Domanda sui tatuaggi; pagina 2
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after4ever,
25/07/09 16:25
il tatuaggio e' stato usato per cose orrende,ma anche la musica o il cinema.La cosa di per se stessa e' bella.
Che non e' reversibile,a molti piace proprio per questo,
ad altriun po'meno,ma quando un disegno ti piace proprio lo fai.
Ho sentito di tecniche non permamenti,sarebbe utile per chi vuole decorarsi senza marchiarsi.Ma penso non siano buone come riuscita.
Ovviamente non sono buone per chi vuole una cosa a vita.
Certo che prima di tatuarsi cose pazzesche ci si deve pensare prima,di schiena ne abbiamo una sola :)
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mdv2,
27/07/09 11:00
'Reckitt Benckiser'.
Esatto. Sono questi i casi di cui parlavo prima ;)
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mdv2,
29/07/09 07:52
Che poi ho anche immaginato che lo stesso tipo di problema si pone quando si va dal parrucchiere, dall'estetista ecc..
Non credete?
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Suffi,
29/07/09 15:32
Hostile ha scritto:
Che poi ho anche immaginato che lo stesso tipo di problema si pone quando si va dal parrucchiere, dall'estetista ecc..
Non credete?
Purtroppo sì... Io dall'estetista non ci sono mai andata nè credo che mai ci andrò; per il parrucchiere ho trovato uno che usa podotti Paul Mitchell, che è una marca della lista BUAV.
Ciao
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Lifting_Shadows,
29/07/09 16:42
Dal parrucchiere ci si può portare il proprio shampoo ecc. Lo fanno in tanti, chi deve usare per forza quello antiforfora, chi si porta quello della farmacia...io porto il mio Lush, certo pago come se avessi usato lo shampoo del parrucchiere, ma pazienza.
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after4ever,
29/07/09 18:27
Suffi ha scritto:
after4ever ha scritto:
mi interessa,dove posso trovare il tatuatore vegan?
Quello che ho contattato io è a Monterotondo (RM); il sito è www.cherrytattoo.it
Non è che si cerca il tatuatore perché è vegan ma io speravo che almeno lui, in quanto vegan, sapesse darmi indicazioni più precise sugli inchiostri, visto che gli altri che ho contattato della mia zona non sanno nulla...
Ciao
Stef
Scorrendo le pagine non avevo visto questo messaggio. Ringrazio adesso per l'informazione.
Grazie,so che il tatuatore si cerca in base ad altri criteri,
pero' sodisfatti questi e' bello fare tra vegani,grazie.
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erbivora83,
29/07/09 20:18
Hostile ha scritto:
Che poi ho anche immaginato che lo stesso tipo di problema si pone quando si va dal parrucchiere, dall'estetista ecc..
Non credete?
...quando posso,se rieco,pratico la buona vecchia ma pur sempre valida pratica del DO IT YOURSELF!!
Baci a tutti
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mdv2,
1/08/09 21:47
"Dal parrucchiere ci si può portare il proprio shampoo
ecc."
Interessante non sapevo :)
E per quanto riguarda il DO IT YOURSELF.. è sempre la cosa migliore :D
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XmontanaroX,
5/08/09 11:33
dfiuma ha scritto:
A me i tatuaggi francamente non piacciono proprio. A parte la questione igienica, che qui è già stata trattata, c'è anche una questione etica: dove vengono/venivano usati i tatuaggi?
1. Negli allevamenti di bestiame, per individuarne la proprietà
2. nei bordelli, per marchiare le "lavoratrici"
3. nei campi di concentramento, a scopo di inventario
4. nella mafia giapponese (Yakuza) per identificarne gli appartenenti (ed agire sul loro senso dell'onore...) Inoltre, non mi va che siano irreversibili...
Ciao! Diego
e' un po' come quando dicono "anche hitler era vegetariano"
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crapapelada,
5/08/09 14:04
dfiuma ha scritto:
A me i tatuaggi francamente non piacciono proprio. A parte la questione igienica, che qui è già stata trattata, c'è anche una questione etica: dove vengono/venivano usati i tatuaggi?
