sfogo
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lapa,
26/03/11 18:02
Ciao a tutti.
Da tempo ci stavo pensando:
mi è capitato certe volte di vedere gente che dicevano "ma mio cugino è vegetariano però mangia il pesce", "che? t_t_tofu? Seitan? E che roba sono?", "la soia... eeee sarebbe? Una pianta?", "ssssi diciamo che non mangio la carne...", "sono da poco vegano e mi sento un po' debole penso che sia per le poche proteine", "e dai parenti come faccio se tutti mangiano carne?"
Ora, premesso che tra le mie regole morali e i miei principi c'è l'idea di cercare d'essere sempre rispettoso degli altri, altruista e il più benevolo possibile, ma non posso negare il fastidio che provo quando sento o leggo certe sciocchezze esorbitanti.
Certo da un lato potri essere contento perchè anche se quella gente non ha minimamente capito la scelta di vita veg, perlomeno contribuiscono a far ammazzare di meno gli animali.
Però io dico: nonostante i primi tempi qualche difficoltà nell'organizzare la mia vita, i miei rapporti con gli altri, le mie abitudini ce l'abbia avuta anch'io (fortunatamente poche difficoltà), resta comunque il fatto che io e tutti i veri veg (vegetariani o vegani)ci tengono alla loro scelta di vita e ci tengono tanto! Io in certe circostanze piuttosto non mangio, piuttosto non esco.
Oggi giorno abbiamo tofu, seitan, temple, dolciumi vari senza latte e uova, l'ecopelle, caldo cotone, negozi specifici... Penso ai veg di cinquantanni fa o ancor prima, non avevano tutta la nostra fortuna e facilità, ma facevano le loro scelte perchè lo ritenevano giusto e ci tenevano, al punto da sconvolgere la loro vita e avere una miriade di difficoltà in più.
Non voglio essere cattivo, ne egoista o presuntuoso (io se nella vita ho raggiunto qualche risultato e anche perchè sono fortunato: lavoro, buona famiglia ecc mi hanno reso meno difficoltose le mie scelte percarità), ma siamo sicuri che il diffondersi delle nostre idee in questo modo un po' superficiale sia una cosa buona?
forse sono un po' confuso, forse sono io un po'paranoico o infantile...
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Marina,
26/03/11 18:58
lapa ha scritto:
Sono sostanzialmente d'accordo con te, tranne che su
questo:
Penso ai veg di cinquantanni fa o ancor prima,
non avevano tutta la nostra fortuna e facilità, ma facevano le loro scelte perchè lo ritenevano giusto e ci tenevano, al punto da sconvolgere la loro vita e avere una miriade di difficoltà in più.
Veramente no: 70 o 100 anni fa o ancora prima quasi tutta la popolazione del mondo, tranne gli iper-ricchi, era quasi vegan. Il consumo di cibo animale era solo occasionale, e di certo non cambiava i contenuti nutrizionali della loro dieta, quindi era irrilevante.
Quindi un'alimentazione quasi vegan era la normalità, e chi faceva la scelta vegan si discostava quindi ben poco dal comune modo di vivere.
Ciao,
Marina
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eweg,
26/03/11 19:51
lapa ha scritto:
ma siamo sicuri
che il diffondersi delle nostre idee in questo modo un po' superficiale sia una cosa buona?
E' quello che sospetto anch'io, per ognuno che cerca di diffondere informazioni corrette, centinaia di coglioni spacciano per verità scientifiche affermazioni sentite di sfuggita in giro o perfino cose inventate al momento.
Nonostante da anni i vegetariani girano per il web scrivendo sempre le stesse cose senza essere mai smentiti, vai ovunque sul web (neanche in giro) e leggi sempre che bisogna stare attenti a mischiare correttamente cereali e legumi, che bisogna farsi seguire da un medico, che bisogna prendere integratori di ferro eccetera.
Marina ha scritto:
Veramente no: 70 o 100 anni fa o ancora prima quasi tutta la popolazione del mondo, tranne gli iper-ricchi, era quasi vegan. Il consumo di cibo animale era solo occasionale, e di certo non cambiava i contenuti nutrizionali della loro dieta, quindi era irrilevante.
