ANIMALI CARNIVORI:IGNORARLI O COSA?

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1 michelangelo, 5/04/05 16:06

ragazzi,mi togliete una curiosità?
come vi ponete dinanzi all'imposibilità di stare alla
larga dal circuito degli allevamenti laddove l'uomo decida di
curare o essere "responsabile"di un animale <carnivoro>?

- michelangelo

2 Lucik, 5/04/05 16:13

Quele sarebbe l'animale in questione?

3 michelangelo, 5/04/05 16:19

MA TI PARLO IN GENERALE:QUALSIASI OPERAZIONE FILO-PARAVETERINARIA CHE COMPRENDA UNA CONVALESCIENZA E/O RIABILITAZIONE.

UN ESEMPIO,TANTO PER CAPIRCI:Tutti i cani che la LAV toglie alla camorra,li nutre poi in maniera vegana nei loro canili?

4 michelangelo, 5/04/05 16:22

michelangelo ha scritto:

li nutre poi in maniera vegana nei loro
canili?

CANILI NON è CORRETTO:Nelle strutture LAV adibite al loro recupero.

5 Lucik, 5/04/05 16:44

E qui ti devo proporre il "mio discorso" sulla vita, la natura e la morte.
Per gli esseri umani vale il discorso dell'etica, dato
che, avendo un'alternativa, possiamo evitare uccisioni, dolore, crudeltà e sofferenza. Nel forum "domanda" io facevo notare che se per l'organismo umano fosse una necessità fisiologica assumere elementi di origine animale, e quindi uccidere, l'etica sarebbe una forzatura (che comunque appartiene anche a me) intellettuale dell'uomo, dato che per la natura la questione di bene e male non si porrebbe. In quell'occasione Marina sosteneva che preferirebbe comunque assumere sostanze di sintesi (e vale anche per me). Però vorrei far riflettere su come l'essere umano pone la questione etica anche sulle cose che all'etica, in natura, sono estranee (anche se le faccio comunque mie come ho già detto). Per gli animali carnivori è naturale mangiare carne...quando l'alternativa deriva
non dalla natura, ma dalla "tecnologia" umana, viene da pensare alla responsabilità etica, e comunque cerchi (non essendo il depositario della verità assoluta) di provare il minor male possibile (il mio cane mangia crocchette vegetali, della AMI). Ma se facciamo questa scelta, dobbiamo essere consapevoli che facciamo qualcosa che consideriamo bene, ma che se non lo avessimo fatto, non sarebbe per la natura un "male". La morte in natura
esiste. Gli animali carnivori mangiano altri animali, e la morte è fisiologica alla vita. Possiamo dargli la nostra alternativa (ed è quello che faccio io, anche perchè il mio cane non è un lupo, e non lo vedo aggredire una mucca..e gli allevamenti intensivi non sono certo naturali), ma dobbiamo essere consapevoli che se mangiassero carne, non sarebbe un male.

6 michelangelo, 5/04/05 16:50

Lucik ha scritto:

se per l'organismo umano fosse una
necessità fisiologica assumere elementi di origine animale, e quindi uccidere, l'etica sarebbe una forzatura (che comunque appartiene anche a me) intellettuale dell'uomo, dato che per la natura la questione di bene e male non si porrebbe.

- se facciamo caso alla vit.b12,l'etica è già una
forzatura

7 Lucik, 5/04/05 16:52

CORREZIONE DI PARTE DEL MESSAGGIO PRECEDENTE:
Per gli animali carnivori è naturale mangiare carne...quando l'alternativa deriva non dalla natura, ma dalla "tecnologia" umana, viene da pensare se la responsabilità etica sia una questione reale (ma comunque, cerchi - dico cerchi poichè non hai una certezza, non essendo il depositario della verità assoluta - di provare a fare il
minor male possibile (il mio cane mangia crocchette vegetali, della AMI).

8 Lucik, 5/04/05 16:54

se facciamo caso alla vit.b12, l'etica è già una forzatura

...infatti

9 Lucik, 5/04/05 16:57

Anche se viene da chiedersi come facesse l'uomo, alle sue origini (dato che l'uomo nasce "vegano", a quanto
sembra) a vivere con una carenza di vitamina b12 (...a meno che non accettiamo la risposta "moriva a 15 anni").

10 Andrea, 5/04/05 17:43

Lucik ha scritto:
Anche se viene da chiedersi come facesse l'uomo, alle sue origini (dato che l'uomo nasce "vegano", a quanto
sembra) a vivere con una carenza di vitamina b12

Copio da:

https://www.veganhome.it/divertimento/la_povera_b12.php

"in una ipotetica vita "in natura", se ci cibassimo di verdure e radici che crescono spontanee, senza lavarle e disinfettarle nè aggiungere alcuna sostanza chimica al terreno, la B12 la troveremmo proprio nelle radici,"

andrea

11 Lucik, 5/04/05 17:50

Quindi se nel mio piccolo orto mi mangio in modo primitivo(salvando eventuali insetti) e selvaggio (affascinante...) le mie verdure dai frutti alle radici....sono a posto (analisi del sangue alla mano). Io ho sempre avuto in mente un "ritorno alla natura".

Ciao, Luciano.

12 Lucik, 5/04/05 18:33

Ah, a questo punto la questione etica esiste in modo reale. Se l'uomo ha posto in essere un progresso "artificiale"
che si è slegato dalla natura (nel bene e nel male) ed ha comportato una minor acquisizione di vitamina b12, allora è suo dovere, non facoltà, di trovare un modo altrettanto "artificiale" (prodotti di sintesi) per restare in
salute, senza comportare l'uccisione di animali.

