Meglio nascondere il veganismo?!

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1 Marina, 25/04/05 00:03

Ciao a tutti,

vi propongo un quesito: anche se questo modo di pensare andava per la maggiore fino a un po' di anni fa, ma ora sembra in declino, vi sono ancora persone che sono convinte che sia meglio, nelle campagne d'informazione pubbliche, NON parlare di veganismo, ma solo di vegetarismo, perche' senno' le persone "si spaventano" e sembra loro una
scelta troppo estremista.

In sostanza, il messaggio pubblico da dare dovrebbe essere sempre e solo "diventa vegetariano" senza nemmeno
accennare alla morte degli animali causata dalla produzione di latte e uova.
Casomai quello lo si dice dopo a chi e' vegetariano.

Per come la vedo io, questo non ha molto senso, perche' parlando di veganismo si parla automaticamente anche di vegetarismo, e siccome non si obbliga nessuno a fare nulla, uno puo' decidere che strada prendere, decidere lui quali tappe fare.

Inoltre, se si ha sempre paura di usare la parola
"vegan", si entra in un circolo vizioso da cui non si
esce piu', diventa un tabu'!

La soluzione, per me, sta invece nel dire tutto quanto va detto, senza paura, ma al tempo stesso far vedere che questa scelta e' NORMALE, e presentarla dunque sempre come qualcosa di positivo, non un sacrifico, non una rinuncia, e far vedere che i vegan amano godersi la vita come tutte le altre persone :-)

E non sottolineare la differenza tra vegan e vegetariano, semplicemente chi e' vegan non vuole uccidere animali, chi e' vegetariano pure, solo che deve fare qualche passo in piu' (ma anche il vegan deve sempre fare passi in piu', perche' alla perfezione non si arrivera' mai), ma in quel che sente dentro e' uguale, i motivi sono esattamente gli stessi.
Non c'e' una differenza nel sentire, ma solo nel comportarsi, e solo il far vedere la normalita' e la facilita' di vivere vegan puo' far fare questi "passi in piu'". Se lo si tiene nascosto, se si ha paura di
dirlo... non si otterra' mai nulla.

Tanto, se uno vuole diventare vegetariano lo diventa lo stesso, non e' la parola "vegan" che lo spaventa, e se
uno non vuole non lo diventa comunque, anche se la parola "vegan" non la si pronuncia mai.

Che ne pensate?

Ciao,
Marina

2 Sara, 25/04/05 01:18

Effettivamente me lo chiedo spesso anche io...dipende forse da cosa intendi per campagna di informazione.Quando nel mio piccolo faccio i volantinaggi, parlo solo di vegetarismo, non accenno nemmeno al veganismo, per il semplice fatto che di solito mi rivolgo a persone che è già troppo se prendono in considerazione di eliminare certi tipi di carne.Diverso è invece per i banchetti, ho materiale informativo sia vegetariano sia vegan ed ho eliminato quelli fuorvianti(vedi ad esempio il famoso volantino"le mucche amano i vegetariani").
Però ovviamente si tratta di informazione spicciola, quindi in questo caso trovo sia la cosa migliore.Diverso invece sarebbe una campagna informativa massiccia, che passa attraverso i mass media...in questo caso credo che la cosa migliore sia affrontare tutti gli aspetti etici, salutisti e quant'altro sia dell'alimentazione vegetariana che di quella vegan.

3 Sibyl, 25/04/05 11:45

Io posso dirti quello che ho avvertito, come sensazione, nel momento in cui ho cominciato a interessarmi di queste tematiche, quando ero appena diventata vegetariana ma non avevo assolutamente approfondito l'argomento (tanto che consideravo i vegani dei pazzi estremisti che stanno per morire).

La prima impressione che ho avuto è stata quella di avere a che fare con due gruppi diversi. I vegetariani, gente tranquilla, rassicurante, che parla con te e si confronta, e i vegani, assolutamente intransigenti e fissati.

Ovviamente questi erano miei pregiudizi, che non venivano però smentiti dai fatti, in quanto i secondi si sa che sono molto più appassionati nello spiegarti le cose e sono molto più consapevoli.

