A cosa bisogna stare attenti ?; pagina 3

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

Pagina 3 di 21

31 patrizia_m, 6/01/11 08:29

eweg ha scritto:
Però secondo me bisogna evitare anche the, caffè, cioccolato, vino, birra e simili, sono inutili e occupano spazio strappato alla foresta e agli animali.

ma si dai via anche l'olio il sale, piatti e pentole, via tutto, anche la cucina...a che ci serve! tutti a brucare nei campi evviva!

32 Tableboy, 6/01/11 09:16

eweg ha scritto:
Secondo me bisognerebbe evitare tutto quello che comporta la distruzione inutile della natura: vino, birra, caffè, the e cioccolata sono solo sostanze dannose ed è inutile occupare terreno per coltivarle.

Io vorrei ripristinare il più possibile boschi e aree incolte dove gli animali possano vivere la loro vita; secondo me per esempio è assurdo coltivare tutti questi vigneti e buttarne via l'uva per produrre una cosa del tutto inutile come il vino.

Non solo per gli animali, a me non piace che tutto il mondo sia occupato da campi e città, ci dovrebbe essere il maggior spazio possibile per gli ambienti originari.

Vallo a dire nel Chianti quì in Toscana che è pieno di viticultori , che bisogna togliere le vignie e chiudere bottega vallo a dire.
Poi vieni in fabbrica mia che produco scatole in cartone ondulato e che più del 85 90% dei miei clienti sono loro.
lo sai da me dove andrebbe il livello dei senza lavoro? Pensi che gli animali ne trarrebero un beneficio o ne trarrebbe un beneficio l'Arcicaccia? Non ho visto iltuo profilo ma, quì se tocchi il vino per salvare il cane sparano al cane e a te ti danno due ceffoni okkio.
Non toccarmi il vino assolutamente nè il tè nè il cacao intesi?
Da toscano mi incavolo se palano male del vino.

33 Elisa81, 6/01/11 12:23

Se andiamo a dire in giro "sono vegano e non consumo nemmeno caffè, the, cacao e vino perchè queste coltivazioni inutili tolgono spazio agli animali" ci prendono per pazzi e facciamo una pessima pubblicità al veganismo..
A mio parere, per poter fare un discorso di questo genere dovrebbe esserci già di base l'idea del rispetto per gli animali, dovrebbe essere prima accettata l'idea che non sono cibo. Poi forse si potrà andare oltre, ma non succederà certo durante la nostra vita..

34 Vale_Vegan, 6/01/11 13:00

Costruiamo una piramide alla cui somma c'è ciò che danneggia animali, ambiente, persone, economia, salute. Subito sotto ciò che danneggia tutto questo un po' meno e così via sino a raggiungere una base fatta di rispetto per la vita di chiunque, per l'ambiente, per l'economia e la salute.

In mezzo è chiaro che ci sta tutto il resto, dal caffè al fruttarianesimo (si dice così??), all'eliminazione del petrolio e della plastica, dei pesticidi, olio di palma, cioccolato, zucchero, riciclo, bioenergie, wellfare, etc...

Ma non si può fare da 10 a 0 di botto, soprattutto se eliminando il 10 automaticamente il 7 o il 5 diminuiscono (dove il 10 è il mondo carnivoro in tutta la sua dannosità globale); i cambiamenti difficilmente sono repentini se non causati da un evento disastroso pertanto vanno condotti per gradi e sicuramente il vegan life porta a cambiamenti concatenati che producono il raggiungimento della base.

Pensate alla vostra vita vegan, da quando è cominciata quanti cambiamenti avete fatto? Avete eliminato tutto il primo giorno facendo 40 sacchi di roba da buttare (maglioni, scarpe, shampoo, alcolici, caffé, l'automobile, tabacco, plastica, zucchero, bevande varie, lampadine, snack...) oppure col tempo e l'interessamento a vari argomenti correlati avete fatto delle scelte diverse man mano?

Abbiamo preso coscienza di molte cose, per quanto mi riguarda molto grazie a questo forum e a tutti voi, e così oggi ho 3 tipi di olio in dispensa ad esempio e scelgo quale comprare e dove cercando di "fare meno danno possibile" divincolandomi tra dubbi ambientali, salutari, economici e soprattutto vegan.