1. Negli allevamenti di bestiame, per individuarne la proprietà
2. nei bordelli, per marchiare le "lavoratrici"
3. nei campi di concentramento, a scopo di inventario
4. nella mafia giapponese (Yakuza) per identificarne gli appartenenti (ed agire sul loro senso dell'onore...) Inoltre, non mi va che siano irreversibili...
Ciao! Diego
Che non ti piacciano i tatuaggi per milioni di motivi che nessuno contesta va bene, ma aggiungere quella lista di motivazioni riferendole (sbagliando clamorosamente) all'origine dei tatuaggi non mi è sembrata una gran mossa.
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dfiuma,
5/08/09 22:21
crapapelada ha scritto:
dfiuma ha scritto:
A me i tatuaggi francamente non piacciono proprio. A parte > la questione igienica, che qui è già stata trattata, c'è > anche una questione etica: dove vengono/venivano usati i > tatuaggi?
1. Negli allevamenti di bestiame, per individuarne la > proprietà
2. nei bordelli, per marchiare le "lavoratrici"
3. nei campi di concentramento, a scopo di inventario
4. nella mafia giapponese (Yakuza) per identificarne gli > appartenenti (ed agire sul loro senso dell'onore...) > Inoltre, non mi va che siano irreversibili...
Ciao! Diego
Che non ti piacciano i tatuaggi per milioni di motivi che nessuno contesta va bene, ma aggiungere quella lista di motivazioni riferendole (sbagliando clamorosamente) all'origine dei tatuaggi non mi è sembrata una gran mossa.
Ma va...anch'io potrei farmi un tatuaggio, purché sia significativo della mia identità (per esempio i cristiani egiziani si tatuano una croce sul polso, in polemica coi musulmani...). Non mi piaccio invece quelli che si coprono il corpo di tatuaggi variopinti spacciandoli per una forma d'arte!!!
Ciao! Diego
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FireandRain,
6/08/09 16:09
L' origine del tatuaggio rientra in quelle forme di decorazione corporea che nell' essere umano sono tipicamente arcaiche. In seguito, via via, a seconda delle latitudini e delle diverse culture e contesti in cui si è conservata tale usanza, il disegno sulla pelle ha assunto significati e valenze differenti. Più in generale, passando attraverso motivazioni di "abbellimento" estetico, il tatuaggio serve soprattutto per comunicare le proprie idee, per lanciare messaggi, per esprimere l' appartenenza ad un gruppo, per esorcizzare le proprie paure, per "fermare" indelebilmente un momento o un ricordo personale, positivo o negativo che sia stato.
Quindi, non va confuso nè sovrapposto, come avvenuto in post precedenti, l' "uso", la finalità, di questo costume umano che ne è stata fatta nel recente e nel lontano passato, nel bene e nel male, a fronte della sua origine.
Il tatuaggio è più propriamente un segno che esprime qualcosa di se' agli altri, che racconta un frammento di vita, un' attitudine, un sentimento, un ideale: i segni sulla pelle lasciano pertanto intravedere la propria personalita'. La scelta del disegno e della zona da tatuare non e' mai casuale, ma rimanda al mondo dei simboli e fa emergere quello che e' nascosto nel sentire e nel vissuto dell'individuo, il suo vero carattere e la propria autenticità. Ma imprimere per sempre un segno sulla propria pelle nasconde spesso anche il desiderio di distinguersi da tutti gli altri, il bisogno di affermare esteriormente una diversita', di rendere evidente la propria unicita' rispetto alla massa. Il tatuaggio diventa pertanto, a tutti gli effetti, una parte "costruita", "aggiunta", della persona ed esteriorizza uno o più aspetti della sua identita' personale che altrimenti resterebbe celata.
In questo senso rappresenta più propriamente un modo per dichiarare la propria posizione e la propria unicità rispetto al mondo ed alla società in cui si vive, che tendeno ad annullare sempre più le differenze e le specificità.
