lavoro e coerenza veg

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1 Maba, 21/10/12 11:45

Ciao, volevo introdurre un argomento al quale sto pensando da un pò di tempo. Vorrei sapere che lavoro fate e se il tipo di lavoro che svolgete è incoerente con la vostra scelta di vivere vegan. In passato,(ma questo prima di diventare vegetariana) ho lavorato al Mc Donald's e al supermercato (pure al banco dei salumi e formaggi).
Ora lavoro come segrataria in uno studio medico da quasi 7 anni e se dovessi cambiare lavoro mi troverei in estrema difficoltà ad adattarmi in posti di lavoro dove vedo pezzi di cadaveri passarmi sotto gli occhi. :-(. Lo studio dove lavoro ha delle difficoltà economiche ultimamente e pure in un futuro non escludo la possibilità di essere costretta a lasciare il lavoro, dovendo gestire i figli che tra un anno vorrei avere con il mio compagno, anche lui veg al 98% come me. Dico al 98% perchè non consumiamo latte e formaggi (e ovviamente carne e pesce), però alcuni prodotti tipo i biscotti o piatti pronti liofilizzati che contengono latte e derivati e uova, non riesco per questione di praticità ancora ad eliminarli.
In questo tempo di crisi occupazionale, voi come fate? Se un domani dovessi trovarmi senza lavoro e fossi costretta a lavorare in un supermercato, ache se fossi solo semplicemente cassiera, dovrei vedere ogni giorno persone che comprano carne..O se lavorassi in un bar..i tramezzini di granchio, i panini col salame...Se facessi la commessa di abbigliamento o di scarpe o borse....pelle di poveri animali scuoiati vivi.... :-(.
Per favore, ditemi voi come fate a vivere coerenti con il vostro lavoro. Siete fortunati a fare tutti lavoro di ufficio? se sì, come giudicate i veg che lavorano tipo nei bar? o come magazzinieri? o camerieri?, ecc? O fate questi tipi di lavoro e soffrite tutti i giorni? :-(.
Ad esempio il mio ragazzo fa il programmatore da 6 mesi... Una delle aziende clienti della sua softwer house è un distributore di carne... :-(. Finora a lui non è mai capitato di dover fare assistenza a problemi di softwer a quei maledetti...ma se gli dovesse capitare? Non potrebbe rifiutarsi... Ha un contratto da stagista e se volesse fare "l' obiettore di coscienza", potrebbe rischiare il posto di lavoro... :-(

2 Andrea, 21/10/12 13:42

Maba ha scritto:
anche lui veg al 98% come
me. Dico al 98% perchè non consumiamo latte e formaggi (e ovviamente carne e pesce), però alcuni prodotti tipo i biscotti o piatti pronti liofilizzati che contengono latte e derivati e uova, non riesco per questione di praticità ancora ad eliminarli.

Scusa, ma "veg al 98%" non vuol dire niente. O sei vegan o non lo sei. Se per "ragioni di praticità" mangi cibi non vegan non sei vegan. Poi per te sono i piatti pronti liofilizzati, per un altro è il panino al bar quando all'orario di chiusura è rimasto solo quello col formaggio, per un altro ancora è il risotto offerto dalla nonna a cui non sa dire di no..

Lo dico per far chiarezza per chi si sta avvicinando a questo mondo.

3 Maba, 21/10/12 14:08

Lo so che non lo sono vegan, ma cercate di apprezzare il cammino di cerca di diventarlo, d' altronde il sito è rivolto anche a noi "peccatori"...
Per favore, visto che sei intervenuto Andrea, potresti rispondere al mio post? Ho bisogno anche della tua testimonianza in merito

4 Guest, 21/10/12 14:23

Maba ha scritto:
...però alcuni prodotti tipo i
biscotti o piatti pronti liofilizzati che contengono latte e derivati e uova, non riesco per questione di praticità ancora ad eliminarli.

