Agricoltura Vegan

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1 arialda80, 7/03/15 15:31

Ciao a tutti.

ho una domanda forse insolita.
Vivo vicino a dei terreni agricoli ed ho notato che alla fine della stagione invernale i terreni vengono concimati con letame fermentato, l’odore non si può ignorare…
Il letame è molto presumibilmente il sottoprodotto degli allevamenti intensivi di bovini, ovini, etc.
Non sono un'esperta di agricoltura, ma da quanto ho letto queste pratiche di concimazione organica sono prevalenti, la sola concimazione chimica non è più la norma, specie in ambito bio, pare sia meno efficace.

La mia domanda è: non è il caso di alzare il livello di consapevolezza su questo tema?

Quando compro un piede di insalata od un chilo di patate dal punto di vista etico è come se avessi comprato una busta di latte vaccino, od una cotoletta. La produzione di quei vegetali è con buona probabilità legata a doppio filo con lo sfruttamento di animali, in un ciclo economico che li lega indissolubilmente.

Sempre cercando su internet, ho visto che qualcosa su questo versante già c’è in Inghilterra, con il Vegan Organic Network

http://veganorganic.net/producer-directory/

in italia ho trovato solo questa presentazione sull’orto vegano

https://www.youtube.com/watch?v=MY6E1D-dQhE

ma nessuna ancora nessuna iniziativa di una certa dimensione od una certificazione.

Che ne pensate?

2 Andrea, 7/03/15 15:48

arialda80 ha scritto:
Il letame è molto presumibilmente il sottoprodotto degli allevamenti intensivi di bovini, ovini, etc.

No, il letame degli allevamenti è inutilizzabile, è pieno di sostanze chimiche dannose, anzi, è una delle cose più difficili da smaltire. Solo i piccolissimi allevatori possono usare il letame degli animali, infatti è rarissimo l'uso del letame, i fertilizzanti sono praticamente sempre chimici

Quando compro un piede di insalata od un chilo di patate dal punto di vista etico è come se avessi comprato una busta di latte vaccino, od una cotoletta.

Assolutamente no.. gli animali vengono allevati e uccisi per carne, latte, pelle, non per il letame. Può accadere che chi già li alleva per i prodotti di cui sopra invece di buttare il letame lo utilizzi o lo venda, ma non vengono certo uccisi per quello. E comunque la quasi totalità dei vegetali viene prodotta con concime chimico o al limite vegetale.

La produzione di quei
vegetali è con buona probabilità legata a doppio filo con lo sfruttamento di animali, in un ciclo economico che li lega indissolubilmente.

Per fortuna no, per i motivi esposti sopra

Sempre cercando su internet, ho visto che qualcosa su questo versante già c’è in Inghilterra, con il Vegan Organic Network

In effetti l'ideale è l'agricoltura "stock free", che non utilizza né letame né fertilizzanti chimici, se ne parla in questo documentario: http://www.tvanimalista.info/video/scelta-vegan/facciamo-il-collegamento/ non so se è la stesa di cui parli tu.

3 arialda80, 7/03/15 16:33

Non lo so, mi sembra piû un atto di fede.
Puoi fornire fonti?

I campi intorno a me sono palesemente concimati con letame fermentato.
Ed a leggere questo articolo

http://www.albanesi.it/ambiente/orto/orto_concimazione.htm

pare esserci un ritorno di fiamma per la concimazione organica. E di questi concimi organici, molti non sono vegan.
Sarebbe meglio ci fosse una certificazione esplicita per l'agricoltura vegan, perché anche le galline non vengono uccise per fare le uova, ma indirittamente chi compra le uova, alimenta il ciclo...

4 Andrea, 7/03/15 17:09

arialda80 ha scritto:
Puoi fornire fonti?

https://www.saicosamangi.info/ambiente/deiezioni-animali.html

perché anche le galline non vengono
uccise per fare le uova, ma indirittamente chi compra le uova, alimenta il ciclo...

Le galline vengono uccise per fare le uova e chi compra le uova alimenta il ciclo in modo diretto. Le galline vengono allevate, i pulcini maschi uccisi perché non produttivi, a questo punto vengono obbligate a produrre un sacco di uova l'anno togliendo quelle appena deposte e poi uccise. Il fatto che l'uovo non sia un pezzo di gallina come la carne è irrilevante.

