FRUTTARIANISMO; pagina 19
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Audrey,
29/07/05 09:48
Che devo dire...contenta tu.....brava!!
Io non sto mica a sindacare su questo
Per forza...! Perchè è bevendo latte che si sfrutta, non il contrario.
272
Daniele,
29/07/05 09:54
girasole ha scritto:
Non ho capito cosa ti devo dire......non hai mai parlato con vegetariani??? Non te ne frega niente di sapere perchè bevo latte ti interessa solo "sfogare".......diciamo (per usare un eufemismo) il tuo "malessere" verso un certo costume che disapprovi. Finalmente è capitato a tiro la vegetariana di turno così rendiamo più divertente il pomeriggio.
Con gli onnivori non c'è gusto vero??? Quelli ti mandano bellamente a cagare a te alla tua etica ed ai tuoi discorsi salutistici, ma con i vegetariani c'è più gusto perchè sotto sotto sanno di essere "in torto" vero???
Vuoi sapere perchè bevo latte????? Mi rifornisco solo in una cascina vicino a casa mia dove le mucche hanno 50 ettari di pascolo a disposizioe, i vitelli maschi crescono beatamente e muoiono dii vecchiaia dopo una vita felice e le galline ovaiole sono trattate meglio di un principe. Non ci credi?????? Problema tuo!!! Io bevo latte per questo motivo!!!!
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Sai qual'è la differenza tra il parlare con un vegetariano e parlare con un onnivoro? Che il vegetariano, se lo è per motivi etici, parla la mia stessa lingua... l'onnivoro no, non mi capisce quando parlo... quindi parlare con un vegetariano dovrebbe essere più semplice, così come dovrebbe essere più semplice convincerlo di quanto è sbagliato consumare qualsiasi alimento di origine animale.
Ma sei sicura che tutti i vitelli maschi muoiano di vecchiaia? Ma questa fattoria è gestita da qualche riccone che ha soldi da "buttare"? Se così fosse, perchè non li utilizza per qualcosa di più utile alla collettività?
Daniele
273
girasole,
29/07/05 10:01
Daniele ha scritto:
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Sai qual'è la differenza tra il parlare con un vegetariano e parlare con un onnivoro? Che il vegetariano, se lo è per motivi etici, parla la mia stessa lingua... l'onnivoro no, non mi capisce quando parlo... quindi parlare con un vegetariano dovrebbe essere più semplice, così come dovrebbe essere più semplice convincerlo di quanto è sbagliato consumare qualsiasi alimento di origine animale.
Ma sei sicura che tutti i vitelli maschi muoiano di vecchiaia? Ma questa fattoria è gestita da qualche riccone che ha soldi da "buttare"? Se così fosse, perchè non li utilizza per qualcosa di più utile alla collettività?
Daniele
Sai qual'è la differenza tra parlare con uno che non vuole capire ed uno che vuole capire?? Che indipendentemente da quello che ci accomuna, con uno che vuole capire parliamo la stessa lingua quindi lo scambio di idee è sempre possibile.
Bisogna parlare con persone intelligenti (onnivore o vegane che siano) solo così si può dialogare nella stessa lingua; con i cretini (onnivori o vegani che siano) non ci si capirà mai
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Daniele,
29/07/05 10:02
girasole ha scritto:
Sai qual'è la differenza tra parlare con uno che non vuole capire ed uno che vuole capire?? Che indipendentemente da quello che ci accomuna, con uno che vuole capire parliamo la stessa lingua quindi lo scambio di idee è sempre possibile.
Bisogna parlare con persone intelligenti (onnivore o vegane che siano) solo così si può dialogare nella stessa lingua; con i cretini (onnivori o vegani che siano) non ci si capirà mai
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Brava! Mi hai dato del cretino, bel modo di portare avanti le tue argomentazioni!
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girasole,
29/07/05 10:15
Daniele ha scritto:
girasole ha scritto:
Sai qual'è la differenza tra parlare con uno che non vuole > capire ed uno che vuole capire?? Che indipendentemente da > quello che ci accomuna, con uno che vuole capire parliamo > la stessa lingua quindi lo scambio di idee è sempre > possibile.
