Facciamo nascere R.E.T.A. ?
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saetta54,
27/06/10 19:12
Ieri correndo mi si e' accesa una "lampadina"..Come sempre, del resto, le idee piu' geniali o astruse (dipende da punto di vista..), mi vengono mentre corro.. Dunque, R.E.T.A. sta x "RUNNERS for ETHICAL TREATMENT of ANIMALS". Non dimostro grande fantasia, xche' ho vergognosamente scopiazzato da PETA (People for Ethical Treatment of Animals") ma il fine giustifica i mezzi.. RETA e' un'associazione di runners vegani (Presidente indiscusso: Marco Olmo), che ha la finalita' di sponsorizzare la scelta vegan fra runners. Innanzitutto il runner vegano, correndo in prima persona le competizioni o le maratonine o le maratone, dimostra a tutti, una volta x tutte (cavolo!!) che x fare atletica competitiva e "seria" non occorre x forza il , od oltre le parole, di una vegano che fa, in prima persona, le maratone?? (Vi anticipo che diranno, come hanno detto piu' volte a me.." siamo sicuri che prima della gara la bistecchina te la cali..!!". Noi con sguardo fiero andremo avanti, ignorando l'orrida insinuazione (magari dopo avergli mollato uno bello sganassone sul muso..xche' no??). Il progetto e' assolutamente embrionale. Chiedo i vostri pareri. Secondo me, e' fattibile, o puo' esserlo..Xche' non tentare?? Io farei cosi: ognuno di noi del forum e/o i nostri conoscenti vegani si "tassano" di 5 euro al mese, che e' davvero una cosa irrisoria... L'autofinanziamento deve servire x le magliette personalizzate con la scritta RETA e cio' che sta a significare, x il materiale cartaceo divulgativo, x gli "assaggi" alimentari vegani..Il tutto in uno stand presente nelle piu' grosse competizioni di gara su strada o maratonine o maratone. Ognuno si attiva principalmente x la sua regione, xche' certo non ci possiamo mettere a girare tutto il paese( ad es, x la Sicilia ci penso io), anche se, almeno nelle piu' grosse maratone o gare nazionali un anche ristretto team di runners vegani dovrebbe essere presente. I vegano no runners della regione interessata, anche se non corrono, possono collaborare stando negli stand, parlando, spiegando, cucinando, ecc. Come vi pare l'ideaccia??
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Marina,
27/06/10 19:35
L'idea e' bella (mi piace specialmente la parte dello sganassone sul muso :-D ), ma l'organizzazione che ci deve stare dietro penso sia molto impegnativa: chi ne se ne prenderebbe carico?
Sul nome, eviterei paralleli con la PETA, che non e' proprio scevra da difetti ;-( e punterei su un acronimo che contenga parola italiane, in modo che sia maggiormente comprensibile alle persone.
Ma pensi che davvero Marco Olmo vorrebbe fare da presidente?! Hai contatti diretti?
Ciao!
Marina
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saetta54,
27/06/10 20:07
Certo, se la Peta, come fai capire tu, non e' scevra da difetti, evitiamo assolutam acronimi.. Ed e' vero, meglio l'italiano,capito da tutti. .Non so chi deve farsene carico, penso un gruppetto di persone..che diriga un po' tutto, e poi la "mano valanza", che corre e/o che sponsorizza. Alle gare i runners sono curiosoni, prima della gara spulciano ogni stand..Non conosco personalm Olmo, ma sono in contatto con runners che lo conoscono abbastanza bene. X quello che so, dovrebbe sposare con entusiasmo qualunque scelta di divulgazione vegana..Ripeto: la mia e' una ideaccia buttata giu' cosi'. Certam ci sono grossi problemi organizzativi. Io, cmq, ho deciso che x quanto riguarda la Sicilia, le maratone nelle quali saro' presente, mettero' su un "baracchino", tirero' li' x il collo qualche amico vegano anche non runner, e faremo informazione...