Questo significa che oggi prendo coscienza delle tematiche sollevate da Eweg su vino caffè e cioccolata, e domani quando sarà il momento di comprarli ci penserò bene su e sceglierò un equosolidale biologico... ma io sono già vegan, il mio 10 è morto da tempo!!

Per tutti gli altri bisogna premere sul loro 10.... per il caffè e il vino c'è tempo... dopo

Ciao

35 eweg, 6/01/11 13:07

Andrea ha scritto:
Ma anche tofu e seitan venduti in confezioni di plastica: penso danneggino l'ambiente molto di più rispetto a vino the e caffè (so che sono danni di tipo diverso e quindi è difficile fare confornti).

Per non parlare di qualunque oggetto elettrico o elettronico. Tanto per fare un esempio gli alimentatori per computer "green" tra le peculiarità hanno quella di non fornire il cavo di alimentazione, tanto quasi tutti ne hanno a casa, e se non lo hai lo compri. Sembra che un cavo di alimentazione abbia un impatto ambientale veramente grosso, per non parlre ovviaemnte di tutto un PC.

Tutto ha un impatto ambientale, quello che conta è se è UTILE o INUTILE.

E io non sto parlando i inquinamento, ma di aree che potrebbero ridiventare foresta. Se lo spazio usato per coltivare cacao e caffè in africa ridiventasse foresta, come è giusto, gli animali, specie le grandi scimmie, avrebbero molti meno problemi e certe specie non sarebbero così a rischio.

E in Europa i lupi, gli orsi, i cervi, i cani, i cinghiali e anche gli animali cosidetti domestici non avrebbero il diritto di vivere in un ambiente naturale molto più ampio delle briciole a cui è ridotto?

Quanto spazio potrebbe essere restituito se smettessimo di coltivare tutti quei vigneti e quei cereali da buttare in alcolici?

36 Andrea, 6/01/11 13:09

Elisa81 ha scritto:
Se andiamo a dire in giro "sono vegano e non consumo nemmeno caffè, the, cacao e vino perchè queste coltivazioni inutili tolgono spazio agli animali" ci prendono per pazzi e facciamo una pessima pubblicità al veganismo..

Mah dipende.. ad esempio non credo che un vegan fruttariano faccia cattiva pubblcità al veganismo.

L'importante è non parlare di queste cose quando si fa divulgazione. Il messaggio passa se è semplice, chiaro, e indica una cosa semplicissima da fare: diventare vegan.

Poi però a livello personale ci sono infinite altre cose (infintamente meno importanti certo) che si possono fare: io ho smesso di comprare riviste vendute nel cellophane per il gadget di turno, eliminato l'auto se non in caso di estrema necessità, al punto che quando era da buttare non l'ho più ricomprata. Certo, non collegherei mai queste cose all'essere vegan, specialmente di fronte a un carnivoro.

A mio parere, per poter fare un discorso di questo genere dovrebbe esserci già di base l'idea del rispetto per gli animali, dovrebbe essere prima accettata l'idea che non sono cibo. Poi forse si potrà andare oltre, ma non succederà certo durante la nostra vita..

Sì, ma credo che Eweg non dicesse che dobbiamo dire alla gente di fare queste cose quando la invitiamo a diventare vegan, ma che facesse notare tra noi che già abbiamo fatto questo passo che sarebbero comportamenti utili da tenersi.

37 eweg, 6/01/11 13:12

Tableboy ha scritto:
Vallo a dire nel Chianti quì in Toscana che è pieno di viticultori , che bisogna togliere le vignie e chiudere bottega vallo a dire.

L'hai detto: è pieno

Poi vieni in fabbrica mia che produco scatole in cartone ondulato e che più del 85 90% dei miei clienti sono loro. lo sai da me dove andrebbe il livello dei senza lavoro?

Lo stesso vale per la carne

Pensi che gli animali ne trarrebero un beneficio

se quelle aree ridiventassero foresta, sì

o ne
trarrebbe un beneficio l'Arcicaccia?

la caccia va vietata, e i cacciatori cacciano anche per i campi

38 eweg, 6/01/11 13:15

Elisa81 ha scritto:
Se andiamo a dire in giro "sono vegano e non consumo nemmeno caffè, the, cacao e vino perchè queste coltivazioni inutili tolgono spazio agli animali" ci prendono per pazzi e facciamo una pessima pubblicità al veganismo..