In sintesi quindi il disegno sulla pelle da un lato esprime un significato-bisogno di identificazione con un gruppo, movimento o ideologia (aspetto "collettivo"), dall' altro esteriorizza aspetti della propria interiorità e personalità (aspetto "soggettivo"). Un ribadire la propria pecualiarità attraverso l' essere riconosciuto dagli altri.
Personalmente posso comprenderne il sottofondo motivazionale che si riscontra alla base della decisione di farsi tatuare in un adolescente o in un giovane, la cui voglia di affermarsi e distinguersi, dalla massa apunto, è fisiologica e spontanea. Come fisiologica e spontanea è anche il desidero dell' affermazione di sè ed il prendere le distanze dall' ideologia e dai cosiddetti valori del proprio contesto familiare e genitoriale. La risultante di ciò è una spinta necessaria e salutare per crescere. E guai se non vi fosse tale spinta !
Solo che qualche decennio fa, tanto per fare un esempio banale, tale spinta passava attraverso l' ascolto del rock di Elvis ed indossando minigonne. Oggi invece lo si fa colorandosi la pelle, fino a far somigliare un' intera spalla o un braccio ad una storia a fumetti di Topolino. Alla stessa stregua di tingersi i capelli o forarsi lembi di pelle o abbigliandosi in un certo modo.
Una spinta naturale che però la moda ha subito fatto propria, fagocitandola. Dall' "esterno" arrivano quindi le "indicazioni" su come affermarsi ed esprimersi.. Sono quindi "altri" che ci dicono come farlo... (cosa che trovo aberrante).
Il tutto Grazie anche a cantanti, calciatori ed attricette di turno che esibiscono in tv e sui giornali la propria personale "pinacoteca" di tatuaggi .
Non riesco invece (per non dire che non la tollero affatto) a comprendere la medesima "esigenza" che si può riscontrare in diversi trentenni e quarantenni.
In essi la vedo più che altro come una sorta di pseudo trasgressione modaiola, veicolata dai suddetti personaggi, che avrebbe lo scopo di stupire, sedurre, intimorire (?) chi sta di fronte. Beh, al massimo può far sorridere con una vena non troppo sottile di compatimento.
In generale, al di là delle differenze anagrafiche del tatuato, la decorazione della pelle è diventato oggi, nella nostra cultura, un inutile e stereotipato orpello, preso in prestito da altre culture che non ci appartengono ed il cui significato specifico, che in esse riveste, è ignorato perfino da coloro che si fanno tatuare. Che dà soprattutto la misura di come, in fondo, arrivi ad essere la compensazione di manchevolezze interiori, fino ad arrivare a sconfinare in plateale e becero esibizionismo.
Ed è poi vero che "bisogna essere riconoscibili", ed aggiungo riconosciuti, che è un bisogno sincero e spontaneo di ogni essere umano. Anche Pasolini lo affermava con forza. Ma credo che intendesse tutto questo attraverso ben altre modalità...
E fra venti o trent' anni ? Immagino questi tatuati odierni che, arzilli nonnini, spingono d' estate, lungo i viali alberati del parco cittadino, i passeggini con all' interno i propri nipotini, facendo sfoggio di braccia, colli e gambe con i loro disegni e disegnini oramai sbiaditi...
Se piangere o ridere lo si vedrà allora !
Saluti a tutti (tatuati e non... :-)
Daniele
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Rvinz,
6/08/09 19:11
Questo è il mio tatuatore ( scrollato giù fino a "Nico"), purtroppo ora si è trasferito in Uk, ma quando viene a trovare sua mamma ne approfitto ;)
Anche lui vegan (e da tanto anche).
P.S. La gamba col mantra tibetano è la mia!
http://www.vogeltattoo.co.uk/galleries.htm
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Suffi,
6/08/09 19:14
Rvinz ha scritto:
Questo è il mio tatuatore ( scrollato giù fino a "Nico"), purtroppo ora si è trasferito in Uk, ma quando viene a trovare sua mamma ne approfitto ;)
Anche lui vegan (e da tanto anche).
Scusa ma lui cosa ti aveva detto al riguardo degli ingredienti? Ti eri informato? Io non ci capisco più niente, ognuno risponde una cosa diversa...