Per il letame non è così. Comunque come scritto sopra:

- il letame è quasi sempre (ora non so dire fonti al amano se 98% o 99%) chimico o vegetale
- gli animali vengono allevati per la carne, il latte, le uova, non per il letame
- ovviamente è da preferire l'agricoltura stock-free, su questo siamo d'accordo; in Italia è rarissima, temo anche nel resto del mondo; chi trova questi prodotti in zona può acquistarli per incentivare il mercato; chi ha contatti con produttori bio, quelli forse più facili da convincere può suggerire loro di passare a questo tipo di agricoltura

5 Marina, 7/03/15 20:45

arialda80 ha scritto:
Non lo so, mi sembra piû un atto di fede.
Puoi fornire fonti?

Se la metti su questo piano, allora posso dire che mi sembra più un atto di fede (o di immaginazione o di ingenuità) credere che le deiezioni animali degli allevamenti siano necessarie, o anche solo utili, per l'agricoltura, quando invece, leggendo un qualsiasi documento in merito al problema dell'inquinamento degli allevamenti, si vede che lo smaltimento delle deiezioni degli animali è un grosso problema, quindi sono ben lungi dall'essere qualcosa di utile.

In ogni caso, come spiegato da Andrea, nessun animale viene allevato (e poi ucciso apposta per produrre il letame): anche quando le sue deiezioni sono usate come concime (piccola frazione della totalità delle deizioni prodotte), anziché essere degli inquinanti, l'animale è allevato per la produzione di carne, latte e uova. Non per altro.

Perciò, non è davvero il caso di pensare che sia "non vegan" un vegetale solo perché nel coltivarlo sono stati usati anche gli escrementi degli animali...

Sostenere una cosa del genere significa solo dare un'arma a chi vuole frenare la diffusione della scelta vegan, facendo sembrare alla gente che essere vegan sia più complicato di quel che è (che è invece la cosa più facile del mondo).

Pensiamo piuttosto a far diventare vegan più persone, invece che "certificare" cosa è stato usato come fertilizzante: così possiamo aiutare davvero gli animali.

6 arialda80, 7/03/15 22:42

Cara Marina,

il protocollo di produzione Demeter del Giugno 2013, sezione 3.2 recita

"L’intensificazione della vivificazione del suolo viene esercitata soprattutto dal letame prodotto dagli animali domestici ,in particolare da quello bovino,ben curato ed inoculato con i preparati biodinamici da cumulo."

Per Demeter l'azienda agricola è un organismo vivente di cui gli animali fanno parte integrante (vedi premesse, nello stesso protocollo)

Insomma, per dirla in maniera semplice, nel loro ciclo di produzione delle carote o delle patate, ci sono anche le mucche, che forniscono il letame. Non per un accidente del caso, ma per prescrizione protoccolare! Quindi quella Demeter non è una produzione agricola Vegan, se vogliamo essere precisi.

Poi per carità, l'animale non viene allevato ed ucciso per il letame, come forse non vengono allevati ed uccisi alcuni animali solo per il loro pellame, magari la loro carne vale di più, ma noi certo non ci mettiamo a comprare oggetti fatti con quel pellame di recupero, giusto?

--
Arialda

7 Marina, 7/03/15 23:43

arialda80 ha scritto:
Cara Marina,

il protocollo di produzione Demeter del Giugno 2013, sezione 3.2 recita

"L’intensificazione della vivificazione del suolo viene esercitata soprattutto dal letame prodotto dagli animali domestici ,in particolare da quello bovino,ben curato ed inoculato con i preparati biodinamici da cumulo."

Per Demeter l'azienda agricola è un organismo vivente di cui gli animali fanno parte integrante (vedi premesse, nello stesso protocollo)

Ma stiamo parlando di un tipo particolare di agricoltura e allevamento, che è una minima parte di quella totale.
Nella quasi totalità degli allevamenti, i liquami prodotti dagli animali sono solo un problema, cosa da smaltire, fonte di inquinamento, come già detto sopra.

Poi per carità, l'animale non viene allevato ed ucciso per il letame, come forse non vengono allevati ed uccisi alcuni animali solo per il loro pellame, magari la loro carne vale di più, ma noi certo non ci mettiamo a comprare oggetti fatti con quel pellame di recupero, giusto?

La cosa è completamente diversa e il paragone non regge.
Il pellame è fonte di guadagno non trascurabile per l'allevatore, e per la pelle più a buon mercato, quella dall'India, gli animali vengono allevati per il pellame. Dubito che il letame sia una gran fonte di guadagno, anzi, in questi metodi allevamento + agricoltura pare che sia un tutt'uno, cioè la stessa azienda alleva gli animali e ne usa gli escrementi per le proprie coltivazioni, quindi nemmeno li vende o li compra. Se gli animali li allevano lo stesso, non è "più vegan" se la loro cacca la buttano via e usano il compost vegetale come concime. E' esattamente la stessa cosa, il problema è il fatto che allevano gli animali, non che ne usano gli escrementi.