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saetta54,
27/06/10 20:08
Certo, se la Peta, come fai capire tu, non e' scevra da difetti, evitiamo assolutam acronimi.. Ed e' vero, meglio l'italiano,capito da tutti. .Non so chi deve farsene carico, penso un gruppetto di persone..che diriga un po' tutto, e poi la "mano valanza", che corre e/o che sponsorizza. Alle gare i runners sono curiosoni, prima della gara spulciano ogni stand..Non conosco personalm Olmo, ma sono in contatto con runners che lo conoscono abbastanza bene. X quello che so, dovrebbe sposare con entusiasmo qualunque scelta di divulgazione vegana..Ripeto: la mia e' una ideaccia buttata giu' cosi'. Certam ci sono grossi problemi organizzativi. Io, cmq, ho deciso che x quanto riguarda la Sicilia, le maratone nelle quali saro' presente, mettero' su un "baracchino", tirero' li' x il collo qualche amico vegano anche non runner, e faremo informazione...
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xSaveYourSoulx,
27/06/10 21:08
L'idea é davvero bella, soprattutto credo l'idea di organizzare dei gazebi prima o dopo le gare, che credo potrebbe essere molto utile per diffondere il veganismo.
Mi permetto peró di fare una piccola proposta alternativa, anziché fare un'associazione sportiva (non ho capito se questa era l'idea originale) si potrebbe semplicemente costituire una rete, cioé ognuno corre per la societá che vuole o senza societá, ma si impegna da un lato a usare una maglietta che promuova il veganismo, e a organizzare quei gazebi che si diceva sopra. E poi magari creare uno spazio di dibattito per offrire consulenze ad altri interessati.
Secondo me una rete cosí potrebbe anche riguardare altri sport affini alla corsa, tipo bici o thriathlon.
Ad ogni modo, io sono disponibile per qualsiasi cosa serve, in base a cosa si vorrá fare.
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saetta54,
27/06/10 21:34
Si, credo proprio che questa sia l'idea migliore. E' la piu' pratica, la piu' fattibile. Il rischio, in queste cose, e' di volere fare le cose troppo "alla grande", il che crea problemi logistici ed organizzativi notevoli, x cui tutto sfuma..Allora molto meglio abbassare il tiro, ma realizzare sicuram cose concrete piu' facilmente. Diciamo che chi di noi vegani fa sport, potra', se vuole e se ci crede, "muoversi" nel proprio ambito come crede, chiedendo la collaborazione di amici vegani sportivi e no..Io gia' ho in testa come voglio fare la mia maglietta da gara..c'e' cosi' spazio alla creativita' personale..Poi, come ho detto, basta un gazebo, dei volantini, degli assaggi, entusiasmo, volonta', dimostrare in prima persona che anche con una alimentazione vegana si puo' gareggiare al pari, o meglio, dei non vegani...
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xSaveYourSoulx,
27/06/10 21:38
Sarebbe molto bello organizzare dei "pastaparty" vegan all'arrivo. In genere tutto il cibo che c'é all'arrivo viene divorato da chiunque, quindi credo assaggi vegan portebbero andare a ruba.
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saetta54,
27/06/10 21:58
All' arrivo , temo, molti si fionderebbero nel sicuram piu' grande e meglio organizzato pastaparty dell'organizzazione..Nelle maratone, poi, non pochi runners arrivano con senso di nausea, bruciori gastrici e dolori addominali da disidratazione..Personalm, ad esempio, non riesco assolutam a mangiare qualcosa di solido x almeno un'ora. Diversi amici runners sono come me. Inoltre, all'arrivo, generalm, si ha molta fretta di andare ( x la doccia, x il ristorante, x l'occhio bieco di mariti o fidanzati e/o mogli o fidanzate non runner...). Quindi, al max, ci si strafoga e si scappa...Va bene il pastaparty vegano all'arrivo, ma io conto molto sul piccolo gazebo il pomeriggio antecedente alla gara..