In realtà i biscotti vegan esistono e o li compri o li fai a casa:
https://www.veganhome.it/prodotti/alimentari/biscotti/
Per quanto riguarda i piatti pronti.. puoi preparare delle mono porzioni di qualunque cosa (legumi, pasta al forno fatta in casa, verdura...) a casa e congelarli per riscaldarli all'occorrenza.

L'alimentazione vegan è veramente molto pratica.

In questo tempo di crisi occupazionale, voi come fate? Se un domani dovessi trovarmi senza lavoro e fossi costretta a lavorare in un supermercato, anche se fossi solo semplicemente cassiera,

Puoi sempre consigliare un prodotto migliore.. e vegetale... si fa quel che si può.. e il lavoro di cassiera in un discount o negozietto di città è il meno peggio..

dovrei vedere ogni giorno persone
che comprano carne..O se lavorassi in un bar..i tramezzini di granchio, i panini col salame...

In quel caso bisogna impegnarsi a cercare un altro lavoro; non è impossibile. L'unica cosa che alle persone manca è l'impegno e la volontà. Voglio dire.. se ancora parli di praticità quanto nomini prodotti che sono fatti con prodotti animali, come puoi pretendere di parlare di coerenza o impegno nel cercare un altro lavoro?

E' semplice.. intanto si diventa vegan subito senza trovare scuse.. e si cerca ovviamente un nuovo lavoro, anche se si impiega un po' di tempo nel trovarlo, per non danneggiare gli animali.

Per favore, ditemi voi come fate a vivere coerenti con il vostro lavoro.

Semplicemente se si ha la necessità .. se ne cerca un altro migliore. Chi cerca trova.

Ciao,
Didi.

5 Guest, 21/10/12 14:26

Maba ha scritto:
Lo so che non lo sono vegan, ma cercate di apprezzare il cammino di cerca di diventarlo..

Il sito è rivolto a chi vuole diventare vegan, infatti ti stiamo dicendo che se cerchi la coerenza.. prima di tutto devi diventare vegan tu iniziando da quello che mangi... che è una cosa immediata!.. poi si cerca un lavoro.. ci vorrà forse un po' di tempo a trovarlo.. ma se ti impegni vedrai che lo troverai.

Ciao,
Didi.

6 Maba, 21/10/12 14:35

Avete ragione, per il momento per fortuna ho questo lavoro di segretaria, ed è certo che un domani se dovessi cambiare lavoro ne cercherei uno consono al mio stile di pensiero e di vita,ma vorrei sapere le vostre esperienze, che lavoro fate e come riuscite ad essere vegan al 100% o se scendete a compromessi per sbarcare il lunario. Ho bisogno di testimonianze di vita vera.

7 Marina, 21/10/12 15:13

Ciao Maba,

io credo che prima ancora di porti il problema di un eventuale futuro lavoro, problema che finora in realtà non hai, ma è solo ipotetico, è meglio che ti poni il problema reale che hai, cioè di non avere ancora deciso di fare la scelta vegan.

Non è vero che è difficile trovare piatti pronti vegan al supermrcato, o biscotti, ecc., basta solo comprare una cosa al posto di un'altra, non ci vuole nulla, si tratta solo di leggere gli ingredienti e comprare la cosa giusta e non quella sbagliata.
Gli ingredienti li devi leggere una volta sola, quando sai che una cosa va bene, poi la compri sempre senza rileggere ogni volta.
E' solo una quetsione di forma mentale.
Devi toglierti dalla testa che sia più complicato mangiare vegan piuttsto che non vegan. Non è così, devi solo comprare una cosa piuttosto che un'altra, dove sta la difficoltà?

Riguardo al lavoro, ovviamente bisogna cercarne uno che non faccia del male agli animali, o ne faccia il meno
possibile.

