Consiglio riguardo alla lana
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monique_riol,
15/10/16 12:07
Salve a tutti! Sono nuova in VeganHome, mi sono iscritta perchè sono vegana da quasi un anno e mezzo e vorrei un parere riguardo ad una questione che ancora adesso mi mette dei dubbi. Premetto che da quando ho deciso di diventare vegana non ho più comprato capi in lana, seta ecc... ho solo tenuto quelli che già avevo. Perchè non comprare abiti in lana? Per non continuare a finanziare aziende che basano il loro guadagno sullo sfruttamento di animali. Però volevo un parere altrui riguardo a 1 i capi vintage, quindi pezzi unici che ormai non sono più prodotti ma vengono venduti come "pezzi unici", o abbigliamento dell'usato, secondo voi è sbagliato prenderli se sono in lana? 2 mi è capitato spesso di andare in uno di quei negozi in cui vendono degli scampoli (pezzi di stoffa) che sono degli avanzi delle fabbriche e quindi li dovrebbero buttare. Secondo voi anche in quel caso è sbagliato comprarli se sono in lana?
Ringrazio in anticipo per le risposte
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Andrea,
15/10/16 12:53
monique_riol ha scritto:
Perchè non comprare abiti in lana? Per non continuare a finanziare aziende che basano il loro guadagno sullo sfruttamento di animali.
Non è solo quello: non si comprano perché per produrre la lana le pecore vengono allevate, tenute in un piccolo box, tosate in modo estremamente cruento e poi uccise appena la qualità e/o qualità della lana peggiora.
Quindi non si compra lana perché per produrre lana è indispensabile uccidere gli animali, come per la carne.
Però volevo un parere altrui riguardo a 1 i capi vintage, quindi pezzi unici che ormai non sono più prodotti ma vengono venduti come "pezzi unici", o abbigliamento dell'usato, secondo voi è sbagliato prenderli se sono in lana?
Sarà meno grave del capo nuovo, ma di poco.. uno compra una cosa, la rivende per cambiarla con una nuova e noi mandiamo avanti questo mercato. Non compreremmo mai una pelliccia usata o una pelle di ermellino quindi perché essere possibilisti con la lana? E' vero che in questo caso non si compra una parte di animale ma questo non cambia le cose: l'animale viene ucciso lo stesso.
2 mi è capitato spesso di andare in uno di quei negozi in cui vendono degli scampoli (pezzi di stoffa) che sono degli avanzi delle fabbriche e quindi li dovrebbero buttare. Secondo voi anche in quel caso è sbagliato comprarli se sono in lana?
Sì è sbagliato: i produttori uccidono le pecore per guadagnare soldi e il guadagno deriva da tutta la lana venduta, scampoli compresi. In ogni caso si sta commissionando l'uccisione di animali.
Quando si hanno dei dubbi basta pensare che se ci fosse un modo per avere prodotti animali senza causare morte e sofferenza la definizione di "vegan" sarebbe diversa ed elencherebbe quali si possono usare e quali no. Se milioni di persone sono vegan ed eliminano tutti i prodotti animali è perché è materialmente impossibile avere prodotti animali senza sofferenza e morte.
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monique_riol,
15/10/16 13:16
Andrea ti ringrazio per la risposta ed ora vedo di rispondere a tutto quello che mi hai scritto per punti.
Io ho scritto "Per non continuare a finanziare aziende che basano il loro guadagno sullo sfruttamento di animali." in modo sintetico, ma è la stessa cosa di quello che hai detto tu, quindi non ho capito la tua precisazione.
Per quanto riguarda ad la lana l'animale non viene ucciso, viene sfruttato anche se in modo molto spesso brutale. Comunque dal punto di vista del "non compreremmo mai una pellizzia usata ecc.." sono d'accordo.
I soldi degli scampoli dubito vadano alla fabbrica, ma al negozio che li vende. La fabbrica li deve smaltire quindi o li butterebbe o non può far altro che "regalarli". lo dico perchè mio padre lavora all'interno di una fabbrica e molto spesso porta a casa degli avanzi di tessuto che altrimenti dovrebbero buttare.
Rispondendo all'ultimo punto, spero di non aver interpretato male il tuo messaggio, non penso che qualsiasi cosa di origine animale possa essere "no vegana". Questo stile di vita si basa sull'evitare la sofferenza, lo sfruttamento ed uccisione di altri esseri viventi. Ma per esempio, se una persona mi dicesse che ha una gallina, che la tratta come un animale domestico qualsiasi per esempio lasciandola libera in giardino, e che quindi farà delle uova a prescindere e lui se le vuole mangiare, io non vedo lo sfruttamento in questo. Io non le mangerei per altri motivi, ma dal punto di vista etico non penso si possano considerare "non vegane" quelle uova. Spero di essermi spiegata bene. Comunque ti ringrazio per avermi dato il tuo punto di vista!