Bisogna parlare con persone intelligenti (onnivore o vegane > che siano) solo così si può dialogare nella stessa lingua; > con i cretini (onnivori o vegani che siano) non ci si > capirà mai
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Brava! Mi hai dato del cretino, bel modo di portare avanti le tue argomentazioni!
Non ho mai affermato niente del genere; il discorso era in linea generale e vale per tutti i campi
Devo dire però che, visto il tono e l'oggetto di alcune domande che mi sono state poste, alcune persene le ho effettivamente classificate, tra me e me, con un appellativo poco lusinghiero
:-))
276
Daniele,
29/07/05 10:21
girasole ha scritto:
Non ho mai affermato niente del genere; il discorso era in linea generale e vale per tutti i campi
Devo dire però che, visto il tono e l'oggetto di alcune domande che mi sono state poste, alcune persene le ho effettivamente classificate, tra me e me, con un appellativo poco lusinghiero
:-))
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Allora, posto che adesso se anche così fosse quello che tu racconti a proposito di questa fattoria io comunque non tornerei a bere latte, perchè comunque lo ritengo uno sfruttamente... mi piacerebbe capire come possa essere economicamente sostenibile una fattoria come quella che descrivi tu. Perciò mi chiedevo se i proprietari non fossero soltanto dei ricconi che potessero permettersi di andare anche in perdita.
277
Andrea,
29/07/05 10:29
girasole ha scritto:
Io sono vegetariana e nella fattoria dove mi rifornisco io tuti gli animali muoiono di vecchiaia
2 conti:
C'e' 1 mucca. Questa partorisce un vitellino e produce latte per 10-13 mesi (a seconda delle manipolazioni cui
e's tata soggetta la razza per aumentare tale periodo). Il latte va quasi tutto al vitellino, ne avanza pochissimo. Dopo 1 anno deve partorire di nuovo. Ogni anno hai un bovino in piu' da alloggiare e nutrire. Dopo 9 anni ti trovi 10 bovini, di cui 1 solo produce latte e 9 improoduttivi. Per giunta quasi tutto il latte dell'unica mucca che produce latte va al vitellino piu' giovane.
I 10 bovini vivranno in media 40 anni quindi prendi il costo di 1 anno e moltiplica per 400. Ecco quanto costa quel latte.
Ovviamente se tra i nati ci sono delle femmine non produrranno latte, a meno di inziare a far ripordurre anche loro ma allora aumenti esponenzialemtne il numero di bovini.
Quindi posso credere che nella fattoria in cui ti rifornisci tutti gli animali muoiono di vecchiaia se paghi il latte centinaia di euro al litro oppure se come intendono tutti gli allevatori, gli animali muoino solo di vecchiaoa perche' tutti i maschi vengono venduti (e diventano carne) .
Ma questo non cambi le cose: che lo stesso fornitore produca latte e ammazzi i vitellino o che ci sia una divisione di compiti e' ininfluente.
andrea
278
Daniele,
29/07/05 10:34
Eh no, la matematica non è un'opinione!;)
279
shivers,
29/07/05 10:54
girasole ha scritto:
Se questa tua affermazione è riferita al latte ti prego di postarmi l'articolo in cui l'istituto tumori di Milano (o qualsiasi altro organismo "serio") sconsiglia il suo utilizzo anzi, come hai detto tu, ha verificato che è dannoso per la salute
http://www.ben-essere.net/index.asp?sez=2&c_autore=15 Autore: Franco Berrino.
E' uno studio su cancro e alimentazione, ma se vai in
fondo troverai anche domanda-risposta in merito al consumo di latte ed al fatto che sia necessario o comunque utile per l'uomo. Anzi, Berrino evidenzia gli effetti negativi. D'altronde, basterebbe fare un ragionamento logico: dimmi quale è l'altra specie mammifera, oltre a quella umana,
che dopo lo svezzamento continua a bere latte. Risposta: nessuna. Se poi la domanda è: dimmi quale altra specie beve il latte di una specie diversa, la risposta non è neanche necessaria.
