e 1!!!! (sperando di contarne tanti quest'anno); pagina 3

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31 Marina, 2/09/05 22:16

samuele ha scritto:
Andrea ha scritto:
Scusa, se uno ti punta un fucile addosso per divertirsi a > vederti morire e per errore colpisce il suo complice non ne > saresti lieto?

No, preferirei che qualcuno gli faccia capire di mettere giù il fucile!!!

Eh gia', peccato che non lo capisce... fosse cosi' semplice, saremmo a posto.

Samuele

p.s. e se non lo capisce, fa niente, lo capira qualcun altro....

Fa niente se ti ammazza, dunque?
Non ci credo tanto, mi spiace.

Ciao,
Marina

32 ilythebest, 2/09/05 22:51

capisco le vostre ragioni e si sono ovviamente d'accordo....gli assassini non vanno giustificati,ma non
vi sembra esagerato essere felici se un uomo per quanto orribile possa essere muoia? va bene potrà esserselo cercato...certo....ma come fate addirittura ad augurarvi che ne muoiano ancora????...davvero non riesco a capire e ci sono rimasta malissimo....
già il titolo del forum mi fa paura....speriamo di contarne tanti??? ma davvero la pensate così.....?

33 mazinger_z, 3/09/05 00:00

ilythebest ha scritto:
capisco le vostre ragioni e si sono ovviamente d'accordo....gli assassini non vanno giustificati,ma non vi sembra esagerato essere felici se un uomo per quanto orribile possa essere muoia? va bene potrà esserselo cercato...certo....ma come fate addirittura ad augurarvi che ne muoiano ancora????...davvero non riesco a capire e ci sono rimasta malissimo....
già il titolo del forum mi fa paura....speriamo di contarne tanti??? ma davvero la pensate così.....?

Mi fa molto più paura che questi assassini girino a piede libero spalleggiati dal sistema e dalla gente.

34 blackberry, 3/09/05 01:43

Anche io la penso come qualcuno di questo forum che non gioisce per la morte di qualcuno.. ma dice "pazienza può capitare" (forse però il ghigno in faccia ce l'ho)

Per quanto mi riguarda ho passato le vacanze estive in barca col cugino cacciatore di mio padre e la sua famiglia, per una settima ci ha lasciati per andare in Marocco a sparare tortore a gogò.. quando è tornato ho notato non con poca soddisfazione che aveva un ginocchio gonfissimo (si è fatto male ai legamenti) mia mamma ad un certo punto mi fa "però Ile dici che hanno funzionato i tuoi frastimi?" (la iella in pratica) pensate che stava seplicemente camminando e gli ha ceduto un ginocchio... peccato che nonostante tutto abbia sparato quasi 300 uccelli.
solo la gambizzazione (a livelli più alti) può fermarli.
Cmq a novembre dovrebbe ripartire in romania e anche in quel caso io mi auguro che qualcosa lo fermi (niente di terribilmente grave.. solo qualche fastidioso contrattempo).

Cazzo 300 anime in una botta sola di 4 giorni sono tante!! bastardo.

Prima forse ero un pò più cinica.. forse sorridevo ironicamente..
Poi appena avevo saputo mezzo mese fa circa di un allevatore incornato malamente da un toro e ho detto a voce alta "capita" i miei mi hanno aggredito a sangue..
dicendo che era il suo lavoro eccc. che non ero sana di mente ecc... e mi ha detto che se fossi stata figlia di un allevatore che avrei fatto? sarei stata contenta di vedere mio padre incornato?
questo mi ha dato da pensare.. però se fosse stato un torero avrebbe fatto la differenza (per loro) bah!!

Quel cugino decelabrato di mio padre mi fa.. e si perchè io capisco te e le tue scelte ma tu non potrai mai capire me.. O.O
è c'è da stupirsene?? Meno male lì è entrata nel discorso mia madre che gli ha spiegato con calma costanza e pazienza (cosa che io non ho in certe situazioni) che è difficile, per una persona che ha fatto un tipo di scelta, che ama e rispetta gli animali ecc.. capire uno che gli ammazza ecc...
e lui dice che si sente in colpa se ci pensa ma che è più forte di lui... bla bla bla... però è talmente vile che non assisterebbe mai all'uccisione di un maialetto (vedi topic in sardegna).