Fare la cassiera al supermercato non è che ammazzi animali, perché non fai nulla per indurre le persone a mangiare animali, mentre fare la cuoca onnivora sì, devi cucinarli e farli "buoni" affinché i clienti li mangino, c'è una bella differenza.

Ci sono quindi vari livelli di "complicità" nel fare del male agli animali all'interno del proprio lavoro, bisogna valutare bene e fare in modo che questo livello sia zero o vicino allo zero.

Credo sia difficile ci siano dei casi di "vita o di morte" in cui devi per forza scegliere di far del male agli animali per la tua sopravvivenza, perché alla fin fine non è mai in gioco la sopravvivenza, ma un lavoro più o meno comodo o più o meno piacevole o più o meno remunerativo.
Meglio scegliere qualcosa di meno piacevole per noi ma che non faccia del male a nessuno, tutto qui.

Ciao,
Marina

8 Andrea, 21/10/12 19:08

Maba ha scritto:
Per favore, visto che sei intervenuto Andrea, potresti rispondere al mio post? Ho bisogno anche della tua testimonianza in merito

Io non ho mai accettato un lavoro né un cliente incompatibile con la scelta vegan.

Non credo molto che esista questo problema del lavoro per due motivi.

1) Ogni volta che sento qualcuno lamentarsi ha un tenore di vita molto più alto del mio.

Ricordo ad esempio una che non voleva cambiare lavoro perché aveva mutuo della casa, rate dei mobili ecc. ecc. da pagare (un tempo la casa di proprietà, l'auto e tutti i mobili li compravi pian piano nel corso degli anni..), non voleva lavorare fuori dal suo paesino e voleva fare il mestiere per cui si era preparata. Chiaro che con tutti questi vincoli uno non trovi.

Un altro "doveva" andare a lavorare in un fast food, però metteva un annuncio per vendere un costosissimo Apple e sostituirlo con un portatile costosissimo Apple e navigava il sito da uno smartphone.

Insomma, le ultime generazioni (da chi ha 40-45 anni ora ai più giovani) sono in buona parte fatte da viziati rompiballe.

2) Non ho mai sentito nessuno dire che sta cercando di cambiare lavoro per trovarne uno più etico e di non riuscirci, tutti quelli che parlano dell'argomento dicono di non volerlo cercare perché i tempi sono duri ecc. ecc.

9 Maba, 21/10/12 19:43

Grazie per la risposta Andrea.
Forse con questo post ho fatto troppo la figura dell' impicciona, perchè a parte te che risulti brillante come un diamante, nessun' altro finora ha voluto mettersi "in piazza" anche se per prima l' ho fatto io e non mi sembra ci sia nulla di male. Ho perfino confessato le mie pecche e il mio passato lavorativo ovviamente risultato impopolare. Rinnovo l' invito a scrivere a quegli utenti che vogliano raccontarsi con le prorie esperienze e i propri pensieri, senza dare consigli, ma solo scrivendo di sè, anche per conoscersi un pò.

10 Andrea, 21/10/12 19:53

Ho perfino confessato le mie pecche e il
mio passato lavorativo ovviamente risultato impopolare.

Ma no, nessuno ha criticato il tuo lavoro. E' chiaro che se mangiavi carne non avevi problemi a servirla. Hai chiesto cosa fare quando si servono cadaveri ecc. ecc. e ti è stato risposto così in generale, si parlava di casi ipotetici.

Ti abbiamo invitato a diventare vegan, questo sì, ma sul tuo lavoro passato o presente niente da ridire.

11 AleVimukti, 21/10/12 21:17

Ciao Maba, hai fatto bene a postare questa discussione. Spesso penso di essere fortunata per il lavoro che svolgo in ufficio.

Quando invio le candidature cerco aziende che siano quasi compatibili con la mia etica e il mio stile di vita.
Dopo varie considerazioni sono arrivata a questa conclusione perchè voglio essere sincera con me stessa, e so che diminuirebbe la mia professionalità e la dedizione a lavoro se lavorassi per aziende che non mi piacciono.