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monique_riol,
15/10/16 13:18
Mi scuso per gli errori ma non li avevo notati quando ho inviato la risposta
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Andrea,
15/10/16 13:53
monique_riol ha scritto:
Io ho scritto "Per non continuare a finanziare aziende che basano il loro guadagno sullo sfruttamento di animali." in modo sintetico, ma è la stessa cosa di quello che hai detto tu, quindi non ho capito la tua precisazione.
Non è la stessa cosa: se compro delle patatine fritte da McDonald's finanzio un'azienda che basa il suo guadagno sullo sfruttamento animale ma le patatine fritte in sé non causano la morte di animali. Invece se compro un hamburger ho proprio causato con il mio prodotto la morte dell'animale. La lana è come l'hamburger non come le patate fritte: non solo si finanzia un'azienda che basa il guadagno sullo sfruttamento di animali ma è il prodotto che noi compriamo a farlo.
Per quanto riguarda ad la lana l'animale non viene ucciso, viene sfruttato anche se in modo molto spesso brutale.
No, viene anche ucciso appena diventa più produttivo sostituirlo. Come per le mucche da lette, le galline ovaiole ecc. Sono considerati oggetti: un macchinario lo cambi appena diventa economicamente vantaggioso.
I soldi degli scampoli dubito vadano alla fabbrica, ma al negozio che li vende.
E' una catena con vari intermediari, non importa a chi dai i soldi. Se non compreresti carne o pellicce "di scarto" allo stesso modo non dovresti comprare lana "di scarto".
Rispondendo all'ultimo punto, spero di non aver interpretato male il tuo messaggio, non penso che qualsiasi cosa di origine animale possa essere "no vegana".
Invece sì, la definizione di "vegan" è chiara. Niente di origine animale è vegan perché niente di origine animale può essere prodotto senza morte e sofferenza.
Ma per esempio, se una persona mi dicesse che ha una gallina, che la tratta come un animale domestico qualsiasi per esempio lasciandola libera in giardino, e che quindi farà delle uova a prescindere e lui se le vuole mangiare, io non vedo lo sfruttamento in questo.
Invece c'è perché per avere le galline ovaiole ovaiole a monte sono stati uccisi i maschi: nascono pulcini maschie femmine, i maschi vengono uccisi perché inutili e le femmine usate per produrre uova. Inoltre le galline deporrebbero poche uova l'anno, ma se andiamo a prenderle loro l'istinto le porta a deporne in continuazione. Il risultato è una forte perdita di calcio, malattie e un'aspettativa di vita molto minore quella che avrebbero se lasciassimo loro le uova.
Comunque ti ringrazio per avermi dato il tuo punto di vista!
Di niente, ma non è un mio punto di vista: è la definizione stessa di "vegan" data da Donald Watson, lla persona che ha coniato il termine ed è quello che fanno i milioni di vegan che ci sono al mondo.
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Marina,
15/10/16 14:11
Alla dettagliata spiegazione di Andrea aggiungo una considerazione più generale: non esiste alcun tipo di allevamento che non uccida animali, qualsiasi sia lo scopo dell'allevamento. Che gli animali siano allevati per il latte, le uova, la lana, le piume, o qualsiasi altro prodotto che di per sé non implicherebbe l'uccisione dell'animale stesso, alla fine tutti questi animali sono uccisi non appena non risulta più conveniente tenerli.
Non esiste alcun allevamento, piccolo o grande che sia, che lasci vivere gli animali usati fino alla loro morte naturale, né può esistere, perché non sarebbe sostenibile economicamente.
Poi ovviamente in aggiunta all'uccisione c'è anche la prigionia, il maltrattamento, il dolore fisico che viene fatto subire agli animali e l'inevitabile uccisione dei figli o degli animali maschi (nel caso rispettivamente di latte e uova).
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Puzzola,
16/10/16 18:12
ciao monique, la lana è un materiale molto versatile e dalle tante qualità, ma di certo non ha la qualità di essere etica. personalmente sto curando i miei capi di lana in modo da farmeli durare tutta la vita (cosa che si è sempre fatta, se non negli ultimi 50 anni). prendo anche vestiti da chi li butta via tra parenti e famigliari perchè non sopporto gli sprechi, e tra i vestiti ci sono cose di lana qualche volta, che metto in uso o disfo per rifare altre cose. potresti fare così, o orientarti su tessuti che non comportino l'uccisione e lo sfruttamento di animali.