Ah e un'altra volta mi ha detto... "si ma se tuo padre fosse stato cacciatore allora? che avresti fatto?... l'avresti cmq rispettato.!!"
E io: "lo sai bene che se facesse una cosa simile (e lui
lo stava quasi per trascinare) gli toglierei la parola vero? ecco!"
Poi vuole portare a caccia la mia cagnetta.. io e mia madre gli abbiamo dato certe occhiatacce e detto di tutti i colori... che provi a toccare il cane.. gli lancio il gatto incazzato contro.. e quando la mia gatta si incazza... :P

Un uomo un perchè.. ma perchè??

35 mirtilou, 3/09/05 09:18

Ciao a tutti,
anch'io mi associo a chi dice che per una morte non si può mai gioire.
Per me una morte è sempre una cosa triste, una
"sconfitta" , che sia di un topo, di un cane, di un insetto, di un uomo , o anche ....di un assassino. Chi mi conosce sa senz'altro che nono sono di solito una "moderata" , tuttavia, la morte proprio non riesco a vederla come una cosa buona , nè come una soluzione. A dire il vero, nella mia idea, augurando la morte a qualcuno, ci si abbassa al loro livello. La vera forza sta nel non rispondere all'odio con altro odio. Perchè l'odio "ghettizza" tutti e rende sempre più utopistico un mondo eticamente corretto. Certo all'esempio limite del "o tu o io" nessuno può dire che preferirebbe morire , che
discorsi sono, ma io preferisco auspicare che sempre meno persone si dedichino alla caccia, non che sempre più persone muoiano a caccia.

36 marcello, 3/09/05 10:49

Vorrei aggiungere qualche riflessione a proposito della nonviolenza, perché vedo che c'è molta disinformazione e ignoranza su questo argomento.

La nonviolenza spesso viene scambiata come qualcosa di inattivo, come qualcosa che si limita a stare in silenzio, o al limite a parlare, per cercare di convincere il nostro interlocutore che il suo comportamento è eticamente inaccettabile.

Certo, la nonviolenza è anche questo, non potrebbe esistere se non si basasse sul confronto.

Ma la nonviolenza è anche una pratica attiva. La nonviolenza è sabotaggio, ad esempio. La nonviolenza è azione. Solo che esclude completamente dai suoi obiettivi minare l'integrità degli uomini, anche se sono nostri nemici.

Intendiamoci: non stiamo parlando del caso limite di una persona che sta uccidendone un'altra e il nonviolento assiste impassibile a questo fatto, limitandosi magari a recitare un mantra per convincerlo che non devo perseguire nella sua opera: una sana randellata in questi casi può certo essere ammessa. Ma non è questo il caso.

L'altro giorno, nel più totale silenzio dei media (penso: non li frequento molto), è cominciato in Olanda il processo a Turi Vaccaro, che il 10 agosto scorso, da solo, è entrato in una base militare olandese e ha cominciato a prendere a martellate due f16 (aerei da guerra), danneggiandoli a tal punto che per molto tempo non potranno operare, e avranno bisogno di molte risorse per essere rimessi in funzione.

Questa è un'azione nonviolenta. Non ha preso a martellate
i militari, ha distrutto i mezzi che essi usano per commettere gli omicidi.

Dice un po' ingenuamente demon vegan: "ma si elminano tra di loro...io non faccio nulla", in risposta alla mia obiezione sul fatto che, avendo messo nel suo profilo che è un nonviolento, la frase che ha scritto precedentemente, commentando la morte di due cacciatori: "come ho esultato!!! mi ha reso la giornata piu felice", non è
molto da persona nonviolenta.

Bè, è davvero una cosa ingenua dire "io non faccio
nulla". Non basta non fare nulla per potersi definire nonviolenti: bisogna anche considerare la morte di un uomo come una sconfitta per tutti, non semplicemente una salvezza per gli animali che da quell'uomo non avranno più nulla da temere.

Altrimenti allo stesso modo sarà nonviolento chi plaude alla vivisezione, tanto gli esperimenti non li fa lui in prima persona.

Oppure nonviolento sarà quel cacciatore che ride e si compiace del fatto che due tordi si sono scontrati in volo e sono morti. Tanto non ha sparato lui.