Sono sempre stata una persona molto semplice e soddisfatta, infatti ho svolto diverse mansioni artistiche e di creatività per poter vivere.

Non giudico inmaniera negativa le persone vegan/vegetariane che lavorano in bar, ristornati, supermercato, ma provo dispiacere per loro e capisco che vivono una situazione di disagio.
Tutti noi ci siamo trovati , almeno una volta nella vita, d'avanti a questo tipo di scelta e bisognerebbe realizzare lavori creativi(es: babysitter, dogsitter, assistenza, arte, giardinaggio,..) fino a quando non si ha la possibilità di poter lavorare in un posto che ci piace.

Lo so che è difficile trovare lavoro, che non sempre piace, e per questo motivo è molto utile la creatività.

L'ultima volta che feci un colloquio con una persona delle Risorse Umane, mi disse che era colpita dal fatto che il mio curriculum è pieno di esperienze professionali divertenti e diversi interessi di studio..
Voglio essere libera e per questo motivo ho un bagaglio pieno di esperienze di studio e di lavoro molto di grande interesse personale!
Tiro fuori le mie potenzialità per poter svolger il lavoro che mi piace.
Mi basta poco per essere felice.

Non ho figli, ma comunque pago l'affitto e le spese quindi so che significa darsi da fare per vivere e spero che tutte le persone sensibili come me riescano a trovare un lavoro soddisfacente.

Io ho realizzato vari progetti e potrei dare consigli a chi ne ha bisogno.

12 olga, 22/10/12 07:29

Ciao!
sono nuova,appena iscritta e vegan da poco...quindi e' probabile che nei miei discorsi ci sia qualche "ingenuita''" dovuta all'inesperienza;
ho deciso di iscrivermi al sito e di partecipare al forum poiche' l'argomento trattato in questa discussione mi riguarda da vicino !
il mio post non e' una risposta al quesito principale, quanto piuttosto un'ulteriore richiesta di aiuto , anche psicologico, da parte di chi invece esperienza ne ha ! Allora, ecco chi sono : Olga, istruttore sub sempre in giro per il mondo, nei posti piu' disparati e meno urbanizzati possibile, il cui compito principale consiste, praticamente, nell'accompagnare i clienti ad esplorare e scoprire le meraviglie del mondo sommerso;
e' un lavoro da sogni, in effetti , e mi reputo ultrfortunata per poter campare svolgendo la cosa che piu' mi piace;
il"problema" nasce ora, dacche' da un mesetto a questa parte, dopo aver imparato molte cose su cui ero piuttosto ignorante, ho abbandonato il vegetarianesimo elastico che abbracciavo da un paio di anni per approdare ad un determinato veganesimo;
il fatto e' che ora, per esempio, lavoro su una barca da crociere subacquee in giro per le Maldive, dove non ho la possibilita' di cucinare e solo una volta ala settimana, per un paio di ore, posso approdare nella capitale dove cerco di approvvigionarmi con tutto il cibo veg che trovo; la cucina della barca e' ovviamente ricca di frutta e verdura deliziosa, me i pasti vertono comunque sempre su tantissimo pesce, spesso carne, e comunque pietanze preparate con abbondanza di burro , o latte o che so io !
quindi, a parte i vegetali, sto cercando di sopravvivere sgranocchiando noci e mandorle e bevendo latte di soia, unico cibo "alternativo" reperibile nel Pease: e' infatti introvabile qualsiasi tipo di tofu, per non parlare di tempeh e altri cibi proteici simili..
il fatto e' che le Maldive sono un popolo di ferventi pescatori, e' la parola vegetarianesimo e veganismo non sono presi neppure sul serio, nonostante la vicinanza con l'India, notoriamente filoveg;
anche i cereali sono davvero difficili da trovare: niente pane ( qui c'e' il burro, e' tipo una brioche) o farro o che so io .prevalentemente riso e pasta bianchi;
lo chef ( una vecchia macchietta locale) ha una cucina di 4 mq dove per tutto il giorno spignatta per clienti ed equipaggio, e le mie richieste di cucina alternativa lo metterebbero un po' in difficolta';
quindi , per cercare di essere coerente con me stessa e per non attirarmi le furie del cuoco, sto cercando di sopravvivere appunto con insalate, frutta, qualche noce e un po' di riso ;
e' a volte dura, perche' il lavoro e' fisico e mette fame, ma sto davvero mettendocela tutta per tenere duro ..e in effetti le gratificazioni non mancano : succede spesso che i commensali mi vedano sgranocchiare i miei semi e le mie carote mentre loro ingollano polli e pesciazzi vari, e mi chiedano se io sia malata o pazza o in punizione.. e cio' mi da' l'opportunita' di iniziare tutta la mia pappardella ambientalista che , anche se non convince i meatlovers a variare abitudini, per lo meno offre uno spiraglio di conoscenza su argomenti troppo spesso sconosciuti ai piu' ! ora devo chiudere, tempo di immersione...mi scuso per la lunghezza del post , ma vorrei mi deste un parere .. probabilmente mi faro' viva di nuovo, per aggiornamente relativi alla situazione!
ciao, scappo

