domanda vitamina b; pagina 2

Alla fine penso sia più una questione etica, salutistica o scientifica che naturale.
Non credo che i nostri primissimi antenati si cibassero di legumi, cereali e spinaci: tutti prodotti dell'agricoltura.
La frutta secca non c'è dappertutto ed è quasi sempre frutto di coltivazione.

Koala ha scritto:
Alla fine penso sia più una questione etica, salutistica o scientifica che naturale.
Non credo che i nostri primissimi antenati si cibassero di legumi, cereali e spinaci: tutti prodotti dell'agricoltura.
La frutta secca non c'è dappertutto ed è quasi sempre frutto di coltivazione.

I nostri antenati vivevano in climi temperati, passando buona parte della loro vita all'aperto, seguivano i normali ritmi veglia-sonno, non dovevano fare altro che raccogliere cibo, che aveva sicuramente caratteristiche diverse dal nostro, e non arrivavano a 30 anni.

Noi viviamo in climi che ci ucciderebbero se non ci coprissimo in inverno, passiamo la maggior parte del tempo al chiuso, abbiamo triplicato la nostra aspettativa di vita, ci alziamo con la sveglia e i nostri orari sono dettati da impegni esterni. Non c'è niente di naturale nelle nostre vite, comprese quelle di chi vive più a contatto con la natura.

Quindi sì, non si tratta di naturale o meno: la scelta vegan è una scelta etica: non uccidiamo per sfizio. E una delle conseguenze, il mangiare 100% vegetale, è la più salutare per noi ora.

A scanso di equivoci, anche per i nostri progenitori un'alimentazione 100% vegetale era la migliore, quasi certamente è anche quella che seguivano. Ma era molto più limitata della nostra, di certo non cucinavano i legumi.

In qualche modo il veganismo è un frutto, una conquista dello sviluppo scientifico-tecnologico-culturale?
Senza questo non sarebbe possibile esserlo...

Koala ha scritto:
In qualche modo il veganismo è un frutto, una conquista dello sviluppo scientifico-tecnologico-culturale?
Senza questo non sarebbe possibile esserlo...

No, è esattamente il contrario. Fino all'ultimo dopoguerra l'alimentazione era praticamente vegan, i cibi animali entravano nelle case comuni forse una volta al mese.

Il consumo in quantità non trascurabili di prodotti animali è possibile solo in una società moderna con produzione industriale di massa e con paesi in via di sviluppo da sfruttare.

I nostri nonni/bisnonni erano praticamente vegan: cereali legumi, frutta e verdura sono i cibi più salutari, economici, e necessitano di molte meno risorse per essere prodotti.

Non sono d'accordo...é molto piú facile e redditizio allevare galline o portare capre e pecore al pascolo a costo zero usando anche la lana per vestirsi che rompersi la schiena cercando di coltivare verdure rinsecchite.
Caino e Abele insegnano
Oggi sembra tutto facile andare al supermercato e comprare le carotine imbustate o tutto quello che si vuole ma una volta si moriva di fame non c'era tutto e subito come adesso.
Se in tempi difficili come guerre ed epidemie non c'era disponibilità di carne non era certo un buon segno ma il sintomo di una povertà dilagante.

Ultima provocazione, te ne abbiamo concesse fin troppe visto che i tuoi intenti erano chiari sin dal messaggio #3. Ma come diciamo sempre, finché i provocatori fanno domande che servono da FAQ sono bene accetti.

Koala ha scritto:
Non sono d'accordo...é molto piú facile e redditizio allevare galline o portare capre e pecore al pascolo a costo zero usando anche la lana per vestirsi che rompersi la schiena cercando di coltivare verdure rinsecchite.

E cosa credi che mangino gli animali? Indovina un po? 15 kg di "verdure rinsecchite" per ogni kg di prodotti animali ottenuto. Come si può solo pensare che coltivare vegetali, darli in pasto agli animali e poi usare i prodotti animali comporti meno lavoro che consumare direttamente i vegetali?

Oggi sembra tutto facile andare al supermercato e comprare le carotine imbustate

Anche la carne la compri già pronta. C'è più lavoro dietro le quinte nelle carote o nell'allevamento e uccisione degli animali?

o tutto quello che si vuole ma una volta si moriva di fame non c'era tutto e subito come adesso.

Fingi di ignorare il fatto ripetuto più volte che proprio grazie al fatto che c'è "tutto e subito" possiamo mangiare carne e altri prodotti animali.

Se in tempi difficili come guerre ed epidemie non c'era disponibilità di carne non era certo un buon segno ma il sintomo di una povertà dilagante.

Fingi nuovamente di ignorare che non si tratti di guerre ed epidemie ma di tutta la storia dell'umanità fono agli anni '50.

Inoltre il fatto che in caso di povertà non si possono sprecare 15 kg di vegetali per ogni kg di prodotti animali non è certo un argomento a favore del consumo di carne.