Basta non dirlo

A mio parere, per poter fare un discorso di questo genere dovrebbe esserci già di base l'idea del rispetto per gli animali, dovrebbe essere prima accettata l'idea che non sono cibo. Poi forse si potrà andare oltre, ma non succederà certo durante la nostra vita..

Cioè, invece di ottenere 5, ci accontentiamo di 4 e aspettiamo un ipotetico futuro dove si è ottenuto 10 per puntare ad ottenere 11?

Ecco, mi hai fatto dare i numeri

39 eweg, 6/01/11 13:19

Vale_Vegan ha scritto:
Costruiamo una piramide alla cui somma c'è ciò che danneggia animali, ambiente, persone, economia, salute. Subito sotto ciò che danneggia tutto questo un po' meno e così via sino a raggiungere una base fatta di rispetto per la vita di chiunque, per l'ambiente, per l'economia e la salute.

In mezzo è chiaro che ci sta tutto il resto, dal caffè al fruttarianesimo (si dice così??), all'eliminazione del petrolio e della plastica, dei pesticidi, olio di palma, cioccolato, zucchero, riciclo, bioenergie, wellfare, etc...
Ma non si può fare da 10 a 0 di botto, soprattutto se eliminando il 10 automaticamente il 7 o il 5 diminuiscono (dove il 10 è il mondo carnivoro in tutta la sua dannosità globale); i cambiamenti difficilmente sono repentini se non causati da un evento disastroso pertanto vanno condotti per gradi e sicuramente il vegan life porta a cambiamenti concatenati che producono il raggiungimento della base.

Ti giuro che questo post l'ho letto solo DOPO aver risposto ad Elisa81, non ti ho copiato

Questo significa che oggi prendo coscienza delle tematiche sollevate da Eweg su vino caffè e cioccolata, e domani quando sarà il momento di comprarli ci penserò bene su e sceglierò un equosolidale biologico...

Dal punto di vista elle aree sottratte alla foresta non cambia molto

40 pamela, 6/01/11 13:25

Elisa81 ha scritto:
Se andiamo a dire in giro "sono vegano e non consumo nemmeno caffè, the, cacao e vino perchè queste coltivazioni inutili tolgono spazio agli animali" ci prendono per pazzi e facciamo una pessima pubblicità al veganismo..
A mio parere, per poter fare un discorso di questo genere dovrebbe esserci già di base l'idea del rispetto per gli animali, dovrebbe essere prima accettata l'idea che non sono cibo. Poi forse si potrà andare oltre, ma non succederà certo durante la nostra vita..

Credo che ognuno possa fare le scelte che ritiene opportune, per avere il minor impatto ambientale. Io cerco di autoprodurre il più possibile, anche perché mi diverte, riuso e riciclo ad oltranza. Non tutti hanno il tempo e l'attitudine a farlo. Bevo pochi bicchieri di spumante l'anno, solo per brindare. Posso rinunciare facilmente al cacao, ma non potrei al momento fare a meno del caffè, se non con un piano di disintossicazione. Quando parlo con onnivori, però, tengo ben distinti i due piani: per essere vegan non è necessario privarsi di ulteriori alimenti e oggetti. Con il tempo, ognuno farà le sue scelte collaterali, riflettendo sulle sue abitudini. Lo stanno facendo in molti, anche non vegan, in tutto il mondo, tutti quelli che hanno a cuore l'ambiente. Negli Usa, ad esempio, da anni si parla di frugality e ultimamente è uscito un libro che invita a vivere con cento oggetti, liberandosi di tutti gli altri. Rinunciare a qualcosa di superfluo e magari dannoso per la salute e l'ambiente dà un grande senso di libertà. Ogni vegan dovrebbe prendersi tutta la libertà che vuole, facendo attenzione a non presentare le sue scelte collaterali come modello di stile di vita vegan.

Ciao

pamela

41 Andrea, 6/01/11 13:29

eweg ha scritto:
Tutto ha un impatto ambientale, quello che conta è se è UTILE o INUTILE.

Tutto quello che non serve a mantenersi in vita e a fare attivismo è inutile. Ma credo che nessuno di noi si limiti a consumare/acquistare queste cose.