13 zelia, 22/10/12 08:48

olga ha scritto:
quindi , per cercare di essere coerente con me stessa e per non attirarmi le furie del cuoco, sto cercando di sopravvivere appunto con insalate, frutta, qualche noce e un po' di riso ;

Io penso che sei molto fortunata: avessi io una scelta limitata ai cibi così salutari starei finalmente lontana dalle tentazioni dei dolci, dei fritti e altre zozzerie che consumo abitualmente anche da vegan per mancanza di tempo o solamente per gola. Se tu mi dicessi che ti cucinano solo patate fritte sarei preoccupata, ma hai appena descritto la dieta dei miei sogni! Ci sono persone che di una dieta così semplice come quella che descrivi hanno fatto una filosofia di vita e sono molto soddisfatti e in salute (vedi il libro "La dieta di Eva"). Poi perchè mangi "un po' di riso"? Fattene dare molto visto che non mangi la carne e condiscilo con delle spezie che sicuramente troverai nei mercati locali (curcuma, curry e chissà quant'altro). Queste le puoi tenere in borsa o nella cucina con scritto il tuo nome sopra. Se poi frutta e verdura sono a buffet...yuhuuu!!

14 Andrea, 22/10/12 09:20

Sì, poi puoi anche farti lasciare una porzione di pasta in bianco (non è certo un sacrificio per il cuoco) e te la condisci con delle verdure.

Magari si offre anche di preparartela direttamente lui una volta che vedere che non deve preparare un menù apposito ma solo condire una porzione in modo diverso.

15 manu_, 22/10/12 09:23

ciao Maba,
ti posso dire una cosa che è successa proprio ieri, ero in fiera dalla mattina, stupidamente non mi sono portata niente da mangiare e verso l'una dico a mia sorella "vado al bar " lei: " cavolo non troverai niente.." infatti c'erano panini e focacce già riempite..chiedo un panino con solo verdura..il ragazzo mi guarda e dice : " lo vuoi con il formaggio? no?.." " sei vegan?" " sì!" gli rispondo io, e lui " non ci crederai ma lo sono anch'io..che coerenza vero?.. "
in uno sguardo ho capito quello che voleva dire,..tristezza,bisogno, speranza di cambiare..lo conosco bene quello sguardo è quello che avevo prima di decidere che si può cambiare, che se si vuole si può scegliere, magari non subito, magari ci vuole un pò di tempo..ma si può agire, si può progettare, perchè penso che un vegan che accetta di fare un lavoro non etico non solo "vede" quei poveri animali morti inutilmente, ma "muore" anche lui giorno per giorno.

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