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xSaveYourSoulx,
27/06/10 23:00
In effetti nelle corse podistiche arrivano tutti in fondo con lo stomaco a pezzi, non come noi ciclisti che in fondo alle gare ci mangiamo pure i manubri (un po' per fame, un po' per alleggerire di qualche ulteriore grammo la bici).
Si potrebbe magari pensare anche a qualche minikit per la corsa, ad esempio oggi in un pacco gara ho trovato un'idea simpatica (tra l'altro stappiamo bottiglia di champagne analcolico, oggi pacco gara interamente vegan, con tanta amarezza dei compagni di squadra ai quali in genere rifilo tutto ció di non vegan che trovo nel pacco gara), cmq, in sostanza c'erano delle monodosi di frutta secca, della noberasco (uno dei marchi classici di frutta secca da supermercato), in pratica hanno ideato queste miniporzioni da portarsi dietro in corsa, con un nuovo marchio (fruit&go).
Si potrebbe ideare dei minikit vegan da gara, i runner e i ciclisti vanno matti per tutto ció che riguarda l'alimentazione da gara, e basta che riesci a convincere qualcuno che un certo prodotto migliora la prestazione che in poche ora si sará diffuso a tutti come un virus.
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seitanterzo,
28/06/10 20:14
Grande idea Saetta! :)
Anch'io preferirei un nome comprensibile in italiano. Detto questo, ho in cantiere un progetto che si chiama VeganTeam....... :D esteso a più sport (all'interno di un altro progetto non solo sportivo che sara' presto in lavorazione) ma non un'associazione, più che altro una "nazionale" vegana che in certe competizioni potrebbe riunire i migliori atleti che avremo presenti in ogni
sport.
ps: Marco Olmo non e vegan!
pps: più dello sganassone sul muso, per un corridore fanno male 2 minuti rifilati su un diecimila da uno del suo livello..... ;)
ppps: se mi dite che si fa, comincio ad allenarmi da domani! :)
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saetta54,
28/06/10 20:18
X migliorare le prestazioni i podisti venderebbero la casa...Hanno tutti degli orrendi intrugli sull'arancione (colore prevalente, mi pare), sia cose liquide che melmose...orripilanti gel dolciastri..tutte schifezze chimiche. Personalmente faccio le maratone con acqua, acqua e tanta acqua..nei punti ristoro, se mi sento, prendo al volo un po' di frutta o di frutta secca, prugne (una volta c'erano anche ottimi datteri!). Si, se si dice che migliorano le prestazioni si fiondano
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Babai,
28/06/10 21:50
La "rete" polisportiva di ateleti vegani pare proprio fattibile, ci sono già alcuni esempi da studiare; questi sono molto carini per me:
http://www.organicathlete.org/ . Magliette, forum, consigli reciproci, sarebbe bellissimo.
Però secondo me la meta da raggiungere in futuro è proprio una asociazione in tutto e per tutto, in modo da poter partecipare alle gare con la *nostra* società.
Io faccio running solitario a livello di tapascione semovente (in realtà ho smesso da quasi un anno per problemi vari, ma sto per riprendere al termine di un percorso di fisioterapia che sto facendo e dopo aver perso una dozzina di kg); spesso ho pensato di provare a fare delle mezze maratone o dei 10.000 seri, ma l'iscrizione a una società Fidal o simili mi ha sempre bloccato, non mi sento francamente all'altezza di essere un atleta tesserato... Eppure vorrei avere un'associazione alle spalle che mi aiuti per la burocrazia - poi magari è una stupidata, ma non ho mai fatto gare e la cosa mi intimidisce.
In un altro thread Save sottolineava la questione della territorialià, ovvero se si può essere un'ASD a livello nazionale, con un filo conduttore tematico più che geografico. A intuito mi viene da dire "perchè no?" E' obbligatorio allenarsi insieme? Se invece fosse proprio obbligatorio si potrebbe fare un'associazione diversa, non sportiva in senso stretto...
