Cohausing/ecovillaggio Monza ; pagina 7
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annamaria77,
25/02/12 22:40
danvegan ha scritto:
per l'animale lo sforzo è del
tutto sopportabile , quasi un gioco, ed inoltre il bue si > offre volentieri di lavorare se trattato amorevolmente
Allora perche' non lo traini tu? Ti do' una carriola di peso adeguato da trainare tutto il giorno e l ostipendio me lo cucco io. Ti tratto amorevolmente, non preoccuparti
mitico!!!
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Carlovegan,
25/02/12 22:43
haimsa ha scritto:
Ragazzi, con tutto il rispetto , ma perchè disprezzate cose che non conoscete??
Mi sembrate un po' troppo idealisti e molto poco realisti.
Beh qui stai dando via del tuo, chi non è realista qui sei proprio tu!
1) quelle persone non uccidono animali in genere e tantomeno mucche e vitelli perchè per loro la vita è sacra e considerano la mucca come la madre e il bue come il padre.
Te l'hanno spiegato a più riprese! La mucca non fa il latte di sua sponte! In quei villaggi vedi anche i vitelli assieme alle mucche che pascolano felici ed indisturbati?
2) Far trainare un carro o un aratro ad un bue non è assolutamente sfruttarlo?
Certo, Dio ha creato prima il bue e poi l'aratro!
3) il latte che viene munto non è tutto consumato dai vitelli al punto che il problema non è come "rubarlo" alla mucca ma come riuscire ad utilizzare tutto il surplus che essa produce naturalmente anche senza pomparla di sostanze chimiche.
Io trovo che questa sia vita in armonia con gli animali e l'ambiente.
Per il vocabolario armonia non significa uccidere e sfruttare il prossimo
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Carlovegan,
25/02/12 22:48
Il bello è che nel suo profilo scrive:
"Vorrei vivere in un mondo dove non esiste la violenza, dove ogni essere è rispettato ed apprezzato per la sua unicità, dove l'amicizia sia l'aria che respiriamo e la compassione il sole che ci illumina.... insomma dove l'unica realtà è l'AMORE."
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Guest,
25/02/12 22:56
E sarà un amore condizionato...dalla quantità di latte che una mucca "offre" di "sua spontanea volontà".. e dalla quantità di terra coltivabile che un bue riesce ad arare "con piacere" e "senza fatica"..più producono...più amore ricevono... fino alla morte.
Mi sa che haimsa non sa che le mucche vivono in media 20 anni..!
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Carlovegan,
25/02/12 23:05
Guest ha scritto:
E sarà un amore condizionato...dalla quantità di latte che una mucca "offre" di "sua spontanea volontà".. e dalla quantità di terra coltivabile che un bue riesce ad arare "con piacere" e "senza fatica"..più producono...più amore ricevono... fino alla morte.
Si un amore condizionato!
Mi sa che haimsa non sa che le mucche vivono in media 20 anni..!
Secondo me haimsa in promiseland troverà dei "Vegan" che lo accoglieranno a braccia aperte (solo quando non abbracciano gli alberi)
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Laura79,
25/02/12 23:16
haimsa ha scritto:
Ragazzi, con tutto il rispetto , ma perchè disprezzate cose che non conoscete??
Mi sembrate un po' troppo idealisti e molto poco realisti.
Siamo solo più amanti degli animali di quanto lo sia tu.
1) quelle persone non uccidono animali in genere e tanto meno mucche e vitelli perchè per loro la vita è sacra e considerano la mucca come la madre e il bue come il padre.
A parte il fatto che non ci credo che non vengano uccisi, ma se la loro vita fosse veramente considerata sacra, verrebbero venerati e non utilizzati come degli strumenti di lavoro.
2) Far trainare un carro o un aratro ad un bue non è assolutamente sfruttarlo: per l'animale lo sforzo è del tutto sopportabile , quasi un gioco
Infatti il bue si diverte, è come giocare a tressette, uguale.
ed inoltre il bue si
offre volentieri di lavorare se trattato amorevolmente
Sì guarda, glielo chiede proprio lui, porta anche un curriculum, timbra il cartellino...
e
questa è la testimonianza di chi ci lavora con amore tutti i giorni.
