domande di una principiante

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1 bvaleriab, 25/01/15 13:10

Buongiorno,
sto facendo i primi timidi passi nel mondo vegan e ho tre domande:
1) come si fa ad essere sicuri che per coltivare le verdure di cui ci si nutre non sia stato usato concime di origine animale? Il classico sterco o altri derivati?
2) vivo in Svizzera. Paese degli orologie e delle banche ma anche del cioccolato e delle mucche. I nostri contadini hanno modellato il paesaggio rendendolo una cartolina che è anche il nostro biglietto da visita...... Una coltivazione solo vegetale porterebbe a inevitabili cambiamenti paesaggistici con conseguenze sul turismo e l 'economia.Come fare per limitarli?
3) l'economia alpestre si è da sempre basata sulla pastorizia. Cosa fare dei pascoli ad alta quota abbandonati? Come evitare che gli animali selvatici si moltiplichino a dismisura fino a invadere le coltivazioni? Come trovare un'alternativa valida alla pastorizia in ambienti ostili di alta quota? Come evitare una migrazione verso il fondovalle viste le scarse fonti di sostentamento nelle valli? Probabilmente sono temi che sono già stati trattati ma essendo nicvizia non so dove trovare infi in merito!
Di cure grazie per le vostre risposte
Valeria?

2 Andrea, 25/01/15 13:55

1) come si fa ad essere sicuri che per coltivare le verdure di cui ci si nutre non sia stato usato concime di origine animale? Il classico sterco o altri derivati?

Il concime è quasi sempre chimico o vegetale ma anche nei rari casi in cui è animale non è che gli animali vengano uccisi per questo, sono scarti a disposizione: se ci sono allevamenti e coltivazioni piuttosto che buttare lo sterco viene utilizzato così.

2) vivo in Svizzera. Paese degli orologie e delle banche ma anche del cioccolato e delle mucche. I nostri contadini hanno modellato il paesaggio rendendolo una cartolina che è anche il nostro biglietto da visita...... Una coltivazione solo vegetale porterebbe a inevitabili cambiamenti paesaggistici con conseguenze sul turismo e l 'economia.Come fare per limitarli?

Dubito che il turismo e l'economia svizzera risentirebbero della mancanza delle mucche. Se così fosse niente vieterebbe in un ipotetico mondo vegan, tra qualche secolo, di ospitare animali salvati in prati lungo le strade. Ma al limite se ne parla tra qualche secolo..

3) l'economia alpestre si è da sempre basata sulla pastorizia. Cosa fare dei pascoli ad alta quota abbandonati? Come evitare che gli animali selvatici si moltiplichino a dismisura fino a invadere le coltivazioni? Come trovare un'alternativa valida alla pastorizia in ambienti ostili di alta quota? Come evitare una migrazione verso il fondovalle viste le scarse fonti di sostentamento nelle valli? Probabilmente sono temi che sono già stati trattati ma essendo nicvizia non so dove trovare infi in merito!

Gli animali selvatici, ci sono già adesso, smettere di allevare animali per ucciderli non cambia minimamente le cose in tal senso.

3 Marina, 25/01/15 14:15

bvaleriab ha scritto:
Buongiorno,
sto facendo i primi timidi passi nel mondo vegan e ho tre domande:

Ciao Valeria,

per diventare vegan non hai proprio bisogno di porti questi quesiti... si diventa vegan per non uccidere, quindi nel momento in cui si capisce che è sbagliato uccidere animali per sfizio (perché mangiare una cosa piuttosto che un'altra è solo sfizio) si smette di farlo.

Ti posso assicurare che la scelta vegan comporta solo vantaggi, per tutti (tranne che per chi guadagna dall'ammazzare animali, ovviamente!). Ti consiglio la lettura di questo libro, che lo spiega in dettaglio (è gratuito): https://www.agireoraedizioni.org/libri/vegan/ebook-perche-vegan/
1) come si fa ad essere sicuri che per coltivare le verdure di cui ci si nutre non sia stato usato concime di origine animale? Il classico sterco o altri derivati?

