Gruppo Vegan a Treviso

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1 leonardo1974, 22/08/13 14:46

Da diverso tempo ho l'idea di fare qualcosa di più attivo, di più concreto per la promozione e la diffusione della cultura vegan. Tra corsi di cucina e cerchie di amici, ho raccolto un certo numero di nomi che abitano in zona Treviso ai quali ho inviato la proposta di formare un gruppo. Vorrei ora, con l'aiuto di VeganHome, cercare di aumentare un po' questa cerchia.
Personalmente non mi sento preparato a partecipare a manifestazioni contro la violenza agli animali, nelle sue varie forme. Non sono azioni che riuscirei a fare. Sono certo che queste possono scuotere gli animi delle persone, ma per queste esistono già altri gruppi e associazioni che lavorano in tal senso.

Io credo che il cambiamento sia possibile, anche senza usare alcun tipo di violenza psicologica. La mia idea è di raggiungere lo stesso scopo convincendo le persone che mangiare vegano è gustoso e molto più vario di quanto si possa immaginare. Riuscire a portare una persona abituata a mangiare carne o uova o latticini almeno una volta al giorno a solo due, tre volte a settimana, sarebbe per me un bel risultato.

Arrivo al dunque, la mia proposta è quella di formare un semplice gruppo, avente i seguenti scopi:
Promozione cucina vegana, confronti, scambio ricette Promozione Eventi (corsi cucina, gare di cucina, assaggi nelle piazze)
Acquisti collettivi (mozzarisella, spalmarisella, yogurt, mopur, muscolo di grano, etc)

Più avanti, se con un po' di fortuna il gruppo crescerà: Porposta di snack/Biscotti vegan "Low Cost" a produttori Proposta di menu Vegan nei ristoranti
Proposta di carne vegetale nelle macellerie (proposta molto discussa tra i vari conoscenti, che forse conviene escludere)
Organizzazione sagre (es. sagra del seitan)

Non escludo a priori nessun altro scopo che si voglia proporre/aggiungere.

Come forma di partecipazione a questo gruppo non imporrei nulla.
Se uno preferisce aderire al solo acquisto collettivo la mail è più che sufficiente.
Per chi vuole confrontarsi con gli altri si possono organizzare degli incontri a tema.
Se qualcuno invece si sente più portato a "metterci la faccia" allora potrà partecipare attivamente all'organizzione di eventi che via via il gruppo proporrà.

Sentitevi pure liberi di inoltrare la mia mail a chiunque conosciate, e che ritenete possano essere sensibili o interessati all'argomento e che abitino nella provincia di Treviso, o zone attigue

Grazie per la vostra attenzione
Leonardo Zanata
zanata.leonardo@gmail.com

2 Andrea, 22/08/13 14:54

leonardo1974 ha scritto:
Personalmente non mi sento preparato a partecipare a manifestazioni contro la violenza agli animali, nelle sue varie forme. Non sono azioni che riuscirei a fare.
[...]
Io credo che il cambiamento sia possibile, anche senza usare alcun tipo di violenza psicologica.

Scusa, ma come puoi dire che manifestare contro un circo o una pellicceria è fare violenza psicologica?? Non parlo di singoli casi in cui magari lo è, ma in generale de manifestare.

La mia idea è di
raggiungere lo stesso scopo convincendo le persone che mangiare vegano è gustoso e molto più vario di quanto si possa immaginare.

Non è lo stesso scopo, sono cose complementari. Agli animali che muoiono nei laboratori di vivisezione o per diventare pellicce non cambia niente se la gente mangia vegan o meno.

Riuscire a portare una persona abituata a
mangiare carne o uova o latticini almeno una volta al giorno a solo due, tre volte a settimana, sarebbe per me un bel risultato.

Sì, questo certo, ovviamente occorre chiedere di diventare vegna, poi magari qualcuno si limita a ridurre i consumi e non lo diventa. Storicamente le campagne che invitano solo a ridurre non hanno mai avuto nessun effetto.

3 Marina, 22/08/13 20:43

Ciao,

il tuo programma va benissimo, ciascuno si impegna nelle iniziative per cui si sente più portato, però evita per favore di chiamare "violenza psicologica" le manifestazioni informative o di protesta, perché di violenza psicologica non ne contengono nemmeno l'ombra.

Se ti poni così di fronte a nuovi attivisti che ti contatteranno, darai un'immagine molto sbagliata: da un lato, farai credere loro che ritieni che una semplice manifestazione sia "violenza", cosa che non è, e quindi magari si faranno un'idea sbagliata di te e si allontaneranno da quello che tu proponi; dall'altro rischi invece di allontanare dal partecipare a manifestazione le persone che sono meno informate sull'argomento, e questa non è una bella cosa, perché se anche ci si impegna su un dato fronte (promozione del cibo vegan) non per questo si deve far allontanare la gente da tutte le altre iniziative.

Spero di essermi spiegata, forse ho fatto un discorso un po' contorto :-)

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!