Quello che conta quindi sono gli ordini di grandezza: se il consumo moderato di vino a tavola comporta un danno ambientale 100 volte inferiore a tutta un'altra serie di cose che si fanno abitualmente e di cui non ci frega poi molto, mentre un bicchiere di vino ai pasti ci fa piacere, sarebbe stupido rinunciare al primo e non alle altre cose.

E io non sto parlando i inquinamento, ma di aree che potrebbero ridiventare foresta. Se lo spazio usato per coltivare cacao e caffè in africa ridiventasse foresta, come è giusto, gli animali, specie le grandi scimmie, avrebbero molti meno problemi e certe specie non sarebbero così a rischio.

Non vedo le cose come scollegate: sono tutte cose che danneggiano gli animali. Rinunciare a una bottiglia di vino e non restituire al negoziante il cavo di alimentazione del PC appena comprato (in modoche lo riutilizzi per il successivo) non ha senso per me.

E in Europa i lupi, gli orsi, i cervi, i cani, i cinghiali e anche gli animali cosidetti domestici non avrebbero il diritto di vivere in un ambiente naturale molto più ampio delle briciole a cui è ridotto?

Quanto spazio potrebbe essere restituito se smettessimo di coltivare tutti quei vigneti e quei cereali da buttare in alcolici?

Non solo in alcolici, anche in pane, pasta, ecc. Finché esistono fruttariani in salute nessuno mi convincerà che sono cose indispensabili. Anzi, penso che volendo aiutare gli animali si dovrebbero eliminare pane e pasta molto prima del vino.

Il danno fatto agli animali dall'acquisto di un cellulare credo sia molto maggiore di quello fatto da anni di consumo di vino (LO SO che sono danni diversi, ma perché preoccuparsi di uno e non dell'altro?).

I dati dicono che con la scelta vegan si riduce in modo drastico il proprio imaptto sul pianeta, poi ci sono infinite altre scelte, che vanno dall'evitare caffè, all'evitare alcolici (ma anche succhi di frutta, che differenza c'è?), al cercarsi un lavoro vicino a casa per poterci andare a piedi e non usare neppure i mezzi pubblici, decidere di non avere TV, cellulare, non comprare libri, non ascoltare musica anche se è la nostra passione, ecc. ecc.

Non capisco perché focalizzarsi su questi 3 aspetti che citi, che peraltro mi sembra siano tra quelli pià marginali nella vita di un vegan medio.

La strada che vedo io è:
1) Passaggio all'alimentazione vegan
2) Decrescita costante iniziando dalle cose a cui si tiene di meno ovviamente e valutando gli impatti delle varie "rinuncie".

42 Vale_Vegan, 6/01/11 13:37

eweg ha scritto:
Ti giuro che questo post l'ho letto solo DOPO aver risposto ad Elisa81, non ti ho copiato

Diamo i numeri in 2 allora??!! ;)))
sceglierò un equosolidale biologico...

Dal punto di vista elle aree sottratte alla foresta non cambia molto

Ma per questo ho sottratto la mia quota di terra sfruttata con la scelta vegan, mi prefiggo come obbiettivo di ampiarla... coi miei tempi eh... ;)

43 danvegan, 6/01/11 13:39

meno male che io non ho di questi problemi. Sono vegano, astemio, non mi piace il caffe' ne' il the e non mangio cioccolato perche' voglio tenere la linea. Non metto lo zucchero in nessuna bevanda o alimento; mi sforzo solo di bere caffe' fuori in compagnia per mettere in chiaro che anche un vegano puo' bere il caffe' gia' vedo che recepiscono il messaggio molti non vogliono rinuciarci

44 Elisa81, 6/01/11 14:04

Se il discorso che fate un po' tutti è "fa quello che credi sia giusto per animali, ambiente ecc, nei limiti delle tue possibilità" allora sono assolutamente d'accordo, sono una grande fan della decrescita e dell'autoproduzione (anche se ancora a livello di ricerca informazioni), ma esponendo in pubblico queste idee le tengo ben separate dalla mia scelta vegan perchè ho paura che le persone pensino che vegan=sacrificio, fatica e rinunce.