Per quel che riguarda gli animali, resta comunque quanto detto in precedenza. (Al mio cane ogni tanto prendo un osso - gratis - che altrimenti verrebbe buttato via).

13 Sara, 5/04/05 19:50

Il cane è onnivoro non carnivoro, quindi si può fare volendo anche all'interno dei canili e spendendo poco.Per il gatto si può alimentare bene e vegan solo comprando prodotti già pronti come l'Amì, in questo caso ognuno può farsi i conti in tasca e valutare da solo.

In caso di molti animali da curare(canili, gattili, associazioni) tieni presente che parte del cibo viene donato da persone di buon cuore che ovviamente difficilmente regalano cibo dell'Amì :) molto del cibo arriva pure da ditte che sperimentano(Iams, Royal Canin ecc)che fai lo butti?No, lo tieni e lo dai agli animali che curi ,senza farti troppe pippe mentali, perchè i soldi scarseggiano.

Se poi qualcuno non accetta queste cose può benissimo dedicarsi ad animali già vegan, gli animali bisognosi sono tanti, se si sceglie di dedicarsi a quelli di natura carnivori o onnivori bisogna accettare anche tutte le cose che reputiamo non etiche.

14 michelangelo, 6/04/05 13:03

Lucik ha scritto:
Anche se viene da chiedersi come facesse l'uomo, alle sue

origini (dato che l'uomo nasce "vegano", a quanto
sembra) a vivere con una carenza di vitamina b12 (...a meno che non accettiamo la risposta "moriva a 15 anni").
VI ALLEGO UNA RISPOSTA CHE MI HA GENTILMENTE FORNITO MARINA BERATI:

RISPOSTE DI MARINA BERATI

1. Da quale periodo in poi l’uomo non ha potuto fare più a meno di assumere cibi contenenti cianocobalamina?

La domanda non è chiara. La cianocobalamina, vit. B12, l'uomo la deve assumere da sempre, e l'ha sempre assunta attraverso il cibo, ma da quando è iniziata la "civilizzazione" (non posso fornire una data) non è più così.
Per spiegare la questione riprendo la risposta a una "domanda frequente" dal libro "Diventa vegan in 10
mosse", edizioni Sonda:

Se devi prendere l'integratore di B12, essere vegan non è naturale!

La vitamina B12, è l'unica sostanza nutritiva che manca nella dieta vegan, o in quella vegetariana con apporto basso di alimenti di origine animale.
Da un punto di vista etico - il non ammazzare animali - è facilmente comprensibile come sia preferibile mangiare una volta la settimana una pastiglia piena di B12 prodotta per sintesi batterica piuttosto che dover avere sulla coscienza la morte di esseri senzienti.
E questo è per un vegano il punto di vista più importante, gli altri non hanno quasi peso.
Da un punto di vista «salutistico», non è dannoso prendere questo tipo di integratore, non esistono rischi di sovradosaggio
Da un punto di vista «naturalistico», ammesso che interessi, visto che comunque nessuno di noi vive in modo realmente «naturale», va detto che in una ipotetica vita «in natura», se ci cibassimo di verdure e radici che crescono spontanee, senza lavarle e disinfettarle né aggiungere alcuna sostanza chimica al terreno, la B12 la troveremmo proprio nelle radici, proveniente, appunto, dai batteri che vivono nel terreno. Non vivendo in natura, questi batteri li dobbiamo «coltivare» appositamente e poi inserire la B12 che producono in una pillolina «pulita-pulita».
Infine, va detto che i casi di carenza «patologica» di B12, che non si verifica nei vegani più che nei carnivori, sono dovuti la quasi totalità delle volte non alla dieta, ma a una carenza di «fattore intrinseco», che è quel fattore che permette di assorbire la B12. Chi manca di questo fattore, qualsiasi cosa mangi (anche carne, ovviamente) non riesce a incamerare la B12 e quindi deve prendere grosse dosi di integratore, nei casi gravi sotto forma di iniezioni e non pillole. Ma questa, appunto, è una patologia che non dipende dall'alimentazione seguita.

2. Il processo evolutivo potrebbe portarci a fare a meno della vitamina B12? (nel frattempo,come comportarsi?)

La questione della vitamina B12 è ancora controversa e non vi sono certezze scientifiche sull'argomento. Non credo
che un processo evolutivo possa cambiare gli umani in modo così radicale da far loro sintetizzare da soli una vitamina che non hanno mai sintetizzato.
E' sufficiente, per star sicuri, prendere gli integratori, che non sono meno "naturali" che una qualsiasi gomma da masticare alla vitamina C prodotta in una fabbrica.

3. Utilizzare a vita un integratore alimentare di vitamina B12 può essere nocivo per l’organismo?
No.

15 Sara, 6/04/05 13:19

Ma perchè come al solito il discorso deve cadere sulla b12?Mi sembra che Michelangelo abbia fatto una domanda diretta a cui nessuno ha risposto con raziocinio...io mille volte mi sono detta"ma guarda questi, basta che il loro cane sia vegan per restare in pace con la coscienza"quasi nessuno si pone il problema degli animali di serie b, quelli che stanno nelle strade e nei rifugi, quando poi qualcuno ricorda che ci sono anche loro allora le risposte variano...ma ultimamente va per la maggiore questa:"vabbè l'amì fa sconti per le associazioni e i rifugi"...non è stato chiesto come fate con i vostri animali di casa, ma come vi ponete nei confronti di quegli animali che dipendono da voi e dalle poche risorse disponibili, sia che siate dei singoli volontari che si occupano di parecchi cani e/o gatti, sia che facciate parte di un'associazione.Poi magari Michelangelo voleva dire tutt'altra cosa, ma a me personalmente è questo che interessa.

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