Vedi demon vegan i limiti della tua professione di nonviolento? La nonviolenza non è a senso unico.

Sara scrive invece: "non riesco a pensare a rivoluzioni
non violente quando a rimetterci sono gli animali". E che significa? Che tipo di rivoluzione nonviolenta hai sperimentato, hai conosciuto nella tua vita? Quali sono i modelli che ti sono venuti in mente e che ti hanno fatto pensare che sono inadeguati per salvare gli animali?

Comunque, per chi fosse interessato a saperne di più sulla nonviolenza, e a confrontarsi più in generale su queste tematiche, scrivetemi senza problemi: marcellopaolocci@yahoo.it.

Ciao

M.

37 mazinger_z, 3/09/05 13:00

Aldilà di sermoni e didattica sulla non violenza, il succo del discorso è sempre quello: è morto uno che uccideva animali per hobby, quindi doppiamente colpevole.
JUSTICE STRIKES BACK

38 Andrea, 4/09/05 12:44

non ce li leveremo certo di torno
grazie agli incidenti di caccia.

Ce li leveremo di torno quando passerà la cultura del non uccidere.

Sono d'accordo sul lungo termine, ma nei singoli casi per me e' diverso. Due cacciatori girano per boschi sparando a degli esseri viventi per divertimento. A un certo punto uno per errore invece dell'n-esimo animalie innocente centra
il compagno di battuta.

Sono d'accordo sul fatto che sarebbe meglio se quei 2 non fossero mai andati a caccia, ma visto che ci andavano, preferisco l' "incidente" di caccia alla "normale" attivita' venatoria in cui muoiono degli innocenti.

Consideriamo la boxe: due vanno su un ring e si prendono a pugni; sport discutibile, ma oltre al fatto che i contendenti lo fanno per libera scelta e non sono obbligati, entrambi oltre a dare pugni li ricevono. Allora se i cacciatori parlano di "sport" non vedo perche' dovremmo metterci a piangare se uno si prende una fucilata una volta ogni tanto.

Sarebbe come se due pugili prendessero uno che si fa i fatti suoi, lo sbattessero su un ring e lo riempissero di botte, poi se per errore uno dei 2 colpisce il compagno, tutti a dispiacersi per lui.

andrea

39 marcello, 4/09/05 14:23

Io non piango e non mi dispero per la morte di un cacciatore, ma non provo nemmeno gioia.

In mezzo a questi due sentimenti estremi, ce ne sono altri nei quali mi riconosco di più.

M.

40 Marina, 4/09/05 15:06

Marcello ha scritto:
Io non piango e non mi dispero per la morte di un cacciatore, ma non provo nemmeno gioia.

Sollievo? ;-)

Scherzo, dai.

Tanto si tratta solo di sentimenti a posteriori, non e'
che andiamo ad ammazzarli noi, e quindi quello che proviamo non influisce sulla realta' delle cose, su quello che succede ai cacciatori.

Ciao,
Marina

41 marcello, 4/09/05 17:06

Marina ha scritto:
Tanto si tratta solo di sentimenti a posteriori, non e' che andiamo ad ammazzarli noi, e quindi quello che proviamo non influisce sulla realta' delle cose, su quello che succede ai cacciatori.

Mah, non capisco il senso di questo tuo messaggio, anche perché era evidente che stavamo parlando di sentimenti a posteriori, nessuno qui ha scritto frasi del tipo "alè, ho ammazzato un cacciatore".

Però non sono d'accordo sul fatto che quello che proviamo non influenzi la realtà delle cose (che non influenzi quello che succede ai cacciatori non ci sono dubbi).

Quello che proviamo è importante, e il fatto che io mi sia completamente dissociato dal titolo e da alcune frasi espresse in questo topic dimostra ancora una volta - come da tempo sosteniamo - che i vegan non sono tutti uguali.

M.

42 Skorpio81, 4/09/05 18:34

Ti dò ragione Marcello, però devi anche ammettere che i nostri sentimenti di solito sono indipendenti dalla nostra volontà.