8 Marina, 8/03/15 11:02

Vorrei fare un discorso più generale sulla questione dell'uso del letame e prodotti vegan o meno: bisogna fare molta attenzione a non fare "allarmismo" e addirittura sostenere che comprare le patate da una coltivazione in cui è stato usato letame è come comprare una bistecca.

Questo, oltre a non essere semplicemente vero, è esattamente il tipo di cosa che chi vuole dissuadere la gente dal fare la scelta vegan dice e diffonde. Non facciamo il loro
gioco!

Loro dicono che siccome i vegetali sono coltivati usando il letame (cosa non vera, solo una minima parte lo è) allora nessuno può essere vegan e quindi tanto vale lasciar perdere. Oppure dicono che senza letame è proprio impossibile coltivare, cosa ancora meno vera, perché anche i concimi non chimici possono essere a base vegetale e minerale, e sono anche ben migliori e meno inquinanti.
Fare il loro gioco fa solo danno alla diffusione della scelta vegan, quindi guardiamoci bene dall'andare in giro a dire queste cose, che non hanno alcun riscontro nella realtà.

Anche nei casi in cui il letame viene effettivamente usato, il problema non è certo quello dell'uso del letame, ma del fatto che vengono allevati animali: il problema, quindi, rimane l'allevamento di animali, non il fatto che di quei pochissimi allevamenti bio esistenti si utilizzino le cacche degli animali. Mettiamo le cose un po' in prospettiva, insomma!

Per contro, ben venga la diffusione dell'utilizzo di concimi non chimici e non basati sugli escrementi degli animali: esistono da tempo, sono efficaci, e una loro diffusione è senz'altro positiva. Ma questo non significa che bisogna diffondere le dicerie di chi vuole giustificare la presenza di una bistecca nel suo piatto e che per questo va in giro a dire che le patate coltivate con la cacca degli animali o una bistecca sono la stessa cosa... è veramente deleterio oltre che illogico e assolutamente infondato.

9 eduardoquarta4, 20/05/15 10:01

Come vegan, abbiamo prima eliminato i prodotti e derivati animali dalla nostra vita.
Era la cosa più semplice. Il prossimo passo sarà proprio quello di verificare l'origine del nostro cibo, preferendo sempre di più una filiera corta e, laddove possibile, l'autoproduzione.

Pertanto vi invito a consultare questo progetto di AGRICOLTURA VEGANA in Italia, in contatto anche con gli inglesi de The Vegan Organic Network: https://www.facebook.com/ortoveganic

10 roosters, 28/05/15 11:01

io uso il mio compost per concimare..
essendo vegano sto sbagliando dite?

11 Andrea, 28/05/15 13:23

No, perché? Non è una cosa che uccide o danneggia gli animali.

12 roosters, 28/05/15 13:32

ah ok.
allora sono più tranquillo :)

13 Dick, 10/06/15 21:19

Riprendo il post per alcune osservazioni.
Anche se alcuni terreni sono coltivati usando concimi animali, c'è da dire che queste coltivazioni(mais,soia etc..) sono per gli animali stessi degli allevamenti, quindi un circolo perlopiù chiuso.
Piuttosto devo segnalare che nella mia zona da qualche tempo ha aperto un impianto "alternativo" per la produzione di energia elettrica che viene alimentato in parte dalle deieizioni degli animali negli allevamenti, in parte dagli scarti del mais ed in parte dal siero di latte, è chiaro che è una produzione bassa però l'idea che magari l'energia elettrica che sto usando anche ora viene prodotta in questo modo non mi piace molto, soprattutto l'idea che fanno passare cologica questa cosa quando l'allevamento in sè è fra le attività più inquinanti ed impattanti sull'ecosistema, oltre ovviamente all'aspetto etico.

14 pamela, 18/06/15 21:16

Dal mio piccolo osservatorio FB vedo che sono molto pubblicizzati corsi di agricoltura sinergica, che prevede l'uso di letame solo in fase iniziale, cioè nella primissima preparazione del terreno, ma che un vegan agricoltore può facilmente tradurre con compost. Prevedo che presto saranno diffusi prodotti biologici con la dicitura "agricoltura sinergica", che potremo privilegiare rispetto ad altri. L'ideale sarebbe che provenissero da un'azienda vegan. Nel frattempo, tutti gli ortaggi che non riesco ad autoprodurre, che sono purtroppo ancora tanti, li prendo da un commerciante-contadino, quasi mai sono trattati e si vede.

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!