Lucik ha scritto:
Anche se viene da chiedersi come facesse l'uomo, alle sue
origini (dato che l'uomo nasce "vegano", a quanto
sembra) a vivere con una carenza di vitamina b12 (...a meno che non accettiamo la risposta "moriva a 15 anni").
VI ALLEGO UNA RISPOSTA CHE MI HA GENTILMENTE FORNITO MARINA BERATI:
RISPOSTE DI MARINA BERATI
1. Da quale periodo in poi l’uomo non ha potuto fare più a meno di assumere cibi contenenti cianocobalamina?
La domanda non è chiara. La cianocobalamina, vit. B12, l'uomo la deve assumere da sempre, e l'ha sempre assunta attraverso il cibo, ma da quando è iniziata la "civilizzazione" (non posso fornire una data) non è più così.
Per spiegare la questione riprendo la risposta a una "domanda frequente" dal libro "Diventa vegan in 10
mosse", edizioni Sonda:
Se devi prendere l'integratore di B12, essere vegan non è naturale!
La vitamina B12, è l'unica sostanza nutritiva che manca nella dieta vegan, o in quella vegetariana con apporto basso di alimenti di origine animale.
Da un punto di vista etico - il non ammazzare animali - è facilmente comprensibile come sia preferibile mangiare una volta la settimana una pastiglia piena di B12 prodotta per sintesi batterica piuttosto che dover avere sulla coscienza la morte di esseri senzienti.
E questo è per un vegano il punto di vista più importante, gli altri non hanno quasi peso.
Da un punto di vista «salutistico», non è dannoso prendere questo tipo di integratore, non esistono rischi di sovradosaggio
Da un punto di vista «naturalistico», ammesso che interessi, visto che comunque nessuno di noi vive in modo realmente «naturale», va detto che in una ipotetica vita «in natura», se ci cibassimo di verdure e radici che crescono spontanee, senza lavarle e disinfettarle né aggiungere alcuna sostanza chimica al terreno, la B12 la troveremmo proprio nelle radici, proveniente, appunto, dai batteri che vivono nel terreno. Non vivendo in natura, questi batteri li dobbiamo «coltivare» appositamente e poi inserire la B12 che producono in una pillolina «pulita-pulita».
Infine, va detto che i casi di carenza «patologica» di B12, che non si verifica nei vegani più che nei carnivori, sono dovuti la quasi totalità delle volte non alla dieta, ma a una carenza di «fattore intrinseco», che è quel fattore che permette di assorbire la B12. Chi manca di questo fattore, qualsiasi cosa mangi (anche carne, ovviamente) non riesce a incamerare la B12 e quindi deve prendere grosse dosi di integratore, nei casi gravi sotto forma di iniezioni e non pillole. Ma questa, appunto, è una patologia che non dipende dall'alimentazione seguita.
2. Il processo evolutivo potrebbe portarci a fare a meno della vitamina B12? (nel frattempo,come comportarsi?)
La questione della vitamina B12 è ancora controversa e non vi sono certezze scientifiche sull'argomento. Non credo
che un processo evolutivo possa cambiare gli umani in modo così radicale da far loro sintetizzare da soli una vitamina che non hanno mai sintetizzato.
E' sufficiente, per star sicuri, prendere gli integratori, che non sono meno "naturali" che una qualsiasi gomma da masticare alla vitamina C prodotta in una fabbrica.
3. Utilizzare a vita un integratore alimentare di vitamina B12 può essere nocivo per l’organismo?
No.