L'importante è che poi, nelle nostre azioni, non ci lasciamo trascinare solo dai nostri istinti più elementari ma anche dalla razionalità. Capisco benissimo che una persona che ama gli animali possa odiare un cacciatore; questo ovviamente non lo autorizza a fargli del male. Se tutti ci comportassimo seguendo solo i nostri sentimenti, saremmo in strada ad ammazzarci ogni secondo (ognuno ha i suoi nemici no?) :)

E sono d'accordo con te sul fatto che è importante per i propri ideali di giustizia comportarsi coerentemente, secondo principi di non violenza. Però sarebbe ipocrita negare che questi sentimenti negativi dentro di noi esistono, che anche l'odio fa parte di noi, per quanto brutto possa essere da dire. D'altronde è anche quello che ci dà la forza di combattere certe battaglie, insieme alla rabbia.

Questo per dire che secondo me si può essere non-violenti pur provando odio verso certe persone, l'importante è che poi nelle nostre azioni siamo razionali e ci comportiamo secondo i nostri ideali di giustizia e non, egoisticamente, solo per assecondare i nostri sentimenti (= quello che ci fa stare meglio). Che alla fine è quello che fa il cacciatore: se ne frega di cosa è giusto o no, gli interessa solo soddisfare il suo "piacere" personale, che in questo caso consiste nell'uccidere animali.

43 Skorpio81, 4/09/05 19:15

Ps: ovvio che per "azioni" intendevo anche esternazioni troppo palesi dei nostri sentimenti. Alla nostra causa non farebbe certo bene se noi andassimo per strada a strombazzare e festeggiare con i clacson che un cacciatore è morto. Altrimenti potrebbero risponderci: "Ma come? Tu
ti diverti a vedere morti i cacciatori? Allora perchè i cacciatori non dovrebbero avere il diritto di divertirsi a vedere morti gli animali?". A volte certi sentimenti, che esistono ed è ipocrita negarlo, è meglio però se ce li teniamo per noi.

44 mazinger_z, 4/09/05 20:54

Skorpio81 ha scritto:
Ps: ovvio che per "azioni" intendevo anche esternazioni troppo palesi dei nostri sentimenti. Alla nostra causa non farebbe certo bene se noi andassimo per strada a strombazzare e festeggiare con i clacson che un cacciatore è morto.

Nessuno esulta (tanto meno stile ultrà) per la morte di un cacciatore: si afferma solo che ha avuto ciò che merita. Come si suol dire: uno in meno...

Altrimenti potrebbero risponderci: "Ma come? Tu
ti diverti a vedere morti i cacciatori? Allora perchè i cacciatori non dovrebbero avere il diritto di divertirsi a vedere morti gli animali?".

Questa poi... è come se dicessero: "Ma come? tu ti diverti a vedere gli assassini morti? Allora perchè gli assassini non dovrebbero avere il diritto di divertirsi a vedere morte le proprie vittime?". Non c'è assolutamente senso
in una frase del genere...

A volte certi sentimenti, che
esistono ed è ipocrita negarlo, è meglio però se ce li teniamo per noi.

Mah... è difficile tenere sentimenti così forti e legati "credo" solo per noi, soprattutto se riteniamo che ci sia gente che la pensi e che viva come noi.

45 Marina, 4/09/05 21:48

Marcello ha scritto:
Marina ha scritto:
Tanto si tratta solo di sentimenti a posteriori, non e' > che andiamo ad ammazzarli noi, e quindi quello che proviamo > non influisce sulla realta' delle cose, su quello che > succede ai cacciatori.

Mah, non capisco il senso di questo tuo messaggio, anche perché era evidente che stavamo parlando di sentimenti a posteriori, nessuno qui ha scritto frasi del tipo "alè, ho ammazzato un cacciatore".

Intendevo dire che non e' cosi' grave.
Perche' comunque non ammazziamo nessuno.
Pero' capisco che invece per te lo e'. Grave.

Quello che proviamo è importante, e il fatto che io mi sia completamente dissociato dal titolo e da alcune frasi espresse in questo topic dimostra ancora una volta - come da tempo sosteniamo - che i vegan non sono tutti uguali.

Su questo non ci piove, e' l'ennesima dimostrazione, d'altra parte ne abbiamo ogni giorno di dimostrazioni del genere.

Ciao,
Marina

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"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

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