Esercitazione di protezione civile
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Ultravegan,
16/09/13 13:02
Buongiorno a tutti
In questo fine settimana sono stato impegnato in un' esercitazione di protezione civile, ove svolgo servizio di volontariato.
La scopo dell'evento era simulare un' emergenza umanitaria, con tanto di allestimento di un campo di tende con relativa cucina da campo nella quale erabvamo tenuti a consumare i nostri pasti ( chi si ritrova la casa distrutta da un terremoto od altro in genere non ha alternative).
Ecco il punto, in nessuno dei pasti consumati era presente una sola portata che non contenesse parti di cadavere o derivati, con la conseguenza di essermi potuto alimentare per due giorni solo con frutta fresca ( almeno quella c'era ) insalata e pomodori, tra l' altro essendo questo ultimi semplici contorni venivano forniti in porzioni davvero esigue.
Adesso mi chiedo, è mai possibile che in simili circostanze non si tenga minimamente conto di quella porzione di popolazione che vuole vivere senza arrecare danno agli altri esseri senzienti?
E tenete conto conto che si trattava di volontari di un'associazione umanitaria, categoria non esattamente composta da sadici e menefreghisti.
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Cecco,
17/09/13 22:19
Purtroppo, in queste occasioni come in ogni altro momento, a nessuno passa mai per la testa di non nuocere agli animali. È scomodo per un vegano non poter mangiare bene, ma la cosa peggiore, spero che tu sia d'accordo, non è certo il disagio per mangiare bene, ma la morte degli animali!
La prossima volta prova a chiedere in anticipo, può darsi che chi si occupa della cucina si interessi del problema. O perché no, suggerisci tu un menù vegano, e spiega le tue ragioni.
Questa estate sono stato a una cena di gruppo, lo chef sapeva che c'era in arrivo "qualcuno del pianeta Vega"...umorismo a parte, i manicaretti che in quell'occasione ha preparato appositamente per me han suscitato invidia in tutti gli onnivori che volevano assaggiarli! E può capitare spesso!
A volte basta avvisare prima quindi...non possiamo aspettarci che perché un evento è pubblico le esigenze di tutti siano prese in considerazione. A chi importa? Pensa ai celiaci, a chi ha allergie particolari, etc...Persino nei bar e ristoranti degli ospedali, si serve cibo spezzatura di default, e spesso niente di lontanamente vegano, ma di solito chiedendo se è possibile mangiare qualcosa di vegano si viene accontentati gentilmente.
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Ultravegan,
18/09/13 16:55
Cecco ha scritto:
Purtroppo, in queste occasioni come in ogni altro momento, a nessuno passa mai per la testa di non nuocere agli animali. È scomodo per un vegano non poter mangiare bene, ma la cosa peggiore, spero che tu sia d'accordo, non è certo il disagio per mangiare bene, ma la morte degli animali!
Chiedo scusa per non essermi spiegato correttamente, non mi lamento per l' aver mangiato bene o male, la cosa è del tutto irrilevante, si fa volontariato per aiutare il prossimo non certo per essere trattato con i guanti, specie in una situazione come quella che si stava simulando, io al limite avrei potuto anche non mangiare per un giorno e mezzo , non mi avrebbe fatto neanche male ( vegano non significa necessariamente magro! )
La cosa di cui mi lamento è l'aver constatato che carne e similari siano stati messi in tutte, ma proprio tutte, le portate, con il contorno di morte dolore e sofferenza che ciò comporta, la cosa che mi ha stupito è stato il constatare che in un consesso di persone che si immagina dotate di una sensibilità e disponibilità superiore alla media il fatto di, non dico annullare, ma almeno limitare il consumo di animali morti non sia passata nemmeno per l'antica era del cervello di nessuno degli organizzatori.
Mi rendo conto che la strada da fare per veganizzare il mondo è ancora lunga e irta di difficoltà.
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cristy,
19/09/13 10:58
Senza contare che in situazioni di emergenza è certo più facile ed economico reperire e conservare scatole di legumi che non carne!!
Comunque a me è capitato di partecipare a raccolte fondi per umani in centro sociale , e la cena era totalmente vegan. Molto coerente direi.
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fasguvh,
19/09/13 12:02
avanzo una ipotesi strampalata
magari in casi di emergenza sono pasti fatti anche per rassicurare chi ha subito eventi diciamo traumatici
nel senso che abituati come sono a certi cibi molti in difficolta' possono pensare "ho perso casa famiglia ecc e son ridotto a mangiare riso e fagioli" che nella testa di molti equivale ad un grado infimo di poverta'
puo' essere?
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Cecco,
19/09/13 17:01
Ultravegan, non dico che pensi solo a te, sapessi quanto mi scocciano occasioni del genere...
Solo che non c'è da meravigliarsi della scarsa attenzione verso il problema, visto che come dici tu la strada è ancora lunga.
Se ai più non importa delle sofferenza per gli animali, cosa vuoi che importi di cosa mangiamo noi fuori. Volevo dire questo.
Ma ne hai parlato a qualcuno dello staff poi?
FASGUVH, anche io penso che nella testa della gente la carne sia un modo per mostrare opulenza e viene sempre esibita nei pranzi e cene fuori. Molti onnivori ogni tanto mangiano vegetariano a casa, ma al ristorante un bel cadavere ci sta sempre! Ma non penso che qualcuno abbia fatto un complicato calcolo sugli esiti psicologici e deciso per la carne. C'è semplicemente un'orrenda abitudine a mangiare molta carne in queste occasioni, come nelle feste.
W riso e fagioli! Altro che ridotto a mangiarlo...mmm, con un filo d'olio!
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Carlovegan,
19/09/13 23:38
Ultravegan ha scritto:
E tenete conto conto che si trattava di volontari di un'associazione umanitaria, categoria non esattamente composta da sadici e menefreghisti.
si ma dimentichi di dire che solitamente hanno empatia solo verso gli umani e non mettono sullo stesso livello gli animali :-/
per quanto concerne le persone sfortunate e disagiate non è raro sentirli dire, in televisione, frasi del tipo "non siamo carne da macello"
i volontari di queste associazioni dovrebbero essere i primi a dare l'esempio ma purtroppo non è così
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maia,
23/09/13 11:42
umanitaria, non animalitaria...
l'umanesimo è specista per definizione. :-S