Ciao!
Mi dispiace molto che nessuno ti abbia risposto per quasi un mese!... Non so immaginare la delusione. Comunque, ora ecco qui una risposta! =)
Capisco perfettamente quanto dici sulla diffidenza del personale sanitario (per non dire di genitori e parenti) nei confronti del vegetarianismo e del veganismo.
Io credo che sia una grande mancanza di sensibilità e di spessore etichettare la scelta vegana come "disturbata" e quindi sempre da bandire. La preoccupazione è comprensibile, perché i disordini alimentari sono infidi, e capaci di assumere molte forme differenti, mascherandosi bene e "ingannando" anche chi ne soffre. L'accento va posto sul COME e sul PERCHE', sulle motivazioni e sul processo.
La stessa cosa vale per lo sport. Anch'io adoro fare sport, ma mi sono dovuta guardare in faccia e chiedermi: questi tot minuti o tot chilometri in più, li sto facendo per la gioia di farli, perché mi fanno stare bene, per rafforzarmi...o perché c'è una vocina nella mia testa che tira sempre verso l'auto-distruzione? Lo sto facendo perché mi diverte, per creare gioia, per creare un mondo più luminoso...o lo sto facendo per scacciare un senso di colpa oscuro che nemmeno so da dove venga?
Questi sono i punti fondamentali.
Bandire totalmente l'attività fisica o delle scelte alimentari etiche e salutari è, dal mio punto di vista, assolutamente riduttivo.
Anche lo yoga: tutto dipende da come si "usa".
Anch'io ho iniziato a praticarlo, e mi ha aiutato moltissimo ad entrare più in contatto con il mio corpo, ascoltarlo ed abitarlo con presenza e respiro. Ma anche qui, è necessario restare vigili, perché si può sempre spingere troppo (ci sono tipi di pratiche yoga ad altissimo impatto!) e passare in modalità auto-distruzione. =)
Been there, done that. (ovvero: ho abbondantemente dato in materia)
Io ho sofferto di anoressia per molti anni, ed ora sto lavorando per guarire anche con l'aiuto di una dieta prevalentemente vegana.
Sapere che ciò che mangio mi nutre, mi guarisce, è in equilibrio con il pianeta e non causa sofferenza è un aiuto incredibile per me. Mi rende molto più semplice far passare attraverso il mio corpo i cibi di cui ho bisogno, perché sento di fare qualcosa di importante. Non solo per me, ma anche per il mondo. Sento di dare un contributo ad un cambio di direzione su scala globale. E per farlo devo essere in forze e piena di voglia di vivere, non uno zombie mezzo rotto, isolato, ossessivo-compulsivo sempre sull'orlo di finire all'ospedale. =) I'm working on it.
Se te la cavi un po' con l'inglese, on line ci sono dei magnifici blog e video che riportano le esperienze di giovani e meno giovani donne e uomini che hanno superato disturbi alimentari di ogni tipo con il suporto di una dieta vegana. Si trova anche molto altro sull'argomento.
I link di alcuni dei miei preferiti:
http://www.thefullhelping.com/green-recovery/https://www.youtube.com/watch?v=lts33Zc9Rwchttp://www.ourhenhouse.org/2013/10/from-my-eating-disorder-to-my-lifes-purpose-how-veganism-changed-things-forever/https://www.youtube.com/watch?v=c3xLi2WAkQkMi sento di dirti però che per quanto un cambio di dieta che viene dal cuore possa essere davvero benefico, devi avere motivazioni salde per riprenderti. E qualcuno che ti supporti. Dobbiamo cambiare rotta, non solo andare a zig-zag verso lo stesso scoglio!
----Spero di esser stata d'aiuto...mi piacerebbe continuare lo scambio, se ti va di rispondermi!
In bocca al lupo!
Irene