Sport e disturbi alimentari...

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1 Enfer, 7/10/15 17:18

Salve a tutti,
inizio facendo un breve excursus del mio rapporto col cibo/sport: i miei problemi con l'alimentazione e l'attaccamento allo sport vanno sempre a braccetto, da circa 4 anni.
4 anni fa (quando ero ancora onnivora), a causa di problemi vari fra famiglia e pessime frequentazioni, mi ammalai di anoressia e persi circa 12 kg, arrivando ai 42 scarsi con conseguente perdita del ciclo. Durante questa fase, per venirmi incontro, promisi ai miei genitori di mangiare di più solo se potevo iscrivermi in palestra. Una cosa tira l'altra, e iniziai a fare sport. Più ne facevo, più ne volevo fare, ma ovviamente non ero nelle condizioni di poterlo fare, e spesso mi spingevo al mio limite per poi stare malissimo e svenire poco dopo l'allenamento.
Quando riuscii a riprendermi, quasi dopo un anno che avevo smesso col vomito autoindotto e con la palestra, ripresi tutti i kg con gli interessi.
Da quando sono guarita, ho avuto episodi sporadici di ricadute in abbuffate e vomito autoindotto, alternato con momenti di digiuno, ma mai nulla di eccessivo.
Da allora ogni giorno era buono per cibo spazzatura e divano, non avevo il minimo interesse nè motivazione per uscire di casa, anche perché soffrendo di depressione da ormai quasi 8 anni, più mi vedevo grossa, peggio stavo (non sono mai andata oltre i 54 kg, sono consapevole che non mi si potesse definire grassa nemmeno lontanamente, ma attraverso i miei occhi, ero tutto questo), e più mangiavo.
Da circa un paio di mesi ho iniziato a fare yoga, a correre, muovermi esclusivamente in bicicletta, faccio pesi, esercizi a corpo libero sei volte a settimana, e quando sono troppo a terra per allenarmi, recupero il giorno seguente, con gli interessi.
All'inizio mi sentivo carichissima, sembrava anche che fossi più energica e con voglia di fare, ma da un mesetto ogni volta che sgarro con la dieta, mi abbuffo e poi corro in bagno a vomitare.
Non riuscire a scindere la voglia di allenarmi e di avere un corpo sano, tonico ed in forma, da questa mania del controllo del cibo, mi distrugge. Non solo non riesco a godere dei benefici dello sport, ma inizio a sentire di nuovo i danni che mi ero provocata a stomaco ed esofago.
La seconda volta che mi ammalai, sono stata in cura presso diverse psicologhe e una psichiatra, ma ovviamente oltre che prescrivermi stronzate testate sugli animali (che logicamente mi sono rifiutata di prendere), non hanno saputo fare.

C'è qualcun'altro/a in questa situazione?
Ho bisogno di conforto, le rare volte in cui ho parlato di questo problema, additavano il fatto che fossi vegana, ed è difficile parlarne con gli altri (anche se sottolineo, nel caso qualche non-vegan stesse leggendo, mi sono ammalata da onnivora, sono stata malata da vegetariana e lo sono stata da vegana, oltre che essere riuscita ad uscirne, quindi l'alimentazione vegetale non ha nulla a che vedere coi disturbi alimentari)

2 AllegraLama, 1/11/15 11:32

Ciao!
Mi dispiace molto che nessuno ti abbia risposto per quasi un mese!... Non so immaginare la delusione. Comunque, ora ecco qui una risposta! =)

Capisco perfettamente quanto dici sulla diffidenza del personale sanitario (per non dire di genitori e parenti) nei confronti del vegetarianismo e del veganismo.
Io credo che sia una grande mancanza di sensibilità e di spessore etichettare la scelta vegana come "disturbata" e quindi sempre da bandire. La preoccupazione è comprensibile, perché i disordini alimentari sono infidi, e capaci di assumere molte forme differenti, mascherandosi bene e "ingannando" anche chi ne soffre. L'accento va posto sul COME e sul PERCHE', sulle motivazioni e sul processo.
La stessa cosa vale per lo sport. Anch'io adoro fare sport, ma mi sono dovuta guardare in faccia e chiedermi: questi tot minuti o tot chilometri in più, li sto facendo per la gioia di farli, perché mi fanno stare bene, per rafforzarmi...o perché c'è una vocina nella mia testa che tira sempre verso l'auto-distruzione? Lo sto facendo perché mi diverte, per creare gioia, per creare un mondo più luminoso...o lo sto facendo per scacciare un senso di colpa oscuro che nemmeno so da dove venga?
Questi sono i punti fondamentali.
Bandire totalmente l'attività fisica o delle scelte alimentari etiche e salutari è, dal mio punto di vista, assolutamente riduttivo.
Anche lo yoga: tutto dipende da come si "usa".
Anch'io ho iniziato a praticarlo, e mi ha aiutato moltissimo ad entrare più in contatto con il mio corpo, ascoltarlo ed abitarlo con presenza e respiro. Ma anche qui, è necessario restare vigili, perché si può sempre spingere troppo (ci sono tipi di pratiche yoga ad altissimo impatto!) e passare in modalità auto-distruzione. =)
Been there, done that. (ovvero: ho abbondantemente dato in materia)

Io ho sofferto di anoressia per molti anni, ed ora sto lavorando per guarire anche con l'aiuto di una dieta prevalentemente vegana.
Sapere che ciò che mangio mi nutre, mi guarisce, è in equilibrio con il pianeta e non causa sofferenza è un aiuto incredibile per me. Mi rende molto più semplice far passare attraverso il mio corpo i cibi di cui ho bisogno, perché sento di fare qualcosa di importante. Non solo per me, ma anche per il mondo. Sento di dare un contributo ad un cambio di direzione su scala globale. E per farlo devo essere in forze e piena di voglia di vivere, non uno zombie mezzo rotto, isolato, ossessivo-compulsivo sempre sull'orlo di finire all'ospedale. =) I'm working on it.

Se te la cavi un po' con l'inglese, on line ci sono dei magnifici blog e video che riportano le esperienze di giovani e meno giovani donne e uomini che hanno superato disturbi alimentari di ogni tipo con il suporto di una dieta vegana. Si trova anche molto altro sull'argomento.

I link di alcuni dei miei preferiti:

http://www.thefullhelping.com/green-recovery/

https://www.youtube.com/watch?v=lts33Zc9Rwc

http://www.ourhenhouse.org/2013/10/from-my-eating-disorder-to-my-lifes-purpose-how-veganism-changed-things-forever/

https://www.youtube.com/watch?v=c3xLi2WAkQk


Mi sento di dirti però che per quanto un cambio di dieta che viene dal cuore possa essere davvero benefico, devi avere motivazioni salde per riprenderti. E qualcuno che ti supporti. Dobbiamo cambiare rotta, non solo andare a zig-zag verso lo stesso scoglio!

----Spero di esser stata d'aiuto...mi piacerebbe continuare lo scambio, se ti va di rispondermi!
In bocca al lupo!

Irene

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!