Meno male che lavorano con amore, e se lavoravano con odio cosa facevano?
3) il latte che viene munto non è tutto consumato dai vitelli al punto che il problema non è come "rubarlo" alla mucca ma come riuscire ad utilizzare tutto il surplus che essa produce naturalmente anche senza pomparla di sostanze chimiche.
Questa mi sa di balla madornale.
Io trovo che questa sia vita in armonia con gli animali e l'ambiente.
Hai un'idea un po' strana di armonia. Sottomettere degli animali vorrebbe dire vivere in armonia con loro?
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Andrea,
26/02/12 00:16
haimsa ha scritto:
Ragazzi, con tutto il rispetto , ma perchè disprezzate cose che non conoscete??
Ragazzo, con tutto il rispetto, ma permetti che se si parla di ecovillaggi e tu ci proponi un Auschwitz travestita da fattoria del mulino bianco a qualcuno possano girare non poco le balle?
Mi sembrate un po' troppo idealisti e molto poco realisti.
No, è solo che non ci piace essere presi in giro. Non puoi sperare di farci credere che esiste una comunità che mantiene decine di bovini per i 20-30 anni della loro vita per produrre latte. Infatti hai evitato accuratamente di rispondere a questa fondamentale osservazione: per non uccidere i vitelli il latte costerebbe più dell'oro.
1) quelle persone non uccidono animali in genere e tantomeno mucche e vitelli perchè per loro la vita è sacra
Ma perché giri il discorso? Abbiamo detto che prendiamo atto del fatto che non li uccidono ma li danno ad altri che poi li uccidono. Questo purtroppo è un modo di ragionare molto diffuso: non ha importanza quali atrocità vengono commesse, basta non farlo in prima persona per non "sporcarsi le mani". Quindi uccidere un vitello è sbagliato ma venderlo a un macellaio no.
e considerano la mucca come la madre e il bue come il padre.
Ecco, ma aggiungiamo l'informazione che sono dei novelli Edipo per rendere l'idea dell'effettiva situazione. (Qui mi hai fatto gelare il sangue: ho immaginato questa tua frase "considerano la mucca come la madre e il bue come il padre" scandita come "The End" dei doors: "Father, yes son [ *** ] / Mother...I want to... [ *** ])
2) Far trainare un carro o un aratro ad un bue non è assolutamente sfruttarlo: per l'animale lo sforzo è del tutto sopportabile , quasi un gioco, ed inoltre il bue si offre volentieri di lavorare se trattato amorevolmente e questa è la testimonianza di chi ci lavora con amore tutti i giorni.
Perfetto. Ti offro vitto (un po' di fieno) e alloggio (una stalla) se fai quello che ti dico quando lo dico e finché lo dico. Se hai delle figlie verranno obbligate ad accoppiarsi e i loro figli verranno ceduti ad altri che li uccideranno (ma non li ucciderò io per carità).
3) il latte che viene munto non è tutto consumato dai vitelli al punto che il problema non è come "rubarlo" alla mucca ma come riuscire ad utilizzare tutto il surplus che essa produce naturalmente anche senza pomparla di sostanze chimiche.
Certo, la natura ha creato una razza che produce tanto di quel latte che ne serve un'altra per smaltirne il surplus. Meno male che esistiamo altrimenti le mucche esploderebbero per il troppo latte.
Io trovo che questa sia vita in armonia con gli animali e l'ambiente.
Certo, obbligare degli esseri viventi a lavorare, farli riprodurre a nostro piacimento, dare i loro figli ai macellai è veramente una vita in armonia con loro.
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Marina,
26/02/12 00:36
haimsa, hai le idee un po' confuse su come funzionino gli allevamenti di animali, e cosa significhi rispettarli e cosa invece sfruttarli e ammazzarli.
Poi, va bene tutto, uno può anche non rendersi conto di come stanno le cose nella realtà, ma venire in un forum vegan a difendere l'allevamento - di qualsiasi genere - per la produzione di latte... è assurdo.
Ma credi davvero che sia realizzabile nella partica senza ammazzare gli animali?
Dai, su...
