artificiale delle api regine, di regine fecondate artificialmente ,in giro, ve ne sono proprio poche, poiché sono tecniche difficilissime da applicare e una regina del tipo costa diverse centinaia di Euro. Sono solo scienziati o grossi allevatori che hanno questo tipo di regine.
Per le vecchie regine , molti apicoltori, come me, non le uccidono, poiché ancora valide, sono inserite in un cronicario, dove nell'anno seguente verranno cambiate
dalle stesse api con una nuova regina di loro produzione. A, scordavo di dire che il maschio dell'ape muore sempre fecondando la regina, poiché i suoi organi genitali rimangono incastrati in quelli di lei. Meno male che per l'uomo non é la stessa cosa...(forse)

Per quanto riguarda ai gas asfissianti, penso che quel lettore si riferisse al fumo (fatto con cortecce di piante o erba secca) che usiamo per calmare le api ( é il loro istinto che le spinge a nutrirsi per abbandonare eventualmente il nido in caso di incendio), ma soprattutto per evitare di schiacciarle, cercando di indirizzarle verso parti dell'arnia meno rischiose.

Non voglio convertire nessuno, ma prima di criticare, bisognerebbe conoscere e vivere con le api, sono loro che insegnano a noi (sono anche più vecchie di noi).

E poi non posso darvi torto completamente, poiché vi sono apicoltori e apicoltori come vi sono uomini e uomini (buoni e cattivi, onesti e disonesti, laboriosi e nullafacenti....)

Cordiali saluti

Paolo per Apicoltura AAAB

18 Andrea, 1/08/05 16:18

Un ex-apicoltore, poi diventato vegan, ha chiuso la sua attivita' (era un lavoro, non un hobby quindi e' stata sicuramente una decisione ponderata) perche' ha detto che per quanto ci siano vari modi di prelevare il miele, e' pressoche' impossibile non schiacciare delle api quando ci si avvicina all'alveare e in altre fasi del processo.

In pratica ci sono apicolotori che se ne fregano delle api e apicoltori che invece cercano di minimizzare i danni, ma visto che il miele non e' assoltuamente indispensabile e che molte api morirebbero comunque, e' considerato incompatibile con l'etica vegan.

andrea

19 Skorpio81, 1/08/05 16:23

Non voglio convertire nessuno, ma prima di criticare, bisognerebbe conoscere e vivere con le api, sono loro che insegnano a noi (sono anche più vecchie di noi).

Avendo vissuto in campagna per 15 anni, le api le ho conosciute e anche da vicino (mi hanno punto un po' di volte!). E preferisco continuare a conoscerle così e in nessun altro modo, perchè tutto il processo che ci ha descritto l'apicoltore sarà anche meno crudele di quel che pensavamo, ma è pur sempre uno sfruttare degli animali per i nostri fini. E le morti involontarie ci sono sempre, per l'appunto...

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

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