Mangiare in compagnia di onnivori

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1 CRICRicri, 7/05/20 19:34

Ho letto un po di messaggi su questo argomento ma mi sembra il caso di dire la mia, attualmente rifiuto di mangiare e banchettare con onnivori a meno che non sia tutto vegano. Certo questa scelta anche essendo la piú giusta ha compromesso di molto la mia vita sociale e le relazioni sia con chi vivo quotidianamente sia con amici ecc. Il problema poi sembra che non appena sanno sei vegana subito scatta la cena /pranzo dove ovviamente mi auto escludo. Non posso proprio sopportare la carne e il pesce. Sono cadaveri nel piatto e dopo molto tempo di veganesimo mi fa schifo solo l'odore. Per quanto riguarda i derivati non nascondo che a me piacciono molto ma ovviamente li evito e perciò anche se conoscessi solo vegetariani non banchetterei neanche con loro, farei difficoltà a non assaggiare un prodotto che mi piace e che la mia testa non riesce proprio a capire che non é buono anche se lo é. Ora non é che se vedo il minimo derivato non so resistere ma cerco sempre di avere cucinato piatti vegani salutari e deliziosi. Però come dicevo la solitudine é molta e se é vero che per stare bene con gli altri bisogna saper stare bene con sé stessi é anche vero che l'essere umano é un animale sociale e socievole e che di deprivazione sociale si può impazzire. Volevo sapere voi che da qualche post mi pare di aver capito non vi fate problemi a banchettare con onnivori: Come fate? Non siete vegani per etica?

2 Andrea, 8/05/20 09:50

CRICRicri ha scritto:
Volevo sapere voi che da qualche post mi pare di aver capito non vi fate problemi a banchettare con onnivori: Come fate? Non siete vegani per etica?

Continui ad usare l'espressione "banchettare" ma la maggior parte della gente semplicemente continua a fare la propria vita, ad esempio va all'università, poi in mensa con i compagni di corso, la sera mangia con i familiari o esce con gli amici. Non ci vedo problemi etici. Per dire: non è che se siedi a tavola con una persona fortemente razzista vuol dire che anche tu lo sia.

Io da molti, moltissimi anni non mangio a una tavola dove ci siano prodotti animali ma non critico chi lo fa. Ovviamente non parlo di quell che dicono che non ci sia niente di male nel mangiare prodotti animali, in quel caso sì, mi chiedo come possano definirsi vegan. Parlo di chi ritiene sbagliato uccidere animali ma si rende conto che in un mondo in cui il 99% delle persone lo fa è impossibile isolarsi.

Per gli animali non cambia il fatto che mangiamo da soli o meno, piuttosto facciamo cose utili per loro,bastano poche ore la settimana (o al mese):
https://www.agireora.org/volontari/

3 Jazz, 13/05/20 01:01

Ho sempre mangiato con onnivori nei ristoranti.
Evitavo di andare in quei locali che servono principalmente carne o pesce, declinando in quei casi l'invito o cercando di deviarlo verso una più generica pizzeria.
Molto raramente sono riuscito a convincere onnivori a spostare la cena in un ristorante vegano. Di solito questa scelta veniva accolta con entusiasmo dalle donne del gruppo e con qualche lamentela tra i più tamarri tra gli uomini.

L'odore e la visione dei piatti dei commensali si impara a sopportarli, così come accade quando andiamo a fare la spesa nell'ipermercato di turno.

Secondo me è poco utile auto-isolarsi. Anzi, si rischia di alimentare nella percezione comune l'idea che il vegano sia uno strano animale che vive in un mondo suo, anziché la parte virtuosa di questo mondo.

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!