Tempo fa mi era venuto in mente "VegItalian Runners", con un gioco di parole tra vegetarian e italian - ora non mi piace più tantissimo perchè come molti vegani mi dà fastidio essere preso per un vegetariano :-)
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xSaveYourSoulx,
28/06/10 22:03
seitanterzo ha scritto:
Grande idea Saetta! :)
Anch'io preferirei un nome comprensibile in italiano. Detto questo, ho in cantiere un progetto che si chiama VeganTeam....... :D esteso a più sport (all'interno di un altro progetto non solo sportivo che sara' presto in lavorazione) ma non un'associazione, più che altro una "nazionale" vegana che in certe competizioni potrebbe riunire i migliori atleti che avremo presenti in ogni sport.
Mi pare un po' irrealizzabile perché onestamente a parte Marco Olmo, non conosco nessun atleta vegetariano che é ai vertici di attivitá sportiva, quindi credo sia meglio fare una cosa che vola molto piú basso, evitando di fare confronti perché il rischio é quello di far passare che gli atleti vegan vanno piú piano, quindi credo sia meglio fare una cosa di basso profilo.
ps: Marco Olmo non e vegan!
Credo lo sia praticamente, ma in ogni caso se deve nascere una rete creo deve comprendere sia vegetariani che vegan, perché non avrebbe senso fare una cosa unicamente vegan. Poi si potrebbe ovviamente definire che tutti i consigli che si danno sono vegan, ma non vedo perché escludere atleti vegetariani.
ppps: se mi dite che si fa, comincio ad allenarmi da domani! :)
Allenati cmq, che male non fa
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xSaveYourSoulx,
28/06/10 22:09
saetta54 ha scritto:
X migliorare le prestazioni i podisti venderebbero la casa...Hanno tutti degli orrendi intrugli sull'arancione (colore prevalente, mi pare), sia cose liquide che melmose...orripilanti gel dolciastri..tutte schifezze chimiche.
Devo ammettere che senza esagerare un po' sono vittima anch'io ma credo che qualcosa serva, integratori di vitamine e minerali sono importanti.
Le cose tipo enervitene credo invece siano evitabili, a me hanno fatto piú volte danni che aiutato, piú volte mi é capitato di prenderlo e di avere crampi allo stomaco. Molto meglio frutta secca.
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xSaveYourSoulx,
28/06/10 22:23
Babai ha scritto:
In un altro thread Save sottolineava la questione della territorialià, ovvero se si può essere un'ASD a livello nazionale, con un filo conduttore tematico più che geografico. A intuito mi viene da dire "perchè no?" E' obbligatorio allenarsi insieme? Se invece fosse proprio obbligatorio si potrebbe fare un'associazione diversa, non sportiva in senso stretto...
La mia questione non era tanto quella di allenarsi insieme, quanto a questione piú logistiche che un'associazione deve poter gestire, dalle iscrizioni, i tesseramenti, al poter seguire gli atleti guardandoli in faccia e capendo con loro come va il percorso e modificare gli allentamenti.
Onestamente mi pare molto complesso pensare di fare tutto senza mai vedersi, inoltre un'associazione dovrebbe anche organizzare le trasferte, cosa che ovviamente é fattibile solo se i tuoi atleti sono vicini, se no é impossibile.
Tempo fa mi era venuto in mente "VegItalian Runners", con un gioco di parole tra vegetarian e italian - ora non mi piace più tantissimo perchè come molti vegani mi dà fastidio essere preso per un vegetariano :-)
Per me il contrario :) in genere uso vegetariano, vegan é troppo complesso e la gente non capisce, poi alla fine, non vedo perché vegetariano debba indicare ovo-lacto-vegetariano, e non vegan, non sta scritto da nessuna parte.