miniconferenze reticenti
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pamela,
15/06/10 21:56
Sto sperimentando una nuova tecnica. Fino a poco tempo fa facevo lunghi discorsi, appena me ne capitava l'occasione r non smettevo più, finché non arrivava l'ora di separarmi dagli interlocutori. Quasi sempre l'occasione me la cercavo, facendo cadere il discorso sull'alimentazione.
Cerco ancora l'occasione e ho sempre in mente diversi argomenti che so essere efficaci: malattie del benessere, Ada e Dietitians of Canada, pus nel latte, anatomia comparata, condizioni negli allevamenti, ecc.. A seconda delle persone spingo più un argomento o un altro: con i giovani le condizioni degli animali negli allevamenti e i macelli, con le persone adulte i discorsi salutistici. Quando le persone le vedo spesso, ad esempio tutte le mattine, faccio una miniconferenza iniziale, poi cambio argomento e spesso sono gli stessi interlocutori a riportarmi sui temi che mi stanno a cuore, a volte nella stessa occasione, a volte il giorno dopo.
Mi ha stupito giorni fa una signora che vedo ogni tanto, che, appena mi sono seduta vicino a lei sul treno, mi ha sottoposto spontaneamente qualche faq, mentre io stavo parlando d'altro. Voleva sapere della cipolla che soffre, mentre io mi ero preparata sulla carota e aveva anche qualche domanda sulla soia. Poiché la signora era di molto sovrappeso, perfidamente ho parlato delle mie perversioni alimentari: bustoni di noccioline e patatine e pizza in formato muratore.
Insomma mi sembra che il mio cambiare discorso ogni tanto, smettere di parlare di alimentazione e animali e chiedere invece dove ha comprato il vestito che indossa o interessarmi al lavoro suo o del marito, dia un senso di libertà a queste persone e le spinga di più a pensare per conto proprio agli argomenti che propongo, tanto da aspettarmi al varco con domande ponderate.
Per me questo non è naturale, faccio uno sforzo a parlare d'altro, ma mi sembra che sia più efficace.
Ciao
pamela
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verdetartarugo,
16/06/10 14:36
pamela ha scritto:
dia un senso di
libertà a queste persone e le spinga di più a pensare per conto proprio agli argomenti che propongo, tanto da aspettarmi al varco con domande ponderate.
Anche io faccio così,perchè quando si sentono accerchiati mettono una barriera e non ti ascoltano più trincerati dietro alle loro discutibili convinzioni.Come si fa a dire ad una madre premurosa che dando la buona carne e il tanto sano latte al suo bimbo, in realtà lo sta intossicando? Bisogna prenderla larga,poi ti fanno un sacco di domande,anche scherzose,ma si rendono conto che in realtà non c'è niente da scherzare.
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pamela,
16/06/10 18:43
Avevo dimenticato il lato reticenza. Se rispondi brevemente alle domande, come chi non vuole dire troppo, continuano a farle, l'argomento diventa per loro più interessante.
Ciao
pamela