Quindi un'alimentazione quasi vegan era la normalità, e chi faceva la scelta vegan si discostava quindi ben poco dal comune modo di vivere.
Tu che sei vegetariana dall'88, com'era a quei tempi? (ecco, ora sono in pericolo: riferito agli anni '90, non a 70 anni fa)
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Andrea,
26/03/11 20:04
Tu che sei vegetariana dall'88, com'era a quei tempi? (ecco, ora sono in pericolo: riferito agli anni '90, non a 70 anni fa)
Io lo sono dai primissimi anni '90 (nel profilo ho messo '92 ma forse era anche un po' prima). L'unica differenza è che non esisteva internet, era molto più raro venire raggiunti dalle informazioni, quindi dovevi arrivarci da solo.
Lo stesso per il passaggio a vegan: (OK, ammetto che potevo arrivarci da solo al fatto che i derivati non potevano essere prodotti senza ammazzare animali non serve essere Einstein per capirlo): sono certo che oggi diventerei direttamente vegan, non esiste il passaggio per l'alimentazione vegetariana.
Poi c'erano molti meno prodotti come seitan tofu, surrogati vegetali ecc. quindi dal punto di vista della gola era più difficile ma anche questo non lo veo un ostacolo se uno vuole salvare animali.
L'unica cosa positiva è che essendo una cosa molto di nicchia non c'erano gli squali (pardon, i pesci Martella) che sputtanavano tutto per fare soldi. E nessuno usava le tematiche vegan per infiltrarsi e fare politica. Era qualcosa di molto più naturale e pulito.
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eweg,
26/03/11 20:24
Andrea ha scritto:
Io lo sono dai primissimi anni '90 (nel profilo ho messo '92 ma forse era anche un po' prima). L'unica differenza è che non esisteva internet, era molto più raro venire raggiunti dalle informazioni, quindi dovevi arrivarci da solo.
E' proprio questo a cui a volte penso: cosa facevano i vegetariani di fronte alle bugie diffuse dai medici e dai media.
Un'altra cosa a cui penso spesso è che mi sembra di ricordare che quando avevo 9 - 10 - 11 anni, negli anni 95 - 96 o giù di lì, ci fosse stata una certa diffusione di queste tematiche, insieme alla new age (chackra, madonne che piangono, yoga, ayurveda, terzo occhio e cose del genere). Mia madre e alcune sue amiche ne erano state influenzate.
A quei tempi mi sembra di aver sentito spesso che la carne fa male. Una volta mia madre mi disse che in futuro non si sarebbe potuto più produrre carne e tutti avremmo mangiato al suo posto il pesce, affermazione che mi fece preoccupare perchè il pesce non mi piaceva.
Sentivo dire soprattutto che la carne rende aggressivi: addirittura una volta posi ad una maestra (in terza o in quarta elementare, non ricordo bene perchè le maestre di storia che avevo in quelle 2 classi erano entrambe piccole more meridionali molto simili) una domanda tipo cosa mangiassero i romani e lei rispose che non lo sapeva, ma siccome facevano molte conquiste, era probabile che fossero molto aggressivi perchè mangiavano molta carne.
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Andrea,
26/03/11 20:51
eweg ha scritto:
E' proprio questo a cui a volte penso: cosa facevano i vegetariani di fronte alle bugie diffuse dai medici e dai media.
Io non avevo mai sentito bugie anti-vegan, in parte perché non ascoltavo telegiornali e non leggevo giornali (e gli Helloween non davano consigli alimentari nei loro testi quindi il mio background sub-culturale mi ha salvato). In parte perché credo siano aumentate a dismisura negli ultimi anni. Finché c'erano pochi veg*ani non c'era bisogno di spargere tanta disinfomrazione, ora che tra vegetariani e vegan siamo qualche % è diverso: togliere qualche % di guadagno alla seconda (se non erro) lobby più potente del mondo scatena una reazione.
Io non mi ero proprio posto il problema, non ho mai pensato che potessi avere problemi eliminando la canre prima e i derivati poi. Non credo comunque che avrebbe cambiato la mia decisione: se per assurdo essere vegan comportasse problemi invece che benefici per la salute chi se ne frega? Si rischia la vita per un giro in moto, perché non farlo per salvare innumerevoli animali?
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Marina,
26/03/11 23:35
eweg ha scritto:
Tu che sei vegetariana dall'88, com'era a quei tempi?
Beh, bisogna dire che ai tempi non ero attivista, quindi la percezione è diversa, comunque la differenza principale era che non c'era alcuna informazione sul tema, né in positivo né in negativo. Infatti io sono diventata vegetariana senza conoscere nesusno di vegetariano e senza sapere nulla di allevamenti e macelli, se non il concetto che la "carne" è un pezzo di animale morto.
A me non è mai passato per la crapa che ci potessero essere "pericoli" per la salute con un'alimentazione vegetariana. E nemmeno alla mia famiglia. Infatti è una cosa talmente assurda che mi chiedo come faccia oggi la gente a farsi venire dubbi del genere.
Per il resto... i negozi bio c'erano, anche se in numero minore di adesso, ma devo dire che cose "esotiche" come seitan e tofu non le compravo praticamente mai, quindi le cose che si cucinavano erano fatte con ingredienti tradizionali (come peraltro anche adesso, per quanto mi riguarda, a parte l'ultimo exploit col vegourmet e un po' di tofu e seitan 3-4 volte al mese).
Non essendo attivista, ma limitandomi a essere vegetariana, non posso dire di aver notato nulla di particolare su questo argomento.
Ho iniziato a essere attivista quando il web era nato da poco, e da lì, apriti cielo, perché qualsiasi mona poteva dire la sua su una pagina web, e quindi da quel momento in poi le tavanate galattiche sulla scelta veg si sono sprecate...
Ciao,
Marina
8
saetta54,
2/04/11 09:59
Posso contribuire alla discussione con l' apporto della mia personale esperienza. Sono diventata vegetariana all'inizio del 1984. Avevo, allora, 30 anni. Gia' dall' eta' di 22 anni circa, cmq, avevo eliminato del tutto il consumo di carne e derivati. In quegli anni, i vegetariani erano pochissimi. Come gia' detto, allora alimenti come tofu e seitan erano quasi inesistenti ( e, cmq, oggi so che sono del tutto secondari e non fondamental). Una corretta informazione ( come quella alla quale oggi si puo' accedere con facilita', tramite internet) mi avrebbe sicuram indotto a diventare vegana prima. Davvero in buona fede ho ritenuto x anni ed anni che non ci fosse crudelta' nel consumare latte uova e formaggi. Ritengo che , oggi, la scelta migliore, se non l'unica, e' quella di passare direttamente da un' alimentazione onnivora ad una alimentazione vegana. Non ha senso la "sosta" all' alimentazione vegetariana. E' un passaggio da evitare ed evitabile, ininfluente sotto ogni profilo.
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Ly,
2/04/11 10:49
saetta54 ha scritto:
Ritengo che , oggi, la scelta migliore, se non
l'unica, e' quella di passare direttamente da un' alimentazione onnivora ad una alimentazione vegana. Non ha senso la "sosta" all' alimentazione vegetariana. E' un passaggio da evitare ed evitabile, ininfluente sotto ogni profilo.
E' così!
Io avevo intenzione di non mangiare carne e pesce, 'somma, di essere vegetariana.
Ma come dice Adrea, non ci vuole molto a capire che la consumazione dei derivati porta alla morte degli animali, ma io chi fossero i vegan, non lo sapevo neppure.
Il web è però pieno di siti fatti davvero bene, che spiegano per filo e per segno, ed è quindi facile capire qual'è la scelta migliore.
Comunque, avete tutti una gran ragione!
