Pediatra asl Torino e reparto maternità

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1 gb, 15/11/17 17:15

Ciao a tutti.
Sono incinta e sto già cercando un/a pediatra senza pregiudizi in Santa Rita o anche in altre zone, che non sia Proietti poiché riceve solo in privato. Voi avete qualcuno da consigliare?
A chi è già mamma: voi come avete fatto in reparto maternità? Vi portavano il cibo di nascosto da fuori? Qualcuno è stato al Sant'Anna e conosce la situazione riguardo la scelta del menù, pregiudizi e discussioni che rischio di dover fare con il personale?
Ringrazio tutti quelli che ci aiuteranno perché non siamo, io e mio marito, del tutto tranquilli.

2 Marina, 15/11/17 18:29

Io non credo che sia "illegale" mangiare cose portate da casa. Quando sono stata in ospedale per un intervento 3-4 anni fa, ho mangiato solo cose portate da casa, e nessuno mi ha detto nulla. Era roba confezionata, ma anche non lo fosse stata, di certo nessuno è venuto a controllare. Anche se poi ho visto che forse qualche cosa di vegan tipo pasta al pomodoro probabilmente in menù c'era, ma dovendo stare solo 2-3 giorni non ho nemmeno avuto voglia di informarmi meglio. E penso che sia lo stesso in ogni ospedale.

Sul pediatra di base, purtroppo è impossibile da sapere prima, quindi vediamo se per un colpo di fortuna c'è qualcuno che te ne sa suggerire uno meno peggio ;-(
Purtroppo i pediatri sono tra i peggiori, come disinformazione sull'alimentazione a base vegetale.

Io comunque ti consiglio una consulenza con un nutrizionista esperto in alimentazione nell'infanzia, quando sarà il momento dello svezzamento, potrà poi interfacciarsi lui col pediatra, che si occuperà degli altri aspetti. Non è che servano tante visite, te ne basta una per farti dare i consigli più importanti e poi magari un'altra più avanti, non deve essere un continuo.

3 Marina, 15/11/17 22:47

Sempre sulla questione mensa, non riesci a procurarti il menù di una settimana, così vedi cosa offrono e che scelte ci sono? L'ospedale avrà un servizio per fornire informazioni, no? Allo stesso modo puoi chiedere se bisogna avvisare prima per avere un menu 100% vegetale. Più che chiedere in giro se qualcuno sa queste cose, visto che è sempre difficile trovare qualcuno che fatalità ne sia informato, conviene chiedere all'ospedale stesso, secondo me!

4 Jei, 17/11/17 12:25

Guarda quando ho partorito sono stata un mese e più (ho avuto la colestasi gravidica).
Non ero vegana e ho mangiato la loro mensa ma ipolipidica iposodica ipotutto causa problemi che avevo. Dopo aver partorito sono stata i classici 3-4 giorni, e, siccome avevo il via libera a poter mangiare ciò che volevo finalmente, ho mangiato cose portate da casa praticamente ad ogni pasto. Nessuno ha detto che non potevo. È ovvio che mi portavano cose tipo biscotti,panino o pizza...robe pratiche... non un pasto da 7 portate. :-)
Per me puoi portare da casa tranquillamente...per qualche giorno è più comodo che fare richiesta di menu a parte.

5 gb, 28/11/17 10:03

Quando ho chiesto, al corso preparto, l'ostetrica ha detto che da fuori si possono portare solo cibi confezionati. A anche aggiunto che se avessi avuto bisogno di una dieta particolare di chiedere al nutrizionista del reparto di farmi un menù adatto.
Pasta al pomodoro dopo il parto, per 3/5 giorni di fila, pranzo e cena, non penso sia la cosa migliore per riprendersi bene e velocemente e per produrre latte. Per fare un esempio, preferirei farmi portare di nascosto un baracchino di pasta e lenticchie, che vado a mangiare in qualche angolo.

Per quanto riguarda lo svezzamento, non mi preoccupata il cibo di per sé. Quello che che mi da fastidio è dover discutere con il/la pediatra ogni volta che vado a fare i controlli. Non voglio una persona che vive sugli a-priori di quello che vuole vedere. Ne ho trovata una che non è contraria alla dieta vegana, ma "poi da più grande, nello svezzamento latte e uova sono indispensabili". Eppure questa è una che sconsiglia i latticini agli adulti.

6 Marina, 28/11/17 10:42

gb ha scritto:
Per quanto riguarda lo svezzamento, non mi preoccupata il cibo di per sé. Quello che che mi da fastidio è dover discutere con il/la pediatra ogni volta che vado a fare i controlli. Non voglio una persona che vive sugli a-priori di quello che vuole vedere. Ne ho trovata una che non è contraria alla dieta vegana, ma "poi da più grande, nello svezzamento latte e uova sono indispensabili". Eppure questa è una che sconsiglia i latticini agli adulti.

Purtroppo sappiamo che tra i pediatri vige l'ignoranza in questo campo, quindi per ora bisogna rassegnarsi a cercare di educarli noi stessi.
Puoi portarle questo opuscolo.
https://www.agireoraedizioni.org/opuscoli-volantini/salute/famiglie-veg-sfida-per-pediatria/
e vale il consiglio che ho dato l'altro giorno:
Io comunque ti consiglio una consulenza con un nutrizionista esperto in alimentazione nell'infanzia, quando sarà il momento dello svezzamento, potrà poi interfacciarsi lui col pediatra, che si occuperà degli altri aspetti. Non è che servano tante visite, te ne basta una per farti dare i consigli più importanti e poi magari un'altra più avanti, non deve essere un continuo.

Suggerisco, non solo per te, ma anche per chi dovesse leggere questo thread in futuro, la rete dei soci professionisti di SSNV:
https://www.scienzavegetariana.it/elencomediciixregione.html

Poi basta ignorare con santa pazienza le insistenze della pediatra sull'indispensabilità dei cibi animali.
Siamo ancora lontani dal raggiungere una situazione di preparazione professionale corretta in quest'area, tra tutti i medici e i nutrizionisti, quindi bisogna mettere in conto questa "rottura di scatole" e un po' portare pazienza, un po' cercare noi stessi di informare, bisogna rassegnarsi a questo.

7 Emili@, 29/11/17 17:28

Anche a me in ospedale avevano detto solo cibi confezionati per questioni igieniche. In realtà io non mi ero trovata affatto male, primi e contorni quasi tutti vegan, c'era sempre qualcosa da scegliere, a volte addirittura qualche secondo di legumi :-)
Quello per cui non mi sono trovata bene è il supporto (zero) all'allattamento. Ti auguro di trovare di meglio. Comunque, tranquilla, non ci sono cibi particolari che devi mangiare per favorire la montata lattea. Ci pensano già infermiere, pediatri, parenti, vicine di casa ecc. a farti venire mille dubbi sulle tue possibilità di allattare! Tieni il bambino sempre con te e allattalo tutte le volte che vuole, senza guardare l'orologio (è quello che raccomandano OMS e Unicef). Ti consiglio caldamente, se non l'hai già fatto, di contattare al più presto un'associazione come La Leche League o una consulente in modo che, se avrai bisogno quando sarai in ospedale, conoscerai qualcuno di affidabile da contattare per avere consigli validi. Non preoccuparti se la dieta in ospedale non è il massimo della varietà, sono solo pochi giorni....
Ti faccio tanti auguri!

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!