Per un certo periodo quindi ho pensato che non si dovesse parlare di veganismo, ma solo di vegetarismo, perchè la mia esperienza mi aveva suggerito che spesso un vegan spaventa, appare troppo radicale, e che è meglio parlare di vegetarismo e al limite poi approfondire.

Ultimamente però mi sto convincendo che sia utile e importante presentare direttamente il veganismo, anche perchè iniziative come questa di veganhome e altre (mi viene in mente happyvegan) sono degli esempi di come il veganismo, pur essendo rigoroso, può essere molto simpatico e coinvolgente, e attrrrare anche di più, come stile di vita basato sul rispetto, del vegetarismo.

Anzi, credo che ci si debba impegnare sempre di più a presentare questo lato simpatico del veganismo e a parlare quindi direttamente di questo aspetto, anche perchè non si sa assolutamente cosa sia, ed è importante che si cominci a sapere.

(Questa è stata solo la mia esperienza personale, non volevo generalizzare quando ho parlato dei vegan!)

Ciao

4 Sibyl, 25/04/05 12:03

Sara, secondo me la gente si spaventa anche perchè le cose non le conosce... infatti il veganismo in Italia penso sia conosciuto solo (o quasi) dai vegani stessi. Secondo me bisogna fare in modo che il veganismo venga conosciuto, bisogna parlarne, fare sapere che esiste questo stile di vita (in modo propositivo, non angosciato). E sono d'accordo con Marina sul fatto che non deve esistere opposizione coi vegetariani, anche questo bisogna sempre sottolinearlo.

5 Sara, 25/04/05 14:14

Si hai ragione...ma prendiamo il volantinaggio davanti alla chiesa...se già c'è il rischio di non farsi capire o di apparire ottusi parlando di vegetarismo, figuriamoci parlando di veganismo.Se invece il volantinaggio lo fai davanti ad una scuola superiore puoi affrontare entrambe le cose, anzi, secondo me, ci si può anche concentrare di più sul veganismo...perchè i giovani sono più ricettivi, perchè è probabile che già molti siano vegetariani..insomma forse dipende solo dal contesto.

Non ho un'idea ben precisa...ogni attivista valuta come impostare l'azione o la campagna a seconda delle circostanze e del contesto in cui si trova... uno cerca di fare del suo meglio, magari poi si sbaglia e pazienza :-)

6 lacoscienza, 26/04/05 19:00

secondo me non bisogna parlare di veganesimo ai
"profani"
e non bisogna creare distinzione tra noi e i vegetariani,nuoce gravemente alla causa :).
ovviamente solo da un punto di vista strategico.
per quanto riguarda i giovani delle superiori, io ho seri dubbi che conoscano il veganesimo.
avrò avuto esperienze negative, ma l'ignoranza abbonda nei temi di cultura generale ,figurati sul veganesimo !! parentesi... per farvi un esempio ... nella mia università, durante la lezione di cultura inglese stavamo studiando un testo di Bowie e metà delle persone o non sapeva chi fosse o non sapeva scriverlo.... quindi tirate le somme :)

7 Andrea, 26/04/05 19:50

Io uso il termine vegetarianismo se non ho la possibilita' di approfondire, ma se posso, ad esempio, scrivere sull'argomento in un sito non animalista, approfitto del fatto di disporre di piu' spazio e introduco entrambe le filosofie..

andrea

8 Marina, 26/04/05 23:49

Per me, se non iniziamo a usare questa parola non sara'
mai nota.
Si possono usare entrambe, quando non si e' sicuri che la gente capisca: vegan/vegetariano.
Per esempio sui manifesti del VegFestival scriviamo "festa vegan/vegetariana".

Ma le persone che sanno cosa significa "vegan" sono
sempre di piu', se vogliamo che continui cosi', non dobbiamo aver paura di usare questa parola. Basta spiegare cosa vuol dire. In modo tranquillo e naturale.

Ciao,
Marina

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!