Ma questo è un problema marginale, anzi, è un non problema. Per prima cosa bisogna smettere di uccidere animali apposta, poi se gli escrementi degli animali ancora allevati sono usati per concimare, poco male. Non vengono certo allevati per i loro escrementi....
Comunque l'uso di escrementi animali per la concimazione è limitatissimo.
In realtà le deiezioni degli animali d'allevamento non sono usate per questo scopo, perché sono troppo piene di sostanze chimiche. Soo solo liquami inquinanti difficili da
smaltire.
Qui è spiegato: https://www.saicosamangi.info/ambiente/deiezioni-animali.html
A parte i concimi chimici, i concimi veramente naturali e utili sono quelli che si ottengono dai vegetali, così come viene fatto nell'agricoltura stock-free, cioè senza uso di animali.
Ne parlano in questo documentario che ti consiglio di vedere: http://www.tvanimalista.info/video/scelta-vegan/facciamo-il-collegamento/
2) vivo in Svizzera. Paese degli orologie e delle banche ma anche del cioccolato e delle mucche. I nostri contadini hanno modellato il paesaggio rendendolo una cartolina che è anche il nostro biglietto da visita...... Una coltivazione solo vegetale porterebbe a inevitabili cambiamenti paesaggistici con conseguenze sul turismo e l 'economia.Come fare per limitarli?

Di mucche al pascolo ce ne sono veramente poche, rispetto al totale di animali allevati. Non è che i turisti vengono in Svizzera per vedere qualche mucca ogni tanto...
Invece il paesaggio ci gadagna solo, perché gli allevamenti, intentisivi o estensivi che siano, causano solo danni all'ambiente e al paesaggio.
Senza allevamenti, le coltivazioni diminuiscono, perché la maggior parte delle terre fertili è usata per coltivare mangimi per gli animali, non per gli umani. Nutrendosi di vegetali, la quantità di terra che è necessario coltivare è molto minore, con grande guadagno per l'ambiente e la natura.

3) l'economia alpestre si è da sempre basata sulla pastorizia. Cosa fare dei pascoli ad alta quota abbandonati?

Si lascia finalmente spazio alla natura, che ne ha davvero bisogno, visto che noui umani ci siamo impossessati di tutto, sia per costruire che, soprattutto, per allevare.

Come evitare che gli animali selvatici si moltiplichino a dismisura fino a invadere le coltivazioni?

Gli animali selvatici non si moltiplicano a dismisura, ma si autoregolano in base allo spazio disponibile.
Come detto sopra, noi umani abbiamo rubato una quantità di spazio enorme, creando gravi squilibri nella loro vita e costringendoli a venire sempre più vicini ai paesi e alle coltivazioni (noncheé agli allevamenti). E poi ammazzandoli perché è "pericoloso" o "fa danno" il fatto che siano troppo vicini...
Se ridiamo loro un po' di spazio, si risolve anche questo problema.

In sostanza, mangiando vegetali direttamente, anziché coltivare cibo per gli animali o dedicare vaste aree al pascolo (cosa che poi genera comunque un danno all'ambiente), le risorse necessarie sono molto minori, in termini di terreno, acqua, energia e qualsiasi altra risorsa. Così si ha un impatto ambientale molto minore e si libera spazio per la vita selvatica, che si può ri-equilibrare.

Informazioni su questi temai: https://www.saicosamangi.info/ambiente/

Quindi, ci giadagnano tutti.
Chi ci perde è che alleva e uccide animali, ma siccome, purtroppo, la transizione verso uno stile di vita vegan non è qualcosa che avviene di punto in bianco, oggi 1% vegan, domani 100% vegan, semplicemente i mestieri cambieranno nel corso del tempo.
Un'umanità vegan non si avrà mai, perché noi umani siamo troppo egoisti e menefreghisti verso gli altri animali. Si avrà solo uno spostameto - lento - dei consumi, e il mercato, la produzione, il lavoro, si adeguerà nel tempo come sempre è evvenuto nella storia.

"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi