A cena fuori
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Federica78,
23/05/05 18:09
Come fate quando andate a cena fuori in ristoranti normali? Quali sono le pietanze che ordinate, soprattutto se andate in posti non vegetariani/vegani?
E alle cene di lavoro o compleanni dove il menù è prefissato senza possibilità di scelta? Non ci andate, mangiate prima, oppure mangiate solamente le cose che potete spendendo però cifre da capogiro come se aveste mangiato il menù completo?
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shivers,
23/05/05 18:18
Io vado pretendendo che mi portino qualcosa di BUONO che sia vegan. Se non sanno cosa voglia dire vegan gà sono pariti male, ma fingo un sorriso e glielo spiego, se poi mi portano qualcosa che non sia vegan inizio ad alterarmi, se mi portano un'insalata gli dico di riportarsela indietro. Se c'è qualcuno che fa commenti ironici è bello che fottuto.
Non fatevi mettere i piedi in testa. Siate orgogliosi di essere vegan. Mangiare un piatto vegan è un vostro diritto. Se gli "amici" non vi invitano più perché "poverini"
"non sanno cosa farvi da mangiare", meglio per voi,
perché non sono amici.
s.
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Suizid,
23/05/05 18:18
Se non ci si può sottrarre,panino col tofu e aria sprezzante,con rissa occasionale al primo commento non gradito.
In un ristorante normale,non mi fido minimamente a ordinare nulla...magari ti portano un'insalatina scondita da cui hanno tolto i pezzi di wurstel..poi sarò certamente paranoico,è indubbio.
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falco,
23/05/05 18:27
E' veramente pesante.
Nelle cene di lavoro (ovvero, quando sono al lavoro), mangio esclusivamende insalata (per fare compagnia al mio collega che altrimenti è solo, ma ben presto lo diventerà, visto che ogni volta mi mangia la cotoletta in faccia e *non può farne a meno*).
Nelle cene *toste* di lavoro, premetto di portarmi in un posto in cui possa mangiare bene vegano. Altrimenti mi rifiuto.
Idem per le cene tra amici.
Nei menu fissi... che dire... se devo spendere una cifra per poi (ammettiamolo, è così) non trovare niente di adatto nel menu, me ne sto comodamente a casa o vado da qualche altra parte. Con molta meno tristezza e più serenità, ovviamente.
Non ho il coraggio di lasciare il lavoro e cambiare drasticamente alcuni miei stili di vita per seguire alla lettera i miei principi, per ora (considerando comunque che il mio lavoro non ha a che fare con lo sfruttamento di animali o dell'ambiente).
Però mi rifiuterò sempre di cedere di fronte a qualsiasi evento.
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Nuanda,
23/05/05 19:17
Io vado pretendendo che mi portino qualcosa di BUONO che sia vegan. Se non sanno cosa voglia dire vegan gà sono pariti male, ma fingo un sorriso e glielo spiego, se poi mi portano qualcosa che non sia vegan inizio ad alterarmi, se mi portano un'insalata gli dico di riportarsela indietro. Se c'è qualcuno che fa commenti ironici è bello che fottuto.
------------------------------------------------------------------------------------ Ciao Shives
spero tu ti riferisca alla situazione "ristorante"..non alla situazione matrimonio,cresima, comunione, compleanni, cene con amici eccetera......
perchè quando paghi tu è una cosa..ma quando sei invitato...è diverso!
A me è sempre successo di essere considerata un peso!
"oh poverina non mangia niente allora?" "Ti facciamo portare un po' di pesce?" "Dai un po' di formaggio mangialo!"
no! No! e NO!...e mia madre che si vergogna...insomma conoscete benissimo la situazione penso...
classico: "si è giovane sono scelte che si fanno così...senza pensare" oppure "poi sta male..è deperita" oppure "le passerà" come fosse una malattia!!!!
Questo per le situazioni in famiglia...
Poi per le cene fra amici ...( a meno che non siano quelli Veri a cui cucino sempre vegan!!!! e lo adorano!)...meglio lasciar perdere!!!
Sarebbero capaci di mangiarti in faccia qualsiasi cosa! E diventi sempre il fenomeno da baraccone della serata! "ma dai assaggiane un pezzo!! Non dire che nn ti piacerebbe una bella fetta di salame!!"
Io purtroppo non sono una di quelle che si mette a fare questioni...sorrido, rispondo sino a che dall'altra parte non mi si pongono domande ignornati e stupide...poi mollo il colpo...
faccio male mi sa...ma non mi piace essere causa di discussioni...
Se avete qualche consiglio da darmi è ben accetto!
Aiutate una povera Vegan TROPPO amichevole!!! hehehehe
Nuanda
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Lucik,
23/05/05 19:50
Invitate anche shivers e avete risolto il problema... :-) Se poi serve uno che incuta timore gurdando con sguardo minaccioso e facendo guerra psicologica....chiamate anche me :-)
Ciao, Luciano.
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Suizid,
23/05/05 20:04
Secondo me se uno ti dice cazzate come quella del salame è sacrosanto incazzarsi....almeno io sono completamente privo di umorismo quando si tratta di veganismo e mi irrito per nulla,anche se qualcuno mi chiede "se posso" mangiare qualcosa ci tengo a precisare che posso mangiare quello che voglio,non ho allergie o intolleranze....magari io esagero nell'altro senso...sabato mi hanno chiesto (candidamente e senza provocazioni) se avessi mai avuto voglia di una bistecca (!!!) e sono riuscito a rispondere pacatamente,ma se uno si mettesse a fare lo stronzo lo farei a pezzi,e a ragione.
Non è come un vegano e un crudista che scherzano sui legumi (piccolo volo di fantasia,non avevo altri esempi:S),si parla di animali morti in nome dell'idiozia e a me girano subito le palle.
Andate e veganincazzatevi.
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Lucik,
23/05/05 20:15
Potresti fare una cosa che magari riesce utile...smettila di sorridere, e comincia a guardare con serietà chi ti dice certe cose...(se ho capito quello che succede).
Uhm...magari a quel punto qualcuno simpatico ti potrebbe fare qualche battuta sul modo freddo/strano con cui reagisci...ma qualcosa capirà anche. Vedi, le cose di chi ti vede da fuori, si agganciano ai riferimenti che dai...se "molli il colpo" in linea generale, sarà quella la soglia di riferimento su cui gli altri regolano i propri
"limiti" di conversazione e del modo in cui si rivolgono
a te...(ovviamente in generale). Quindi dai i tuoi riferimenti in modo sereno, ma chiaro, senza "ambiguità"...non bisogna essere aggressivi per essere rispettati...la miglior qualità per il rispetto è l'intelligenza. E questa va espressa in modo lucido.
"si è giovane sono scelte che si fanno così...senza pensare" oppure "poi sta male..è deperita" oppure "le passerà" come fosse una malattia!!!!
Tu dì che questi sono i tuoi valori, fondati sul rispetto della vita degli altri. E che deve ancora nascere chi può permettersi di metterli in discussione. Potresti ricordati le varie frasi che hai sentito e che non ti sono piaciute e trovare la migliore risposta nel caso in futuro ricapiti....
Ciao.
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Nuanda,
23/05/05 20:47
--------------------------------------------------------------------------- Io purtroppo non sono una di quelle che si mette a fare questioni...sorrido, rispondo sino a che dall'altra parte non mi si pongono domande ignornati e stupide...poi mollo il colpo...
-------------------------------------------------------------------------- Ciao Lucik
Grazie dei consigli...cmq il "sorrido" era inteso nel
senso che di certo non mi metto a litigare o discutere in modo acceso...
spiego..con Lucidita' le motivazioni, i Pro eccetera...ma il piu' delle volte è inutile...dunque lascio morire il discorso...tutto qui...
Non saro' combattiva forse...magari lo diventero'...
Sara' che io sono per L'Amore anche verso Gli Animali Umani!
hehehe
(con questo non vuol dire che chi è piu' combattivo non rispetti la nostra stessa Specie)
Grazie lo stesso!
Nuanda
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Nuanda,
23/05/05 20:54
Scusa Suizid
Non avevo visto anche la tua risposta
hehehehe Pardon!
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Andate e veganincazzatevi. -------------------------------------------
Bella questa!!!
ma non mi appartiene...
Forse lo diventerò..chi lo sa :-)
Magari seguiro' il consiglio di Lucik e invitero' sia lui che Shivers che fra sguardi che incutono timore e guerre psicologiche mi daranno Esempio del Vero Veganincazzato!
(e soprattutto finalmente avrei chi mi spalleggia!!!)
Ciao!!!
Nuanda
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Juls,
23/05/05 21:08
essendo vegetariana e non vegan posso sempre buttarmi sui dolci,comunque solitamente ordino pietanze di verdure o insalata°_* e comunque al ristorante non ci vado mai perche non c'ho mai denari...
alle feste poi mi butto su altri tipi di "verdure" e
c'ho sempre dietro qualche ausilio del discount per la
fame chimica°_*
Juls tossica mode one -__-*
*vergogna!*
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Lucik,
23/05/05 22:43
Ciao...
io non parlo di essere arrabbiati....sono sempre per il discorso costruttivo e "rispettoso"....(da adattare in certi casi particolari....una discussione si sviluppa anche con un'altalenanza di ritmi e di toni). Per il sorriso (siccome è una questione che mi sono posto per me stesso) volevo dire che il sorriso verso la persona può dare un senso di "sollievo" sull'argomento, con presunta autorizzazione di spostare il limite delle "battute", o della "gravità" degli argomenti. Chiaramente se esprimi quello che pensi, poi, uno dovrebbe capire per logica il modo in cui parlare...(se non lo capisce glielo si può dire in modo chiaro e calmo, se basta).