Marina
100
danvegan,
26/02/12 01:23
Aggiungo: se hai dei dubbi su una situazione, o prima di dire se una cosa e' giustao sbagliata, immagina se la stessa situazione dovesse viverla una persona.
Perche' questo e' l' errore che fanno tutti, mettere le persone e gli animali su due piani diversi. Immagino che se una persona fosse costretta a trainare un aratro in cambio di un po' di cibo ed una piccola stanza, lo chiameresti sfruttamento bello e buono. Beh, e' la stessa cosa anche per gli animali.
Se io vivessi in un villaggio vegan, e avrei la possibilita' di ospitare delle mucche salvate da un macello, semplicemente le lascerei libere in un grande prato, stando attento che non gli manchi mai cibo, acqua, lasciandogli comunque la possibilita' di un riparo, all' occorrenza.
Ma mai mi sognerei di farle lavorare, anzi lavorerei io per non fare mancare niente a loro, e neppure questo e' sfruttamento perche' non sono loro che me lo impongono MA SONO IO CHE LO VOGLIO ed il mio tempo e la mia fatica non potrebbe essere spesi meglio.
Oppure, se preferisci, produrrei piu' del necessario e dividerei con loro.
Quanto al latte, la prima cosa che farei e' sterilizzare tutti gli animali perche' in questo modo posso aiutarne di piu'; quindi il problema non si pone. Ma se anche salvassi una mucca gravida, lasciandola libera nel prato la natura seguirebbe il suo corso cioe' nascerebbe un vitello che si alimenterebbe del latte della madre; la cosa piu' naturale del mondo, in cui non ho alcuna intenzione di interferire.
Allo stesso modo, se una donna della comunita' fosse gravida nessuno si sognerebbe di prenderle il latte !!!
Invece con un trattore e consumando latte vegetale, tutto risolto.
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danvegan,
26/02/12 01:26
Intendo se il problema e' solo trainare l ' aratro e bere il latte
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gaia2010,
29/02/12 14:30
danvegan ha scritto:
Andrea ha scritto:
Dovrebbero far nascere minimo un vitello l'anno e mantenerlo > a vita. Dopo 20 anni sarebbero nati 20 vitelli, con > aspettativa di vita di 20-30 anni: prendi il costo per cibo > e cure veterinarie per un anno, moltiplicalo per 400 (20 > vitelli per 20 anni) ed ecco che una comunità del genere > dovrebbe lavorare giorno e notte solo per poter bere un po' > di latte (visto che il grosso lo bevono i vitellini > giustamente)
E se al vitello muore la mamma chi glie lo da il latte? ^°^
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gaia2010,
29/02/12 14:37
ragazzi chi è interessato si faccia vivo, avrei l'intenzione di individuare un appuntamento settimanale per fare il punto della situazione... il progetto deve partire !!! Occorre pianificare diverse cose onde incappare in misure legislative ostative...
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FrankV,
29/02/12 15:33
gaia2010 ha scritto:
Mi puoi siepare meglio perchè le case in legno sono equiparate alle abitazioni normali? se come dici tu faccio una gettata per terra e ci appoggio il prefabbricato non vedo come può essere classificata come casa normale? io potrei sempre chiamare una gru e farla spostare in un altra zona del terreno....
Non è così scontato che tu possa prendere e decidere di spostare la casa dove ti pare. Anche se prefabbricate, si tratta di case che non hanno caratteristiche "temporanee". Devi presentare il progetto di un tecnico al comune, sottostare ai regolamenti (es. quelli anti-sismici in determinate zone).
La casa in cui vive seitan, probabilmente ha seguito un iter diverso perchè non è considerata una nuova costruzione a tutti gli effetti ma una "pertinenza" alla "res principalis", in quanto di modeste dimensioni, una prova sarebbe che la residenza risulta nella costruzione principale, mi sembra però inusuale che non sia stata necessaria alcuna autorizzazione/comunicazione al comune, per quanto piccola, un minimo modificherà l'assetto "urbanistico".
Quindi, se trovi un terreno in cui non è già presente un'abitazione, ti occorre la concessione edilizia ed un terreno edificabile libero da altri vincoli. Per pertinenza comunque devi stare entro certi limiti, non puoi cioè mettere una casa prefabbricata di 70 m2 se la costruzione principale ne misura 100.