45 eweg, 6/01/11 14:45

Andrea ha scritto:
Tutto quello che non serve a mantenersi in vita e a fare attivismo è inutile. Ma credo che nessuno di noi si limiti a consumare/acquistare queste cose.

No, anche noi abbiamo il diritto di vivere una vita decente. Ovviamente il meglio sarebbe avvicinarsi a una vita più parca possibile, ma questo richiede un certo sforzo e del tempo, mentre smettere di comprare cioccolata non comporta nessuno sforzo.

Quello che conta quindi sono gli ordini di grandezza: se il consumo moderato di vino a tavola comporta un danno ambientale 100 volte inferiore a tutta un'altra serie di cose che si fanno abitualmente e di cui non ci frega poi molto, mentre un bicchiere di vino ai pasti ci fa piacere, sarebbe stupido rinunciare al primo e non alle altre cose.

Facciamo un esempio: il vino e l'auto. L'auto ti serve, non usarla avrebbe un grosso impatto negativo sulla tua vita, il vino non serve a nulla, rinunciarvi non avrebbe alcun impatto negativo sulla tua vita.

Non vedo le cose come scollegate: sono tutte cose che danneggiano gli animali. Rinunciare a una bottiglia di vino e non restituire al negoziante il cavo di alimentazione del PC appena comprato (in modoche lo riutilizzi per il successivo) non ha senso per me.

Il cavo del PC ti seve, il vino no.

Non solo in alcolici, anche in pane, pasta, ecc.
Finché
esistono fruttariani in salute nessuno mi convincerà che sono cose indispensabili. Anzi, penso che volendo aiutare gli animali si dovrebbero eliminare pane e pasta molto prima del vino.

Pane e pasta ci nutrono, il vino no.

Il danno fatto agli animali dall'acquisto di un cellulare credo sia molto maggiore di quello fatto da anni di consumo di vino

Può essere, ma è difficile fare a meno del cellulare, del vino puoi farne a meno subito, se non ne sei dipenente

(LO SO che sono danni diversi, ma perché
preoccuparsi di uno e non dell'altro?)

Per me la cosa più importante è far ricrescere gli ambienti naturali originari, sia per gli animali, sia per noi

I dati dicono che con la scelta vegan si riduce in modo drastico il proprio imaptto sul pianeta, poi ci sono infinite altre scelte, che vanno dall'evitare caffè, all'evitare alcolici

ma infatti io non dico che caffè e the sono uguali a carne e latte

(ma anche succhi di frutta, che
differenza c'è?)

ah, già, anche i succhi di frutta. A meno che non rappresentino un nutrimento.

al cercarsi un lavoro vicino a casa per
poterci andare a piedi e non usare neppure i mezzi pubblici

oggi è impossibile che tutti abbiano un lavoro vicino a casa, invece non è impossibile smettere di bere caffè

decidere di non avere TV, cellulare, non comprare libri, non ascoltare musica anche se è la nostra passione, ecc. ecc.

Tutto vero, ma l'impatto che avrebbe sulla tua vita la rinuncia a queste cose non è certo minuscolo come l'impatto che avrebbe non bere birra o caffè

Non capisco perché focalizzarsi su questi 3 aspetti che citi, che peraltro mi sembra siano tra quelli pià marginali nella vita di un vegan medio.

Cosa centra la vita i un vegano medio? Quello che conta è larea che questi prodotti sottraggono alla natura e il danno che è stato fatto alle altre creature trasformando ogni angolo del pianeta in funzione di capricci umani del tutto inutili come mangiare cioccolata e bere caffè.

La strada che vedo io è:
1) Passaggio all'alimentazione vegan
2) Decrescita costante iniziando dalle cose a cui si tiene di meno ovviamente e valutando gli impatti delle varie "rinuncie".

E' proprio questo il punto: per rinunciare al celluare ed al computer ci vuole un certo sforzo e queste rinuncie possono avere un impatto negativo sulla vita di un occidentale, mentre eliminare il the non ti crea nessun disturbo, lo puoi fare subito senza nessun problema.

Io non sto parlano di rinunce che comportano uno sforzo o di uno stile di vita radicalmente diverso. Sto parlando di sfizi inutili e dannosi per ottenere i quali si occupa un enorme superfice sottratta alla natura e agli animali.

Pagina 3 di 21

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!