Non penso si debba litigare e discutere in modo acceso....spesso può essere preso come modo per difendersi (proprio noi?), mentre si tratta di essere sicuri di sè e consapevoli delle cose. Io con le altre persone vado d'accordo....so di dover convivere con la realtà del mondo....e le cose che ho detto le ho detto anche per scherzare. Il fatto è che (a parte uno sguardo che può essere minaccioso) è uno sguardo affascinante :-) , quindi anche senza "cattiveria" le persone sono portate a comportarsi in modo "attento" :-)
Ma il tuo "nome" deriva da "l'attimo fuggente"?
(ovvio?). Comunque quel che conta è il fatto che una persona creda nelle cose che dice, a prescindere dalla "combattività" (quella può servire/serve per alcune questioni della vita). Forse si confonde combattività intesa come convinzione, e combattività intesa come scontro nei toni....La prima è quella bella...(la seconda solo all'occorrenza, ma parte già dal presupposto che la discussione ha preso una piega in generale "peggiorativa".... anche se a volte può servire per continuare meglio). Ma oltre alla situazione più ricorrente (un veg*ano di fronte agli altri che non lo sono), vi è mai capitato di essere a maggioranze invertite o pari? Chissà come va in questi casi il discorso....? Comunque....trovare un piatto di pasta e una buona insalata, o dei funghi, o delle verdure grigliate non dovrebbe essere difficile...o no?
Ciao, Luciano.
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sarasara,
23/05/05 23:11
Lo ammetto, per me è proprio un problema andare a cena o pranzo a casa di altri o fuori.
Tante volte ho inventato scuse per non andare(ormai non le conto più.).. quando vado non riesco proprio a godermi la serata perché sono costantemente in imbarazzo(non sopporto di avere gli occhi puntati addosso per quello che mangio e non mangio) e anche in ansia(soprattutto quando i menu sono prestabiliti, tipo ai matrimoni o a Natale-il miiiiitico pranzo di natale- ecc.).
L'ultima volta mi sono ritrovata in un ristorante dove la carne ce la infilavano pure nelle patate arrosto!
mi sono fatta portare per la disperazione un piatto di pasta non condita che poi ho condito io con olio(per paura che per "pasta in bianco" loro intendessero quella al burro).
Lo so che dovrei affrontare queste situazioni con più tranquillità e soprattutto con più pretese, ma per ora non ci riesco...
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Nuanda,
23/05/05 23:18
*Lucik scrive
Ma il tuo "nome" deriva da "l'attimo fuggente"?
(ovvio?).
-------------------------------------------------------------------- SI! l'ho scritto anche nello spazio apposito sulle curiosita sui nick! hehehehe
Desiderio di "trovare la propria voce", la proprio unica
e vitale espressione d'individui, - da un verso di Thoreau - di "succhiare tutto il midollo della vita".
("L'attimo Fuggente")
(midollo metaforico ovvio!)
-------------------------------------------------------------------- Lucik scrive*
Comunque quel che conta è il fatto che una
persona creda nelle cose che dice, a prescindere dalla "combattività" (quella può servire/serve per alcune questioni della vita). Forse si confonde combattività intesa come convinzione, e combattività intesa come scontro nei toni....La prima è quella bella...(la seconda solo all'occorrenza, ma parte già dal presupposto che la discussione ha preso una piega in generale "peggiorativa".... anche se a volte può servire per continuare meglio)
-------------------------------------------------------------------- Sono perfettamente d'accordo! combattivita' intesa come convizione
e non come scontro..anche perchè si è capito che non sono brava
in questi ultimi! Ma è anche vero che qualche volta servono...
Nuanda
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Lucik,
23/05/05 23:59
Potresti fare una cosa che magari riesce utile...smettila di sorridere, e comincia a guardare con serietà chi ti dice certe cose...
o caspita....rileggendola sembra una critica....! Lontano quanto mai dai miei pensieri. Io avevo preso lo spunto per fare una considerazione....detta così sembra diversa (anche se spero si capisse).
Ciao, Luciano.
A volte senti l"imbarazzo" anche quando sei nel giusto....ma, per certe cose, alcune volte, è più il nostro per il fatto di immaginare quello che prova chi ti sta attorno, piuttosto che la reazione stessa degli altri...a volte dovresti dire le cose che sai senza pensare alle conseguenze....un'pò come quando per fare un tuffo, non ci pensi....decidi di staccarti dal bordo di dove sei... e il resto vien da sè (sarebbe un consiglio utile anche per chi vuole conoscere una ragazza/o...chissà se basta la razionalità.... :-) ). Se sei convinto delle cose, comunque, puoi non avere timore...gli altri si adegueranno. La vita è anche un allenamento...bisognerebbe farne per essere una persona che riesce a fare quello che pensa anche quando è uno contro il mondo, anche quando i riflettori sono puntati su di lui, anche quando è l'unico a fare una cosa diversa ("giusta"), per creare un collegamento tra razionalità ed azione non distorto dalle "debolezze" (definendo così le emozioni che "compromettono" quello
che sappiamo di volere).... Volta per volta, si dovrebbe provare a fare le cose apposta (fare "esperimenti")....probabilmente, alla fine, si potrà fare quello che si vuole fare.