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Giallo,
4/04/11 23:51
Un mondo di vegani sarebbe un mondo migliore, ma non di persone migliori. Uno non nasce vegan, non ancora. Ognuno deve comprendere che il veganismo è una scelta: solo così potrà capire che è quella giusta!
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Andrea,
5/04/11 09:39
Giallo ha scritto:
Uno non nasce vegan, non ancora. Ognuno
deve comprendere che il veganismo è una scelta: solo così potrà capire che è quella giusta!
In realtà si nasce vegan: metti un bambino piccolo, ovviamente svezzato, in un box (si chiamano così quelli in cui si tengono perché non cadano?) con dei pezzetti di frutta e verdura e un coniglio vivo. Non azzannerà il coniglio per giocare con la frutta e verdura, ma mangerà la frutta e verdura e si metterà a giocare col coniglio.
Se ripeti lo stesso esperimento con un cucciolo di tigre ovviamente si mangia il coniglio.
Sin da piccoli però si riceve carne sotto forma di omogeneizzati, poi la si trova nel piatto dopo che qualcuno ha ucciso l'animale, ne ha trattato la carne e poi l'ha cucinta per renderla mangiabile (e cancerogena) e con questo "inganno" ecco che si cresce mangiando carne.
Ma l'uomo nasce vegan. La scelta deve farla solo perché "ingannato" in questo modo sin da piccolo.
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Vale_Vegan,
6/04/11 22:45
Giallo ha scritto:
Uno non nasce vegan, non ancora. Ognuno
deve comprendere che il veganismo è una scelta: solo così potrà capire che è quella giusta!
nasci vegan e lo resti finchè non ti schiaffano in bocca dei merdosi omogeneizzati ottenuti tritando pezzi di animali morti... tant'è vero che per abituare il mocciosetto ad un'alimentazione forzata e contronatura del genere glieli devi mischiare a roba vegetale e poi condannarlo comunque a mesi di mal di pancia, diarrea, aerofagia etc...
..ma per fortuna si può tornare indietro!!! ..almeno noi ecco ;)
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ariel444,
19/04/11 23:13
anche quando sono diventata vegetariana io (era appena finita la guerra 15-18, brutti tempi) non c'erano grandi informazioni in giro ma neanche grandi resistenze, i giovani allora (sempre nella preistoria) erano per lo più tutti sull'inczzt e se si poteva essere "contro" era tutto di guadagnato, faceva parte della volontà di cambiamento collettiva, di "rivoluzione" su tutti i fronti
io lo sono diventata a Londra perchè era pieno di posti veg e nei supermercati c'era roba che neanche adesso si trova in Italia, tutto era "normale", non una cosa eccentrica
quando vivevo lì andavo a incontri nelle librerie, nei circoli culturali, etc. dove si parlava dell'essere veg
poi mi sono comprata due-tre libri e mi sono bastati, internet non c'era, ma in quei libri - che ancora ho in giro per casa da qualche parte - c'era la summa di tutte le tematiche importanti, da quella etica a quella ambientale, salutistica...
mai mi è passato per la testa che potevo avere problemi di salute, stavo bene punto e basta, il medico di allora era un po' perplesso ma non forzò la mano, l'ho incontrato recentemente - ora in pensione - e gliel'ho ricordato...
men che mai me ne importava un fico secco (+ un dattero) di quello che pensavano i parenti o gli amici, mi vedevano così serenamente ferma che nessuno fece mai storie: ai matrimoni e perfino quando mio cugino divenne prete c'era sempre il menu a parte per me, senza che me ne preoccupassi tanto
unica fregatura: poche info e non sono diventata subito vegan come sarebbe successo ora, quello è il grande rimpianto
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Sammi,
20/04/11 20:03
Sono perfettamente d'accordo con te...nemmeno io mi faccio problemi a rinunciare a qualcosa se va contro i miei principi, proprio perché a quel punto non mi piace, quindi non é più una rinuncia.
E' che secondo me la gente si inventa degli alibi per non impegnarsi nelle cose e non prendersi responsabilità, dando la colpa agli eventi, alle persone, al caso...così sentono di ripulirsi la coscienza...bah, contenti loro...