In ogni caso mio padre è chirurgo all'ist. dei tum. di milano, se vuoi puoi chiedere a lui: Dott. Cantù Giulio, lo trovi sul sito dell'istituto dei Tumori.
280
Skorpio81,
29/07/05 11:02
Per tornare all'argomento originario (avete un po'
divagato in questi 2 giorni eh!!!), il FRUTTARISMO:
-anch'io ho miei dubbi sul fruttarismo, perchè pare dimostrato che le piante non provino dolore, al contrario degli animali. Il dolore è un sistema che la natura ha sviluppato come "avvertimento" di un pericolo; ma nel
caso dei vegetali sarebbe stato un sistema inutile, dato che non possono muoversi e scappare, o fuggire in qualche modo al dolore. Infatti le piante non hanno un centro nervoso quindi NON soffrono.
Però un buon motivo per diventare fruttariani ci sarebbe comunque: l'agricoltura uccide come effetto secondario anche molti animali, tra insetti e animali selvatici. Soprattutto l'agricoltura intensiva con i suoi pesticidi chimici che devastano l'ambiente e l'habitat naturale di moltissimi animali, ma in misura minore anche quella biologica.
Quindi, se per noi l'etica riguardasse solo gli animali e non le piante, un motivo ci sarebbe lo stesso. Ovvio che è una scelta difficile e personale: non ritengo certo un assassino chi decide di essere "solo" vegan (ci mancherebbe!) ma allo stesso tempo chi riesce davvero ad andare oltre merita il mio rispetto e non lo ritengo di certo un pazzo o un estremista.
Se io diventassi fruttariana, come ho già detto, non mangerei di certo papaya o avocado, dato che i frutti tropicali li boicotto già adesso. Non credo siano indispensabili, se crescono così lontano da noi un motivo ci sarà!!!! E poi non avrebbe senso preoccuparsi della vita della pianta o dell'insetto, e poi contribuire allo sfruttamento del Terzo Mondo.
Non bisogna mai perdere di vista le conseguenze *secondarie* delle nostre azioni...
281
Daniele,
29/07/05 11:11
Skorpio, condivido ciò che hai scritto!:)
282
Daniele,
29/07/05 11:12
Aggiungendo che i problemi legati all'agricoltura (e anche intensiva) si possono avere pure per "coltivare" gli
alberi da frutto.
283
Skorpio81,
29/07/05 11:19
Daniele ha scritto:
Aggiungendo che i problemi legati all'agricoltura (e anche intensiva) si possono avere pure per "coltivare" gli alberi da frutto.
Cosa intendi? I miei genitori abitano in campagna e hanno una decina di alberi da frutto (pere, mele, ciliegie, fichi, prugne, albicocche... appena posso li saccheggio :-), li lasciano crescere da soli e ovviamente non usano pesticidi nè altro.
A quali problemi ti riferivi?
284
Andrea,
29/07/05 11:27
Skorpio81 ha scritto:
I miei genitori abitano in campagna e hanno
una decina di alberi da frutto (pere, mele, ciliegie, fichi, prugne, albicocche... appena posso li saccheggio :-), li lasciano crescere da soli e ovviamente non usano pesticidi nè altro.
OK, pero' potrebbero allo stesso modo praticare
agricolutra "cruelty-free" (nei confronti degli animali). Quando pero' si passa alla grande produzione non so come funzionino le cose.
Probabilmente la frutta ha sempre un impatto inferiore perche' non devi ogni volta coltivare di nuovo il terreno. Lo stesso albero conitnua a dare frutti.
andrea
285
Daniele,
29/07/05 11:29
Skorpio81 ha scritto:
Cosa intendi? I miei genitori abitano in campagna e hanno una decina di alberi da frutto (pere, mele, ciliegie, fichi, prugne, albicocche... appena posso li saccheggio :-), li lasciano crescere da soli e ovviamente non usano pesticidi nè altro.
A quali problemi ti riferivi?
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Mi riferivo sempre alla produzione su larga scala, intensiva o biologica che sia.